VELA graffiti venezia

Venezia Libro Aperto, studio graffiti storici veneziani Direttore scientifico: professoressa Flavia De Rubeis.

Il progetto VeLA, Venezia Libro Aperto, gestito dall’Università Ca’ Foscari sotto la direzione della professoressa Flavia De Rubeis, prevede la schedatura digitale di tutti i graffiti presenti a Venezia e isole della laguna veneziana, la creazione di una banca dati GIS che ne riporti l’immagine, la localizzazione e le informazioni di inquadramento storico. Il rilievo mediante macchina fotografica

18/09/2024

Salve a tutti cari graffitologi, questo fine settimana abbiamo avuto l'evento più atteso dell'anno per la sessione che si occupa di archeologia sperimentale e divulgazione eravamo, come sempre, in compagnia delle alla rievocazione Midgard Viking Fest.
Quest'anno oltre ai graffiti alto medioevali abbiamo avuto modo di raccontare anche le iscrizioni di carattere epigrafico in alfabeto runico che si vanno a legare alle vicende storiche della nostra pen*sola.
Come detto l'anno scorso il Midgard è un importantissimo evento di rievocazione storica, soprattutto nell'ambito dell'alto medioevo, dove si percepisce la voglia di condividere e vivere la vita dell'epoca.
Ringraziamo tutti quelli che ci sono venuti a trovare, un grazie particolare a Fjording Sonner Hird e alle persone di Sara Artemesia Rizz e Damiano Rosati per aver reso possibile un evento così unico e speciale.

Photos from VELA graffiti venezia's post 16/09/2024

Questa sera parliamo di Ex-voto, ossia quegli oggetti d’arte cosiddetta “popolare, che presenta differenti caratteri di funzione, valori d’uso, modi di linguaggio ed espressione. Sono importanti documenti della devozione e della religiosità di una comunità, memoria e riconoscenza tangibile.
Oggi parliamo della pratica del graffito come ex-voto a questo proposito andremo a citare l’articolo di C. Beltrame e G. Boetto “Graffiti di navi a Venezia” estratto da “Archeologia Subacquea - II” 1997. L’articolo, di cui vi abbiamo già parlato nella rubrica “Consigli di lettura”, cita lo studio di S. W. Helms “Ship in the Church of San Marco in Venice” che ritenne i graffiti marciani degli ex-voto per la vicinanza a un luogo di culto.

I graffiti che vediamo nell’immagine si trovano tutti sugli stipiti della Scuola Grande di San Marco, e continuando a citare l’articolo di Beltrame e Boetto, notoriamente non un luogo di culto e per questi, secondo gli autori, non si può escludere la possibilità di un semplice passatempo comune nell’ambiente marinaresco, ad avvalorare la tesi dell’ex-voto però è l’assenza del timone, come in altri graffiti è un elemento che depone a favore della tesi dell’offerta votiva. Inoltre bisogna tenere in considerazione la vicinanza della Scuola Grande di San Marco con la Basilica dei SS Giovanni e Paolo ma non solo, dall’interno della scuola si accedeva alla chiesetta della Madonna della Pace e a lato della struttura si trova l’ingresso della chiesa di S. Lazzaro dei Mendicanti per non aggiungere la presenza della chiesa di Santa Maria del Pianto sempre all’interno, non è perciò esclusa la vicinanza con luoghi di culto agli stipiti graffiti. Ovviamente stiamo continuando gli studi e vi aggiorneremo con i dati.

Photos from VELA graffiti venezia's post 11/09/2024

Buonasera graffitologi, nell’appuntamento con i graffiti nei quadri oggi torneremo a Venezia grazie al Canaletto che, nel suo quadro “Il Canal Grande visto da San Vio” ha deciso di inserire un dettaglio molto interessante, che può essere scorto con un po’ di attenzione in mezzo alla bellezza dei palazzi veneziani e del Canal Grande: un’imbarcazione (con tanto di firma del suo realizzatore) dipinta sul muro dell’attuale Palazzo Barbarigo.
Il quadro del Canaletto è datato al 1723-1724, e sappiamo che oggi la barca non c’è più… ma, quando è scomparsa? Fortunatamente, altri quadri sono in grado di darci questa risposta. Cercando in altre opere vedutiste, ne abbiamo trovata una datata al 1727-1728, sempre del Canaletto, che mostra che sopra alla barca è stata stesa una coprente mano di bianco.
Che simili opere venissero cancellate anche all’epoca, in cui c’era una concezione diversa del graffito rispetto ad oggi, non ci deve sorprendere, quel che è interessante è l’averne trovata una prova visiva collocabile in una cronologia così precisa.
Si ringrazia la dott.ssa Alessandra Minotto per la segnalazione del primo quadro di Canaletto!
Immagine 1: Canaletto, Il Canal Grande visto da San Vio, 1723-1724 ca., Museo Nacional Thyssen-Bornemisza.
Immagine 2: Canaletto, Il Canal Grande verso est da Campo San Vio verso il Bacino, 1727-1728 ca., Hampton Court Palace.
Immagine 3: il muro come appariva qualche anno fa da Google Maps.

09/09/2024

Buon lunedì sera amici graffittologi, siamo davvero felici di presentarvi il volume degli atti dello Spring Archaeology convegno di Siena del 2022.
Fu il nostro primissimo convegno, togliendo l'esperienza del Poster al Museo M9 di Mestre e il Venetonight di quell'anno. Fu sicuramente una grandissima emozione come lo è ora vedere stampato il nostro contributo. Grazie a Andrea Bellotti, Luca Luppino, Maria Messineo, Mickey Scarcella.
Vi ricordiamo che potete trovare il volume qui https://www.archaeopress.com/Archaeopress/download/9781803278377 il download è gratuito.
Potete rivedere il convegno qui https://www.youtube.com/live/3Bz9Ize0_sE?si=KRjX-KDI-I4j2YVL.

Dipartimento di scienze storiche e dei beni culturali Associazione Nazionale Archeologi Confederazione Italiana Archeologi

06/09/2024

Quando devi preparare una conferenza stampa e una presentazione per un evento a Cavallino Treporti, per lo stesso giorno sai già che nulla potrà andare per il verso giusto.
Sai già che il destino, sotto forma di Alex Pruitt o Kevin McCallister sarà lì a prenderti, metaforicamente, a badilate in faccia.
Prendersi per tempo non è mai una buona soluzione a quanto pare preferiamo gastriti e notti insonni ma ehi… dopotutto perché no?
Iniziano le mille telefonate per sistemare quel o quell’altro file, per fare quella o quell’altra ricerca, perché il .pdf si apre e il .word è impazzito, perché il font è meglio Garamond di Times oggi ma Times è meglio di Garamond domani.
“Qualcuno si ricorda che dobbiamo preparare le slide per Cavallino?”
Mille copie dello stesso file e mille e una corrette per la conferenza stampa. Le slide servono in .pdf ma anche in .ppt così siamo sicuri si aprano in conferenza stampa.
“Prepariamo le slide per Cavallino?”
“Frambusto ha corretto i file per la conferenza stampa?”
“Masiero mi può fare un rilievo del Ducale al volo?”
“Cosa portiamo a Cavallino?”
“Ma Francesco II Sforza dove sta?”
“Frambusto un’ultima controllata alle slide della conferenza stampa che dice?”
“Vi ricordate che dobbiamo andare a Cavallino dopo?”

Un urlo comune con le facce trasformate in quella di Kate McCallister declamano spaventate “CAVALLINO!”

oh sh… Strudel

Comincia frenetica la preparazione per Cavallino, il sonno avanza, gli occhi si fanno sempre più rossi e le slide di Cavallino finiscono temporaneamente di essere modificate (si perché un’aggiunta di foto cinque minuti prima di iniziare l’evento non la fai? Sono fresche fresche di giornata che fa signora toglie? No no lasci!).
Ed è così che di ritorno da Cavallino, dopo la suddetta stressantissima conferenza stampa, ti guardi un attimo sul cellulare e poi guardi i tuoi colleghi e ti accorgi che avete le stesse facce ed espressioni sconvolte dei ladri di “Mamma ho preso il morbillo” o di Harry e Marv, scuotete
la testa, fate finta di essere freschi come delle rose e forse un po’ simpatizzate con i ladruncoli.

04/09/2024

Eccoci tornati cari graffittologi con i nostri post e le nostre rubriche.
Torniamo in grande stile raccontandovi le novità che abbiamo portato alla didattica gestita dal VeLA durante le rievocazioni con la Compagnia delle lame nere
Come vi avevamo già raccontato, ci siamo interessati ai graffiti e alle iscrizioni runiche lavorando al VeLA, molto dell’interesse è scaturito dallo studio delle rune sul Leone del Pireo, nostra grandissima crociata.
Durante il Runika svoltosi a Mestre il 30 e 31 agosto e 1º settembre 2024 abbiamo portato la riproduzione di un’iscrizione oggi scomparsa e conservata a Fittja in Svezia, abbiamo la sua testimonianza grazie alla tradizione indiretta un disegno del 17º secolo. L’iscrizione ha una gemella conservata Täby di cui sono rimasti due frammenti.
I monumenti recitano: “Guðlaug had the stones raised in memory of Holmi, her son. He died in Lombardy”.
Questa è solo una degli approfondimenti che intendiamo portare alla didattica, al momento ci stiamo concentrando sullo studio degli stili e delle forme, piano piano approfondiremo tutto e vi aggiorneremo.

12/08/2024

Buongiorno graffittologi,
ci prendiamo una meritata pausa anche noi.
Ci rivediamo a settembre con le novità di autunno e inverno.
Buon agosto!

Photos from VELA graffiti venezia's post 09/08/2024

Eccoci con il nuovo episodio di graffiti nerd mix volume 18. Oggi viaggiamo nel mondo di Eragon, per chi non conoscesse il Ciclo dell’Eredità vi consigliamo di leggerlo! Opera di che recentemente ha integrato l’Eragon World di un nuovo romanzo dedicato a uno dei personaggi chiave.
Oggi però, per amore delle iscrizioni, ci dedichiamo all’ultimo volume del Ciclo dell’Eredità: Inheritance, capitolo “Sotto il monte e la Roccia” il riferimento è a pag. 277.
Siamo in Alagaësia e l’esercito dei Varden sta proseguendo la sua avanzata verso Urû’baen, città del tiranno Galbatorix, ma al momento l’obiettivo è conquistare Dras-Leona e la soluzione migliore per farlo è aprire i cancelli della città dall’interno. Eragon, il Cavaliere dei Draghi, si offre volontario per la missione, con lui l’elfa Arya e l’elfo Wyrden e Angela, l’erborista con Solembum il gatto mannaro.
Il gruppo si trova, a un certo punto, con il naso all’insù a guardare il soffitto del tunnel dal quale cercano di entrare in città, quelle che all’inizio al Cavaliere sembrano crepe si rivelano invece rune incise sulla pietra.

“La scrittura era piccola e ordinata con tratti marcati e lineari. I secoli e la muffa avevano in parte cancellato il testo ma si riusciva ancora a leggerlo quasi tutto”.

Ora non vi spoileriamo il resto ma vi lasciamo il piacere della lettura, sappiate però che non sarà la prima e l’ultima volta che entreremo nel Eragon World con i nostri Graffiti Nerd Mix.

Atra esterní ono thelduin

Photos from VELA graffiti venezia's post 07/08/2024

Buonasera graffitologi, per l’appuntamento di oggi con i graffiti nei quadri torniamo ancora una volta nella Gran Bretagna dei Preraffaeliti, con questo quadro di Arthur Hughes intitolato “The Long Engagement” e realizzato tra il 1854 e il 1859.
Protagonisti dell’opera sono una coppia di giovani, dagli abiti di lui si capisce che è un curato, ma il fatto che non ci sia un anello di fidanzamento al dito di lei suggerisce che non abbiano le possibilità economiche per potersi sposare o che addirittura lui sia troppo povero per fidanzarsi ufficialmente con lei. Ciononostante, la presenza della figura del cane è un simbolo della fedeltà l’uno all’altra.
Ma, dov’è il graffito? E che significato ha?
Sull’albero visibile in primo piano è stata incisa una parola: Amy, il nome di lei. La presenza dell’edera che copre il nome è altamente simbolica, e fornisce al graffito un significato molto particolare: suggerisce che sia passato molto tempo da quando è stato realizzato nella corteccia e quindi anche da quando la frequentazione della coppia è iniziata, tanto che la pianta ha avuto tutto il tempo di crescere e ricoprire la scritta. Questo elemento contribuisce a gettare un ulteriore velo di tristezza sull’atmosfera generale del dipinto.
Hughes, quando lo espose nel 1859, lo presentò con una citazione dall’opera di Chaucer, “Troilo e Cressida”:
For how myght ever sweetnesse have be known / To hym that never tastyd bitternesse?
(Come può la dolcezza essere conosciuta / Da colui che non ha mai assaggiato l’amarezza?)
Immagini 1 e 2: Arthur Hughes, The Long Engagement, 1854-1859, Birmingham Museum and Art Gallery (UK)
Immagine 3: Arthur Hughes, The Long Engagement - Compositional Sketch and Sketch of Clasped Hands / Study of a reclining Woman, 1854-1859, Birmingham Museum and Art Gallery (UK), (in questa immagine è ancora più visibile il nome “Amy” sull’albero)

05/08/2024

“Gente di mare, che se ne va, dove gli pare, dove non sa”

In tema vacanze vi proponiamo un bellissimo graffito di un’imbarcazione che potete andare a vedere in Calle de la Testa, dopo Campo Santi Giovanni e Paolo e prima della scuola primaria Giacinto Gallina.

02/08/2024

📍Circa un mese e mezzo fa abbiamo curato la locandina di questo evento per la coordinatrice del progetto VeLA ⬇️⬇️ vi lasciamo tutte le informazioni qui sotto

“Una contessa, una fonte”, il 3 agosto a Gagliano l’inaugurazione della targa

Sabato 3 agosto dalle 17,30 si svolgerà a Gagliano Aterno una manifestazione dal titolo “Una contessa, una fonte” dedicata a Isabella d’Acquaviva, nobildonna di Celano che con la sua sapiente attenzione mostrata per il paese ha realizzato dal 1328 al 1344 il pregevole e attuale assetto urbanistico e storico-artistico con l’ampliamento del castello, la costruzione della fontana e della chiesa parrocchiale di S. Martino Vescovo.

Promossa dal Comune in collaborazione con l’Associazione “Civitas Superequani”, l’iniziativa prevede l’intitolazione della fontana all’illustre concittadina e un atteso pomeriggio di studi intitolato “Intorno alla figura di Isabella”.

Dopo la cerimonia di svelamento della targa toponomastica da parte del Sindaco Dott. Luca Santilli, prenderà la parola l’Assessore alla Cultura Dott.ssa Maria Di Felice che coordinerà gli interventi di autorevoli studiosi quali la Prof.ssa Flavia De Rubeis, la Prof.ssa Andrea Di Giovanni, la Prof.ssa Veneranda Rubeo, l’Ins. Massimo Santilli e il Dott. Marco Espositi.

A conclusione del convegno, è prevista la visita guidata “I luoghi di Isabella” curata da Flavia De Rubeis. Si avrà inoltre la possibilità di visitare le parti al momento accessibili del Monastero di S. Chiara con l’illustrazione del complesso religioso da parte di Massimo Santilli e di Marco Espositi.

02/08/2024

“And then I saw her face, Now I’m a believer, And not a trace, Of doubt in my mind, I’m in love, I’m a believer, I couldn’t leave her if I tried…!”

Per me è senza dubbio la più iconica tra le sigle di Shrek… e guarda caso fra le calli di Venezia troviamo anche Shrek…! Questo graffito particolare, perché se fate caso all’originale senza rilievo, vedrete che oltre a essere picto Shrek è colorato con diversi colori. Il graffito si trova in Calle Cannaregio 914.

Photos from VELA graffiti venezia's post 31/07/2024

“I graffiti sono stati utilizzati per dare inizio a rivoluzioni, fermare le guerre, e in generale sono la voce delle persone che non sono ascoltate” Questa bellissima citazione di Bansky ci ha affascinati e ci porta a riflettere sul fenomeno dei graffiti.
Da una parte è si vero che i graffiti sono stati spesso strumento di rivoluzione e resistenza, basti pensare ai graffiti contro l’occupazione n**i fascista, o ai graffiti sul muro di Berlino ma è altresì vero che i graffiti sono diventati pericolosi strumenti di propaganda di regimi autoritari, mezzi di diffusione di messaggi di odio, razzisti e omofobi. E forse questo dovrebbe farci riflettere su come qualsiasi mezzo di comunicazione, dai mass media ai social network passando per i nostri graffiti in base all’uso che ne facciamo possono essere strumenti di pace e coesione o armi dirompenti e ineluttabili

29/07/2024

Buonasera graffittologi, oggi vi raccontiamo un'altra buona abitudine di chi come noi fa ricognizione e deve gestire una mole di dati non indifferente, la relazione d'intervento. Si tratta di un documento che contiene data e ora di inizio e fine della ricognizione, operatori presenti, l'attrezzatura utilizzata e l'area analizzata.

Le altre voci presenti nella scheda sono: esito al quale si scrive Positivo o Negativo in base alla presenza o assenza di graffiti. Verifica: in questa voce si riportano cose da verificare in un successivo passaggio, appunti vari o rimane anche vuota. L'ultima voce è il Commento, dove si descrivono le attività svolte e le decisioni prese, i numeri di inventario e in alcuni casi anche Ie impostazioni della macchina fotografica, il tutto corredato da piante e fotografie.
Questo documento ci aiuta a ricordare il lavoro fatto a ricognizione e qualsiasi cosa sia utile nel lavoro futuro è un documento molto utile da compilare dopo ogni attività di ricognizione.

26/07/2024

Buon Pomeriggio Graffittologi!

Oggi per la nostra rubrica sui consigli di Lettura, ci spostiamo a Spoleto dove Giulia è stata recentemente e ovviamente non poteva non mettersi a cercare graffiti.

Ha trovato questo libro "Galeotti e Carcerieri nella Rocca di Spoleto dal 1817 al 1885” a cura di Lamberto Gentili del 2009 che, oltre a dare cenni storici e statistici sulla Rocca, riporta una serie di Fotografie di graffiti molto interessanti.

La preziosa documentazione fotografica di Bernardino Sperando ci permette di entrare all' interno della casa di reclusione e vedere alcune delle tracce lasciate dai prigionieri, ci credete che ci siamo messi a cercare informazioni su alcuni disegni? Siamo troppo curiosi!

E' sempre interessante raccogliere queste testimonianze, per poterle approfondire, continuate a seguirci presto potrebbero esserci interessanti novità proprio in questo settore!

Ah ovviamente all'esterno della Rocca non potevano mancare i tanto amati “muri del pianto” ossia muri pieni di graffiti che ci fanno piangere quando dobbiamo rilevarli in digitale, ovviamente ben documentarti da Giulia per confronto con quelli veneziani.

24/07/2024

VeLA team: È sì a volte succede anche questo, ci dispiace dirvelo ma accade.
Spesso Giulia, impegnata in una sua attività quotidiana veneziana, trova qualche graffito su pavimentazione che immediatamente ci manda; perché sì, il graffito chiama la fotografia e, quando sei di fretta, chiama al grido di: “tanto ti ricorderai dove sono!”
E invece no!
Quando poi ti trovi a fare ricognizione proprio in quel punto il graffito non lo trovi più.
Allora iniziano le diverse azioni: Debora si arma di faretto, anche con il sole di mezzogiorno del 15 luglio, e comincia a cercare ovunque, spulcia il pavimento centimetro per centimetro. Si arrampica anche sui muri perché si sa che i graffiti li spostano, come i rifugi in montagna, il rifugio è là… cammini per due ore e sono due ore che il rifugio è là. Presto detto: li spostano più tu ti avvicini! Il graffito uguale lo spostano quando devi rilevarlo ufficialmente!
Francesco, invece, si siede per terra tra il rassegnato e lo sconfortato, lo sa, i graffiti sono come i gatti, si nascondono e non li trovi più finché non hanno fame o non si sono stufati. Allora lui si siede e attende rassegnato che il graffito esca fuori quando più gli gira, nel frattempo ogni tanto lo senti agitare un sacchetto di crocchette richiamando i gatti della zona.
Giulia invece che guarda la tabella di marcia e ormai siamo in ritardo sui tempi decide che forse se si mette a rifare il graffito sul solito masso che si porta dietro possono fotografare quello e fanno prima… quindi dà il via ai lavori ed è proprio in quel momento che magicamente il graffito spunta fuori; è sempre stato lì davanti ai loro occhi, in mezzo a loro…

Voce fuori campo: Signori e signore interrompiamo lo spettacolo poiché le scene che susseguono non sono esprimibili in un luogo di cultura e divulgazione come questo, vi ringraziamo per l'attenzione e speriamo vi sia piaciuta questa puntata de “Le gioie del VeLA”.

19/07/2024

Buonasera Graffittologi
Oggi Approfittiamo di questo graffito che riporta la data 1948 per raccontarvi qualche anneddato di questo anno.

Ci si aspettava molto da questo anno: nel 1948 il 1' gennaio entra in vigore la Costituzione.
il 1948 è un anno bisestile e Inizia di giovedì… è un anno di cui tutti hanno un pò paura, in Veneto si dice “ Anno bisesto, Anno funesto” si dice anche che è meglio non fare niente "Ano bisesto, né baco, né moglie, né Innesto” meglio non prendere moglie!
Qualcuno ricorda anche l'assonanza con il detto: “fare un quarantotto” fare quasi una rivoluzione… la guerra è appena finita, ricordiamolo.
Al 31 gennaio 1948 ci sono 2242.507 abbonati alla radio, il canone è di 2500 lire Pagabili in tre o quattro rate. Nasce “radiofortuna” un concorso a premi.
Nel 1948 nasce anche Tex Willer Protagonista della sera a fumetti Tex scritto e ideato da Giovanni Luigi Bonelli e dal disegnatore Aurelio Galleppini e tuttora pubblicato da Sergio Bonelli Editore.

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Photos from VELA graffiti venezia's post 17/07/2024

Buonasera graffittologi, nell’appuntamento con i “graffiti nei quadri” di oggi vogliamo mostrarvi questo quadro di Samuel Prout, dal titolo “San Giorgio dei Greci, seen from an arcade” dipinto intorno al 1824-1829 e attualmente conservato alla National Gallery of Art di Washington.
Per vedere i graffiti anche questa volta dovrete aguzzare l’occhio (ma neanche troppo): il più evidente è la firma dell’artista che si vede in basso a sinistra (immagine 2) che recita “S Prout” con la S in nesso con la P; mentre più difficili da scovare sono quelli sulla colonna di destra (immagine 3) in cui è scritto “BIERO | PIETRO | V 5 • 13099” e sotto a questo anche quello che sembra essere un paio di occhiali!

Immagini prese da: https://www.nga.gov/collection/art-object-page.162864.html

Photos from VELA graffiti venezia's post 15/07/2024

Cari graffitologi, un anno e un mese fa esatti in questa rubrica vi abbiamo raccontato dell’ultima avventura del cacciatore di tesori Nathan Drake di Libertalia e del tesoro del pirata Every e come i graffiti siano parte integrante di questa avventura in giro per il mondo.
Ma non è l’unico capitolo della saga che presenta graffiti e in cui i graffiti sono parte integrante della storia, nelle sue due avventure legate a Sir Francis Drake i graffiti tornano a essere protagonisti della storia.
Nel Primo Capitolo, che ci vedrà impegnati a seguire le tracce dell’ultima spedizione di Francis Drake alla ricerca di El Dorando un graffito ci mostrerà la mappa dell’isola e degli insediamenti, mappa che permetterà la riuscita della ricerca del nostro avventuriero.
Nel terzo capitolo della saga seguiremo invece le tracce di una missione del corsaro della regina: trovare l’Iram del Pilastri, una missione in cui Francis Drake fa di tutto per nascondere e cancellare le sue tracce o almeno avvertire del destino di chi riuscirà a scoprire la città, 2 forse sono i gruppi di graffiti più significativi entrambi in Yemen: il primo sarà fondamentale per raggiungere il pezzo mancante della mappa per scoprire la posizione della leggendaria città, il secondo gruppo invece sono i graffiti lasciati dallo stesso Sir Francis Drake per far desistere i cercatore della città.
Come sempre non approfondiremo le trame per non fare spoiler e lasciarvi godere anche questa mitica saga videoludica.

08/07/2024

Buona sera graffitologi,
oggi ci dedichiamo a un nuovo appuntamento della nostra rubrica “consigli di lettura”.
Il volume di cui parleremo oggi è un’interessante pubblicazione di Claudio Gattera e Roberto Greselin dal titolo “Pasubio 1915-1918. Salvare la memoria. Graffiti della Grande Guerra nei campi di battaglia del Pasubio, Carega, Zugna, Vallarsa, Val Terragnolo, Val Posina, Monte Maio” con le fotografie di Valter e Luca Borgo.
Il volume è frutto di un lavoro iniziato nel 2004 coordinato dalla Comunità montana Leogra-Timonchio e condotto con la collaborazione della Sezione di Schio del CAI.
Si tratta di un lavoro interessante di ispezione di gallerie e trincee alla ricerca di targhe e iscrizioni lasciate nei quattro anni di conflitto. L’accurato lavoro fornisce, per ogni reperto, una scheda informativa (n**ionalità, anno di realizzazione, località e posizione GPS, misure, materiale e testo) alla quale sono allegate fotografie.
I capitoli, divisi per località di ricerca, forniscono un breve inquadramento geografico e gli eventi bellici legati ai luoghi d’indagine e infine ci riportano fotografie e breve scheda delle iscrizioni. L’ultimo capitolo è dedicato ai caduti.
Per concludere citiamo alcuni passi del libro: “La guerra è fatta di nomi di battaglie, reparti e località” “solo gli eroi hanno avuto l’onore di tramandarci il loro nome. Gli altri [... ] è difficile immaginare che siano state persone” “Le grandi fosse comuni che troviamo nei Sacrari della Grande Guerra, dove un’unica lastra di bronzo reca la scritta 30.000 militi ignoti, e la stessa figura del Milite Ignoto ci ha forse abituati a considerarli spersonalizzati” “Eppure queste persone hanno voluto lasciare una traccia della loro presenza al fronte e adesso, a oltre novant’anni di distanza, si trovano ancora i loro nomi incisi sul cemento di una trincea o di una galleria” a memoria del loro essere persone in carne e ossa con un nome e un cognome.

Photos from VELA graffiti venezia's post 05/07/2024

Lo scorso febbraio abbiamo portato a una conferenza il tema degli ammonimenti e ex voto incisi nella pietra tra le calli e i palazzi di Venezia.
Siamo partiti dalla frase di un famoso film: “Non ci resta che piangere” del 1985 per parlarvi proprio degli ammonimenti, in questo caso dei Memento Mori, vogliamo parlarvi oggi.
Abbiamo già postato qualche tempo fa lo splendido memento mori che potete vedere in Calle …. all'Accademia e vi lasciamo tra le foto anche quello vicino alla Porta della Carta.
Il memento mori, ha proprio la valenza di ammonire, ricordare all'osservatore che “deve morire”.
Di usanza tipica dell’antica Roma quando, durante il trionfo (cerimonia onorifica) al generale, che a causa dei successi ottenuti e con gli onori raccolti, rischiava di essere sopraffatto dalla superbia si sentiva sussurrare all’orecchio “Respice post te! Hominem te memento” ovvero “Guarda dietro di te! Ricordati di essere un uomo”.
Il memento mori diviene poi popolare nell’arte ecclesiastica cristiana, raggiungendo il massimo del suo apice con la pittura seicentesca. è interessante comparare, per lo stesso tema, l’Europa protestante con l’Europa cattolica e il diverso modo di vedere il mondo, quello protestante attraverso la natura morta, fiori, strumenti musicali, numeri e oggetti che alludono alla fugacità della vita. Il mondo cattolico mostra l’uomo come un essere deperibile continuando con la tradizione medievale dove l’uomo è il centro dell’attenzione e il centro della fragilità della vita come si evidenzia nella “danza macabra”, “la leggenda dei tre vivi e dei tre morti”.

Photos from VELA graffiti venezia's post 01/07/2024

Dopo avervi presentato il post (uno dei nostri primi) e dopo avervi preparato anche un reel in cui vi raccontiamo alcune tipologie di tavolieri da gioco e soprattutto sottolineiamo che possiamo anche trovare le tavole in verticale che altro non sono che frutto dei graffiti tracciati prima che il supporto fosse posizionato come lo stiamo vedendo, abbiamo deciso anche di raccontarvi le regole del gioco!
Entrambi i giocatori posizionano a turno le pedine sul tavoliere cercando di effettuare dei tris in verticale o orizzontale. Quando uno dei due giocatori ci riesce elimina una delle pedine avversarie.
Posizionate tutte le pedine, si continua a giocare di strategia, muovendo in orizzontale o verticale, non in diagonale le pedine con lo scopo sempre di formare un tris, questo a mano a mano elimina le pedine avversarie fino a che uno dei due rimane senza pedine sulla scacchiera e chi si salva è decretato vincitore.

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