Collezioni Tessili Civiche Genova

Una collezione di circa 3000 tessuti, abiti e accessori di moda tra XVI e XX secolo

20/09/2024

🪭 Tra gli accessori di moda ve n’è uno un po’ desueto, ma che porta con sé un gran fascino: il ventaglio.
Quest’oggetto tanto amato è stato: indossato, dipinto e raccontato in versi.
Un’immagine originale fu quella proposta dallo scrittore parigino di fine Ottocento Stéphane Mallarmé. Egli associò l’accessorio alla poesia in senso metaforico, immaginandosi la trasformazione della pagina del ventaglio in un’ala che batte nel volo, conducendo la mente verso l’immaginazione e l’infinito.

Questa metafora non è poi così lontana dal reale. Nell’Ottocento, infatti, il ventaglio era più che un accessorio e tra le diverse sue applicazioni vi era quella di fungere da supporto per le poesie o per gli aneddoti spiritosi scritti a mano dagli amici o dalle persone importanti.

In modo particolare il ventaglio di cui vi parliamo oggi presenta sulla parte frontale della pagina (il recto) un ricamo di seta raffigurante un ramo frondoso posto lateralmente sulla sinistra, com’era in voga alla fine del XIX secolo quando si iniziò a diffondere l’orientalismo. Sulla parte retrostante (il verso) ritroviamo, invece, il nome “Francesca”: dipinto a mano in argento.
Grazie a queste peculiarità possiamo ipotizzare che si trattasse di un segnaposto. Durante l’Ottocento si diffonde la consuetudine di utilizzare ventagli come questo, con su scritto il nome dell’invitata, come segnaposto durante pranzi o cene di gala e successivamente di donarli come cadeau ai commensali al termine del ricevimento.
Da ultimo, il ventaglio è poi impreziosito da una nappina pendente.

Testo a cura di Elena Capobianco (Tirocinante in Storia dell'arte e studi museali - Università di Trento)

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Photos from Collezioni Tessili Civiche Genova's post 13/09/2024

😊 C’è ma non si vede 👙

Non è sempre facile immaginare cosa veniva indossato sotto le bellissime fogge di fine Ottocento. Con queste immagini d’archivio, tratte dal catalogo digitale delle Civiche Collezioni Tessili, proviamo a fare un po’ di chiarezza.

Immaginandoci la silhouette, il primo indumento intimo predisposto era la camicia, portata a contatto con il petto, per proteggerlo, al di sopra del quale si metteva il busto seguito dal copribusto.
Per la parte sottostante, si partiva dalle “innominabili” ovvero le mutande chiamate anche “pantalone” o "calzone" le quali in Italia, nel 1892, erano già sopra il ginocchio; all’interno di queste, nella parte posteriore, si infilava l’eccedenza della camicia. Al busto si allacciavano poi le sottogonne che potevano arrivare fino a un numero pari a dieci per volta; sopra di esse si allacciava poi la tournure, il nuovo ingombro che alla fine del XIX secolo sostituì la più maestosa crinolina, posta sul sedere, la quale ad ogni modo raggiungerà dimensioni tanto generose da essere paragonata ad una navicella.

Gli oggetti di biancheria fin de siécle delle Civiche Collezioni Tessili rendono possibile un confronto visivo con le parole che raccontano le doti negli inventari notarili. Oggi, ad esempio, vi mostriamo: una camicia in tela di cotone bianco chiusa anteriormente da bottoni in madreperla a maniche lunghe con polsi in pizzo San Gallo del 1882-1888, un copribusto di mussola di lino con inserti in pizzo meccanico tipo Valenciennes del 1890-1910, una sottostruttura detta “cul de Paris” in tela di cotone formata da spicchi a raggiera sostenuti da sei stecche di balena del 1882-1888 e una sottogonna in mussola di cotone bianco con coulisse in vita, composta da due strati di tessuto uno dei quali bordato con un volant rifinito da un merletto meccanico tipo Valenciennes con motivi vegetali del 1890-1910.

Testo a cura di Elena Capobianco (Tirocinante in Storia dell'arte e studi museali - Università di Trento)

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Photos from Collezioni Tessili Civiche Genova's post 06/09/2024

Iniziamo oggi una nuova serie di post dedicati alle nostre Collezioni Tessili nei Musei di Strada Nuova - Genova e a temi ad esse connessi.

🪭 Oggi parliamo di "Ventagli: una movenza, un significato" 🪭

“Il ventaglio, un altro grazioso ninnolo, è un’arma tanto indispensabile per voi, che non la deponete neppure nei più pungenti rigori della fredda stagione. Tutto splendente di madreperla, ornato di fantastiche e leggere piume, frastagliato di pizzi, il ventaglio è indispensabile alle vostre belle manine nei dolci tepori dei salotti o al teatro”. Queste le parole scritte sul Giornale illustrato “La Moda Genovese” nel 1888.

Nel suo giostrarsi fra le “manine” delle dame, questo complemento di stile portava silenziosamente alle orecchie dell’interessato il messaggio codificato. Ebbene sì esiste un vero e proprio “linguaggio del ventaglio” ad esempio una nobildonna, al tempo della Belle Époque, avrebbe potuto sventagliarsi lentamente per comunicare di essere sposata; velocemente per dire di essere fidanzata; far scivolare il ventaglio sulla guancia o aprirlo celando lo sguardo per dire: ti amo. Esporlo chiuso e fermo per mimare: mi vuoi bene? Ba***re sulla mano sinistra il ventaglio chiuso per dire: scrivimi. Muoverlo con la mano sinistra per dire che la stavano osservando o ancora appoggiarlo sulla guancia destra per indicare l’affermazione, appoggiarlo sulla guancia sinistra per indicare la negazione. Lanciarlo con la mano per dire: ti odio!

Testo a cura di Elena Capobianco (Tirocinante in Storia dell'arte e studi museali - Università di Trento)

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12/07/2024

Il 16 luglio e il 17 settembre alle ore 16:00 vi aspettano due nuovi appuntamenti del ciclo di eventi "Il salotto della “Regina” di Genova, chiacchiere di moda attorno a un tè" - visita e degustazione a Palazzo Bianco, che comprende:
🖼 Visita accompagnata, a cura dei Servizi Educativi di Solidarietà e Lavoro, alla mostra "Colore, forma e bellezza, la metamorfosi della moda femminile" in cui potrete scoprire l'evoluzione della moda e degli ideali di bellezza nei secoli.

🍰 Degustazione di tè e delicatezze di pasticceria nella suggestiva cornice della terrazza di Palazzo Bianco, prendendo ispirazione proprio dagli incontri che avvenivano nel salotto politico e letterario di Anna Pieri, una delle protagoniste della famiglia Brignole-Sale e della storia di Genova.

ℹ️ Prenotazioni qui: tel. 0102759185 o e-mail [email protected] o https://www.solidarietaelavoro.it/evento/il-salotto-della-regina/

14/02/2024

👗Avete visitato la mostra "Colore, forma, bellezza. le metamorfosi della moda femminile" in corso a Palazzo Bianco ai Musei di Strada Nuova - Genova a cura delle Collezioni Tessili Civiche Genova?
👉Da marzo arrivano una serie di incontri a partecipazione gratuita, un magico viaggio tra stoffe, colori ed emozioni... 👚👕🪭👠😃

La prenotazione è obbligatoria al numero di telefono 010 2759185 o alla email [email protected]

Liguria - Coordinamento Regionale di ICOM Italia Museo di Palazzo Reale, Genova Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola

Photos from Genovamorethanthis's post 03/02/2024

Tra la mostre consigliate da Genovamorethanthis per questo fine settimana c'è anche COLORE, FORMA, BELLEZZA. LE METAMORFOSI DELLA MODA FEMMINILE ai Musei di Strada Nuova - Genova
La domenica l'ingresso è gratuito per i residenti a Genova! Un'occasione in più per non perderla 😉

22/01/2024

Qui potete vedere il servizio mandato in onda dal Tg dei ragazzi - Weportv dedicato alla mostra COLORE, FORMA, BELLEZZA. LE METAMORFOSI DELLA MODA FEMMINILE in corso a Palazzo Bianco ai Musei di Strada Nuova - Genova
Venite a scoprirla dal vero!

Musei di Genova Servizi Educativi Musei Civici di Genova

Photos from Tg dei ragazzi - Weportv's post 19/01/2024

😃 Il Tg dei ragazzi - Weportv è venuto a trovarci ai Musei di Strada Nuova - Genova a Palazzo Bianco per farvi scoprire la mostra COLORE, FORMA, BELLEZZA. LE METAMORFOSI DELLA MODA FEMMINILE 👗👚🪭👠 e le Collezioni Tessili Civiche Genova
Il giovane giornalista Tommaso ha intervistato Andrea De Pascale curatore della mostra e Responsabile dei Servizi Educativi Musei Civici di Genova
Guardate il servizio domenica 21 gennaio alle ore 17.00 su TgCom24 😉

Photos from Collezioni Tessili Civiche Genova's post 09/01/2024

📰 Le riviste di moda hanno rappresentato in Europa, a partire dal Settecento, un importante fenomeno. Le pagine dei giornali rivolti prevalentemente al pubblico femminile appaiono oggi di grande interesse in quanto le illustrazioni, in bianco e nero o a colori, spesso realizzate da illustratori di fama, sono una preziosa testimonianza del costume e dei cambiamenti in corso nelle società del tempo 👗

Spetta certamente alla Francia un ruolo primario nella produzione e diffusione di questi periodici che alternavano articoli e brevi note, consigli su come vestirsi e comportarsi, idee per l’arredo e la cura della casa, ma anche romanzi a puntate e giochi, in particolare rebus.
Interessante notare come, con il passare dei decenni e il cambio dei contesti sociali, mutino le espressioni e le pose delle donne raffigurate: da giovani con sguardi evanescenti e incarnati diafani, le signore assumono maggiore consapevolezza, passando da chiacchiere fra donne, a buoni esempi di amorevoli madri con bimbi tenuti per mano e mogli perfette intente a cucinare o ricamare, a eleganti donne sicure di sé impegnate nella lettura, nel canto o nella musica, maggiormente indipendenti rispetto alle loro nonne.

Veniteci a trovare e avisitare la mostra "Colore, forma, bellezza. Le metamorfosi della moda femminile" per scoprirne di più, a Palazzo Bianco ai Musei di Strada Nuova - Genova

👉 https://www.museidigenova.it/it/colore-forma-bellezza-le-metamorfosi-della-moda-femminile

Musei di Genova

Photos from Collezioni Tessili Civiche Genova's post 02/01/2024

👒 Fragili galanterie: gli accessori.
Borse, scarpe, guanti, cappelli, ombrelli, ventagli… sono questi alcuni degli accessori che nel corso dei secoli hanno accompagnato l’abbigliamento, mutando nelle epoche e nelle mode, su cui è possibile scoprire qualcosa in più nella mostra "Colore, forma, bellezza. Le metamorfosi della moda femminile" in corso a Palazzo Bianco nei Musei di Strada Nuova - Genova

👉 https://www.museidigenova.it/it/colore-forma-bellezza-le-metamorfosi-della-moda-femminile

Gli accessori, oltre ad avere una funzione pratica, aggiungono colore e stile a chi li sfoggia e spesso comunicano ulteriori messaggi. Nelle Collezioni Tessili numerosi esemplari documentano, dal XVIII secolo alla metà del Novecento, gusti e tendenze in Italia e nel resto del mondo.
Ogni accessorio ha una sua tradizione e una storia. Alcuni venivano ostentati, altri erano indossati con una sorta di “vedo non ti vedo” o sfoggiati solo al momento adeguato. Certi potevano divenire anche uno strumento di seduzione, quale un ventaglio opportunamente mosso, comunicatore di stati d’animo o richieste a seconda della posizione in cui era tenuto, del grado di apertura o del modo di sventolarsi.

Musei di Genova

26/12/2023

Mai senza cappello!
Oggi utilizzato quasi esclusivamente per necessità, questo accessorio ebbe per secoli molta rilevanza nell’abbigliamento maschile e femminile.
Potete scoprirne di più visitando la mostra "Colore, forma, bellezza. Le metamorfosi della moda femminile" in corso a Palazzo Bianco nei Musei di Strada Nuova - Genova

In uso fin dall’antichità, fu un importante elemento della moda e immancabile accessorio nei guardaroba di tutte le classi sociali. Le innumerevoli fogge ed i materiali più svariati lo hanno caratterizzato nell’arco dei secoli: panni e feltri di lana, tessuti di seta e di cotone, paglia, piume, pellicce, spesso ornati con applicazioni tra cui nastri, fiori, merletti, velette, penne e piume, addirittura piccoli uccelli imbalsamati.
Portare il cappello era in molti casi uno status symbol, dava dignità, incorniciava il viso, aggiungeva un tocco di eleganza e completava l’abbigliamento. Fino agli anni Sessanta del secolo scorso si faceva grande uso di questo complemento: vi era quello adatto per tutti i momenti della giornata e per tutte le occasioni.

Musei di Genova

Photos from Collezioni Tessili Civiche Genova's post 20/12/2023

Mezzari: le tele di cotone stampate dal sapore d’oriente.
Potete scoprine di più visitando la mostra "Colore, forma, bellezza. Le metamorfosi della moda femminile" in corso a Palazzo Bianco nei Musei di Strada Nuova - Genova

👉https://www.museidigenova.it/it/colore-forma-bellezza-le-metamorfosi-della-moda-femminile

Nei documenti genovesi del XVI secolo sono indicati come mezzari o meizari i grandi teli di cotone stampati di produzione indiana e mediorientale, con affascinanti disegni di animali, alberi e fiori, che venivano impiegati per coprire arredi o oggetti. La loro diffusione a Genova e in Europa dal Seicento portò a utilizzarli anche nell’abbigliamento, per realizzare vesti “alla turca” da camera e abiti di taglio europeo secondo le forme più alla moda. Dalla seconda metà del XVIII secolo, con il diffondersi della moda tra le nobildonne genovesi di coprirsi il capo e avvolgersi le spalle, il mezzaro divenne un loro elemento distintivo. Dalla fine del Settecento e per tutto l’Ottocento, l’uso si propagò tra le donne del popolo e così le manifatture genovesi (Marchese, David, Hadner, Speich, Isselin, Muratori, Doria, Testori), concentrate a Cornigliano e a Sampierdarena, ebbero grande sviluppo. La concorrenza, soprattutto inglese, portò ad una crisi della produzione già nella seconda metà dell’Ottocento, con il susseguirsi di interruzioni delle diverse attività fino al 1872, quando chiuse la stamperia di Sebastiano Speich, di fatto decretando la fine della creazione in città dei teli di cotone stampati con matrici mobili di legno.

Musei di Genova

08/12/2023

Grazie a Musei di Genova per avere scelto un'opera delle Collezioni Tessili Civiche Genova per ricordare la festività odierna

Buona festa dell'Immacolata a tutti voi! ✨

🧵 Noi oggi per l'occasione vi mostriamo un'opera meravigliosa e delicata, conservata alle Collezioni Tessili dei Musei di Strada Nuova - Genova realizzata intorno al XVIII secolo.
Si tratta di un ricamo, eseguito con scintillanti fili di seta, quasi sicuramente da una donna, forse una monaca.
La Madonna Immacolata è stata completamente immersa in un tripudio di fiori, cherubini e decorazioni dorate. ✨

Photos from Collezioni Tessili Civiche Genova's post 07/12/2023

Nella mostra "Colore, forma, bellezza. Le metamorfosi della moda femminile", a Palazzo Bianco nei Musei di Strada Nuova - Genova, è possibile scoprire alcuni abiti "orientali" delle nostre collezioni. Questo proviene dalloYemen... vi aspettiamo per condividere con voi questo affascinante viaggio nell'universo della bellezza!

Musei di Genova

Photos from Collezioni Tessili Civiche Genova's post 26/11/2023

Oggi, come ogni domenica, l'ingresso ai Musei di Strada Nuova - Genova è gratuito per i residenti a Genova. Una occasione in più per visitare la mostra "Colore, forma, bellezza. Le metamorfosi della moda femminile". Un affascinante percorso che a partire dal Settecento ci accompagna alla scoperta di abiti e accessori tra Occidente e Oriente...

Photos from Collezioni Tessili Civiche Genova's post 16/11/2023

🔴 Avete già visitato la mostra "Colore, forma, bellezza. Le metamorfosi della moda femminile"? 👗

Il percorso si apre con un grande dipinto, un olio su tela, di Guilliam van Deynen, pittore fiammingo del XVI secolo, che ritrasse una gentildonna genovese nel suo tipico abito alla sp****la. Da qui incontrerete abiti di forme e colori differenti, per riflettere sull'evoluzione della moda e l'universo femminile nel corso dei secoli, su contrasti, rimandi e revival...

Musei di Genova Musei di Strada Nuova - Genova

Photos from Musei di Genova's post 11/11/2023

🥰 grazie al nutrito pubblico che ieri sera ha partecipato all'inaugurazione di "Colore, forma, bellezza. Le metamorfosi della moda femminile". Da oggi vi aspettiamo per condividere con voi questo affascinante viaggio nell'universo della bellezza!
Musei di Genova Musei di Strada Nuova - Genova

05/11/2023

📣 Ecco cosa vi aspetta da sabato 11 novembre alle Civiche Collezioni Tessili a Palazzo Bianco nei Musei di Strada Nuova - Genova
Vi aspettiamo! 😉

Musei di Genova

Photos from Collezioni Tessili Civiche Genova's post 02/11/2023

📣 COMING SOON - stiamo lavorando al nuovo allestimento! Seguiteci e scoprite cosa stiamo preparando a Palazzo Bianco nei Musei di Strada Nuova - Genova
Dall'11 novembre 2023 sarà visitabile la nuova mostra "Colore, forma, bellezza. Le metamorfosi della moda femminile" 😍

Musei di Genova

Photos from Collezioni Tessili Civiche Genova's post 23/12/2022

Dall'11 novembre, nelle sale del secondo piano di Palazzo Bianco riservate alle Collezioni Tessili, si è aperta la mostra FIGURE PERSIANE. RUBENS, I GENOVESI E L’ARTE SAFAVIDE. L’esposizione, realizzata in collaborazione con la Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica ed Asiatica, è focalizzata su alcuni aspetti meno noti del percorso artistico rubensiano: l’interesse per il mondo orientale e, in particolare, per quello persiano che in quel momento, sotto il dominio della dinastia Safavide, attraversava un periodo di grande splendore. Oltre alle riproduzioni di alcuni disegni orientaleggianti del grande pittore fiammingo, sarà presentata per la prima volta al pubblico una serie di preziose miniature e di tessuti serici persiani risalenti al XVI e XVII secolo. La mostra, che rimarrà aperta fino al 12 febbraio 2023 è strettamente collegata anche a quella aperta in contemporanea a Palazzo Rosso I MAGNIFICI TAPPETI SANGUSZKO. “I TAPPETI PIÙ BELLI DEL MONDO”: UN GRUPPO UNICO DI CAPOLAVORI DALLA PERSIA DEL XVI SECOLO.

Photos from Musei di Genova's post 05/07/2022

Ieri , nella rubrica , ha presentato in un post le nostre collezioni tessili. Scopri di più nel post 👇

Photos from Collezioni Tessili Civiche Genova's post 26/04/2022

Quante volte ci siamo chiesti quale potesse essere l’alimentazione dei nostri avi?
Alla mostra “Superbe Maioliche” di Palazzo Bianco è stata allestita una tavola apparecchiata con piatti riccamente decorati assieme ad alcuni oggetti, che ci paiono familiari: sono tre esemplari di spargipepe e spargizucchero. Al tempo era molto in voga l’accostamento dello zucchero al salato, ai sapori acidi e piccanti. Gli abbinamenti culinari che ne derivavano erano pertanto particolarissimi e alcuni di essi sono sopravvissuti fino ai nostri giorni: il piatto tipicamente estivo composto da prosciutto e melone è, ancora oggi come allora, molto diffuso.
Sarebbe strano per noi pensare ad un bel piatto di pasta che risulta dolce una volta assaggiato. Questo gusto era tipico del Seicento: in alcuni ricettari viene nominata un tipo di pasta detta “tria alla genovese”, la quale veniva cotta nel latte o nel brodo, condita con formaggio e molto spesso cosparsa di zucchero!

Photos from Collezioni Tessili Civiche Genova's post 23/04/2022

Guardando questo oggetto, molti troveranno analogie con gli attuali cestelli per bottiglie in plastica. L’opera, esposta alla mostra “Superbe Maioliche” a Palazzo Bianco, è un rinfrescatoio con sei bottiglie, realizzato in maiolica. È interessante sapere che, un tempo, né bottiglie né bicchieri venivano messi a tavola: era infatti un servitore, a cui veniva fatto cenno di avvicinarsi, ad accorrere ogni volta che un commensale aveva bisogno di bere.
Il rinfrescatoio era posizionato su una struttura accanto alla tavola. La sua principale funzione era quella di tenere in fresco acqua o vino, tramite l’immersione in un recipiente colmo di acqua fredda.
Realizzato nel XVII secolo, il manufatto è decorato con una scena mitologica dipinta nella classica monocromia bianco – blu. I personaggi rappresentati possono essere ricondotti al dio Bacco, dio del vino, e ad Arianna. L’iconografia è perfettamente adeguata al contenuto del rinfrescatoio, alludendo al piacere dei sensi e al divertimento.

14/04/2022

💐Auguriamo a tutti una felice e serena Pasqua!💐

Photos from Collezioni Tessili Civiche Genova's post 13/04/2022

Quante volte siamo rimasti affascinati nel sentire nominare le porcellane cinesi? Credo che tutti, indipendentemente da età e cultura, siano a conoscenza dell’enorme importanza di questi manufatti, realizzati con estrema maestria. E’ proprio in Cina che nasce la porcellana. Fin dal Medioevo, venne importata in Occidente dove si tentò più volte di imitarla ma ci vollero secoli prima che l’impasto ceramico si avvicinasse a quello cinese. Il segreto di produzione si celava dietro la splendida resa della pasta composta da caolino e feldspato, era chiamato arcanum e gli artigiani ne erano molto gelosi.

Lo stupendo vaso esposto alla mostra “Superbe Maioliche” a Palazzo Bianco, proviene dalla Cina e fu realizzato tra tardo XVI e inizi del XVII secolo, durante gli ultimi anni della dinastia Ming. Si tratta di una porcellana con decorazione bianco - blu che segue un programma iconografico che si rifà alla tradizione religiosa sia buddista che taoista. Ad essere rappresentati sono soprattutto animali, ora mitici, ora reali, quali cavalli, elefanti e qilin, un animale favoloso ricorrente nella mitologia taoista. Ciò che colpisce è la resa fine delle pennellate, molto precise, che definiscono i motivi con una certa rigidezza.

La tradizione cinese delle porcellane ha un forte impatto anche sull’Occidente. Uno degli ambiti in cui essa viene riproposta è proprio quello delle maioliche liguri, le cui decorazioni bianco – blu ricordano molto gli esemplari cinesi.

Photos from Collezioni Tessili Civiche Genova's post 06/04/2022

Questo bellissimo stagnone fa parte di una serie di esemplari realizzati dalla manifattura Grosso di Albisola nella seconda metà del Seicento. Utilizzato in ambito farmaceutico, l’oggetto presenta sul recto l’emblema dell’Ospedale di Pammatone, con la figura dell’Assunta affiancata, da entrambi i lati, da alcuni bambini in fasce, i cosiddetti “esposti”. Si trattava del maggior onere per l’Ospedale di Pammatone, il quale provvedeva all’assistenza di questa categoria di indesiderabili. La presenza e il continuo afflusso di bambini in questa struttura sono alla base di questa particolare decorazione, che costituisce quasi un appello alla società del tempo. Lo scopo, infatti, era quello di suscitare compassione per questi neonati, i quali avevano destino simile a quelli dello Spedale degli Innocenti a Firenze. Quest’ultima struttura, finanziata dalla Corporazione della Seta tramite il versamento obbligatorio di un contributo da parte degli iscritti, accoglieva i bambini abbandonati che molto spesso venivano affidati allo Spedale assieme ad alcuni oggetti lasciati dalle madri nella speranza, un giorno, di poterli riabbracciare.
Si può notare questo tipo di raffigurazione in altri oggetti provenienti dall’Ospedale di Pammatone, alcuni dei quali esposti alla mostra che inaugurerà il 7 aprile a Palazzo Bianco.

05/04/2022

Il 7 aprile sarà finalmente inaugurata la mostra "Superbe Maioliche" a Palazzo Bianco. Vi aspettiamo numerosi!

Photos from Collezioni Tessili Civiche Genova's post 02/04/2022

Tutti, almeno una volta, avranno pensato alle maioliche come oggetti principalmente utilizzati in ambito quotidiano: dalle dimore private, alle farmacie, fino agli ospedali. Insomma ruoli fondamentali per la vita di tutti i giorni. Se invece pensassimo alla maiolica come ad un materiale utilizzato in ambito sacro? La cosa parrebbe a molti strana e invece è proprio ciò che accadeva. La bellissima targa devozionale presenta una classica iconografia religiosa: san Giovanni Battista a fianco di un altro santo, probabilmente san Bartolomeo, sormontati dalla Madonna assieme a Gesù bambino. La particolarità della decorazione e la resa finissima dei dettagli rendono quest’opera un esempio interessante di un genere raro in liguria. Utilizzata in un contesto sacro, la ca****la di una casa probabilmente, oggi l’opera è esposta ai Musei di Strada Nuova, all’interno di Palazzo Tursi, nelle sale dedicate all’esposizione permanente delle ceramiche liguri. Tutti possono percorrerle dopo aver visitato la mostra “Superbe Maioliche”, dal 7 aprile a Palazzo Bianco!

Photos from Collezioni Tessili Civiche Genova's post 01/04/2022

Il bellissimo particolare di questo piatto reale della seconda metà del XVII secolo, richiama la decorazione proposta da Gregorio De Ferrari in uno dei suoi disegni esposti nella mostra dedicata all’artista aperta nelle sale del primo piano di Palazzo Bianco: le forme sinuose, allungate e il senso di movimento è ciò che più colpisce. La maiolica, che sarà esposta alla mostra “Superbe Maioliche” del 7 aprile a Palazzo Bianco, presenta una decorazione bianco – blu in rilievo, realizzata tramite uno stampo. Rifacendosi agli stucchi e alle tecniche di lavorazione dei metalli, che durante il barocco genovese riscuotono enorme successo, il piatto raffigura al centro un episodio tratto dalle “Metamorfosi” ovidiane: la morte di Adone, giovane amato da Venere.

Una decorazione simile di matrice barocca la si trova in un altro piatto reale, anch’esso molto bello e di impatto. Le conchiglie, realizzate a stampo, sono presenti tutt’intorno rispetto al centro del piatto che invece raffigura un putto a cavallo di un delfino. Non resta quindi che apprezzare tutti i dettagli dal vivo!

Photos from Collezioni Tessili Civiche Genova's post 31/03/2022

Ci troviamo di fronte ad uno stupenda fiaschetta riccamente decorata, in passato utilizzata moltissimo in ambito ospedaliero e farmaceutico. Poteva contenere le spetie, cioè la materia prima in polvere o sotto forma di seme usate per fare i medicinali. Questo tipo di vasi venivano chiamati bissorini o spesioli. Diffusi principalmente tra XVII e XVIII secolo, ci sono pervenute esemplari con forme diverse. Oltre a quelli con il collo lungo e stretto, venivano fabbricati anche modelli con colli più larghi. Un chiaro esempio lo troviamo nella “Maddalena” di Domenico Fiasella, pittore nativo di Sarzana e attivo a Genova nel XVII secolo. La fiaschetta raffigurata in basso a sinistra, secondo le interpretazioni, era propria della figura della Maddalena: essa conteneva in questo caso un unguento associato alla sepoltura di Cristo.

Questo e altri esempi di maioliche potrete ammirarli alla mostra “Superbe Maioliche”, dal 7 aprile a Palazzo Bianco!

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Collezione tessile approfondimento

Le Collezioni Tessili dei Musei di Strada Nuova si sono costituite alla fine del XIX secolo soprattutto grazie ad una serie di doni da parte di privati che sono proseguiti anche durante il secolo successivo e durano tuttora, determinando un continuo arricchimento di questa importante raccolta.
Tra i settori più cospicui figura quello dell’abbigliamento, che documenta le evoluzioni della moda maschile e femminile tra XVIII e XX secolo. Uno dei nuclei più significativi è costituito dalla serie di 123 abiti, in netta prevalenza maschili, databili tra XVIII e XIX secolo che il genovese Giuseppe Zerega donò al Comune nel 1917.
Accanto agli splendidi indumenti settecenteschi fastosamente ricamati, sono da segnalare i lussuosi costumi di gala dell’epoca napoleonica, mentre le varie fasi della moda del XIX e del XX secolo sono rispecchiate da una nutrita serie di pezzi molto raffinati e in ottime condizioni, tra cui alcuni vestiti da sposa e molti abiti da sera.
Ventagli, scarpe, borse, cappelli, ombrellini e numerosi scialli, tra cui vari esemplari di scialli del Kashmir arricchiscono la sezione.
Non mancano le testimonianze del mondo orientale, costituite da un nucleo rilevante di costumi dell’area balcanica databili tra XVIII e XIX secolo, eseguiti nel periodo della dominazione ottomana, a cui recentemente si sono aggiunti abiti provenienti da vari paesi del Medio Oriente, tra cui Afghanistan, Palestina, Siria.
Altrettanto importante è la raccolta di merletti, comprendente pezzi di altissimo livello, opera di manifatture italiane ed europee, databili tra il XVI e il XIX secolo, tra i quali una magnifica parure seicentesca, formata da colletto e polsi in pizzo a fuselli genovese, acquistata nel 1922, merletti ad ago veneziani, una serie di leggerissimi pizzi francesi settecenteschi Argentan e Alençon e un gruppo di superbi e consistenti pizzi di Bruxelles del XIX secolo.
Nel settore costituito dai tessuti ad uso liturgico o per l’arredo domestico spiccano alcuni manufatti di epoca rinascimentale, tra cui un paliotto finemente ricamato e un telo in velluto quattrocentesco, insieme a baldacchini, teli da parato e altri pezzi realizzati tra XVII e XVIII secolo con sontuose stoffe in seta operata o ricamata.
Di estremo interesse è anche la collezione di tele stampate, costituita soprattutto da innumerevoli mezzari, i grandi teli dagli affascinanti disegni policromi di ascendenza orientale che le dame genovesi portavano appuntati sul capo.
Strettamente collegata a questo tipo di manufatti è la serie di matrici lignee per la stampa dei tessuti, importantissima testimonianza di una tecnica antica che trovò diffusione a Genova a partire dal tardo Settecento. Le Collezioni Tessili, che ospitano anche numerosi strumenti per la lavorazione dei tessuti, tra cui alcune macchine da cucire e un tombolo per la realizzazione dei merletti a fuselli, recentemente si sono arricchite anche di una sezione costituita da riviste di moda illustrate ottocentesche e del primo Novecento.

Il nostro sito: http://www.museidigenova.it/it/content/collezioni-tessili-civiche

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Tutto lo staff delle Collezioni Tessili vi augura #BuoneFeste ed un #felicenatale! 🎄🎅🏻✨#genova#palazzobianco#museidigeno...
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E anche oggi partecipazione calorosa da parte dei bimbi in visita ai Rolli! Grazie a tutti :-)
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Visita guidata con AISM - 28 giugno 2016
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Genova

Orario di apertura

Martedì 09:00 - 18:30
Mercoledì 09:00 - 18:30
Giovedì 09:00 - 18:30
Venerdì 09:00 - 18:30
Sabato 09:30 - 18:30
Domenica 09:30 - 18:30

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Genova, 16167

Collezione di arte di design e propaganda tra 1880 e 1945 circa

Museo di Storia Naturale - Genova Museo di Storia Naturale - Genova
Via Brigata Liguria, 9
Genova, 16121

Il Museo, istituito nel 1867, è un importante centro di promozione in ambito naturalistico, grazie alle esposizioni permanenti, all’attività didattica, alle mostre temporanee. Famo...

Museo di Archeologia Ligure - Genova Museo di Archeologia Ligure - Genova
Via Ignazio Pallavicini 11
Genova, 16155

Apertura per scuole prenotate dal mart al ven h.9-13. Ampia rassegna di archeologia ligure.

Museo del Risorgimento Mazziniano - Genova Museo del Risorgimento Mazziniano - Genova
Via Lomellini, 11
Genova, 16124

Il museo fa parte dell’Istituto Mazziniano, insieme all’archivio e alla biblioteca storica.

Museo Raccolte Frugone - Nervi Museo Raccolte Frugone - Nervi
Via Capolungo 9
Genova, 16167

Nell'incantevole cornice dei Parchi di Nervi, Villa Grimaldi Fassio ospita le Raccolte Frugone

Museo d'Arte Orientale Chiossone - Genova Museo d'Arte Orientale Chiossone - Genova
Villetta Dinegro/Piazzale Mazzini, 4/Genova
Genova, 16122

Il Museo Chiossone conserva la più importante collezione di arte giapponese in Italia

Museo Villa Croce Museo Villa Croce
Via J. Ruffini, 3
Genova, 16128

Il museo cura mostre d'arte contemporanea. Ha una collezione permanente (circa 5000 opere) tra cui l

Archivio storico del Comune di Genova Archivio storico del Comune di Genova
Palazzo Ducale Piazza Matteotti, 10/Genova
Genova, 16123

L’Archivio Storico del Comune di Genova ha sede nell’ala est di Palazzo Ducale, dove è stato trasferito nel 1994, in seguito agli importanti interventi di restauro che hanno restit...

Museo Samp Doria Museo Samp Doria
Genova
Genova, 16100

Vuoi aiutare il Museo Samp Doria ?? Fai un' offerta anche di un solo euro con Paypal su [email protected] Aiuterai la ricerca del Museo.

Castello D'Albertis Museo delle Culture del Mondo - Genova Castello D'Albertis Museo delle Culture del Mondo - Genova
Corso Dogali 18
Genova, 16136

Il Museo delle Culture del Mondo di Castello D’Albertis offre un percorso nella dimora del Capitan