Luca Dell’Oca psicologo -Spazio "Il tappeto volante"

Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Luca Dell’Oca psicologo -Spazio "Il tappeto volante", Psicologo, corso Re Umberto, 42, Turin.

23/06/2020

Lino prende forma!
Le prime copie cartacee della storia di “Lino nella città di Tuttocambiato” sono arrivate!

Grazie a Michelle Vicari, per le sue illustrazioni con cui ha dato volto a Lino e alle sue/nostre emozioni e per il prezioso lavoro di editing.

09/06/2020

Lino è arrivato!
La storia di “Lino nella città di Tuttocambiato” è disponibile gratuitamente in eBook (link qui sotto).
Una storia dedicata ai piccoli, ma anche ai più grandi, che vuole essere un invito ad accogliere le emozioni del presente e ad aprire finestre sul futuro attraverso il sogno e l’immaginazione.
La possibilità di creare ponti per viaggiare tra interno ed esterno, tra emozioni, desideri e speranze.

Una storia scritta a quattro mani con il collega e amico Alessandro Gullotta e con le emozionanti illustrazioni di Michelle Vicari.
https://www.lucadellocapsicologo.com/public/componenti/328/files/LinonellacittadiTuttocambiatoeBook.pdf

08/06/2020

Sono molto felice di condividere con tutt* voi l’uscita della storia di “Lino nella città di Tuttocambiato”. Un progetto nato dalle riflessioni fatte con il collega e amico Alessandro Gullotta sul delicato momento che stiamo tutti attraversando, che hanno poi preso la forma di una storia a quattro mani, in cui abbiamo provato a guardare al mondo interno e al mondo esterno dal punto di vista dei più piccoli per cercare soluzioni creative, oniriche, per accogliere le emozioni del presente e gettare ponti verso il futuro.
La storia é finalmente a disposizione di tutti, scaricabile gratuitamente in formato eBook, dedicata sia ai più piccoli sia ai più grandi , completata e arricchita dalle preziose illustrazioni di Michelle Vicari, che ci ha generosamente offerto la sua "matita" e la sua sensibilità per interpretare le emozioni e i sogni di Lino e, in qualche modo, di tanti di noi.

Ecco il link!
https://www.lucadellocapsicologo.com

Timeline photos 27/05/2020

Lino è in arrivo!
La storia di "Lino nella città di Tuttocambiato" sarà presto a disposizione di tutti.
Un progetto nato in piena quarantena dalle riflessioni con il collega e amico Alessandro Gullotta (), che hanno poi preso la forma di una storia a quattro mani, in cui abbiamo provato a guardare al mondo interno e al mondo esterno dal punto di vista dei più piccoli per cercare soluzioni creative, oniriche, per accogliere le emozioni del presente e gettare ponti verso il futuro.
La storia sarà presto a disposizione di tutti, dedicata sia ai più piccoli sia ai più grandi , completata e arricchita dalle preziose illustrazioni di Michelle Vicari () che ci ha generosamente offerto la sua "matita" e la sua sensibilità per interpretare le emozioni e i sogni di Lino e, in qualche modo, di tanti di noi.

25/05/2020
24/04/2020

del

di

“A casa mia avevano sempre tutti tanto da fare. Così tanto che eri costretta anche tu a inventarti cento cose da trafficare, sbrigare, leggere, giocare, perché anche giocare e fantasticare a casa mia era considerato un «fare».”

(Goliarda Sapienza, “Io, Jean Gabin”)

17/04/2020

del



"Allora un muratore si fece avanti e domandò: Parlaci delle Case.
Egli rispose, dicendo:

Prima di costruire dentro le mura cittadine, immaginate una dimora nel deserto.
Poiché come voi rincasate al crepuscolo, così fa il vagabondo che è in voi, sempre lontano e solitario.
La casa è il vostro corpo più grande.
Vive nel sole e si addormenta nella quiete della notte; e non è senza sogni. La vostra casa non sogna? e sognando non lascia la città per un boschetto o per la cima d'un colle?"

(Gibran Kahlil Gibran, "Il profeta")

12/04/2020

di



Non vivere su questa terra
come un inquilino
oppure in villeggiatura
nella natura
vivi in questo mondo
come se fosse la casa di tuo padre
credi al grano al mare alla terra
ma soprattutto all’uomo.
Ama la nuvola la macchina il libro
ma innanzi tutto ama l’uomo.
Senti la tristezza
del ramo che si secca
del pianeta che si spegne
dell’animale infermo
ma innanzitutto la tristezza dell’uomo.
Che tutti i beni terrestri
ti diano gioia,
che l’ombre e il chiaro
che le quattro stagioni
ti diano gioia,
ma che soprattutto, l’uomo
ti dia gioia.

(Nazim Hikmet)

11/11/2019

del



“Elogio delle lacrime

PIANGERE Particolare propensione a piangere del soggetto amoroso: modi di apparizione delle lacrime e loro funzione nel soggetto in questione.

Ad ogni minima emozione amorosa, sia di felicità che di noia, Werther scoppia in lacrime. Werther piange spesso, molto spesso, e copiosamente. Ma chi piange in Werther? L’innamorato o il romantico?

Quella di lasciarsi andare a piangere è forse una peculiare predisposizione del tipo amoroso? Sottoposto all’Immaginario, l’innamorato non si cura minimamente della censura che oggi tiene l’adulto lontano dalle lacrime e attraverso cui l’uomo intende affermare la sua virilità (soddisfazione e materna commozione della Piaf: «Mais vous pleurez, Milord!» Dando libero sfogo alle lacrime, l’innamorato rispetta gli ordini del corpo amoroso, che è un corpo bagnato, in espansione liquida. (...)
Egli accetta di ritrovare il corpo bambino.”

(Roland Barthes, "Frammenti di un discorso amoroso")

28/10/2019

del

*

Aiscé, distesa in giardino tra i tulipani, osservava il cielo. Vicino a lei, alla sua destra, stava il leprotto, e sulla sua spalla sinistra posava la colomba bianca appena sfuggita a Seifí il nero. La luce del sole riempiva gli occhi verdazzurri di Aiscé, i suoi capelli simili a fili d’oro risplendevano, e lei con una mano tirava dolcemente le orecchie del leprotto alla sua destra, mentre con l’altra coccolava la colomba posata sulla sua spalla sinistra. E, proprio in quel momento, ecco comparire lassù il Nuvolo. (...) Anche Aiscé scorse il Nuvolo. E il leprotto vide il Nuvolo, e lo riconobbe. Pure la colomba vide il Nuvolo, capí che si trattava di quello che l’aveva salvata, e batté lievemente le ali. Ma, il Nuvolo?
Eh, il Nuvolo non era più in condizioni di vedere né il leprotto, né la colomba. (...)
Il nuvolo trasse dunque un lungo respiro, fece “of”, e poi “ah”...
Aiscé gli mandó un bacio sulle punta delle dita, e quando quel bacio raggiunse il Nuvolo, lui si confuse tutto. Ma poi si ricompose, e prese la forma di una rosa grandiosa: da quando il cielo era cielo, in quel raso celeste non era mai fiorita una rosa bianca tanto bella, tanto grande.”

(Nâzim Hikmet, “Il Nuvolo innamorato”)

21/10/2019

del



“Ci sta pensando dal giorno in cui ha visto F. per l’ultima volta: l’occhio: la finestra dell’anima; il fulcro della bellezza del volto; il luogo in cui si concentra l’identità di un individuo; ma al tempo stesso è lo strumento che ci consente di vedere e che ha costantemente bisogno di essere deterso, inumidito, trattato con uno speciale liquido in cui è disciolta una determinata quantità di sale. Insomma lo sguardo, la cosa più meravigliosa che un uomo possegga, subisce un’interruzione periodica, dovuta a un movimento meccanico di lavaggio. Come un parabrezza pulito fa un tergicristallo. (...) Jean-Marc guarda gli occhi delle persone con le quali parla, cercando di osservare il movimento della palpebra(...)
Pensa: se c’è una cosa che vedo di continuo, sono proprio gli occhi degli altri, e quindi le palpebre e il loro movimento. Eppure io non lo registro, questo movimento, lo sottraggo agli occhi che ho di fronte a me.”

(Milan Kundera, ”L’identità”)

14/10/2019

del



"Le nubi rosate dei prugni e il bagliore delle gaggie passavano fugaci e sparivano dietro di loro, lasciando una nevicata di petali attaccati al parabrezza. Sembrano farfalle morte, disse lei con un velo di tristezza, e accese la radio per non piangere, per allontanarsi da lì, per trovare scampo da quella bollente felicità nell’incantesimo del bolero.
Ma per quanto cercasse la tranquillità di quella musica, girando la manopola da una parte all’altra, tutte le stazioni diffondevano arpe e chitarre patriottiche. (...) La voce sicura e amichevole di Sergio Campos accompagnava la dolce nostalgia di Carlos, la sua mania di stare incollato ai notiziari."

(Pedro Lemebel, “Ho paura torero”)

07/10/2019

del



Benvenuto in questo ambiente.
Non guardarti più alle spalle, non serve ora. Non ci sono più nemici da combattere. Gli aggressori hanno lasciato l’assedio. Il fossato è libero. La città è salva. Tu sei al sicuro.
Qui tutto ti è amico, ogni colore è tuo fratello, ogni sfumatura tua sorella.
Adesso puoi. Puoi lasciare andare le preoccupazioni, e riposare. Il peso dalle tue spalle ti abbandona piano, e respiri.
Finalmente.

("Dream. L’arte incontra i sogni",
Testo: Ivan Cotroneo
Opera: Ettore Spalletti)

04/10/2019

*STUDI APERTI* 9-19 ottobre
* primo *

Aderisco all'iniziativa "Studi aperti" promossa dal Consiglio Nazionale Ordine Psicologi in occasione del 10 Ottobre, Giornata Nazionale della Psicologia.

Da mercoledì 9 ottobre a sabato 19 ottobre, presso lo spazio "Il tappeto volante", in corso Re Umberto 42 (Torino), sarà possibile usufruire di un primo incontro gratuito.

Presso lo spazio "Il tappeto volante"si offre un servizio di consulenza psicologica rivolta a diverse fasi di vita. È attiva la possibilità di beneficiare di tariffe agevolate.

Contatti:

[email protected]
‪3283382398‬
www.lucadellocapsicologo.com

30/09/2019

del



“L’albero Pictor era felice e non contava gli anni che passavano. Passarono molti anni prima che si accorgesse che la sua felicità non era perfetta. Solo lentamente imparò a guardare con occhi d’albero. Finalmente poté vedere, e divenne triste. Vide infatti che intorno a lui nel paradiso gran parte degli esseri si trasformava assai spesso, che tutto anzi scorreva in un flusso incantato di perenni trasformazioni. Vide fiori diventare pietre preziose o volarsene via come folgoranti colibrì. Vide accanto a sé più di un albero scomparire all’improvviso: uno si era sciolto in fonte, un altro era diventato coccodrillo, un altro ancora nuotava fresco e contento, con grande godimento, come pesce allegro guizzando, nuovi giochi e nuove forme inventando. Elefanti prendevano la veste di rocce, giraffe la forma di fiori.
Lui invece, l’albero Pictor, rimaneva sempre lo stesso, non poteva più trasformarsi. Dal momento in cui capì questo, la sua felicità svanì: cominciò ad invecchiare e assunse sempre più quell’aspetto stanco, serio e afflitto, che si può osservare in molto vecchi alberi. Lo si può vedere tutti i giorni anche nei cavalli, negli uccelli, negli uomini e in tutti gli esseri: quando non possiedono il dono della trasformazione, col tempo sprofondano nella tristezza e nell’abbattimento, e perdono ogni bellezza.
Un bel giorno, una fanciulla dai capelli biondi e dalla veste azzurra si p***e in quella parte del paradiso. (...)
Quando l’albero Pictor scorse la fanciulla, lo prese un grande struggimento, un desiderio di felicità come non gli era ancora mai accaduto. E allo stesso tempo si trovò in una profonda meditazione, perché era come se il suo stesso sangue gli gridasse: “Ritorna in te! Ricordati in questa ora di tutta la tua vita, trovane il senso, altrimenti sarà troppo tardi e non ti sarà più data alcuna felicità”. Ed egli ubbidì. “

(Herman Hesse, “Favola d’amore”)

23/09/2019

del



”Le navi prima di tutto. Conrad ne parla con un afflato che può essere difficile da capire per chi non ha mai vissuto il rapporto misterioso che s’instaura tra gli uomini di un equipaggio e la loro nave. «L’amore che si ha per le navi», scrive Conrad, «è profondamente diverso dall’amore che gli uomini sentono per qualsiasi altra opera delle loro mani (...) perché non è macchiato dall’orgoglio del possesso.». (...)
Avendo trascorso sei anni a bordo di una barca, posso testimoniare la relazione di vero affetto che si crea tra la nave e i suoi abitanti. Io ero orgoglioso della bellezza della mia barca. Nutrivo per lei una profonda riconoscenza per avermi fatto attraversare mari in tutta sicurezza. Mi sentivo la coscienza sporca quando la trascuravo per mancanza di tempo. Soffrivo con lei quando, in una raffica, non riuscivo a evitare le onde che s’infrangevano sul ponte. Il giorno che l’ho venduta ero triste come se avessi perso un vecchio amico.“

(Björn Larsson, “Raccontare il mare”)

16/09/2019

del



“Quando a Mykonos vidi per la prima volta Kino su una scalinata di pietra, pensai di essere vittima di uno scherzo degli dèi.
Perché tutto il tempo che avevo perduto mi veniva restituito in un istante, nella forma più evidente, e una dolce nostalgia mi riportava il sorriso sulle labbra. (...) La postura di Kino, il fatto che portasse occhiali da sole e un bastone, la schiena leggermente curva e il viso da ragazzino schizzinoso mi ricordarono il mio papà. (...)
Seduta in fondo alla scalinata mi domandai chi fosse, e allo stesso tempo capii che non dovevo lasciarmelo sfuggire. Dovevo cercare di parlargli. (...)
Mi alzai e gli andai incontro mentre scendeva, apparentemente in difficoltà, gli scalini irregolari. Quando si viaggia soli è facile conoscere altra gente.
« Buongiorno, » dissi in inglese.
« Sei giapponese? » rispose lui in giapponese.
« Sì, » risposi in giapponese.
Se qualcuno ci avesse visto, avrebbe pensato che ci fossimo dati un appuntamento, tale era la naturalezza con cui passeggiavamo insieme. Poco prima di morire, mio padre era su una sedia a rotelle, prima ancora lo avevo visto usare il bastone: ero abituata alle persone che faticano a muoversi. Sapevo che cosa volesse dire, per loro, camminare su un suolo irregolare come quello. E ne provavo nostalgia.”

(“Another World“, Banana Yoshimoto)

09/09/2019

del



“17. A Venere venne in mente di bere qualcosa, così lei e Cupido si diressero alle scale. Al self-service Chloe prese un vassoio e lo spinse sul nastro trasportatore.
“Vuoi del tè?” Mi chiese.
“Sì, ma ci penso io.”
“Non essere sciocco, faccio io.”
“Ti prego, lascia fare a me.”
“Ti ringrazio, ma ottanta pennies non mi manderanno in rovina.”
Sedemmo a un tavolo con vista su Trafalgar Square giù in basso; le luci del grande albero di Natale conferivano alla scena urbana un’atmosfera incongruamente festiva. Cominciammo a parlare di arte, e di lì passammo agli artisti, dagli artisti a una seconda tazza di caffè con dolce, poi passammo alla , e dalla bellezza arrivammo all’amore, e all’amore ci fermammo.
“Non capisco”, chiese Chloe, “tu pensi o no che possa esistere l’autentico ed eterno ?”
“Quello che sto cercando di dire è che si tratta di una cosa molto soggettiva, che e sciocco pensare che ci sia una cosa oggettivamente verificabile come “amore autentico”; è ingannevole fare una distinzione tra passione e amore, infatuazione e amore e via dicendo, perché tutto dipende dalla situazione in cui ci si trova.”
(...)
“Sai dirmi se una persona romantica è anacronistica o no? Voglio dire, se chiedessi alla maggior parte delle persone come la pensano, senza esitazioni ti risponderebbero che ritengono di sì. Però non è detto che sia così.”(...)

(Alain De Botton, “Esercizi d’amore”)

17/06/2019

*Un viaggio sul tappeto volante*
“Il tappeto volante è promessa di lontananza, intreccio di fili che raccontano storie, ordito misterioso, spazio circoscritto in cui liberare la fantasia" [A. Fazioli]

Presso lo spazio "Il tappeto volante", in Corso Re Umberto 42, si offre un servizio di consulenza psicologica rivolta a diverse fasi di vita.

Richiedi un primo incontro conoscitivo gratuito! E' attiva la possibilità di usufruire di tariffe agevolate.

Per maggiori informazioni
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3283382398
www.lucadellocapsicologo.com

GENITORIALIT@.3 ….COMUNQUE TU SIA ARRIVATO 12/06/2019

https://cismai.it/event/genitorialit-3-comunque-tu-sia-arrivato/

[email protected] ….COMUNQUE TU SIA ARRIVATO L’ASSOCIAZIONE IL MELO – CENTRO STUDI PER LA CURA DEL BAMBINO E DELLA FAMIGLIA – ha programmato, con il contributo della Compagnia di San Paolo, l’organizzazione di un seminario d…

09/06/2019

Sono molto felice di aver potuto presentare al Congresso Nazionale della Società di Psicoterapia Medica il lavoro svolto con Elena Tordella (ostetrica) per la promozione del ruolo attivo del padre nel puerperio.

12/04/2019

Vi aspettiamo da Tomato Backpackers Hotel per una giornata di incontro e dialogo fra clinici sulla diagnosi in età evolutiva!

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