Valentina Alberti - Psicologa

Psicoterapia per bambini, adolescenti, genitori e giovani adulti.

Photos from Valentina Alberti - Psicologa's post 04/03/2024
01/03/2024

Vi aspettiamo a Casa nel Parco - la Casa del Quartiere a Mirafiori Sud

04/02/2024

Con oggi si conclude il training theraplay e MIM la nostra comunità di terapeuti Theraplay sta crescendo 🎈🎈🎈🎈🎈 grazie a tutti per queste giornate speciali

Photos from Theraplay Italia's post 03/02/2024

Formazione di quattro giorni quasi alla conclusione💪🏼

07/09/2023

Questa è la classica immagine che troviamo in aereo e ci spiega come mettere in sicurezza noi e i bambini in caso di pericolo.

Cosa c’entra con la psicologia?
Dovete sapere che molto spesso porto proprio questo esempio ai genitori quando parliamo di REGOLAZIONE EMOTIVA.

Il genitore ha un ruolo indispensabile nel regolare il proprio bambino quando ha un’attivazione emotiva, MA potrà farlo solo se è in primis lui abbastanza regolato.

Quando noi siamo disregolati emotivamente è come se fossimo in pericolo. Quando ci sentiamo in pericolo non possiamo essere d’aiuto agli altri. Quindi se da disregolati proviamo a regolare un bambino, è molto probabile che si disregolerà ancora di più.

E allora cosa fare?
Proprio come ci insegnano in aereo, prima il genitore si mette in sicurezza, si regola e si calma (respirando, bevendo un po’ d’acqua, sciacquandosi con acqua fresca, anche andando un attimo in un’altra stanza) e solo dopo potrà tornare dal bambino aiutandolo a gestire le sue emozioni.

I bambini attivati emotivamente non hanno per forza bisogno di tempestività, ma di EFFICACIA. Meglio intervenire un po’ dopo, essendosi calmati, piuttosto di intervenire subitissimo ma in modo agitato.

N.B.: se ci si allontana dal bambino, quest’ultimo deve essere in sicurezza a livello fisico.
N.B.2: quando ci si allontana dal bambino, è SEMPRE importante poi tornare da lui, anche se sembra essersi calmato da solo.

Che ne pensate? Ci avevate mai pensato?
Tutto questo si puó approfondire con il Circolo della Sicurezza (COS-P, storie in evidenza)!

04/01/2023

E voi? Cosa vi augurate per questo #2023? Se vi va aspetto le vostre parole o i vostri pensieri qui e in Dm.
Auguri di buon anno in ritardo🥂

04/01/2023

Come ogni anno, ispirata da , scelgo una parola che possa guidarmi durante l’anno. Non è un buon prosposito, ma quasi un augurio che mi faccio.✨

La parola-guida che scelgo per questo anno è COSTRUIRE!

Dopo il Coraggio che mi ero chiesta nel 2020, il Tempo che mi sono ripromessa nel 2021 e la capacità di Sognare riscoperta nel 2022, forse è arrivato il momento di credere di poter Costruire, consapevolmente, nel qui e ora, giorno dopo giorno, mattoncino dopo mattoncino, prendendo ció che la vita mi proporrà🧱.

E voi? Cosa vi augurate per questo #2023? Se vi va aspetto le vostre parole o i vostri pensieri qui e in Dm.
Auguri di buon anno in ritardo🥂

04/01/2023

Come ogni anno, ispirata da , scelgo una parola che possa guidarmi durante l’anno. Non è un buon prosposito, ma quasi un augurio che mi faccio per questo #2023 ✨

➡️ prossimo post

28/11/2022

L'umiliazione reiterata costituisce per il cervello umano un pericolo e in situazioni di pericolo si attivano i sistemi sottocorticali primitivi di difesa che ci spingono ad agire tre possibili risposte al fine di sopravvivere: "attacca, fuggi o congelati!"
L'apprendimento dunque non può avvenire in tali circostanze.. è fisiologia!! 🧠
Inoltre l'umiliazione reiterata, in quanto pericolo e in quanto agita in un contesto dove invece il bambino dovrebbe sentirsi al sicuro e protetto dall'adulto, costituisce un'esperienza potenzialmente traumatica a livello relazionale..
Sono queste le basi su cui vogliamo e pensiamo di promuovere la crescita educativa e l'apprendimento dei nostri bambini e ragazzi?

Grazie a Dott.ssa Camilla Mastrazzo Psicologa per questi riassunto scritto!

12/09/2022

Ciao, sono un bambino e quando mi allontano da te, caro genitore, per giocare, correre, andare a scuola, ecc… sto soddisfando un mio bisogno importantissimo: ESPLORARE IL MONDO!

So che quando ti dico di lasciarmi fare da solo o che non voglio tornare a casa perchè sto bene a scuola o al parco, tu puoi pensare che ti sto RIFIUTANDO, ma non è affatto cosi.

Anzi, io ho BISOGNO che la tua mano sia il mio trampolino di lancio per continuare a esplorare.
Quando mi allontano ho bisogno di te tanto quanto le volte che chiedo le coccole.

Certo, il tuo modo di essere con me mentre esploro sarà diverso, ma per me è fondamentale sapere che mi guardi, che mi ammiri, che mi aiuti se mi vedi in difficoltà e che mi apprezzi e ti diverti a stare con me.
Quando ricevo tutto questo ho la SICUREZZA che posso esplorare serenamente, perchè non ho paura di perderti. So che ci sei sempre!

[È normale a volte sentirsi rifiutati, indesiderati o non importanti per i nostri figli. Capire quali bisogni ci sono dietro ci aiuta a leggere il comportamento del bambino, che non è mai contro di noi.]
Vi è mai successo? Come avete reagito?

11/05/2022

RED
Qualche settimana fa ho visto questo cartone animato e l'ho profondamente amato e apprezzato.
Senza fare spoiler, il tema è la temutissima pre-adolescenza, fase di vita che mette a dura prova tanto i ragazzi quanto i genitori.

Meilin, la protagonista, ha 13 anni e da figlia modello, ubbidiente e studiosissima rischia di trasformarsi in tutt'altro... e questa trasformazione scoprirà essere dovuta alle sue EMOZIONI, forti e dirompenti.
Questa, in fondo, non è altro che la storia di una bambina che crescendo scopre di avere un potere: la gestione di ciò che prova. Meilin scoprirà presto che questo potere, se si esercita a usarlo bene, può giocare parecchio a suo vantaggio.

In questo cartone troverete tutta la molteplicità e la complessità della pre-adolescenza: la relazione con i genitori, le imprescindibili amicizie, le prime cotte, gli idoli cantanti, il primo accenno a una propria identità, le responsabilità delle prime scelte...

Quello che ho trovato però magistrale è la rappresentazione di una dinamica classica tra genitori e figli: la mamma guarda Meilin con gli occhi della sua storia, del suo passato, e questo inizialmente le impedirà di sintonizzarsi su ciò di cui la figlia ha bisogno.

Red è un cartone che mette al centro l'evoluzione, non solo dei piccoli, e quindi non potevo non amarlo: "niente resta uguale per sempre".
Lo consiglio a tutti, a chi ha figli tra gli 11 e i 13 anni, ma anche a chi non ha figli, a chi li ha piccoli, a chi li ha grandi, a chi è grande e a chi si sente piccolo... perchè "tutti noi abbiamo la nostra bestia interiore".

Voi lo avete visto? Che ne pensate?
Vi ho incuriositi?

20/04/2022

Chi di noi non si sente indurito dalla vita?
Penso che chiunque possa avere a mente cosa intendiamo. Di solito si ritiene che sia ciò che abbiamo passato che ci abbia induriti, disillusi, alienati.

E se invece fosse stato il fatto di esserci protetti troppo dalla sofferenza derivata da ciò che abbiamo passato?

Proteggersi è normale e sano, quando ci capita qualcosa di spiacevole il primo obiettivo è sopravvivere, in senso pratico ma anche e soprattutto in senso emotivo. Bando alle ciance, si fa quel che è più utile nell'immediato.
Il fatto che proteggerci dalla sofferenza funzioni a breve termine ci illude, però, che possa essere la soluzione anche a lungo termine.

Purtroppo non è così e in fondo lo sappiamo un po' tutti. E' che non ci sembra mai il momento giusto da dedicare a quella sofferenza e nel frattempo passano le settimane, i mesi, gli anni...
Il momento giusto probabilmente non esiste, ma ogni momento può diventare quello buono per decidere di guardare negli occhi la sofferenza, magari facendoci prendere per mano da qualcuno.

Perchè come vi dicevo nelle stories la scorsa settimana, forse possiamo anche farcela da soli, ma CHE FATICA fare sempre tutto da soli!

E voi come gestite la sofferenza? Riuscite a guardarla negli occhi? Vi fate aiutare in questo?

Photos from Valentina Alberti - Psicologa's post 07/04/2022

ESSERE GENITORI: CHE RESPONSABILITA'!
Quando sono andata a conoscere i genitori di un asilo nido, ciò che è subito emerso è la grande responsabilità che caratterizza la genitorialità e la fatica che ne consegue.
Vi do allora tre notizie.

La "cattiva": sì, i vostri figli hanno bisogno che proprio voi siate adulti responsabili per loro... sempre! E questo, lo so, può essere davvero molto faticoso.

La "buona": l'evoluzione e la natura hanno già pensato a tutto. L'attaccamento e l'accudimento guidano la relazione genitore-figlio (vi lascio i miei post in merito nelle storie), quindi quando siete affaticati provate ad affidarvi alla vostra pancia e sintonizzatevi con vostro figlio: sentirete cosa fare!

La notizia di consapevolezza: a volte però la fatica diventa quasi ingestibile, nonostante l'evoluzione. Questo perchè nessuno insegna a essere genitori, anzi, lo si impara essendo stati figli.
Questo come vi fa sentire? Già, alcune cose forse vi piacciono, ma altre no.
Ecco allora che può aiutarci accettare il fatto che alcune esperienze con i nostri genitori non siano andate del tutto per il verso giusto, MA che non è mai troppo tardi per darsi nuove opportunità con i propri figli nel qui e ora. Noi psy dell'età evolutiva possiamo accompagnarvi in questo.

Che ne pensate? Anche voi a volte vi sentite schiacciati dalla responsabilità di essere genitori?

Photos from Noemi Bertinotti psicologa's post 22/03/2022

Se siete di Racconigi e dintorni puó interessarvi questo nostro nuovo corso!

Ci aiutate a condividere?🙏🏼

17/03/2022

GIOVANI ADULTI
Cosa vuol dire essere giovane? E chi sono i giovani adulti?

Lo psicologo sociale Kenneth Keniston ha evidenziato come la società industriale abbia introdotto la fase dell’adolescenza tra l’infanzia e l’età adulta e come la società post-industriale abbia fatto nascere una nuova età: la fase giovanile, che va dai 19 ai 30 anni circa.

Lo psicologo Jeffrey Arnett ha coniato il termine emerging adulthood, che è caratterizzata da: ESPLORAZIONI IDENTITARIE, che continuano anche dopo l’adolescenza; INSTABILITA' dovuta alla ricerca di un proprio posto nel mondo; FOCALIZZAZIONE SUL SE', sulle proprie risorse e sui propri obiettivi; sensazione di PRECARIETA'; ma comunque fase delle POSSIBILITA', in quanto periodo dinamico di esplorazioni e opportunità.

Il compito evolutivo del giovane adulto è dunque l’individuazione della propria identità e del proprio posto nel mondo.
Spesso, però, abitano ancora con i genitori, non hanno un lavoro stabile (per cui è richiesta esperienza che nessuno fa fare) o frequentano un percorso di studi lungo e tortuoso e tutto ciò non agevola la realizzazione di sè.

Il rischio, negli ultimi anni amplificato dalla pandemia e ora dalla guerra, con conseguente crisi economica e sociale, è l’alienazione: la marginalità, la fragilità emotiva, l’abbandono degli ideali e dei ruoli, l’instabilità dell’identità.
È quindi possibile che possano insorgere malesseri psicologici, dovuti alla poca o nulla serenitá con cui i giovani devono affrontare i cambiamenti di questa fase evolutiva.

Non si è più piccoli, ma sembra di non essere nemmeno abbastanza grandi.

[Se stai attraversando questa fase di vita e ti senti in difficoltà, potresti trarre giovamento da un percorso di supporto psicologico. Le sfide che dovrai affrontare possono mettere alla prova il tuo benessere e influenzare la tua vita quotidiana. Affidarti a un professionista può aiutarti a superare questo blocco evolutivo!]

Photos from Valentina Alberti - Psicologa's post 07/03/2022

PARLARE DI GUERRA AI BAMBINI
Si può parlare di guerra ai bambini? E se si può, come si deve fare?

Ieri Francesca Agnese mi ha girato una storia per farmi leggere un articolo pubblicato su il Post da Gianluca Briguglia (link nelle storie) che si intitola "Ho dovuto spiegare (male) la guerra a mia figlia".

Effettivamente era un po' di giorni che pensavo di scrivere un post, ma il tema è complicato e non va banalizzato.
Francesca Agnese però mi ha dato un ottimo assist e mi ha ricordato che è importante parlarne.

Spero che questo post possa esservi utile per riflettere.
Ma ricordate che nessun adulto è perfetto e nessun bambino ha bisogno della perfezione. Abbiamo probabilmente spiegato male tante cose ai bambini e ancora lo faremo, ma non è mai troppo tardi per migliorare la nostra consapevolezza.

Buona lettura! Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate e condividete il post🙏

23/02/2022

BOLLE DI...
Quando i bambini ci sembrano infastiditi, pensierosi, preoccupati, ecc. per aiutarli possiamo usare le bolle di sapone. Come???

Soffiamo noi le bolle e poi facciamole soffiare anche ai bambini. Mentre le bolle fluttuano nell'aria chiediamo come sono, di quali colori, di quali forme. E poi chiediamo anche come si sentono, cosa sta dicendo in quel momento la loro testa.

E poi possiamo dire loro di immaginare di prendere i pensieri e di metterli in una bolla di sapone, per ogni bolla un pensiero. Osserviamo la bolla che sale nel cielo e aiutiamo i bambini a visualizzare il pensiero che vola via. Che sensazione lascia nei bimbi?

La stessa cosa si può fare con le preoccupazioni, le paure e tutte le emozioni spiacevoli. Chiediamo ai bambini che cosa li preoccupa e poi consentiamo loro di soffiare quella precisa emozione nella bolla di sapone scelta, per farla volare lontana da loro.

Questi sono piccoli esercizi, o meglio momenti, di mindfulness, cioè di CONSAPEVOLEZZA. Quando si è agitati e si è in tensione per qualcosa, infatti, può bastare fermarsi e tornare nel qui e ora per calmarsi.
Per i bimbi potrebbe non essere scontato, ma se aiutati attraverso dei giochi che amano e li divertono possono esplorare agilmente il loro mondo interno e recuperare la calma.

Vi piace questo spunto?

Photos from Valentina Alberti - Psicologa's post 22/02/2022

Nonostante il tempo che stiamo vivendo ci stia davvero mettendo a dura prova, fisicamente e mentalmente, abbiamo sempre la possibilità di "costruire bambini forti", cioè di dare la possibilità ai nostri figli di sperimentare il ben-essere.

Questo è possibile perchè i bambini "forti" non sono i bambini che non vivono nessuna difficoltà, che sono circondati da persone sempre felici e che hanno una vita facile.
I bambini "forti" sono quei bambini che, nonostante ciò che la vita mette loro davanti, possono contare su adulti pronti ad accogliere le loro emozioni.
I bambini "forti" sono quei bambini che giorno dopo giorno costruiscono un linguaggio emotivo comune con i genitori.
I bambini "forti" sono bambini i cui bisogni sono stati visti e capiti dai genitori.
I bambini "forti" sono bambini consapevoli, fin dove l'età glielo consente.

Il fatto è che tutto ciò non è così facile per gli adulti, che del linguaggio e dei bisogni dei bambini, soprattutto piccoli, a volte non capiscono granchè. E va bene così, succede spesso, ma nella nostra società sembra un reato poterlo dire!

Ecco perchè ho deciso di proporre un percorso di 10 incontri per genitori di bambini da 0 a 5 anni, per poterli accompagnare nel cammino della genitorialità.
Perchè genitori non si nasce, si diventa!
[swipe per saperne di più]

27/01/2022

IL TUO POSTO SICURO
>

Provate questo esercizio, che può essere fatto anche con i bambini.
Come vi sentite? Dove avete sentito la sensazione di sicurezza?

[tratto da Puliatti, 2017]

01/01/2022

SOGNARE✨
Ecco la mia parola-guida per il 2022.
Sono quasi due anni che non mi permetto di sognare.
Mi do solo obiettivi.
E sognare e darsi obiettivi sono due cose molto diverse.
Spero che il nuovo anno possa concedermi di tornare a sognare, senza sentire troppo il senso del dovere, il dovere di realizzare tutto e subito.
Spero che il 2022 mi accompagni nel sognare per il semplice piacere di sognare, assaporando ogni istante.

Voi avete pensato alla vostra parola-guida per il 2022?

Se non sapete di cosa parlo leggete il mio post precedente o quello di che ogni anno propone questa condivisione✨

Buon anno a tutti, vi e ci auguro il coraggio di sognare🌈

30/12/2021

TEMPO
Il primo giorno del 2021 ho scelto questa parola-guida per i 365 giorni successivi. Seguendo Nunzia Cillo che lo propone ogni anno, l'idea è quella di farsi ispirare e guidare da una parola che in quel preciso inizio anno è significativa per noi, risuona per qualche ragione.

Dopo quasi un anno mi guardo indietro e inaspettatamente mi rendo conto che un po' ce l'ho fatta.

Mi sono ripetuta tantissime volte "sei in tempo nel tuo tempo", cercando di accettare tutti quei momenti in cui mi sentivo in ritardo.
Ho dovuto prendermi tanto tempo da dedicare alla salute e ho provato a non vederlo come tempo perso, ma come tempo per me.
Ho continuato a prendermi il tempo per la mia terapia personale, a volte tanto dolorosa ma sempre altrettanto utile.
Mi sono presa il tempo per delle ferie, che da libera professionista sembra di farsi un torto.
Mi sono presa il tempo di piangere, di singhiozzare proprio, che quando uno ha tante cose da fare sembra tempo sprecato pure quello.

E mi sono poi presa altro tempo per stare il più possibile con me stessa. Il modo migliore che ho trovato è stato quello di scrivere un diario, quasi tutte le sere, prima di addormentarmi. Non credevo di farcela, mi annoio sempre facilmente. E invece ne avevo bisogno. E no, quando mi sono imposta di scrivere le cose per cui ero grata non ha funzionato. Ho scritto ciò che succedeva, ciò che mi passava per la mente, ciò che sentivo, così da avere la sensazione che le tante cose non si accumulassero e le custodisse invece il mio diario per me.

Non è magia, ma iniziare l'anno avendo il più possibile chiaro di cosa avessi bisogno ha fatto sì che anche nei momenti di buio e smarrimento ci fosse una forte bussola a guidarmi. Stava a me seguirla e ascoltarmi (spoiler: è difficile!).
E quindi sto già pensando alla parola-guida per il 2022, focalizzandomi su cosa sento e non su cosa voglio fare o raggiungere!

Ci vediamo l'1 gennaio per condividere le nostre parole? ✨

#2021

24/12/2021

BUONE FESTE!✨
Ieri è stato il mio ultimo giorno di lavoro, mi prendo qualche giorno di stop dallo studio, per tornare spero ancora più carica nel nuovo anno💪🏼

Quest’anno vorrei augurarvi una sola cosa, certamente non semplice e non banale, ma secondo me essenziale.

✨Vi auguro il coraggio di sognare!✨

Questi anni di covid, queste feste a metà, questi anni, mesi e giorni difficili possono aver messo in difficoltà i nostri sogni. Per sognare di questi tempi bisogna essere coraggiosi.
E allora io vi auguro di tenervi stretto il coraggio di sognare, a occhi aperti, a occhi chiusi, in piccolo, in grande, come volete… ma continuate a sognare, a sperare.
I nostri sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi (come dice )!

Buone feste, che possano essere il più possibile serene per voi e le vostre famiglie♥️

16/12/2021

Potrei scrivere tante cose in merito a questa citazione, ma mi limiteró a dirvi che la ricerca scientifica conferma ció che Madre Teresa di Calcutta disse.

Bambini e ragazzi non hanno bisogno di genitori perfetti, anzi i genitori che sono sempre sempre sempre disponibili sembrano risultare più invadenti che rispondenti.
Bambini e ragazzi hanno bisogno di sapere che, quando avranno bisogno, i loro genitori risponderanno in un tempo sufficientemente adeguato. Questo li rende affidabili.

E poi certo, bambini e ragazzi devono essere felici, cioè sereni e sicuri della relazione e di sè. Il loro obiettivo di vita non dovrebbe essere di rassicurare i genitori, rendendoli felici e tranquilli, altrimenti i ruoli si invertirebbero. Sono i genitori che dovrebbero rassicurare i figli; è la sicurezza che si crea nel rapporto che è la base per la “felicità”.

Vi interessa approfondire l’argomento? Secondo voi qual è il “mandato” dei genitori?

Photos from Valentina Alberti - Psicologa's post 09/12/2021

STRAPPARE LUNGO I BORDI
A costo di risultare banale vi consiglio la serie di , che credo sia una di quelle cose che per capirle fino in fondo bisogna vederle più volte, tipo Il piccolo principe.

A 'sto giro preferisco tacere e far parlare la serie che di certo non ha bisogno di me per essere presentata.
Ho scelto alcune delle citazioni che mi hanno colpita. La cosa potente è che credo funzionino anche decontestualizzate, ecco perchè le ho messe nero su bianco.
Risuonano in noi, facendo un effetto diverso in ciascuno. Ognuno le ricollegherà a istanti della propria vita.
Questa è la forza delle parole!

Quale citazione vi ha fatto riflettere maggiormente?
Voi avete visto la serie? Che ne pensate?

25/11/2021

VIOLENZA ASSISTITA
Oggi è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e nel cercare di dare il mio contributo alla riflessione su questa tematica così importante e seria, vi voglio parlare di ciò che spesso passa in secondo piano.

Il Cismai (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l'Abuso dell'Infanzia) definisce la violenza assistita come “il fare esperienza da parte del/la bambino/a di qualsiasi forma di maltrattamento, compiuto attraverso atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica, su figure di riferimento”.

L'impatto emotivo, cognitivo, comportamentale ma anche fisico di esperienze simili è ovviamente potenzialmente devastante, anche e soprattutto se si pensa che il cervello che dovrebbe elaborarle è ancora in piena formazione, senza dunque tutti gli strumenti utili all'integrazione di aspetti dolorosi, spaventosi e confusi.

Secondo , in Italia, in soli 5 anni dal 2009 al 2014, sono stati 427 mila i bambini testimoni diretti o indiretti dei maltrattamenti in casa nei confronti delle loro mamme.
Con l'isolamento da coronavirus bambine e bambini sono stati ancor più testimoni diretti della violenza di genere contro le loro madri, essendo così sovraesposti a tristezza, angoscia, paura, disperazione, senso d’impotenza per l’incapacità nel fermare la violenza e senso di colpa per non essere stati in grado di contrastarla.

La violenza contro le donne è un problema che riguarda tutti! Non riguarda solo l'oggi, ma anche e soprattutto il domani e la salute mentale delle generazioni future.

17/11/2021

TEMPO
"Non abbiamo poco tempo, ma ne perdiamo molto. La vita è sufficientemente lunga e ce ne viene elargita in abbondanza per il conseguimento di ciò che v'è di più grande, se si fa uso saggiamente di ogni sua parte; [...] ci accorgiamo che è passata, ma non ci siamo resi conto del suo trascorrere" [De brevitate vitae - Seneca]

Quando incontrai per la prima volta questa opera di Seneca al liceo me ne innamorai subito. Tutt'ora mi affascina, ma capisco solo adesso del cambio di prospettiva che ho avuto.

Se tra i banchi di scuola mi sembrava che mi stesse dicendo di non perdere tempo a lamentarmi inutilmente e piuttosto di sfruttare al meglio il tempo che la vita mi stava donando per raggiungere i miei obiettivi, ora mi sembra mi e ci dica di rallentare, di essere presenti a noi stessi durante il trascorrere, non unicamente alla fine.

Facciamo, facciamo, facciamo... e ci lamentiamo di non avere il tempo per le cose importanti, per gli affetti, per il relax. Ci accorgiamo che la giornata, la settimana, il mese, l'anno sono passati e ci chiediamo come sia possibile, noi dove eravamo?
E dato che, come spesso vi ho detto, siamo in tempo nel nostro tempo, da chi o cosa ci sentiamo costantemente rincorsi?

Forse possiamo provare a rallentare, almeno nella nostra mente, dando precedenza allo STARE piuttosto che al FARE?
Stare a contatto con le nostre emozioni, i nostri pensieri, le nostre sensazioni, i nostri 5 sensi... penso che Seneca lo avrebbe definito un uso saggio del nostro tempo⏳

Voi cosa ne pensate? Come interpretate le parole di Seneca?

11/11/2021

SE VUOI, PUOI❌
Una delle più celebri frasi motivazionali del web e non, che riprende il detto "volere è potere".

Voi cosa ne pensate? Ci credete?

Io più che crederci o no, mi sono resa conto col tempo e con l'esperienza professionale e personale che rischia di essere una frase DE-motivante.
Pensiamoci: se tutto ciò che voglio posso, allora se non ottengo è colpa mia che non ho voluto abbastanza.
E' ovvio che per poter fare qualcosa bisogna anche volerlo, cioè bisogna essere motivati, ma credo possa essere rischioso cercare nessi causali ovunque.

Tutte le frasi motivazionali che semplificano la complessità della vita rischiano di intrappolarci in una visione delle cose causa-effetto, rimandando spesso unicamente a noi la responsabilità dei fallimenti.
E in una società in cui già non è permesso fallire, sbagliare, rallentare, credo che tutto questo possa non fare così bene.

In più, se ci pensiamo, questa frase sembra anche voler intendere che bisogna volere qualcosa, ma lo sappiamo tutti quanto in questo caos di mondo che va ai 1000 all'ora a volte può essere difficile anche capire cosa si vuole davvero. E va bene così!

Va bene non sapere cosa si vuole in un certo momento di vita, come va bene rendersi conto che non si può ottenere tutto ciò che si vuole e che a volte ne abbiamo responsabilità, ma altre forse no.

Chiediamoci se le frasi motivazionali, spesso severe, ci sono d'aiuto e se invece amplificano solo il senso del dovere, allora allontaniamole.
La nostra motivazione interna sarà più che sufficiente!💪

Se la pensate diversamente, sono apertissima e curiosa di confrontarci.

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