Cinzia Besana architetto
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Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Cinzia Besana architetto, Progettista architettonico, Milan.
Da diversi anni mi occupo della ristrutturazione di appartamenti a 360°, dalla progettazione, alle presentazioni delle pratiche comunali e catastali, capitolato lavori e scelta dell'impresa, direzione lavori e sicurezza in cantiere.
Guardiamoci intorno, sappiamo cosa c’è dietro quello che vediamo?
Le finiture delle nostre pareti, dei pavimenti e dei soffitti nascondono il mondo degli impianti: elettrico, idraulico, di condizionamento e di riscaldamento.
La realizzazione in cantiere degli impianti è conseguenza di un’attenta progettazione preliminare sulla carta, nulla è lasciato al caso. Dopo aver quindi stabilito dove andranno le varie cose, armati di bomboletta spray, si indicano i vari punti in cui dovranno essere realizzate le tracce per inserire le scatolette dell’impianto elettrico piuttosto che le staffe dei sanitari.
Poi si demolisce parte delle pareti appena realizzate (eh si!) per far passare le tubazioni che conterranno i vari impianti.
In questo momento il cantiere è un dedalo di corrugati di tutti i colori, che successivamente verranno ricoperti del sottofondo e poi dal pavimento.
E tu sai cosa nasconde la tua casa?
Settimana scorsa abbiamo iniziato a vedere questo lavoro partendo dalle demolizioni.
Tavolati interni, impianti, sottofondi, etc.
Dopo aver rimosso le macerie e dato una bella pulita siamo pronti per la costruzione dei nuovi muri interni.
La posizione delle pareti è già stata stabilita durante la fase progettuale che anticipa l’inizio dei lavori.
Con l’impresa in cantiere si misura la posizione esatta in cui dovranno essere costruiti, si fa un tracciamento a terra (un vero e proprio disegno con delle righe) e poi si inizia con la costruzione.
Normalmente nelle nostre case la scelta principale per costruire le pareti è l’uso del mattone forato, ma vi sono tante altre possibilità, come ad esempio il cartongesso o il gasbeton.
Secondo te cosa fa propendere per una scelta rispetto ad un’altra?
E’ in questa fase che si inseriscono i falsi telai per le porte interne e le strutture “scrigno” per le porte scorrevoli.
Il tutto è stato poi ricoperto dall’intonaco, in attesa delle successive fasi.
Prima dell’estate è sempre un periodo molto frenetico, tutti vogliono terminare i lavori per godersi le vacanze serenamente! In questo caso il cliente potrà godersi anche la sua nuova casa!
Da oggi vediamo insieme la ristrutturazione di questo appartamento: la prima fase di cantiere (che segue ovviamente tutta la parte progettuale e normativa) consiste nelle demolizioni: rimozioni di impianti, sanitari, serramenti, porte e demolizione di tavolati, pavimenti, rivestimenti, sottofondi e massetti, controsoffitti…
Questa fase è molto importante perché, se non eseguita correttamente, può creare non poche problematiche. Ad esempio, sottovalutare la presenza di un impianto d’acqua in pressione può comportare l’allagamento dell’appartamento e dei piani sottostanti, la rimozione incontrollata dei tavolati può generare fessurazioni agli appartamenti sopra e sottostanti. Per fortuna sono stati presi tutti gli accorgimenti del caso!
Ti sei mai chiesto perché spesso vengono lasciate le macerie in questo modo, distribuite per tutti i pavimenti dell’appartamento?
Oggi passiamo alla zona notte
L’appartamento ha tre camere, di cui una, collegata direttamente al soggiorno adibita a studio/camera degli ospiti.
Questa stanza mantiene la continuità del pavimento in legno presente in tutta la zona giorno, ed è pensata con una grande scrivania per permettere lo smart working.
Le altre due camere sono invece più appartate, percorrendo il corridoio si distribuiscono ai lati di una grande cabina armadio, perfettamente attrezzata.
In tutta questa zona è stato scelto di utilizzare un pavimento in gress effetto legno, il corridoio ribassato ha permesso il passaggio degli impianti di condizionamento e l’installazione di faretti, inoltre la scelta del colore di due pareti delle camere da letto ha contribuito a rendere l’ambiente ancora più accogliente.
Quale stanza preferisci?
Questa settimana vediamo la zona giorno.
Lo spazio si presentava distribuito diversamente, con cucina a parte in ambiente chiuso e non vi era collegamento tra i due piani dell’abitazione.
Si è deciso di realizzare una scala interna (ve l’ho mostrata qualche settimana fa!) e di aprire la cucina sul locale soggiorno per creare un unico grande ambiente.
Particolarità è stata data alla zona sopra il divano, caratterizzata da un corpo illuminante in cartongesso dipinto a contrasto con faretti rasati e luce led soprastante, oltre alla parete della scala rivestita in piastrelle a tutta altezza per i due piani dell’appartamento.
Che ne pensate del risultato?
E anche questo cantiere è stato consegnato!
In alcuni post precedenti vi ho già dato qualche anticipazione, come la scala interna e le piastrelle Azulejos utilizzate per un bagno/lavanderia. Oggi e nei prossimi post vi mostrerò il risultato finale di questo bellissimo appartamento di due piani, composto da un primo piano adibito ad abitazione, con due camere, soggiorno, cucina, studio e due bagni e un fantastico terrazzo e un piano seminterrato con un’ampia taverna oltre a lavanderia e box.
Da dove iniziare? Dai bagni!
Personalmente ho una passione particolare per i bagni, sono luoghi di vita quotidiana, dove l’estetica deve andare a braccetto con la funzionalità, perché un bel bagno ma poco pratico non piace a nessuno!
I due bagni principali dell’appartamento sono differenti per stile, uno caratterizzato da piastrelle lucide effetto marmo, l’altro da un gres effetto materico con doccia a contrasto.
Quale dei due preferisci?
La sicurezza prima di tutto
Appena si parla di lavori edili entra in gioco il discorso della sicurezza. Anche nella ristrutturazione di casa è una parte da non trascurare.
Cosa si intende per sicurezza sul lavoro?
Essa viene definita come “la condizione per la quale tutti coloro che lavorano possono svolgere la propria attività lavorativa in sicurezza, senza essere esposti a rischio di incidenti o malattie professionali” - Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (Dlgs 81/2008).
Io cambierei quei possono con un DEVONO. Ma non perché ce lo impone una normativa, o il datore di lavoro, ma perché lo consideriamo noi stessi come un requisito base per poter fare un determinato lavoro nella nostra sicurezza.
Troppo spesso si sentono ancora (soprattutto in cantiere) frasi come “ho sempre fatto così - così faccio prima - sono più comodo – non mi han fornito le cose necessarie”: NO.
No, non perché arriva il coordinatore della sicurezza e quindi rompe le scatole, ma perché ne va della vostra vita.
A volte mi capita di salire su ponteggi o, come in questo caso sul tetto di un condominio, spesso, soprattutto per piccoli lavori di manutenzione, vedo imprese lavorare sui tetti senza le adeguate misure di sicurezza (imbragature, linee vita, ponteggi etc), dovrebbe essere superfluo dire che basta una caduta sola e non si è più qua a parlarne, vale davvero la pena rischiare per un lavoro?
Ps. Salire sui tetti la trovo un’esperienza davvero unica!
La scala è uno degli elementi architettonici più importanti all’interno del proprio appartamento. Non svolge solamente un fondamentale ruolo funzionale, andando a collegare più piani in condizioni di sicurezza, quanto anche un ruolo estetico, andando a conferire personalità e stile a un ambiente.
Ma come scegliere la giusta scala per le vostre esigenze?
In commercio esistono tante tipologie: scale in linea, a chiocciola, elicoidali, a sbalzo, etc., un’attenta progettazione in base alle tue necessità ti aiuterà a trovare la soluzione migliore, tu quale sceglieresti?
In questo progetto, dopo aver fatto la demolizione di una porzione del solaio, sono stati collegati due piani mediante l’inserimento di una scala Rintal su misura a pianta rettangolare, per garantire il massimo confort nel minimo spazio. La pedata in legno e i parapetti in vetro e in acciaio costituiscono elementi decorativi che caratterizzano sia l’ambiente superiore che quello inferiore.
Tanti auguri di una serena Pasqua a tutti voi!
Questo appartamento si presentava molto cupo, a causa di pareti e soffitti dipinti di coloro rosso e la porta vetrata dipinta a mano in ingresso appesantiva e invecchiava ulteriormente l’ambiente.
Con pochi accorgimenti come la lamatura del pavimento e il colore bianco alle pareti, questa porta diventa elemento caratterizzante dell’ingresso e della zona giorno.
Io trovo sia stupenda, e tu?
Anche in questo progetto il rivestimento della doccia si caratterizza rispetto al resto del bagno.
Quando si parla di posa di pavimenti e rivestimenti preferisco non lasciare nulla al caso.
L’andamento tra pavimento e rivestimento deve essere attentamente progettato per non trovarsi con sorprese dopo che sono state posate le piastrelle.
In particolare in questo caso la scelta delle di Bayker IPERCERAMICA tutte diverse l’una dall’altra ha necessitato non solo della parte progettuale sulla carta, ma prima della posa sulle pareti ho personalmente predisposto a terra il disegno che le piastrelle dovevano andare a comporre, sia per aiutare il posatore che per evitare l’insorgenza di errori (in questo caso piastrelle uguali vicine), che ne pensi del risultato?
Il rivestimento della doccia
Molto spesso si sceglie di rivestire l’interno della doccia in modo diverso dal resto del bagno, soprattutto quando si sceglie di non piastrellare le altre pareti o farlo solo fino a una determinata altezza.
In questo progetto è stato scelto di utilizzare un formato e un colore che si distaccava completamente dal resto del bagno, e l’interno della doccia è stato rivestito con piastrelle rettangolari dal formato 10*20 cm della ditta Imola Ceramica , mentre per tutto il resto del bagno sono state scelte altre piastrelle della ditta Marazzi , dal formato più grande.
E tu come hai rivestito la tua doccia?
Il preventivo
Chiedere un preventivo è una cosa normale: quando andiamo ad acquistare un prodotto, un arredo o un indumento tutti noi vogliamo sapere il prezzo.
La stessa cosa vale per la prestazione di un professionista, che sia un medico, un avvocato o un architetto.
La legge (mi correggano gli amici avvocati che leggono!) stabilisce già dal 2012 con obbligo di forma scritta o digitale dal 2017 che il professionista debba redigere il preventivo al Cliente prima del conferimento dell’incarico.
Nella nostra professione, a volte veniamo anche scelti proprio sulla base di un preventivo, questo purtroppo perché dall’abrogazione delle tariffe (D.L. 1/2012) ogni professionista può stabilire un compenso in modo autonomo e come in tutte le professioni c’è chi svaluta il proprio lavoro.
Quali sono le parti fondamentali del preventivo di un architetto?
L’indicazione delle prestazioni: rilievo e rappresentazione grafica, progetto di massima, progetto definitivo, presentazione delle pratiche comunali, progettazione esecutiva, direzione lavori, variazione catastale, etc.
Nel mio caso inserisco anche i costi per il coordinatore della sicurezza avendo anche questa abilitazione.
Di ciascuna di queste voci specifico in modo sintetico di cosa si tratta e quali prestazioni sono comprese e il relativo costo.
A parte vi sono le esclusioni, ossia quelle prestazioni o quei costi che non rientrano nei prezzi esposti o perché devono essere fatte da altri specialisti (es. ingegneri strutturisti, impiantisti, etc.) o perché sono costi variabili in base alla progettazione che si andrà a eseguire (es. gli oneri comunali o i costi catastali).
In alcuni casi la prestazione può essere calcolata in forma oraria, ad esempio quando il cliente desidera essere accompagnato a vedere showroom per la scelta del materiale.
L’importante per me è in ogni caso indicare tutto in modo chiaro fin dall’inizio.
Termine del preventivo è l’importo totale con indicati il contributo integrativo e l’iva, da non trascurare la data e la validità dello stesso.
La cosa necessaria è che il preventivo venga firmato da entrambe le parti prima dell’inizio dell’incarico, a tutela di tutti.
Quanti di voi si sono bloccati a volte davanti al pensiero: l’architetto? Ma quanto mi costa?
Personalmente il primo sopralluogo per conoscere il cliente e capire che tipo di intervento sia necessario e prendere visione dei luoghi è gratuito, così come lo è la stesura del preventivo. Quindi niente paura, chiama!
A Carnevale ogni scherzo vale! Anche tutti i buchetti sulle pareti!
Eh no, Carnevale non c’entra, quello che vedete sulle pareti di questo cantiere è un trattamento fatto apposta che viene chiamato Picozzatura.
Viene effettuata a mano tramite la piccozza, si fa sulle pareti esistenti per rimuovere eventuali distacchi di intonaci e pitture e per irruvidire le superfici dotandole di irregolarità. Ciò consente un supporto ruvido che si presta per un migliore aggrappo per la successiva rasatura con la malta.
Ma è necessaria?
E’ consigliata per avere un effetto finale della parete liscio.
Se non viene fatta, soprattutto sulle pareti che presentano svariate imperfezioni o sono state oggetto di trasformazioni nel tempo (passaggi di impianti, demolizione di tavolati etc) senza questo passaggio si noteranno tutti i difetti.
Eri a conoscenza di questo trattamento?
La settimana scorsa parlando di piastrelle è venuto fuori anche il discorso delle fughe.
La fuga è la distanza che separa una piastrella dall’altra, necessaria per consentire al pavimento e al rivestimento la dilatazione e il naturale assestamento dovuto ai movimenti delle strutture e alle variazioni di temperatura.
In base al tipo di piastrella e alla sua dimensione viene consigliato, spesso anche dallo stesso produttore o dal piastrellista, la dimensione minima della fuga (di solito almeno 2 mm).
Al giorno d’oggi le fughe possono essere di svariati colori, un consiglio è sceglierle dello stesso tono del pavimento o di un colore inferiore, questo per avere un effetto il più possibile omogeneo. Scegliere fughe più scure comporterebbe invece un risalto maggiore delle stesse rispetto alle piastrelle.
In questo progetto dove è stato posato un pavimento in gres effetto legno (eh si piace a tanti!) si era indecisi tra la scelta di due tonalità e il modo migliore è stato fare delle piccole prove in porzioni nascoste di pavimento prima di prendere la decisione finale.
Sapevi dell’esistenza di tutti questi colori?
Fap ceramiche Mapei SpA
Perché scegliere il gres porcellanato in alternativa al parquet in legno?
L’effetto di un pavimento in parquet è innegabilmente bello, ma sappiamo tutti che è un materiale molto delicato che richiede attenzione e manutenzione.
Per chi non vuole rinunciare a questo risultato estetico esistono oggi in commercio tantissimi tipi di piastrelle in gres porcellanato che richiamano le diverse essenze e si propongono in svariati formati e tipi di posa.
In questo appartamento è stato posato un pavimento della ditta Marazzi , che richiama l’effetto del legno rovere con piastrelle da 20*120 riprendendo le venature proprie delle tavole lignee.
Per completare l’effetto estetico non bisogna trascurare il colore delle fughe, che deve essere scelto attentamente.
E tu lo sceglieresti o preferiresti il parquet vero?
E un altro appartamento è stato consegnato.
Andiamo a scoprirlo insieme 🔊!
Attendo i vostri commenti su cosa ne pensate e quali sono le cose che più vi hanno colpito!
Scavolini Fir Italia
Ciao a tutti!
L’inizio del 2023 è stato frenetico e impegnativo sotto svariati aspetti, riprendiamo i ns. appuntamenti vedendo che cos’è il controsoffitto.
Ci sono diversi motivi che portano alla scelta di realizzare un controsoffitto; i principali sono: l’estetica, il controsoffitto permette di creare differenze di quota e giochi di luci creando delle superfici perfettamente lisce, di isolamento termico e/o acustico, mediante l’utilizzo di materiali isolanti, oppure per nascondere gli impianti nel caso in cui non si vogliano danneggiare i pavimenti esistenti o si vogliano inserire climatizzazioni canalizzate.
Ma come è fatto un controsoffitto ai nostri giorni?
E’ costituito da due elementi principali: la struttura di sostegno e il tamponamento.
La prima è una struttura generalmente metallica che può essere fissata direttamente al soffitto o appesa ad esso, il tamponamento è genericamente costituito da pannelli di cartongesso.
Esistono due tipologie di cartongesso, quello normale (di colore bianco) e quello resistente all’umidita (verde), quest’ultimo è quello che viene utilizzato principalmente nei bagni o nei locali dove è prevista una maggiore presenza di vapore acqueo.
In questo lavoro è stato realizzato il controsoffitto in tutti i locali dell’appartamento, ciò ha permesso una complanarità dei soffitti, il passaggio dell’impianto di climatizzazione, di creare giochi di luci e di volumi.
E tu hai qualche soluzione particolare realizzata coi controsoffitti?
Tanti cari auguri a tutti voi!
Vi aspetto a gennaio con tanti nuovi progetti!
L’albero di Natale
Le leggende nate per spiegare l’origine dell’albero di Natale e la scelta dell’abete sono davvero tante, si intrecciano le origini pagane, dove l’abete era largamente diffuso come vegetazione e considerato simbolo di lunga vita, dato che rimaneva sempre verde, con quelle cristiane dove l’albero posto al centro del giardino dell’Eden diventa anche l’albero intorno al quale l’umanità ritrova il perdono.
E proprio dalla tradizione Cristiana nasce l’usanza di addobbare l’albero l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata: in questo giorno si festeggia simbolicamente il concepimento di Gesù; si dà quindi avvio ai preparativi per la sua nascita.
Nelle nostre case questa tradizione è molto sentita, albero, presepe, luci e addobbi fanno parte dell’arredamento dei nostri appartamenti per tutto il mese di dicembre.
In questi progetti la collocazione dell’albero, in particolare, è stato argomento affrontato a partire dalla fase progettuale, proprio per la necessita di spazio e presa di corrente adiacente per inserire le luci, e non trovarsi impreparati al momento della realizzazione!
E tu hai l’hai già fatto?
Buona Festa dell’Immacolata e buon albero a tutti!
Il balcone, per chi ha la fortuna di averlo, è una parte delle nostre abitazioni molto sfruttata sia nella bella stagione che nel periodo invernale.
I balconi più grandi vengono spesso usati per mangiare all’aperto, per mettere piante e fiori, ma anche quelli più piccoli non sono da sottovalutare: poter avere uno spazio esterno è sempre utile, stendere i panni e, in questa stagione, avere a disposizione un angolo esterno fresco da usare come dispensa può essere sicuramente un vantaggio!
In questo progetto l’appartamento aveva due balconi adiacenti, e dopo averne valutato la fattibilità (normativa, condominiale etc) e i relativi permessi, abbiamo creato un passaggio tra i due realizzando un bellissimo spazio esterno.
E tu come adoperi il tuo balcone?
Cosa possiamo fare se dopo tanti anni il nostro parquet risulta troppo “vissuto”?
L’unica soluzione è la lamatura (o levigatura), ossia nella rimozione dello strato più superficiale del rivestimento, normalmente la levigatrice, una macchina apposita per questo lavoro, rimuove qualche decimo di mm di materiale. Di fatto viene portato a n**o il legno eliminando graffi, macchie, aloni ed i segni d’usura.
Dopo questa operazione viene fatta la pulizia del pavimento attraverso l’ausilio di macchine aspiratrici professionali, e al termine una rifinitura del rivestimento con cere, oli e vernici, secondo gusti ed esigenze del cliente.
In questo appartamento le due camere da letto si presentavano con un parquet ancora bello ma visibilmente rovinato, la levigatura ha permesso di recuperarlo e di rinnovare l’ambiente senza cambiare la pavimentazione esistente.
Abbattere una parete può trasformare completamente una casa?
La zona giorno si presentava composta da un ingresso sul quale si aprivano un piccolo bagno di servizio, la cucina e il soggiorno.
L’esigenza di una cucina più grande e direttamente aperta sulla sala ci ha portato a una sola decisione: abbattere la parete tra soggiorno e sala!
La progettazione della cucina, della libreria in cartongesso, e la scelta di levigare il marmo esistente nel soggiorno, contrapponendolo a una piastrella in gres ad effetto materico, hanno reso questo ambiente ampio, accogliente ed estremamente luminoso.
A completare il tutto un tocco di colore a due pareti dell’ingresso e alla contrapposta parete del soggiorno con un verde Tiffany, ripreso anche in una delle tre lampade pendenti sopra l’isola centrale.
Sempre più spesso si sceglie di non piastrellare più tutta la cucina, come era tradizionalmente, ma di rivestire con piastrelle o altri materiali solo la fascia tra mobile e pensili. Questa fascia viene comunemente chiamata paraschizzi.
Il paraschizzi svolge prima di tutto un ruolo funzionale: protegge il muro da acqua e schizzi vari durante la cottura dei cibi.
E’ necessario quindi che sia lavabile, igienico e che resista bene all’usura del tempo.
Ma in secondo luogo svolge un aspetto decorativo, che caratterizza tutta la cucina.
Esistono tante tipologie e materiali diversi in commercio, il più classico è in ceramica.
In questo progetto abbiamo scelto delle piastrelle esagonali, alcune con trama, altre neutre. La posa è stata attentamente progettata e per dare ancora più carattere al rivestimento nella parte laterale si è creato un gioco di pieni e vuoti con le piastrelle.
E tu cosa hai scelto come paraschizzi per la tua cucina?
Il terrazzo
Soprattutto in questo periodo storico la possibilità di avere un proprio spazio esterno è un plus non indifferente.
I terrazzi richiedono manutenzione nel tempo, per non creare spiacevoli infiltrazioni all’appartamento sottostante. In base alle casistiche si può valutare se intervenire puntualmente o con un rifacimento completo. Spesso i principali problemi sono l’errata pendenza di scarico e l’usura dello strato impermeabilizzante.
Bisogna avere molta attenzione nel rifacimento, la guaina deve avere i giusti risvolti anche sui bordi esterni e la pendenza, data dal nuovo massetto, deve garantire il corretto scolo delle acque evitando la creazione di ristagni.
In questo progetto abbiamo optato per un rifacimento completo di terrazzo fioriere.
Ora serve qualche spunto per l’arredamento, chi ha voglia di dare qualche consiglio?!
Il mobile bagno è la parte più importante dell’arredamento di questa stanza.
La prima cosa fondamentale è valutare bene gli spazi, e la seconda è valutare bene le esigenze.
Quali sono le cose principali da stabilire: tipologia, materiale mobile, tipo di lavabo e rubinetteria.
Tipologia di mobile: ci sono mobili a terra, che permettono di sfruttare meglio tutto lo spazio e se non si dispone di un locale a parte per la lavanderia, di nascondere la lavatrice o mobili sospesi che lasciano quindi libero il pavimento sottostante essendo fissati direttamente sulla parete.
Materiale del mobile; legno, MDF, nobilitato o laminato sono i materiali normalmente utilizzati.
Lavabo: in base al tipo di mobile scelto possiamo avere i lavabi a incasso, che permettono maggiore profondità dello stesso, da appoggio, ce ne sono tantissime forme e dimensioni, o integrati al mobile, ossia un piano unico che diventa esso stesso lavabo.
Rubinetti: i rubinetti vanno scelti in funzione del lavabo, possono essere da appoggio o da parete, ma oltre a un discorso estetico fondamentale è la funzionalità. Il getto d’acqua deve essere centrato nel lavabo alla corretta altezza per evitare fuoriuscite d’acqua.
E tu che scelta mobile hai scelto per il tuo bagno?
Scegliere il piatto doccia giusto è il primo passo per una doccia perfetta!
Sui piatti doccia al giorno d’oggi si apre un mondo molto ampio, che va dalla scelta dall’altezza alla tipologia di materiale.
La nostra doccia può essere “filo pavimento” o “con gradino”, quali sono i vincoli per poter decidere?
Per prima cosa ovviamente la posizione dello scarico e la possibilità di dare la giusta pendenza allo stesso, e poi sicuramente il materiale in cui vogliamo il nostro piatto doccia.
Un piatto doccia in ceramica tradizionale avrà maggiore spessore e sarà quindi rialzato, mentre materiali più innovativi (resina, pietra ricostruita, marmoresina, acrilico, resina e fibra di vetro) o piastrelle, permettono di poter realizzare piatti doccia di spessore inferiore fino anche alla stessa quota del pavimento attorno. Questa seconda scelta permette inoltre di poter creare la doccia del formato e della dimensione che più si preferisce.
Come è fatta la tua doccia?
Le piastrelle sono usate principalmente nei locali di servizio e non esiste uno schema di posa prestabilito, si può dare libero sfogo alla propria fantasia.
Soprattutto quando un ambiente è piccolo, come il bagno di servizio, un buon modo per valorizzarlo e personalizzarlo è creare una parete diversa, creando uno sfondo ceramico ad effetto che da solo arreda l’intero bagno.
Hai anche tu in casa una parete piastrellata speciale da mostrarci?
RISTRUTTURAZIONE STEP BY STEP
STEP 15 – FINE, 3 parte
E finalmente: la zona giorno!
Dall’ingresso si apre il living, un salone doppio dove i materiali che abbiamo scelto si sposano perfettamente con la tradizione decorativa di rivestimenti e cornici.
Due pareti sono rivestite da boiserie a tutta altezza mentre sulle altre si aprono le finestre e la porta scorrevole, totalmente vetrata della ditta Lualdi, a divisione dell’angolo studio, fondamentale in una casa, ancora di più in questo periodo storico.
A soffitto una striscia led illumina in modo omogeneo l’ambiente con una luce calda e uniforme.
E con questo ultimo post vi auguro buone vacanze e vi aspetto a settembre con nuovi lavori!
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