Irene Grisio -Psicologa e Psicoterapeuta

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Bonus psicologo FVG

📣 eroga il BONUS PSICOLOGO agli studenti delle scuole secondarie del che stanno vivendo una condizione di disagio o malessere psico-fisico.

🤓 Il bonus, concesso da ARDiS FVG dopo un breve colloquio informativo gratuito, ammonta a 225 euro e copre il 90% del costo complessivo di un ciclo di 5 sedute di consulenza psicologica presso professionisti iscritti all’Ordine e accreditati dalla Regione.

👪 Possono fare richiesta famiglie con figli minori o studenti maggiorenni residenti in FVG iscritti a scuole pubbliche e private. Il bonus non è soggetto alla presentazione dell’ISEE e può essere richiesto fino al prossimo 30 novembre 2023.

Approfondisci qui 👉 https://bit.ly/3OXJsai

giovanifvg.it

Senza fiato. Il panico da fame d'aria e la sua cura Durante la Guerra Civile Americana i medici militari, osservando lo stress da combattimento dei soldati, descrissero per la prima volta il fenomeno della iperventilazione acuta e i suoi sintomi. In seguito, a partire dagli anni '50 del Novecento, la fame d'aria, la dispnea e il senso di soffocame...

Evitare costantemente ciò che teniamo produce un effetto contraddittorio: sul momento ci sentiamo salvi, ma allo stesso tempo ciò che ci spaventa diventa ancora più spaventoso. Questo vale anche per il pensiero anche perché, pensare di non pensare è già pensare!
Più affronti più diventerai capace e minore sarà la paura; il modo in cui gestisco la paura determina se ne sarò vittima o se la supererò.
Se eviti costantemente ciò che temi inizia a piccoli passi affrontando un ostacolo alla volta, partendo dal più piccolo.

Chi soffre di anginofobia teme di morire soffocato a causa di qualcosa che può andare di traverso come cibo, pillole e nei casi più gravi anche liquidi e saliva.
Spesso, chi soffre di questo problema ha vissuto un esperienza traumatica o ha osservato qualcuno vivere il trauma.
A seguito dell'episodio, la persona mette in atto una serie di comportamenti, tentativi che alimentano il problema portando a strutturare un circolo vizioso disfunzionale come: pensieri ossessivi quali "ora soffoco", evitamento progressivo dei cibi fino anche ad assumere solo liquidi. Il problema può diventare molto invalidante fino a evitare anche le situazioni sociali!
In terapia breve strategica l'intervento non si focalizza sull'eventuale evento scatenante, ma sui tentativi fallimentari che alimentano il problema.

Per il superamento della paura patologica, è fondamentale imparare a interrompere il meccanismo di elusione della paura. Solo accettandola e affrontandola in prima persona si può uscire dai circoli viziosi che mantengono il problema. Se non vogliamo essere inseguiti dai fantasmi, dobbiamo noi per primi andargli incontro.

Chi soffre di cardiofobia vive nella paura costante di sentire il proprio cuore, un problema con una elevata associazione con il disturbo di panico. In alcuni casi nasce a seguito di episodi di attacchi di panico con sintomi quali la tachicardia o l'ipertensione, in altri il controllo ossessivo può portare all'effettiva perdita di controllo.
Le principali tentate soluzioni che mantengono il problema sono:
-il costante ascolto del proprio battito;
-continue visite specialistiche
-evitamento di eccessivi sforzi (es. esercizio fisico, non fare le scale)
-tendenza a socializzare la paura.
La persona può inoltre assumere farmaci, limitare i propri spostamenti, modificare la propria alimentazione.
Questi comportamenti rafforzano il problema e portano ad una effettiva alterazione del battito, portando ad ansia e panico, attivando dunque un circolo vizioso!

http://www.irenegrisio.it/2022/04/07/le-monofobie-definizione-e-trattamento-in-terapia-breve-strategica/

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Derealizzazione e depersonalizzazione sono sue sintomi che possono manifestarsi anche durante un attacco di panico.
Il mondo appare offuscato e tutto appare falso; sensazioni molto particolari e difficili da comprendere se non si sono mai sperimentate.
Come le altre sensazioni, il tentativo di controllarle per la paura che sortiscono, quindi sforzandosi di non provarle, in realtà le accentua.

"La via dell' inferno è pavimentata di buone intenzioni" F. Nietzsche.

Chiedere aiuto agli altri quando siamo in difficoltà è certamente un comportamento lodevole e a volte necessario per tutti noi.
Parlando di panico, tuttavia, la richiesta d'aiuto quindi la tendenza ad avere sempre qualcuno pronto ad intervenire in caso di bisogno, non fa altro che confermare alla persona la sua incapacità a fronteggiare le situazioni. La richiesta d'aiuto tende a generalizzarsi fino a diventare una necessità assoluta: una tentata soluzione disfunzionale che alimenta il circolo del panico.

Questi sono alcuni dei sintomi che vengono sperimentati durante un attacco di panico: dura pochi minuti, ma sembra non terminare mai.
In terapia breve strategica si guida la persona a gestire queste sensazioni imparando ad evocarle volontariamente per farle svanire, proprio per spezzare il meccanismo del controllo che fa perdere il controllo.

Una delle trappole principali per paura e panico è proprio la tendenza ad evitare le situazioni che ci mettono a disagio! La paura si nutre proprio di tutto ciò che facciamo per evitarla, invece dovremmo imparare a guardare i nostri fantasmi in faccia perché questo è un ottimo modo per farli svanire! Alla base dei problemi legati alla paura patologica, come appunto gli attacchi di panico, c'è l'evitamento delle situazioni temute. Per questo, al fine di prevenire lo sviluppo di questo disturbo, è importante allenare il proprio coraggio. Individua ciò che stai evitando e in modo graduale fai dei piccoli passi; affacciati a guardare ciò che ti spaventa. Non alimentare il circolo!

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Paura e ansia sono nostre alleate fino ad un certo livello oltre il quale si trasformano in limite fino ad arrivare anche al panico!