Associazione Salentina Diabetici OdV
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Via Arciprete Paladini, Carmiano
L’Associazione promuove sul territorio iniziative di contrasto del Diabete favorendo la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura.
Sostiene gli interessi morali, sanitari e sociali delle persone affette da diabete mellito.
Nutrizione di precisione per prevenire e gestire il diabete a tavola
Il ruolo della nutrizione di precisione nella gestione del diabete - Medicina Integrata Il diabete mellito è una patologia cronica con un importante impatto sociale, sanitario ed economico in preoccupante crescita
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TIRZEPATIDE farmaco per diabete tipo 2 ed obesità, non ancora autorizzato in Italia
Un farmaco anti-diabete cura anche l'insufficienza cardiaca - Diabete news - Ansa.it Ha dimostrato di avere potenti effetti protettivi sul cuore, prevenendo eventi cardiovascolari gravi come l'insufficienza cardiaca, il farmaco anti-diabete tirzepatide (Tzt). (ANSA)
Cura del Diabete: l'importanza dell'utilizzo precoce dei sistemi di monitoraggio del glucosio con sensori
Diabete: importanza dell'utilizzo precoce dei sistemi di monitoraggio del glucosio con sensori È stato pubblicato pochi giorni fa su Nature Reviews Endocrinology un consensus report di un panel internazionale di esperti diabetologi e endocrinologi che ...
Screening gratuito del diabete, domenica 19 novembre, in Piazza Sant’Oronzo a Lecce
La Giornata Mondiale del Diabete è stata l’occasione per sensibilizzare, informare l'opinione pubblica sulla patologia cronica, sulla prevenzione e gestione del diabete. A questo scopo, l’Associazione Salentina Diabetici, con il prezioso aiuto dei medici del centro UOSVD - Endocrinologia/Diabetologia ASL Lecce - Responsabile Dott.ssa Rosalia Serra e in collaborazione con la Croce Rossa di Lecce, ha organizzato lo screening del diabete con la misurazione della glicemia, domenica 19 novembre, in piazza Sant’Oronzo.
Si consideri che il 2% della popolazione è affetta da diabete ma non lo sa: il diabete, nella forma più diffusa, è del tutto asintomatico ma, se non viene curato, può sviluppare gravi complicanze.
Per questo motivo lo screening è importante.
Associazione Salentina Diabetici OdV
[email protected]
È UN FALSO MITO CHE MANGIARE ZUCCHERO CAUSI IL DIABETE, una malattia complessa legata a disfunzioni nella produzione o nella sensibilità all'ormone regolatore della glicemia, l'insulina. È VERO PERÒ CHE L'ECCESSIVO CONSUMO DI GRASSI ANIMALI (SATURI) e DI ZUCCHERI SEMPLICI (QUELLI DI DOLCI E BIBITE) FAVORISCE IL SOVRAPPESO CHE A SUO VOLTA INDUCE INSULINO-RESISTENZA E QUINDI DIABETE DI TIPO 2.
Miti sul Diabete: le 10 verità da sapere - pugliasanita.it "Ma con tutto quello zucchero, non finirai per sviluppare il diabete?" Per sfatare i miti del diabete, Theras lancia una campagna di sensibilizzazione.
DIABETE tipo 2 - I cibi ultra-processati sono associati a un aumento sostanziale del rischio di mortalità, sia per malattie cardiovascolari che per tutte le altre cause.
Il consiglio è di consumare alimenti nella forma che la natura ci offre o sottoposti alle trasformazioni e le cotture casalinghe che sono meno aggressive di quelle industriali.
https://www.diabete.com/cibi-ultra-processati-diabete/
Buon controllo del diabete tipo 1 dal momento della diagnosi e totale assenza di complicanze rilevanti nel diabete tipo 1 dopo oltre 30 anni di malattia.
Questo è lo studio di maggiore durata mai condotto nel diabete tipo 1 con soggetti (circa 450) seguiti dal momento della diagnosi in avanti per moltissimi anni.
Sono stati studiati soggetti di età inferiore a 35 anni al momento della diagnosi, osservati per tre decadi.
Nel periodo di osservazione, durato 32 anni, il 27% ha sviluppato retinopatia proliferante ma il 73% no. Buona notizia.
Nel periodo di osservazione 8% ha sviluppato macroalbuminuria (danno renale) ma il 92% no. Buona notizia.
Nei soggetti con emoglobina glicata (HbA1c) ottimamente controllata (media ponderata nel trentennio inferiore a 6,7%) nessuno, sottolineo nessuno, ha sviluppata retinopatia proliferante o macroalbuminuria. E fra quelli in controllo buono o discreto (HbA1c fra 6,7% e 7,6%) pochissimi (meno del 5%) l’hanno sviluppata. Fantastica notizia.
Fra coloro che erano stati sempre poco controllati (HbA1c mediamente superiore a 9,5%) una retinopatia proliferante è comparsa nel 74% dei soggetti e una macroalbuminuria nel 44%. Lo si poteva immaginare e avrebbe potuto essere anche peggio. In fondo meno della metà di questi soggetti ha sviluppato macroalbuminuria e uno su quattro non ha sviluppato retinopatia proliferante.
La figura mostra nel pannello superiore l’incidenza cumulativa di retinopatia proliferante (PDR sta per Proliferative Diabetic Retinopathy) e nel pannello inferiore l’incidenza cumulativa di nefropatia (macroalbuminuria). Le linee di diverso colore rappresentano i gruppi di soggetti suddivisi in base al valore ponderato medio di HbA1c durante il periodo di osservazione. In violetto quelli con HbA1c media inferiore a 6,7%, in azzurro quelli con valori 6,7-7,6%, in verde quelli con valori 7,7-8,6%, in rosso quelli con valori 8,7-9,5% in arancio quelli con valori mediamente superiori a 9,5%.
Quindi nessuno con diabete tipo 1 deve pensare che inevitabilmente avrà danno rilevante ad occhi o rene nel corso del tempo. Al contrario deve avere massima fiducia sul fatto che mantenendo un buon controllo glicemico non svilupperà problemi importanti.
Arnqvist HJ, Westerlund MC, Fredrikson M, Ludvigsson J, Nordwall M.
Impact of HbA1c Followed 32 Years From Diagnosis of Type 1 Diabetes on Development of Severe Retinopathy or Nephropathy.
Diabetes Care 2022 Nov 1;45(11):2675-2682. doi: 10.2337/dc22-0239
Per tenere sotto controllo il diabete di tipo 2
si deve iniziare da una buona masticazione.
Diabete, masticare bene può migliorare la gestione del glucosio In caso di diabete, masticare bene e in modo corretto può migliorare la gestione del glucosio: i risultati di uno studio.
Insulino-resistenza: l’effetto dell’attività fisica sulla riduzione della glicemia.
L'esercizio fisico quotidiano aiuta a prevenire e curare il diabete - Salute & Benessere In Italia sono 5 milioni le persone con diabete e 6 milioni quelle con obesità, due condizioni correlate e responsabili di tumori e malattie cardiovascolari. (ANSA)
Il diabete in età pediatrica In questo episodio parleremo di infezioni di diabete in età pediatrica, una malattia cronica da tenere costantemente sotto controllo. Con l'aiuto degli specialisti del Bambino Gesù di Roma scopriremo insieme che cos'è, quali sono i sintomi e le terapie.
Sostienici con il tuo 5 x 1.000 - codice fiscale 93068760755
UTILISSIMO
Scarica "La guida al diabete dei bambini" in 4 volumi PDF
A scuola di salute: la guida al diabete dei bambini Una guida per gestire il diabete nei bambini passo dopo passo, realizzata dalla redazione di A scuola di salute, il magazine multimediale dell& #39...
Scoperta l'obesità di genere: chi rischia di più fra uomini e donne?
https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2023/04/15/scoperta-lobesita-di-genere-gli-uomini-rischiano-di-piu_d0f23ca9-db1b-4a6f-b42c-79e402737845.html0
Scoperta l'obesità di genere, gli uomini rischiano di più - Salute & Benessere Lo evidenziano gli esperti al primo Congresso Nazionale dedicato all' "Endocrinologia di Genere" (ANSA)
https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2023/03/31/studio-sale-fa-male-anche-quando-non-fa-alzare-la-pressione_7b6a4ccc-475b-4341-b29b-9d297698cefd.html #:~:text=Favorisce%20formazioni%20di%20placche%20nelle%20coronarie%20e%20nelle%20carotidi&text=(ANSA)%20%2D%20ROMA%2C%2031,irrorano%20il%20cuore%3A%20le%20coronarie.
Studio, sale fa male anche quando non fa alzare la pressione - Salute & Benessere Il consumo eccessivo di sale è collegato alla formazione di placche aterosclerotiche nelle carotidi, le arterie che attraversano il collo, e nei vasi che irrorano il cuore: le coronarie. Ciò avviene anche se i livelli di pressione arteriosa sono nella norma. (ANSA)
Decine di bimbi diabetici con pancreas artificiale 'fai da te'
Accelerare su pancreas artificiale bimbi. Rischi fai da te - Salute & Benessere Per evitare ai propri bambini con diabete di tipo 1 di sottoporsi a ripetute infusioni di insulina durante il giorno e per sopperire alla mancanza di dispositivi di infusione automatica (i cosiddetti 'pancreas artificiali'), alcuni genitori stanno ricorren... (ANSA)
Pazienti bocciati sul fronte delle principali conoscenze alimentari in relazione al diabete.
Diabete, meno di 1 paziente su 4 conosce basi alimentazione - Salute & Benessere Meno di una persona con diabete su quattro (24%) conosce le basi della sana alimentazione per il controllo glicemico e quasi un paziente su tre (30%) non è veramente interessato alla propria terapia e alla corretta gestione della malattia. (ANSA)
POST DA STAMPARE E TENERA COME PROMEMORIA
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02hh7us1GQxEG1CgpybMweWynJWCfpxWGJzi5cZQjcEqQ1xGNvyFR5qphpLzeUCUZ2l&id=100063533053889&sfnsn=scwspwa
L'IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE
(Post da stampare e mettere in borsetta come promemoria 😉)
Tantissimi studi scientifici hanno dimostrato l'importanza della prevenzione e della promozione della salute per ridurre l'incidenza delle malattie e la mortalità e di conseguenza i costi per il Servizio sanitario nazionale (SSN) e per la società, ma anche per favorire il mantenimento del benessere e della qualità della vita.
🟢 La PREVENZIONE PRIMARIA
Mira a ridurre l’incidenza di una patologia, tenendo sotto controllo i fattori di rischio e aumentando la resistenza individuale a tali fattori, precedendo l’insorgenza della malattia o attenuandone la gravità. Uno degli strumenti principali di prevenzione primaria sono ad esempio le campagne di vaccinazione contro specifici agenti infettivi, ma anche le campagne di promozione di un corretto stile di alimentazione e di vita, e quelle rivolte a categorie di persone considerate ad alto rischio come ad esempio i fumatori o quelle studiate per individui che presentano un rischio genetico elevato.
🟢 La PREVENZIONE SECONDARIA
Ha lo scopo di individuare una patologia in uno stadio molto precoce in modo che sia possibile trattarla in maniera efficace e ottenere di conseguenza un maggior numero di guarigioni e una riduzione del tasso di mortalità. La prevenzione secondaria coincide quindi con le misure di diagnosi precoce e con i programmi di prevenzione, alcuni dei quali promossi anche a livello nazionale e regionale, quali: tumore del seno, tumore del collo dell’utero, tumore del colon-retto. L’importanza degli screening sta nella possibilità di individuare gli stadi iniziali di una malattia anche in persone che non presentano sintomi evidenti.
🟢 La PREVENZIONE TERZIARIA
Ha lo scopo di prevenire le cosiddette recidive (o ricadute) e gestire la riabilitazione e il reinserimento del malato, così come il controllo clinico-terapeutico di malattie ad andamento cronico o irreversibili
PREVENZIONE PER FASCE D'ETÀ -
Cosa controllare
📌 30-40 ANNI
👉 Diabete: controllo dei valori di glicemia e acido urico
👉 Ipercolesterolemia che è la principale causa di malattie cardiovascolari e infarti precoci: controllo dei valori importanti di colesterolo
👉 Malattie autoimmuni
👉 Sospetto ipotiroidismo, in presenza di sintomi come ad esempio aumento di peso, stanchezza, alterazioni mestruali
👉 Per le donne è inoltre consigliato, già dai 25 anni, il Pap Test come forma di prevenzione del tumore del collo dell’utero, da ripetere con cadenza almeno triennale
📌 40-50 ANNI
👉 In assenza di fattori di rischio, se si è sani e si conduce una vita equilibrata, è sufficiente programmare una visita medica annuale accompagnata da esami del sangue.
👉 Altrimenti va controllato il rischio cardiovascolare con ecocardiogramma da sforzo e ecocolordoppler delle carotidi o in alcuni casi un holter pressorio per monitorare in modo costante la pressione. Per gli uomini non va sottovalutata una eventuale disfunzione erettile che può essere spia di possibili disturbi cardiovascolari.
👉 Per gli uomini è consigliato il dosaggio del Psa per controllare la salute della prostata.
👉 Per le donne è consigliato eseguire la mammografia, a cui associare eventualmente anche un’ecografia mammaria, come prevenzione del tumore del seno.
👉 Per uomini e donne dopo i 40 anni è bene sottoporsi a una visita oculistica con cui non solo correggere i primi abbassamenti della vista, ma individuare in tempo i segnali di alcune patologie come glaucoma o cataratta.
📌 50-60 ANNI
👉 Screening del tumore del seno con una mammografia ogni due anni. Senza dimenticare il costante controllo dell’Hpv iniziato in precedenza
👉 La Moc per fronteggiare osteoporosi e fragilità ossea nelle donne
👉 Screening del tumore del colon retto con l’esame, ogni due anni, di ricerca del sangue occulto nelle feci
👉 Mappatura e controllo dei nei, soprattutto in casi di familiarità con tumori della pelle, per valutare la loro eventuale degenerazione in neoplasie
👉 Prevenzione cardiovascolare sia per le donne che per gli uomini per l’incidenza di infarti, soprattutto nella popolazione femminile dopo la menopausa quando la sintomatologia infartuale non è sempre facilmente riconoscibile e diversa tra donna (sudorazione, dolore allo stomaco o alla schiena) e uomo (dolore al petto e al braccio sinistro)
👉 Valutazione delle carotidi con un ecocolordoppler per testare il flusso arterioso ed individuare eventuali placche di aterosclerosi.
👉 Screening preventivo del tumore della prostata, attraverso un check up urologico che associ al dosaggio del Psa, l’uroflussimetria per valutare il flusso urinario e la salute della prostata.
📌 60-70 ANNI
👉 In questa fascia di età va mantenuta la prevenzione oncologica consigliata in precedenza, l’attenzione ai valori del sangue di colesterolo, il monitoraggio della pressione.
Sono anche consigliati:
👉 L’ecografia addominale dell’aorta, la più grande arteria del corpo umano, per valutare il rischio di aneurisma, negli uomini che sono in questa fascia di età più facilmente portatori di arteriopatie periferiche e aterosclerotiche
👉 La Moc per fronteggiare osteoporosi e fragilità ossea nelle donne, proseguendo una prevenzione consigliata già in menopausa
👉 Prevenzione oculistica attraverso check up periodici per scongiurare l’insorgenza del glaucoma, che se preso in tempo è curabile con farmaci piuttosto che con la chirurgia, e valutare l’eventuale presenza di cataratta e il deterioramento della retina
👉 Prevenzione otorinolaringoiatrica per il controllo dell’udito.
Fonti:
https://www.datamedicaroma.it/prevenzione-come-e-quando
Per approfondire:
https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/aspetti-fondamentali/prevenzione/mezzi-di-prevenzione
https://www.salute.gov.it/portale/donna/menuContenutoDonna.jsp?lingua=italiano&area=Salute%20donna&menu=prevenzione
Terapie Diabete iniettive ed orali: Insulina, Biguanidi, Sulfoniluree, Glinidi, Glitazoni (o tiazolidinedioni), Inibitori dell’enzima DPP-4, Inibitori delle alfa-glucosidasi intestinali, Inibitori del trasportatore renale del glucosio SGLT-2.
Terapie - Salute & Benessere (ANSA)
Raccomandato per tutti, con e senza diabete.
Per fare il 50% di calorie dai carboidrati (percentuale adatta alla maggior parte degli stili di vita), questi devono essere:
- 200 g se le calorie giornaliere sono 1600,
- 250 g se le calorie giornaliere sono 2000
I carboidrati possono derivare dai cereali (meglio se integrali), dai legumi, dalla frutta, dalla verdura. Idealmente, la quota derivata dagli zuccheri semplici aggiunti (es il cucchiaino di zucchero nel caffè, il dolcetto, la bibita zuccherata, ecc) dovrebbe essere molto bassa (o anche zero).
Quanti carboidrati dobbiamo introdurre con la dieta quando c’è il diabete?
Qualcuno afferma che nella alimentazione giornaliera 50 di carboidrati sono più che sufficienti. In chi non ha il diabete per prevenirlo e in chi ha il diabete per curarlo. Sbagliato! Sbagliatissimo!
50 g di carboidrati (che non equivalgono a 50 g di pasta che contengono 40 g di carboidrati e neppure a 50 g di pane che ne contengono circa 30) a malapena impediscono, in presenza di insulina, la comparsa di chetosi. Lo sanno bene i fautori delle Very Low Calorie Diet, regimi molto ristrettivi (400-600 calorie al giorno) da seguire solo per qualche settimana e sotto stretto controllo medico per i numerosi possibili effetti avversi: calcolosi renale, calcolosi biliare, pancreatite acuta, aritmia da alterazione elettrolitica, ecc.
Al corpo umano servono più carboidrati perché solo il cervello ha bisogno di quasi 150 g al giorno di glucosio (in ogni minuto della giornata richiede circa 1,5 mg per kg di peso corporeo). E il cervello non ha praticamente alcun carburante alternativo. Gli altri organi invece si arrangiano a produrre energia anche dagli acidi grassi e dagli amino acidi. Però questo richiede lipolisi e proteolisi con perdita di massa grassa e di massa muscolare.
È importante sapere che la lipolisi genera glicerolo e acidi grassi. La proteolisi genera amino acidi.
Il glicerolo, una volta arrivato al fegato, viene usato per fabbricare due cose: trigliceridi (quindi grassi che si accumulano nel fegato o vengono rilasciati nel sangue) oppure glucosio.
Gli acidi grassi hanno tre destinazioni principali: sintesi di trigliceridi e colesterolo, ossidazione per produrre energia oppure trasformazione in corpi chetonici (quelli implicati nella chetoacidosi diabetica). Gli acidi grassi che sfuggono al fegato circolano nel sangue per essere usati altrove come carburante alternativo al glucosio. Però il loro aumento nel sangue è associato a due cose spiacevoli: 1) malfunzionamento delle cellule che producono insulina con maggiore rischio di diabete; 2) sofferenza della parete dei vasi sanguigni con maggiore rischio di aterosclerosi.
La proteolisi fa arrivare al fegato molti amino acidi. Una parte di questi viene utilizzata per fabbricare glucosio, una parte per sintetizzare nuove proteine e una parte viene ossidata per produrre energia ma questo genera azoto che è tossico per l’organismo e deve essere eliminato dal rene che quindi deve sobbarcarsi un lavoro extra.
Quindi se introduciamo pochi carboidrati il nostro corpo fabbrica glucosio da altri prodotti e in più genera un eccesso di sostanze nocive.
Il cervello non può fare a meno di circa 150 g di glucosio al giorno. E il nostro sistema di controllo è tanto orientato a mantenere immutata la concentrazione di glucosio che da un lato c’è l’insulina, unico ormone che abbassa la glicemia, e dall’altro ci sono una decina di ormoni che alzano la glicemia (glucagone, cortisolo, GH, catecolamine, prolattina, PTH, ormoni tiroidei, ecc). Si potrebbe dire insulina contro “tutti”. Questi “tutti” servono per non fare morire il cervello per carenza di glucosio se non ne introduciamo abbastanza. Il glucosio è vitale per l’organismo. E l’ormone che ne regola il giusto passaggio nei tessuti e la giusta produzione dal fegato è l’insulina. E l’insulina preserva funzioni cognitive nel cervello. Esiste una forma di diabete associata alla demenza (diabete tipo 3) dovuta proprio alla carenza di glucosio e insulina al cervello.
Interessante un recentissimo lavoro che mostra una relazione a forma di U fra introito di carboidrati e mortalità: questa aumenta con apporto inferiore al 40% delle calorie dai carboidrati oppure con apporto superiore al 70%. La percentuale associata alla più bassa mortalità è il 50%. Quello che viene raccomandato per tutti, con e senza diabete. E per fare il 50% di calorie dai carboidrati, questi devono essere 150 g se le calorie giornaliere sono 1200, 200 g se le calorie sono 1600, 250 g se le calorie sono 2000 e così via. È chiaro che quei 150 g di carboidrati possono derivare dai cereali (meglio se integrali), dai legumi, dalla frutta, dalla verdura. Idealmente dovrebbe essere molto bassa (o anche zero) la quota derivata dagli zuccheri semplici aggiunti (es il cucchiaino di zucchero nel caffè, il dolcetto, la bibita zuccherata, ecc).
https://www.epicentro.iss.it/passi/dati/diabete
Diabete - Sorveglianza Passi I dati per l'Italia dati nazionali impatto sulla salute scheda indicatore approfondimenti tecnici pubblicazioni nazionali pubblicazioni locali focus Importanza per la salute Ipertensione Ipercolesterolemia Diabete Fattori di rischio multipli Calcolo del rischio cardiovascolare 30 maggio 2013 - Le...
È allarme per il controllo dell’emoglobina glicata.
I dati dell’Iss.
Diabete. Prevalenza al 5% stabile nel tempo, ma è allarme per il controllo dell’emoglobina glicata. I dati dell’Iss - Quotidiano Sanità Meno di 1 paziente su 3 ha controllato l’emoglobina glicata, parametro fondamentale per la gestione della patologi, negli ultimi quattro mesi, quasi il 62% ha effettuato l’esame nell’ultimo anno. soprattutto 1 persona su 5 non conosce affatto questo tipo di esame. Questi i risultati del dell...
Giornata Mondiale del Diabete Sabato 12 novembre 2022
Cliccate sul link ⬇️
https://it.surveymonkey.com/r/orizzontediabete
Aiutateci a promuovere e divulgare il questionario allegato (nella locandina) affinché FAND possa tracciare la reale mappa dei bisogni e delle esigenze delle persone con diabete di tutta Italia. La vostra collaborazione e’ indispensabile per raggiungere il miglior risultato possibile.
Per rispondere al questionario cliccate sul link seguente :
https://it.surveymonkey.com/r/orizzontediabete
Diabete - Immagini per capire come usare al meglio le zone di iniezione dell'insulina
https://www.facebook.com/enzobonoracontroildiabete/posts/pfbid02NkVyidTmiJgvxHLCibdqy5gqkLaiEeUmWaBaGEGS7yFd2eydxJhZ4eRPuC6hftZl
Diabete,funziona 'pancreas artificiale' di nuova generazione - Salute & Benessere Un dispositivo per la somministrazione di insulina di nuova generazione, che gestisce in autonomia la somministrazione dell'ormone alle persone con diabete dosandola sulla base dei livelli di glicemia, consente di avere un migliore controllo del diabete ri... (ANSA)
Diabete tipo2: dimagrire può mandare in remissione il diabete
https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/diabete/2022/09/23/dimagrire-puo-far-guarire-dal-diabete-anche-i-normopeso_0b15cf15-a7bf-4d47-a35c-6b1fd7dec821.html
Dimagrire può far guarire dal diabete anche i normopeso - Salute & Benessere Perdere il 10-15% del peso può, un alcuni casi, mandare in remissione il diabete. Ciò avviene non soltanto nelle persone in sovrappeso o obese, come già osservato in passato, ma anche nelle persone che hanno un peso forma. (ANSA)
Diabete Tipo 2
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il Comitato Verde Santa Rosa è un libero consorzio di cittadini fondato a Lecce nel 2012 con lo scopo di monitorare/migliorare la qualità ambientale urbana
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Associazione onlus che realizza attività culturali per la valorizzazione del territorio attraverso l'educazione ambientale e i servizi educativi museali.