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Giorgio Rigato
UICI: UNA CHIESA CON L’INFALLIBILITA’ DEL SUO PAPA, CON LE SUE LITURGIE E ORA ANCHE CON IL VOTO DELL’OBBEDIENZA.
Inizio questa riflessione ricordando che sono un cattolico praticante e che mai mi permetterei di essere blasfemo nei confronti della chiesa cattolica, ma un parallelismo diventa difficile da non fare.
Durante l’ultimo fine settimana di ottobre UICI ha celebrato l’assemblea dei quadri dirigenti e naturalmente la cerimonia come da normale prassi è stata officiata dal Presidente nazionale.
Presidente che non ha perso l’occasione per far chiaramente capire che lui il presidente di tutti proprio non riesce ad esserlo, non c’è nulla da fare.
Naturalmente ascoltare tutta la cerimonia durata due giorni era impossibile per qualsiasi umano, non tanto per la durata, quanto per la scarsità di spunti degni di nota.
Non si può radunare quasi duecento persone per parlare di come iscrivere o cancellare i soci e non fare per esempio il punto sul lavoro della commissione che sta lavorando alla variazione dello statuto.
Argomenti dichiarati non trattabili, poi trattati abbondantemente dal presidente: vedi politica associativa e questioni legali;
interventi di tre minuti per tutti con repliche lunghissime del presidente che praticamente ha monopolizzato l’assemblea;
giudizi irrispettosi su interventi di persone dell’opposizione: non puoi dire ad una persona che ha fatto un intervento su cui puoi essere in disaccordo, che ha buttato via il suo tempo per niente (vedi intervento di Palummo).
E’ chiaro che un presidente che si comporta in questo modo è un uomo che sa imporre, che sa comandare, che per questo diventa anche autoritario, ma non è assolutamente in grado di confrontarsi con le persone, non riesce a diventare autorevole, non potrà mai essere riconosciuto come guida di tutti.
Ma l’omelia della cerimonia ha riguardato il concetto di “RISPETTO DEGLI ORGANI ASSOCIATIVI”!!!
Quali sono i principali organi associativi?
Il congresso
Il consiglio nazionale
Il collegio dei probi viri
Il presidente nazionale
La direzione nazionale
Bene, questi organi non sono delle divinità, sono entità che si concretizzano in una o più persone.
E queste persone non è che diventano infallibili perché sono state votate o nominate!! (poi andrebbe capito bene come siano state votate o nominate).
Questi organi dunque non sono da rispettare solo perché eletti o nominati, ma sono da rispettare se una volta eletti o nominati, riescono ad essere CREDIBILI e AUTOREVOLI.
Brevemente prendiamo in considerazione questi organi.
In questo momento, dopo gli accadimenti degli ultimi tre anni può essere credibile e autorevole l’organo dei probi viri?
Il primo che ha tolto credibilità e qualsiasi autorevolezza all’organo dei probi viri è stato proprio il presidente nazionale:
il collegio ha preso una decisione a lui avversa e il presidente stesso ha di fatto cestinato l’organo: ha trovato una magagna che non c’entrava nulla con la decisione del collegio, magagna che conosceva benissimo fin dal 2020 anno in cui aveva sempre il presidente, insediato il collegio, e lo ha sostituito con un nuovo collegio.
Il consiglio nazionale.
Sempre il presidente UICI ha rispettato talmente questo organo che nell’agosto del 2022, ha pensato bene di candidarsi alle elezioni politiche schierandosi con un preciso partito senza comunicare nulla a questo organo; primo presidente UICI candidato alle elezioni politiche!!
Si tenga conto che per statuto (che anche qui e forse soprattutto qui andrebbe cambiato), il presidente nazionale è il più alto rappresentante dell’associazione a tutti i livelli, quindi è evidente che indiscutibilmente ha di fatto trascinato nella sua scelta politica del tutto personale, tutta l’intera associazione.
Consiglio nazionale rispettato tantissimo soprattutto quando, essendosi fatto non più completamente prono al pensiero presidenziale è stato di fatto sostituito mediante un congresso straordinario che per poter avere luogo ha visto articoli di statuto prima inseriti, poi cancellati; Tra l’altro la vicenda del congresso straordinario è anche oggetto di vicende legali non ancora concluse.
E sempre al consiglio nazionale è stata riconosciuta un’autorevolezza strabiliante quando, durante la prima riunione dopo il congresso straordinario 2023, tutti i consiglieri sono stati costretti a leggere il giuramento imposto dal presidente!!
E il famigerato Congresso??
Tralasciamo in questa occasione il problema di come lo statuto consenta agli associati l’espressione del loro voto!!
Beh, il congresso 2023 ha certificato che almeno un terzo dell’associazione non si riconosce nella presidenza Barbuto; ebbene il Papa della chiesa UICI come tratta questa parte di associazione?? Che rispetto porta al congresso?
Dapprima si sono dati tre consiglieri a questo terzo di elettorato su 24 eletti, poi non contenti dei tre se ne è tolto uno facendoli rimanere in due, e ad ogni occasione i rappresentanti di questo terzo di associazione vengono trattati come delle pezze da piedi!!
Strano modo di rispettare il congresso.
Ma forse siamo noi a sbagliare perché la chiesa UICI ha il suo papa infallibile!!
E allora, per poter capire il senso dell’omelia Barbutiana, andrebbe un attimo cambiato il paradigma:
tutti debbono, comunque sia, credibilità e autorevolezza a parte, rispettare gli organi associativi, meno il Presidente che su tutto e su tutti può fare quello che vuole.
Quindi siamo arrivato al voto dell’Obbedienza.
E guai a dire in pubblico queste cose, si fa il male dell’associazione e dei ciechi, guai a parlare con la stampa!! Guai a scrivere sui social di queste cose!! Guai ricorrere alla magistratura!! Solo il presidente ha facoltà di ricorrere alla magistratura visto che lo ha fatto per primo mettendo la persona Barbuto contro sé stesso in qualità di presidente UICI!!!
Chi ascolta non sa delle carte dell’Unione, delle riunioni dell’Unione!! Quindi non può capire!!
La politica, quando elargisce i finanziamenti a UICI attingendo ai soldi di tutti gli italiani, non interessa che conosca le beghe dell’Unione!!!
Alla dirigenza importa nulla che chi fa un lascito testamentario conosca il modo di operare che ora vige in questa associazione!! L’importante è che arrivino più soldi possibile e la cenere deve rimanere ben nascosta sotto il tappeto. Ma noi ciechi, siamo prima ciechi e poi cittadini o viceversa!! Io ho come l’impressione che molti di noi in questo senso abbiano davvero smarrito il senso civico dell’essere cittadini.
Il problema è che mai come oggi l’associazione è stata travagliata da divisioni che diventano via via sempre più profonde.
E naturalmente la presidenza è conscia del problema, ma è incapace di porvi rimedio e continua a divaricare le fratture invece che cercare degli accomodamenti, forte del fatto che lo statuto associativo concede alla presidenza i “PIENI POTERI”.
E qui si giunge al solito dilemma: come uscirne?
Volere bene all’associazione significherebbe, in questo momento, riunirsi tutti intorno ad un tavolo, ammettere che dare ad un solo uomo i pieni poteri non sia la strada più giusta, soprattutto alla luce di quanto osservato in quest’ultimo trentennio, e provare a rivedere completamente lo statuto per evitare di finire in situazioni come quella attuale una volta che il dominio Barbuto sarà terminato.
Perché cambiare tutto lo statuto: perché oggi lo statuto è incentrato sull’uomo solo al comando, presidente con i pieni poteri.
Ma questa potrebbe essere davvero una strada percorribile in modo concreto?
Evidentemente no, per due motivi:
Non ci sono persone autorevoli in grado di traghettare l’associazione verso un nuovo statuto condiviso
Come si può pensare di cambiare totalmente lo statuto se non si è riusciti neppure ad inserire la clausola dell’incandidabilità dei dirigenti durante il congresso straordinario del 2023??
E qualcuno mi dirà: ma perché continuare a parlare sempre di queste cose?
Si continua a parlare di queste cose per un motivo molto semplice: l’associazione, negli ultimi trent’anni, ha fallito completamente su due pilastri portanti di quella che dovrebbe essere la sua mission: scuole e lavoro.
Oltre a questo ha continuato a mantenere una pesantissima e fastidiosissima ambiguità sul rapporto con i ciechi:
una volta per tutte, chi vuole rappresentare UICI, i suoi 36mila associati o tutti i ciechi?
Perché se deve rappresentare tutti i ciechi deve cambiare registro e diventare inclusiva cosa che ora non sta avvenendo neppure con i suoi stessi associati; se invece deve rappresentare solo i suoi associati allora lo stato deve finanziare in rapporto agli associati e in questo modo UICI morirebbe istantaneamente.
Ora, se in condizioni pre 2022 l’associazione navigava portandosi addosso i fallimenti e l’ambiguità sopra citata, come si può pensare che ora possa occuparsi con un indispensabile cambio di marcia, delle tre questioni di cui sopra essendo immersa in beghe legali che la impantanano ogni giorno di più?
E come si può pensare che queste beghe legali possano avere pacifiche soluzioni se chi dovrebbe essere il presidente di tutti, mena manganellate continuamente contro chi non gli va a genio?
Che piaccia o meno, querele o non querele, questa è una presidenza che era nata per portare il rinnovamento ed è diventata la presidenza che ha cestinato l’autorevolezza dei principali organi associativi, cosa che non era mai stata causata da nessun’altro presidente.
E con questo andiamo tutti in pace.
Non rimandare a domani la tua vita.
Sii ottimista e un vero mercante di speranza. Ma soprattutto sii realista. Incidenti, malattie, morte, possono accedere in ogni momento. E nella natura umana pensare che queste cose succedono solo agli altri. Le persone sagge, le persone di fede, sanno che la fugacità è la legge della vita. I nostri giorni sono contati.
Non rimandare a manifestare il tuo amore. Non trascurare le persone care, i legami importanti, a scapito del lavoro, lasciandoti prendere dai risultati e dalla rincorsa di qualcosa che in realtà non vale la pena.
Non rimandare il tuo amore, il tuo affetto... per non rimpiangere un giorno di non aver detto abbastanza "ti voglio bene" a chi ti sta accanto; per non rimpiangere di non aver trascorso abbastanza tempo con la persona amata; per non rimpiangere di non essere stato più felice, perché ti sei lasciato schiacciare dall'abitudine e dall'apatia, invece di guardare il mondo e gli altri con gli occhi del bambino.
È triste constatare come maggior parte delle persone rimanda la felicità. La vita è un viaggio bello, anche se breve. Goditi il cammino. Ogni nuovo giorno è un dono di Dio: accoglilo con gratitudine e vivilo bene ❤️🙏 P Nikola Vucic
23 Ottobre 2024-Roma, passeggiata con cani guida. Brambilla: bene novità in manovra
23 ottobre 2024
Roma, 23 ott. (askanews) - Passeggiata con i cani guida e d'assistenza e i loro conduttori in centro a Roma, davanti ai palazzi delle istituzioni, per sensibilizzare sul problema dell'accesso di persone cieche, ipovedenti o disabili con i loro cani in luoghi pubblici o sui mezzi di trasporto. Un'iniziativa promossa dall'on. Michela Vittoria Brambilla, componente della commissione Affari sociali della Camera, prima del convegno "Tra diritti e libertà, un cammino comune. Norme, leggi e comportamenti sociali a tutela del cane guida e di assistenza" organizzato dall'Unione Italiana Ciechi e Ipovedentialla Camera. Brambilla, prima firmataria della pdl 1485 che estende campo di applicazione e tutele per l'accesso con i cani guida e cani d'assistenza, ha spiegato: "Con la manovra sono state recepite quasi tutte le previsioni della mia proposta di legge, quindi si estenderà il libero accesso alle persone accompagnate dal proprio cane di assistenza nei luoghi pubblici, nei luoghi aperti al pubblico e sui mezzi di trasporto pubblico, non solo alle persone ipovedenti ma a tutte quelle affette da disabilità di vario genere, che hanno bisogno della compagnia di un cane d'assistenza". "Inoltre - ha aggiunto - è stato stanziato un milione di euro per il trasporto pubblico perché possa meglio accogliere questi animali e 400mila euro per il registro che andrà a tenere i cani d'assistenza schedati. Infine nella proposta di legge a mia prima firma sono state raddoppiate le sanzioni per chi non lascerà il libero accesso a questi cani d'assistenza, arriveremo a 5.000 euro di sanzione per chi non adotterà la norma, cosa che dovrebbe essere dettata dal buon senso e dalla civiltà, non da una legge".
Roma, taxi rifiuta corsa a due non vendenti a causa del cane: multa da 2.700 euro Il tassista ha rifiutato di far salire a bordo l'animale guida della coppia. L'uomo è stato rintracciato dalla polizia e sanzionato
Importante da conoscere:Con il termine “cani d’assistenza” si indicano tutti i cani che assistono persone con disabilità fisiche, cognitive o mentali, svolgendo alcune funzioni che l’individuo con disabilità non può eseguire autonomamente. Si tratta di un termine “ombrello”, che include i cani guida per ciechi e ipovedenti, i cani per sordi, i cani d’assistenza alla mobilità, i cani d’assistenza per disturbi da stress post-traumatico, per l’autismo e i disturbi dello sviluppo, i cani da allerta/risposta medica (cane d’allerta diabete o altre malattie metaboliche, epilessia, ecc.).tutte le altre categorie di cani da lavoro (es. cani operativi nelle Forze Armate e nella Polizia, cani da ricerca in superficie o su macerie, detection dogs, ecc.), NON sono riconosciuti cani di Assistenza. I cani d’assistenza alle persone con disabilità dovrebbero avere agevolazioni analoghe a quelle previste per i cani guida: i proprietari possono farsi accompagnare dal proprio cane nei viaggi su ogni mezzo di trasporto pubblico senza dover pagare per l’animale alcun biglietto o sovrattassa, ed è riconosciuto altresì il diritto di accedere in tutti gli esercizi aperti al pubblico con il proprio cane d’assistenza. Tuttavia, in Italia, le modalità di formazione e riconoscimento dei cani d’assistenza sono ancora in fase di definizione ed implementazione. Per rispondere alla necessità di regolamentazione e standardizzazione negli ultimi anni il settore dei cani d’assistenza ha visto crescere la collaborazione e il dialogo tra istituzioni e stakeholder. Importanti novità sono in arrivo….
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