Dott. Fabio Consoli - Psicologo

Pagina professionale del Dott. Fabio Consoli, laureato in Scienze Psicologiche dello Sviluppo e dell'Educazione.

Opero in vari ambiti del trattamento psicologico di bambini e adolescenti con varie forme di disturbi e nel sostegno alla genitorialità.

Photos from Dott. Fabio Consoli - Psicologo's post 15/08/2022

L'ultimo e il più sfuggente dei tre registri: il Reale. Si tratta di ciò che il soggetto può esperire ma che allo stesso tempo resiste ad ogni forma di simbolizzazione. Il godimento è quel fuori senso, quel Reale, che il soggetto incontra, sintomatizza e può arrivare a riconoscere.

Photos from Dott. Fabio Consoli - Psicologo's post 09/08/2022

Il secondo registro, non per ordine dato che sono tutti sullo stesso piano, è l'Immaginario. È quello che probabilmente, sul piano conscio, arriviamo a cogliere più facilmente e che regola la maggior parte delle questioni quotidiane. Ma questa immagine che è l'Io quanto può dire di autentico su ciò che siamo?

Photos from Dott. Fabio Consoli - Psicologo's post 05/08/2022

Ecco il primo dei tre registri dell'esperienza umana, il Simbolico, introdotto da Lacan come strumento essenziale per la clinica analitica. Ovviamente si tratta di una breve e non esaustiva presentazione.

Photos from Dott. Fabio Consoli - Psicologo's post 23/07/2022

Avere, possedere, donare, trattenere... Sono molte le questioni implicate attorno al possesso. Tutto parte dal corpo e in particolare dalla dialettica che l'oggetto a***e mette in campo. La psicoanalisi mette in luce la relazione inconscia tra le varie posizioni di ambivalenza che scaturiscono da questo particolare oggetto.

mestre

Photos from Dott. Fabio Consoli - Psicologo's post 20/07/2022

Una breve riflessione sullo stato dell'essere: sono i significanti che ci arrivano dall'Altro a definire ciò che siamo a livello conscio e solo attraverso di essi ci possiamo rappresentare. Ma siamo sicuri che questo possa arrivare a dire qualcosa di ciò che realmente siamo?

Photos from Dott. Fabio Consoli - Psicologo's post 14/07/2022

Esiste qualcuno che possa definire un canone di benessere universale?
In opposizione alla tendenza omologante la psicoanalisi racconta di un essenziale rapporto tra la nostra sofferenza e la parte più profonda e autentica del nostro essere.

Photos from Dott. Fabio Consoli - Psicologo's post 11/07/2022

Dietro alla diagnosi c'è qualcosa di più e quel qualcosa in più è il soggetto in cura. Una terapia che parta da un sapere precostituito non potrà che mettere il paziente in una posizione di oggetto.
Bisogna rovesciare questa posizione incentrata sul sapere del curante e partire da ciò che il paziente racconta.

05/07/2022

Siamo portati ad associare il sintomo psicologico, il nostro dolore, a un qualcosa di disfunzionale perciò da eliminare.
La risposta più comune a questa situazione è cercare di liberarsi di questa sofferenza.
Così vengono proposte soluzioni al dolore che vadano bene per tutti quanti rientrino in una certa categoria diagnostica nell'ottica di un ritorno alla "normalità".
La psicoanalisi prende una posizione differente rispetto al sintomo: non si tratta di qualcosa da estirpare o eliminare ma di qualcosa strettamente legato al nostro discorso e perciò da mettere in dialettica.
Non esiste una cura che possa essere stabilita a priori poiché ogni sintomo, pur nella sua similitudine ad altre situazioni, ha valore solo a partire da come viene vissuto soggettivamente.
La cura dunque non può essere una risposta preconfezionata, una serie di consigli su cosa si debba fare o la proposta di un ideale di successo da raggiungere.
La cura passa attraverso l'ascolto e l'assunzione di questo dire del paziente.

12/04/2022

CON SINTOMO SILENZIOSO si intende sottolineare una particolarità dei sintomi contemporanei, ovvero il fatto di non rimandare ad altro.
In effetti si osserva come questi sintomi siano percepiti come una soddisfazione, una fonte di piacere, che però ha il costo di inchiodare il soggetto in quella situazione come in un circuito che esclude l'altro.
Si può osservare come questi sintomi coinvolgano un godimento che il più delle volte è a carico del corpo e lo può danneggiare.
Tra i vari esempi si può citare alcune forme di autolesionismo, i disturbi alimentari, le dipendenze da sostanza, da alcool, da gioco e l'hikikomori. Tutte situazione nelle quali il godimento è solitario ed esclude l'altro.
"Ma anche se sto male, mi fa star bene" è la logica super egoica del "godi!" che Lacan ha messo in luce come discorso dominante nella nostra società.
Questi sintomi sembrano non avere bisogno di un inconscio, lo tappano. Ma è proprio nell'inconscio che si trova la soggettività di ogni individuo.

02/04/2022

L'AUTISMO è un modo d'essere non una malattia. È uno stato permanente perciò non è qualcosa da curare. Si può e si deve però aver cura delle persone autistiche che, proprio per il loro modo d'essere, si trovano a dover fronteggiare un mondo che non è fatto a loro misura con tutte le difficoltà che conseguono da questo.
Ciò significa considerare alcune loro particolarità, come ad esempio le stereotipie, come un comportamento da eliminare o correggere. Bisogna domandarsi a cosa possano servire o quali siano le motivazioni di questi comportamenti.
È sempre più grande il numero di persone autistiche che portano una testimonianza del loro modo d'essere ed è da qui che si deve partire.
L'unica consapevolezza possibile parte dall'ascolto e dal rispetto di chi è autistico.

28/03/2022

L'IMPREVEDIBILE è una dimensione dell'esistenza che non viene considerata (nemmeno da molti approccia alla cura) fino a quando non ne facciamo esperienza. L'incontro fortuito si presenta come una rottura nella ripetizione. Lacan ne parla nel suo Seminario sull'angoscia chiamando questa dimensione con il termine greco di Tyche. Ma al contrario di come viene utilizzato nell'uso comune la fortuna nel mito è portatrice di sventura. L'imprevedibile infatti è ciò che fa trauma.
Si potrebbe dunque pensare a questo evento come qualcosa di universale, come ad esempio gli incidenti, le catastrofi o i lutti. Ma questo incontro può essere qualcosa di molto più limitato e, agli occhi di un altro, ba***e.
Questa visione apre a due riflessioni. Innanzitutto il trauma è sempre e solo un esperienza soggettiva. Inoltre non esiste cura o mindset che possano garantire dall'incontro con ciò che è imprevedibile e che fa buco nel senso di un soggetto.
Quando il sentimento dell'angoscia fa breccia si ha un solo modo per riuscire a uscirne: tramite la parola.

24/03/2022

IL VALORE che ognuno di noi si attribuisce da dove arriva? Questo aspetto è indubbiamente il risultato di una serie di fattori.
C'è un aspetto sociale: viviamo in un contesto nel quale vige la più sfrenata legge del mercato perciò il valore, anche se in maniera silente, si traduce in termini di abilità, resa, capacità di generare un mercato. Questo discorso implica che ci sia un ideale e chi si discosta o incontra qualche difficoltà vada "curato" in un ottica di correzione.
È chiaro che in questa visione il soggetto non esiste: l'essere non ha nessun valore e non trova spazio.
C'è però anche un aspetto soggettivo: il valore che ci diamo è frutto del discorso nel quale siamo immersi. Nasce dal rapporto che intrecciamo con le parole che ci sono state dette ma anche da ciò che noi, come soggetti, ne abbiamo fatto. E non si tratta semplicemente di un aspetto superficiale, legato al nostro Ego, risolvibile perciò con qualche cantilena motivazionale. Si tratta dei rapporti inconsci e di come questi poi abbiano un riflesso su tutto il nostro essere.

19/03/2022

LA FESTA DEL PAPÀ è un momento per riflettere su un ruolo che ad oggi si definisce più per il legame affettivo che per la sua effettiva funzione.
È indubbio che per un bambino sia importante sperimentare le cure e l'affetto di un padre.
Ma è ancor più importante per lo strutturarsi del soggetto che sia presente la funzione paterna, cioè che qualcosa si situi nell'alternanza di presenza/assenza della madre. Questo costituisce l'apertura a un terzo oltre che l'innesto fondamentale per il registro simbolico. Si fa esistere così l'alterità.
Ovviamente questa funzione può essere incarnata da un padre. Ma quando questi, per una qualsiasi ragione, non ci dovesse essere questa funzione potrà essere presa da qualunque cosa possa fungere da terzo in rapporto alla coppia madre-bambino.

18/03/2022

LE QUESTIONI IMMAGINARIE si presentano in continuazione durante una vita: una lite con un amico, un collega di lavoro, con il partner, con i genitori... Le occasioni per litigare sono infinite ma tutte accomunate da un'unica cosa: quando si litiga ci si ritrova a contendere per qualcosa che ha a che fare con la propria immagine, con il Sé.
La psicoanalisi ci insegna che in queste situazioni i due contendenti tendenzialmente si trovano in una situazione speculare, ovvero nella quale l'uno assume lo stato dell'altro.
E visto che nel versante dello specchio non si può produrre un cambiamento che non porti alla sopraffazione di uno dei due, occorre trovare un terzo come riferimento: la parola.
Un esempio di questa funzione di terzo è la legge, ma nelle situazioni quotidiane si può trovare il patto che è sempre una forma di mediazione simbolica.

15/03/2022

I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE testimoniano di come anche il più primitivo dei bisogni, come il nutrimento, venga influenzato dal nostro rapporto con l'Altro cioè dal nostro rapporto con il linguaggio.
Basti pensare come sin dalla nascita l'alimentazione passi attraverso il rapporto con l'altro che ci nutre: il bambino piange e l'adulto risponde a questo che per chi lo accudisce diventa automaticamente una domanda.
Già a questo livello che sembrerebbe istintivo si possono osservare sintomi come l'anoressia nervosa.
A proposito di questo sintomo Lacan fa notare come nell'anoressia la soddisfazione passi nel mangiare "niente", ovvero nel soddisfarsi proprio di questo significante, facendo emergere quanto questi sintomi possano essere legati al discorso nel quale il soggetto si è formato.
I DCA insomma sono sintomi che non rispondono alla volontà di chi ne è affetto: l'operazione fondamentale è quella di andare a vedere come, a livello dell'inconscio, il soggetto si sia strutturato attorno a questa questione del rapporto con il cibo.

13/03/2022

VUOI MIGLIORARE? FAI COME ME! Questa è una delle derive della cura al giorno d'oggi. È sempre più diffusa questa pratica di dare consigli, promuovere messaggi positivi che diano la motivazione, spiegare i "segreti" del proprio successo.
Insomma si è passati da una cura basata sull'ascolto ad una cura più immaginaria del "fai come faccio io" con la promessa che così si starà meglio.
Ma questo contiene un errore logico: significa cioè che qualcuno possa sapere cos'è il bene per un altro soggetto. Sarebbe come pretendere che un vestito calzi alla perfezione per qualsiasi persona!
Inoltre questa posizione implica che ci sia un modo giusto di essere e che chi lo promuove abbia trovato la soluzione a tutti i suoi problemi: questo è in netto contrasto non solo con l'osservazione clinica ma anche con il buon senso!

10/03/2022

LA COMPLESSITÀ è un dato fondamentale dell'esistenza umana. Per affrontarla, l'essere umano cerca di semplificarla, creando così un sistema di credenze e un sapere attraverso il quale trovare un senso a ciò che lo circonda.
Su questo sentimento poggia la forza delle persone che offrono soluzioni facili per risolvere questioni complesse: citando Lacan dei veri "scorreggiatori di perle"!
Due esempi possono essere paradigmatici per la loro insondabilità: il sesso poiché nessuno può arrivare a dire qualcosa che colga fino al fondo l'esperienza del godimento, la quale rimane esperibile e non esplicabile dal soggetto stesso; la morte poiché, come diceva Freud, se ne può parlare ma non ci si può arrivare a rappresentare questa esperienza che resta come un punto di vuoto nel sapere.
La clinica dimostra che attorno a queste due dimensioni di vuoto nel sapere ruotano molte delle questioni del soggetto.

08/03/2022

LA FESTA DELLA DONNA celebra il riconoscimento dei diritti e delle lotte sociali per raggiungerli. Non è la celebrazione di qualcosa già raggiunto ma di una dialettica ancora aperta.
Si potrebbe pensare che questa apertura sia data dal fatto che i diritti della donna non sono ancora stati pienamente riconosciuti e in parte è vero.
Ma questo fenomeno non si esaurisce in questa costatazione.
Il discorso tra la Legge e la donna è sempre aperto.
La Legge interviene sul godimento e, attraverso l'universale, stabilisce una norma che valga per tutti.
Lacan insegna che "la donna non esiste", non esiste cioè un termine universale per descriverla, questo grazie al suo rapporto al godimento che non è completamente sottomesso alla legge fallica. Ogni donna è portatrice di una singolarità, è in rapporto al particolare.
Da qui la lotta per il riconoscimento della donna non si può esaurire poiché è in gioco l'affermazione del riconoscimento del diritto delle minoranze e dei singoli, del particolare sull'universale.

06/03/2022

IL NARCISISMO PATOLOGICO indica un disturbo ben preciso in ambito clinico. Non si può pensare che basti un rapporto travagliato di coppia per assegnare questa etichetta a un soggetto.
La dimensione di sofferenza è pressoché normale e si trova a varie intensità un po' in tutte le coppie, anche in quelle più stabili e dove c'è un rapporto d'amore.
Sono ben diverse le gravi situazioni patologiche e di abuso: proprio per affermare e sottolineare la gravità di questi rapporti è necessario non utilizzare termini clinici a sproposito.
Una relazione amorosa non corrisposta con una persona che vi ha raccontato un mare di frottole può essere derubricata in maniera più semplice: avete incontrato uno/a stronzo/a.
Una situazione di abuso psicologico o fisico sono ben altra cosa e meritano una presa in carico seria delle questioni che non si può certo limitare a quattro consigli dati a caso su un social.
In entrambi i casi può esser utile riconoscere che l'unico cambiamento possibile va ricercato in noi stessi.

04/03/2022

LA MANCANZA è una dimensione fondamentale e costitutiva per il soggetto umano.
Nell'infans, ad esempio, l'alternarsi tra presenza e assenza della madre crea il primo aggancio al simbolico. È quando la madre manca, perché ad esempio si allontana, che deve iniziare a rappresentarsela.
Ed è in questa assenza che il bambino entra nella domanda: la mamma scompare e il bambino piange domandando la sua presenza.
Ma il vuoto resta fondamentale per far accedere il bambino al desiderio. Virginio Baio usava la metafora del gioco del 15 nel quale i numeri si possono spostare a patto che ne manchi uno. Quindi il bambino può "muoversi" a patto che qualcosa gli manchi.
In un clima culturale nel quale il benessere corrisponda all'avere quante più cose e in continuazione, questa mancanza viene a mancare!
Lacan identifica nella mancanza della mancanza l'incontro con l'angoscia.

03/03/2022

ADOLESCENZA è un termine ormai di uso comune. Quando ci si riferisce ad essa spesso si sente sottolineare il carattere improvviso di questa trasformazione e gli aspetti negativi come la ribellione all'autorità. Inoltre parlando di adolescenza non si sa mai bene da quando inizi e quando possa finire. Così, paradossalmente, si può sentire descrivere un venticinquenne come adolescente!
Ma cosa cattura questa parola adolescenza? Questo periodo coincide con la maturazione biologica dei caratteri sessuali o, in maniera più ampia, l'incontro con la sessualità in rapporto a questo corpo nuovo.
Questo implica tutta una serie di cambiamenti. Il più semplice da individuare è l'affermazione della propria identità sessuale e il rapporto con l'altro sesso (da intendersi come altro anche nell'omosessualità).
Una cosa che sfugge, ma che per la psicoanalisi è una questione nota, è il fatto che il sesso introduca indirettamente al rapporto con la mortalità dell'individuo.
Infine la questione del Godimento mette in gioco tutte le costruzioni simboliche e ideologiche di un soggetto, da cui tutta la rinegoziazione rispetto al rapporto con la Legge.

01/03/2022

INTERPRETARE è una pratica così comune al punto da non farci caso quando la si fa.
Con i neonati è una prassi "piange perché ha sonno", "non dorme perché avrà male", "è irrequieto come il papà!", ecc...
Ma lo si fa anche quando i bambini parlano e possono dire la loro. "Sei pigra, non hai mai voglia di fare niente", "piangi? Il tuo è solo un capriccio!".
Ma anche con gli adulti succede: "non sei depresso, sei solo convinto di esserlo!", "Dici di essere anoressica? Secondo me cerchi solo attenzioni!".
Diventa un problema quando questa pratica, che nella clinica psicologica dovrebbe essere una manovra fondamentale, viene usata a sproposito: "lei è così perché da bambino sua madre le ha detto..." , "Quel bambino ha fatto un disegno tutto nero, sarà sicuramente depresso!".
Interpretare significa dare un senso, applicare un proprio sapere a una cosa. Ma spesso si sbaglia poiché si interpreta a partire dalla nostra chiave di lettura del mondo. È più utile ascoltare ciò che una persona dice di sé e reperire nel suo discorso le significazioni che si dà o gli sono state attribuite.

28/02/2022

Il CERVELLO è indubbiamente l'organo che permette il pensiero, ma questa non è che una condizione di base.
Sembra infatti che tutte le questioni siano legate al funzionamento di quest'organo: sei triste? troppa poca dopamina! Vuoi essere più allegro? Devi aumentare la serotonina! Nell'estremizzazione di questa visione organicista tutto trova una risposta nella regolazione con il giusto farmaco. Hai un disturbo dell'umore, del sonno, depressione, ansia o sei iperattivo? Basta trovare il giusto farmaco!
Con questo non si vuole demonizzare la farmacoterapia, utilissima ad affiancare e a curare alcuni mali. Ma non può essere l'unica risposta al dolore psichico.
Infatti anche nelle condizioni più organiche chi soffre non è il cervello ma l'essere di parola, o come dice Lacan il parlessere, il quale ha diritto a uno spazio di parola.
Il punto di partenza è sempre il soggetto parlante.

25/02/2022

PERCHÉ LA GUERRA? Come si intuisce dalla citazione di Freud, dietro ogni discorso che si possa fare riguardo le motivazioni che portano a una guerra c'è un dato fondamentale: si tratta dell'imporsi attraverso la violenza.
E in psicoanalisi la violenza è la pulsione di morte per eccellenza, ovvero un vuoto di parola.
La violenza è l'opposto del diritto, ovvero è il contrario della Legge che è ciò che ci rende esseri umani. Perché la Legge è ciò che viene introdotto attraverso il linguaggio e ci permette di essere soggetti. Non c'è nessuna umanità nell'imporsi con la violenza.

22/02/2022

LA NORMALITÀ è un concetto molto sopravvalutato: si tratta appunto di prendere per "giusto" qualcosa di "frequente". Si applica la dimensione morale alla probabilità! Nella psicologia sappiamo come sia pericolosa questa sovrapposizione: si fissa così un criterio di sessualità normale, personalità normale, livello cognitivo normale, immagine fisica normale, ecc... In questo modo la norma si impone con effetti di massa a volte catastrofici. Il razzismo è solo uno degli esempi, con gli esiti nefasti che la storia insegna.
Per superare queste posizioni inoltre è molto facile rischiare di ricadere nella stessa modalità creando così situazioni di "tifoseria duale". L'unica possibilità d'uscita da questa logica è il ricorso all'etica, dimensione fondamentale della psicoanalisi, nella quale ogni soggetto è preso come esemplare di unicità.

19/02/2022

LE EMOZIONI non mentono! O almeno così si potrebbe pensare. Ad esse viene attribuito un carattere primordiale e, in alcuni casi, universale. Perciò mettersi in contatto con esse sarebbe il modo migliore per avvicinarsi alla propria verità e per vivere meglio.
Ma questa visione naïf della natura umana non tiene conto di un aspetto fondamentale: le emozioni vengono interpretate dall'altro sun dal primo vagito!
Sarà l'altro a dare un senso, una lettura alle nostre emozioni.
Inoltre sono fortemente influenzate nella loro modalità d'espressione dalle regole specifiche di una società.
Infine esistono condizioni, come ad esempio l'autismo, nelle quali ci possono essere difficoltà nel riconoscere la loro espressione da parte di un altro: dunque questo carattere di naturalità viene ampiamente sconfermato.
Perciò anche le emozioni sono prese nel discorso del soggetto, risentono dell'effetto del linguaggio e la loro libera espressione non può essere considerato il traguardo ultimo di una cura.

18/02/2022

SAPERE su di un soggetto è impossibile perché, innanzitutto, per definizione non c'è una persona che sia identica a un'altra. Si può addirittura arrivare a pensare di capire cosa una persona voglia dire, ma dato che la rete simbolica che ogni persona costruisce è frutto della sua esperienza anche il senso non è mai comune.
Perciò pensare che qualcuno possa conoscere meglio di noi stessi la nostra verità è assurdo.
Ma nel discorso di ogni paziente c'è una parte che è sconosciuta anche a quest'ultimo: si tratta dell'inconscio. Questo emerge negli inciampi del suo discorso: doppi sensi, parole che hanno un peso particolare, lapsus, atti mancati e sogni... Tutte formazioni dell'inconscio che testimoniano di un'altra scena pronta ad emergere a determinate condizioni, ovvero in presenza di un transfert.
Lo psicologo non può sapere cosa sia giusto o sbagliato per un soggetto, non può dare consigli di vita e la sua parola non è che chiacchiera se non parte dall'ascolto del discorso del paziente.

17/02/2022

L'AUTOSTIMA è un costrutto che nasce nell'ambito della psicologia: ha a che fare con il modo di auto-percepirsi di un soggetto.
Ma dietro questo costrutto, ormai sdoganato e utilizzato anche nel gergo comune, stanno dietro una serie di semplificazioni di questioni che un soggetto può avere.
Una scelta di dubbio valore, ad esempio, è quella di proporre mantra che incoraggino la persona a percepirsi diversamente: "tu sei più forte di così!", "Sei meglio di così!", "Non ti abbattere!". Tutte queste banalità sotto forma di imperat non sembrano trovare riscontro nel tempo se non per chi le propone come cura.
Si tratta piuttosto di andare a reperire, nel racconto che fa il paziente della sua storia, quali possano esser state le questioni che hanno portato a questa strutturazione.
Inoltre è altrettanto fondamentale cogliere quale valore ha nell'economia globale di un soggetto il rapporto con la propria immagine: dire ad esempio ad una persona che è depressa "dai tirati su!" pensando che il suo problema sia legato all'autostima è pressoché inutile.
Si tratta dunque di dare spazio alla parola di ogni paziente e non quello di mettersi a consolarlo.

16/02/2022

MENS SANA IN CROPORE SANO è una satira di Giovenale che erroneamente viene interpretata come "mente sana in un corpo sano". In realtà l'auspicio è quello di un corpo e un'anima sane.
Nell'attuale contesto socio culturale invece, la cura della salute mentale non è tenuta in conto quanto quella fisica. Basti pensare alle vicende ancora incerte rispetto allo stanziamento di un bonus psicologico per affrontare gli effetti del Covid sulla salute mentale.
Ma il corpo è il teatro sul quale si gioca ogni questione soggettiva: lo dice Miller nel Seminario "Biologia Lacaniana" che ogni sintomo è un sintomo di corpo.
Anche nella ruminazione mentale dell'ossessivo, in cui sembra prevalere il pensiero, il corpo viene comunque investito.
Inoltre esistono condizioni cliniche che prendono direttamente in gioco la salute del corpo. È evidente ad esempio come nei disturbi alimentari, una questione psichica vada a colpire e danneggiare il corpo. Ma anche la depressione e la melanconia possono avere forti correlati sul corpo: in alcune situazioni si arriva all'autolesionismo se non al suicidio.
Esistono poi tutta una gamma di sintomi legati ad esempio all'ansia o allo stress che si manifestano proprio a livello del corpo.
Questa divisione Cartesiana tra corpo e mente è fortemente radicata nella nostra cultura: la psicoanalisi ci ricorda che il corpo è "affetto" dal linguaggio e che su di esso ha, a vari livelli, degli effetti.

15/02/2022

LA VOLONTÀ a volte non sembra essere sufficiente.
Volevi lasciare il/la tua ex ma poi ci sei ricascato e hai mandato quel messaggio!
Avevi deciso di smettere di svuotare il frigo ogni volta che ti svegli di notte ma poi è successo e non ti sei riuscito a trattenere.
Volevi chiarirti con il tuo collega ma ti è uscito di bocca qualcosa che non volevi dire.
Dovevi ricordarti di un appuntamento di lavoro importante ma te ne sei completamente scordato!
Freud ha dimostrato come in queste situazioni che potrebbero sembrare inciampi si apre uno scorcio nella dimensione del desiderio.
Se chi compie questi inciampi si rende conto che in fondo c'è qualcosa della propria volontà che sfugge allora siamo nel campo dell'inconscio.
Si tratta di una testimonianza del fatto che siamo divisi tra ciò che vogliamo e ciò che a livello più profondo desideriamo: si coglie una discordanza tra il volere e l'azione ma la motivazione resta un enigma!

14/02/2022

LO STATUTO dell'amore varia durante il percorso tracciato nei Seminari di Lacan. Ciò che sembra mantenersi come traccia unificante è la sua posizione di altra faccia rispetto al desiderio e ai suoi oggetti. L'Amore nell'accezione più comune, si differenzia dall'Eros, il quale veniva rappresentato come una divinità portatrice di scompiglio e Chaos.
Il giorno di San Valentino si può utilizzare come metafora per cogliere questo rapporto tra l'Eros dei Greci e l'Amore Cristiano: la nuova festività mira all'amore simbolico, mediato perciò dalle parole e dal registro simbolico. Ma fonda la sua esistenza su di una festa pagana ritenuta troppo oscena per la morale Cristiana. L'Amore è dunque l'altra faccia del Godimento, dal quale ha origine, e sul quale ha l'effetto di renderlo più tollerabile. È l'effetto della presa del simbolico sulla spinta pulsionale.

Vuoi che la tua studio sia il Clinica più quotato a Marghera?
Clicca qui per richiedere la tua inserzione sponsorizzata.

Digitare

Sito Web

Indirizzo


Corso Del Popolo 14
Marghera
30135

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 21:30
Martedì 09:00 - 21:30
Mercoledì 09:00 - 21:30
Giovedì 09:00 - 21:30
Venerdì 09:00 - 21:30
Sabato 09:00 - 18:30

Altro Psicologia Marghera (vedi tutte)
Dott.ssa Fiorenza Scagnetto - psicologa clinica Dott.ssa Fiorenza Scagnetto - psicologa clinica
Via Spalti 32/c
Marghera, 30174

Psicologa dell’Età Evolutiva Esperta in disturbi del neurosviluppo, disabilità neuropsicomotorie e gifted children. Diagnosi, riabilitazione e sostegno alla genitorialità. Iscritta...

Dott.ssa Anna Giacometti - Psicologa Dott.ssa Anna Giacometti - Psicologa
Corso Del Popolo 84/B
Marghera, 30174

Dott.ssa Alice Zampieri - Psicologa Dott.ssa Alice Zampieri - Psicologa
Via Fapanni 56
Marghera, 30174

Sono Alice Zampieri, psicologa, operatrice di Training Autogeno e specializzanda in psicoterapia Familiare Relazionale. Nel mio lavoro con bambini, adulti e coppie trovo essenziale...

dott.ssa Sylwia Dzienisz - psicologa psicoterapeuta - Mestre Venezia dott.ssa Sylwia Dzienisz - psicologa psicoterapeuta - Mestre Venezia
Via Circonvallazione 24
Marghera, 30172

Studio di psicologia e di psicoterapia ad orientamento psicoanalitico. Psicologia perinatale

Studio di Psicologia e Psicoterapia MoviMenti Studio di Psicologia e Psicoterapia MoviMenti
Via Castelvecchio 2
Marghera, 30174

MoviMenti è uno studio di Psicologia e Psicoterapia dove tre professioniste tra loro diverse condividono i valori fondamenti dell'ascolto e del cambiamento come motore per il Benes...

Studio di Psicologia Hekate Studio di Psicologia Hekate
Piazzale Leonardo Da Vinci, 8
Marghera, 31072

Lo studio di Psicologia Hekate nasce dalla passione di due psicologi che hanno unito le loro compete

POSTO MADRE POSTO MADRE
Marghera, 30171

Studio di psicologia clinica e di comunità, che offre supporto individuale e di coppia; propone gr

Giuseppa Di Gesù Psicologa Giuseppa Di Gesù Psicologa
Marghera, 30035

Psicologia Atipica Psicologia Atipica
Marghera

Psicologia Atipica è una pagina di divulgazione psicologica.

Officina Famiglia Officina Famiglia
Viale Garibaldi 46/B
Marghera, 30173

Studio di psicologia dell'infanzia, adolescenza e famigliare. Sostegno psicoeducativo. Tutor DSA. F

Psicologo Dottor Fabio Mallardo Psicologo Dottor Fabio Mallardo
Marghera, 30174

Psicologo Psicoterapeuta, in libera professione, riceve su appuntamento a Mestre, anche a domicilio

Psicologa Psicoterapeuta  Mestre Elena Avanzi Psicologa Psicoterapeuta Mestre Elena Avanzi
Marghera

PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA