Queensberry Boxe Vicenza

🚨ONE DAY TO GO

Tomorrow we will witness significant and exciting fights in Türkiye

Mark your calendars and watch live broadcast on our YouTube channel 🙌🏻

Find out more about this event on our website: https://www.iba.sport/champions-night/iba-champions-turkiye-2023/

NON PERDERTI QUESTA SERA LA LIVE
OSPITE SILVIA BORTOT .
Saremo insieme agli amici di Molatv, su IG Instagram ore 19:00, direttamente da Manchester, e subito dopo le operazioni di peso in vista del match di domani sera contro la fuoriclasse inglese Mikaela Mayer , nell undercard di Smith vs Eubank 2.
Con Diretta tv a partire dalle ore 19:30

ENTRA IN LIVE con noi puoi partecipare, interagendo direttamente con Silvia, avrai la possibilità di fare qualsiasi domanda, noi la leggeremo per te! Non è solo una live di intervista, ma un TALK IN anche con voi.

Vi anticipo che NEI PROSSIMI GIORNI , scriverò il mio pensiero su una delle Fighters Italiane più in ombra del circuito.dove quello che ha ricevuto dalla boxe non è mai stato ripagato quanto quello che ha dato. Pagando un prezzo abbastanza alto nella sua carriera…
La lotta di domani sera per Silvia, è una esperienza che nel professionismo và comunque fatta ,senza spiegare COME e PERCHÉ! … almeno in termini di guadagno,soprattutto per un atleta maturo/a a fine carriera.

Ci vediamo questa sera sul profilo di MOLA TV ITALIA , in contemporanea con noi !
Ore 19:30 non mancate ragazzi ✅

VERY FEEL.

🥊 🏆 RANKING EUROPEO EBU
🥊 POSIZIONI BOXER ITALIANI - ITALIANE 🇮🇹
📅 SITUAZIONE AGGIORNATA AGOSTO 2023

🥊 INFO https://bit.ly/453MW1S

Ha compiuto 47 anni una solida leggenda dell'attuale pugilato di casa nostra.
Come detto in passato, Emiliano Marsili è un pugile che, semplicemente, non solo ha fatto una brillante carriera, ma molto, molto di più!
Combatte da professionista da circa vent'anni ed è ancora imbattuto! 43 incontri, 42 vittorie, 1 pareggio!
Lo fanno attendere per ben 20 incontri prima di farlo combattere per il titolo WBC del Mediterraneo: lui vince per KO!..e poi, ancora: nove anni e 25 match prima di dargli la chance per un mondiale minore: lui vince per KO!
Organizzano in grande stile il titolo EBU per un giovane predestinato, un match al quale Marsili sembra quasi un invitato...e lui che fa? Vince ancora per KO!..e poi ancora battaglie, ancora vittorie, ancora titoli...
A 47 anni, Emiliano continua a combattere con chiunque gli si pari innanzi e - indovinate un po' - continua a vincere.
Con quel suo stile mancino, con quella sua grande mobilità che viene dalla seria applicazione professionale.
Quanto deve la boxe italiana ad un pugile come Marsili?
Che si allena come un superpro delle scuderie di Las Vegas, ma che alla sera deve andare a lavorare al porto della sua Civitavecchia?
Non credo sia quantificabile quanto dovuto a Marsili per l'esempio di campione che egli regala ai giovani della sua città e della sua nazione!
Mi porto latore per tutti i miei lettori di una semplice, importante parola a lui diretta con il cuore: Grazie! Grazie infinite Tizzo e tanti cari auguri di buon compleanno.

🏆🥊 Euro Supergallo
🥊 Luca Rigoldi 🇮🇹 vs Liam Davies 🇬🇧

📅 PROSSIMAMENTE
🥊 NEWS https://bit.ly/3FIkPtL

🥊 FORZA LUCA


Promo Boxe Italia

Questi sono i match che vanno fatti nel 2023!match difficili , ma sono quelli che ora il pubblico reclama,metterà sul podio ,il Re indiscusso.
Questi sono i match da fare ora nell’anno nuovo.
difficile che mi trovate in disaccordo o no?

Volontà !
Grande Sofia Goggia

L'impresa da leggenda di Sofia Goggia.
Ieri mattina si era procurata una frattura scomposta alla mano sinistra nella prima discesa libera di St. Moritz.
Subito dopo era volata a Milano per farsi operare. In serata è poi tornata a St. Moritz, dove poco fa ha vinto la gara del sabato con il nastro adesivo a tenere "attaccata" alla mano fratturata la bacchetta.
Epica sportiva.

Complimenti a Irma Testa

Irma Testa, 30.000 dollari per l’esordio al professionismo Abu Dhabi ha ospitato l’IBA Champions’ Night, una competizione a livello professionistico dotata di un montepremi complessivo di 400.000 dollari.Nel match femminile, al limite dei 57kg (cinque roun…

Non-stop action from the opening bell 💥

Your bout sheet ⤵️

"Il pugilato mi ha aiutato molto, perché quelle 3-4 ore le passavo in palestra. Così non sono finito sulla strada e nel contempo sono cresciuto, ho imparato a muovermi da solo, nel mondo,a dialogare con la gente, a domare il mio carattere scontroso...,poi invece ho cominciato a trovare anche altre cose, che sono invece i suoi veri e reali valori... e che mi hanno fatto quindi restare nel pugilato. Io a dispetto dei soldi, ho sempre cercato di fare incontri veri, di dare credibilità al pugilato, ma anche e soprattutto perché volevo verificare a che punto stavo nel Mondo. Da questa analisi ho visto che insomma, stavo abbastanza bene diciamo. Sicuramente non sono stato il più grande, ma certamente mi trovo bene tra i più grandi.“

Ne sono rimasti pochi oggi di pugili che possano dire, senza paura di essere smentiti, di avere lo stesso atteggiamento, la stessa audacia, la stessa competitività basata non sul vil denaro, ma sulla volontà di andare oltre i propri limiti, di dimostrare innanzitutto qualcosa a quel signore dentro allo specchio la mattina.
GiovanniParisi aveva cominciato giovanissimo con la nobile arte, aveva solo 13 anni, ma tanta determinazione, la capacità di capire che tra le corde, poteva trovare la sua dimensione.

Basti pensare alle Olimpiadi di Seul del 1988, quando si sacrificò con diete rigidissime e allenamenti estenuanti per scendere di categoria, di modo da combattere tra i pesi piuma, lui che era un leggero naturale.
Nel corso della manifestazione olimpica, stupì tutti, guadagnandosi l'accesso alla finale, contro il favoritissimo Daniel Dumitrescu, pugile di grande caratura ed esperienza.
Giovanni lo piegò con un ko folgorante, ma non esultò o quasi, per un motivo che di lì a poco spiegò ai microfoni della RAI: la madre Carmela, a cui sperava di dedicare la vittoria, era mancata poco prima. La prima ombra su un futuro da professionista unico e inimitabile.

Passando da pro, Giovanni si dimostrò capace di riscattarsi da un'infanzia dura, difficile, di centrare traguardi straordinari, di diventare Campione del Mondo misurandosi con successo con avversari di livello internazionale altissimo. Ma soprattutto, fu capace di diventare ciò che da allora non vi è più stato nella nostra boxe: un idolo nazionale, andando al di là dei regionalismi o di operazioni di mera facciata e circostanza. Il 25 settembre del 1992 infatti, a Voghera, si aggiudicherà il titolo mondiale nei pesi leggeri, battendo il temuto Javier Atlamirano con un KO spettacolare.
Giovanni verrà riconosciuto dai grandi del nostro pugilato comeil vero erede della tradizione di una disciplina che pareva aver perso, dei grandi del passato come Benvenuti, Mazzinghi o Loi.

I mass media ne scoprono il carisma, la capacità di essere comunicativo, di piacere alle persone dentro e fuori dalle corde. Difende il titolo altre due volte, poi cerca il colpaccio, andando negli States per sfidare un pugile che già all'epoca è un Dio: Julio Cesar Chavez Gonzalez, il Leone di Culiacan, l'uomo fatto di ferro, un guerriero strabiliante, ammirato, temuto, idolatrato dai messicani per i quali è una bandiera, il condottiero di sempre.

Don King, il leggendario e spregiudicato promoter, però ha già ben in testa come deve andare: per Parisi e il suo angolo è difficilissimo trovare sparring partner e strutture adeguate, e la preparazione ad un match così importante è troppo deficitaria, troppo in salita. Certo ha battuto a Las Vegas Bryan, Hess e il buon Pandleton, ma il messicano è altra cosa.

Il match si svolge l'8 aprile 1995 e Giovanni perde ai punti, in alcuni momenti il fuoriclasse messicano sembra quasi giocarci, è una sconfitta che purtroppo ne segna l'allontanamento dalla ricca boxe d'oltreoceano, e per di più comincia ad avere problemi fisici.
Le sue mani infatti, così letali per gli avversari, cominciano a martoriarlo con continui e terribili infortuni, costringendolo a prendersi lunghe pause, a cambiare metodi di allenamento, staff addirittura, fino a doversi operare.

Il 9 marzo 1996 però torna sul ring e conquista la seconda cintura, quella WBO dei Superleggeri, battendo il temuto Sammy Fuentes, con un ko folgorante. Poi arriva il match della vita, quello più duro, più bello, contro il messicano Carlos Gonzalez, un picchiatore formidabile del ring, che lo atterra due volte.

Giovanni però si riprende, torna in scia e mette alle corde l'avversario. Il verdetto è un pari che permette a Giovanni di mantenere le cinture. Difende il titolo altre 4 volte, poi però nel 1998 a Pesaro, è di nuovo Gonzalez a farsi avanti e stavolta si prende la rivincita. Giovanni si deve arrendere, il primo segnale forse che il fisico non risponde più come un tempo, non gli permette più di mettere sul piatto la sua boxe fatta di velocità, dinamismo e ritmo. Torna dopo 2 anni, nel 2000, ma il giovane portoricano Daniel Santos è troppo forte e tutto finisce al 4^ round. Le mani non gli danno tregua e torna sul ring solo nel 2003, poi l'ultimo assalto, per l'europeo welter contro il francese Klose, ma perde ai punti, male, ormai il corpo non ne può più. Giovanni appende saggiamente i guanti al muro, dà una mano ad organizzare i mondiali per il 2009, ha altri progetti, altri sogni....magari allenare, aiutare a togliere altri ragazzi dalla strada, per insegnargli le regole della vita sul ring, così come era successo a lui. Del resto da solo si è sempre occupato o quasi del management, degli sponsor, organizzazione eventi e quant'altro lo riguardasse, è persona dinamica e spigliata.

Invece, il 26 marzo 2009, sulla tangenziale di Voghera, la sua auto di scontra frontalmente con un furgone, strappandolo alla moglie, ai figli, ai tifosi e al suo futuro. A Giovanni verrà intitolato lo Stadio a Voghera, mentre lo scultore Antonio De Paoli realizzerà un monumento in sua memoria nel maggio 2016.
Di Giovanni rimane il ricordo, soprattutto l'esempio di pugile di caratura incredibile, forse l'ultima, vera star della boxe italiana, l'unico a guadagnarsi una centralità, che già all'epoca era negata da un americanocentrismo mediatico e culturale poi diventato tossico, persistente anche in questi anni.
Giovanni era un ragazzo testardo, pieno di talento, sogni, che si era tirato fuori dalla povertà e dalla strada con sacrifici e fiducia in sé stesso, perfetto esempio di cosa può significare il pugilato.
Era soprattutto un ragazzo, un uomo, perbene, lontano da quelle orrende frequentazioni che hanno bruciato tanti promettenti ragazzi dei nostri ring, un esempio di lealtà ed onestà.

RIP immenso Giovanni Flash Parisi.
Ovunque tu sia.

TRATTO da ;
L’attimo vincente di Giulio Zoppello.

🇭🇳🇺🇸 VS 🇪🇸🇪🇸

Describe this fight in one word.

L'arte è nobile - Luca Rigoldi Con il patrocinio del Comune di Vicenza, il 17 dicembre 2022 al Teatro Comunale di Vicenza andrà in scena una serata dove sport, arte e cultura si fonderanno tra loro guidati dalla vera essenza di uno degli sport più antichi, conosciuti, attrattivi e nobili che l’uomo nel corso dei secoli ha tra...

È andata come PREVISTO!!!
36 round condivisi oltre 5200 pugni !!!
Semplicemente “L E G G E N D E “…. STOP!
UN MATCH equilibrato fino alla fine, queste due star da future HALL OF FAME, in Arizona ieri sera hanno chiuso una trilogia da brividi.
Questo come già anticipatamente segnalato era la lotta da seguire, per le tante aspettative che non hanno deluso.
Colpi di scena e spettacolo, tanta boxe per palati fini, se non avete avuto modo ,andatevelo a cercare e guadate “LA BOXE”.
Un terzo scontro dove ha visto vincere di un soffio Juan Francisco Estrada , sul quotatissimo Roman “Chicolatino” Gonzalez.

I punteggi dei giudici sono stati:
114/114 116/112 115/113.

Dove “EL GALLO” Estrada ha così mantenuto la cintura di campione del mondo dei pesi s.gallo WBC.

Il match parte subito con Estrada ,che si propone meglio di Chocolatito , centro del ring , concentrato , spreca pochi colpi ,si apre diversi varchi ,con l’uso frequente del jab ,cosa che gli consente di vincere le prime quattro riprese.
Estrada inizia a lavorare bene sia con il jab e con il gancio sinistro ,dove diverse le occasioni in anticipo su GONZALEZ ,che non riesce ancora ad inquadrare nelle prime 5 riprese il messicano.
Il combattimeno cambia dalla 7 ripresa in poi,dove Gonzales questa volta attacca maggiormente, mette pressione ,sblocca la situazione,trova la chiave per entrare nel match anche lui,costringendo Estrada a combattere di rimessa.
Purtroppo però per Chocolatino, il match è in salita per recuperare quel punteggio perso nella prima parte.
Deve fare continui assalti, per entrare e mettere in difficoltà Estrada,con un dispendio di energie enorme.
Per il quattro volte campione Nicaraguense,non basta , nonostante i colpi sono da Killer il messicano, è però anche lui un artista del ring, si difende bene anche quando arrivano colpi pesantissimi ,copre bene i punti nevralgici(plesso solare, fegato, mascella), e si sa muovere benissimo in rimessa , UN ARTISTA in questo campo.
Estrada ha così capito, che utilizzando efficacemente la sua mobilità ,può trovare lo spazio per rispondere con combinazioni veloci che ne rallentano le bombe del nicaraguense in continuo attacco.
Una trilogia che si chiude con l’abbraccio di due grandi maestri del ring.

Giù il cappello!

Peso effettuato, Davide Latini e' pronto per il Match di domani! Forza Davide!