Dott.ssa Federica Crisà - Psicoterapeuta

⏳ Si avvicina la data del primo incontro del nuovo programma de "Lo studiolo dell'alchimista".

📌 Il Dott. Marco Garzonio e la Dott.ssa Federica Crisà - Psicoterapeuta il 13 gennaio dalle 9 alle 13 presentano "Jung, Libro Rosso, Sandplay Therapy. Pensare per immagini, un'apocalisse moderna.

💻Link per il collegamento: https://us02web.zoom.us/j/84486776497?pwd=b1Jidnk3UTNOQ0c2K2QwbDZ2MlJvdz09

In vista del nuovo anno, il mio augurio passa attraverso queste parole.

« L’avvenire si crea in te e a partire da te. Guarda perciò in te stesso, non fare confronti, non misurare. Non c’è altra via simile alla tua. Ogni altra via ti ingannerà o ti sedurrà. Tu devi seguire la via che è in te” (C.J. Jung - Libro Rosso)

📌Lo Studiolo dell'alchimista torna più ricco che mai con gli !🔝

L'Aispt presenta il programma del 2024 con 10 incontri tematici online destinati a anche della
La Sandplay Therapy è un metodo che affonda le sue radici nel pensiero ed è stato elaborato da negli anni 60. Il metodo è utilizzato con bambini, adolescenti e adulti.

L’iscrizione dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2023.
Per informazioni ed adesioni
☎ 331.31.93.374
📧 [email protected]

Vi aspettiamo!

Segreteria scientifica e organizzativa:
Dott.ssa Paola Rocco - [email protected]
Dott.ssa Anna Sampaolo - [email protected]

Lo Studiolo dell'Alchimista
Programma gennaio - giugno 2023

Nella prima parte di questo anno siamo entrati nello "studiolo" di alcuni colleghi e colleghe psicoterapeuti ad orientamento analitico junghiano che ci hanno generosamente ospitati e fatto partecipi dei temi a loro cari relativi al lavoro psicologico con i pazienti, con i quali, in alcuni casi, utilizzano anche la Sand Play Therapy.
Ogni occasione si è rivelata preziosa per l’incontro e il confronto tra terapeuti di diverse esperienze e generazioni, perciò siamo lieti di diffondere dal sito dell'Aispt le registrazioni video di ciascun seminario con:

- Filomena Rosiello
"Fotografare le sabbie: un modo per leggere il controtransfert"
https://aispt.it/aispt-seminari-convegni/registrazione-prima-giornata-lo-studiolo-dellalchimista-2023/

- Ezia Palma
"Immaginazione attiva: il confronto con l'inconscio secondo C.G. Jung" seminario svolto in presenza presso la sede dell'Aispt

- Sonia Giorgi
"Il mito al Femminile"
https://aispt.it/aispt-seminari-convegni/registrazione-terza-giornata-lo-studiolo-dellalchimista-2023/

- Bob Mercurio
"Funzioni e tipologia: i Tipi Psicologici di Jung"
https://aispt.it/aispt-seminari-convegni/registrazione-quarta-giornata-lo-studiolo-dellalchimista-2023/

- Marco Garzonio
"Il Dio nascosto nella sabbia"
https://aispt.it/aispt-seminari-convegni/registrazione-quinta-giornata-lo-studiolo-dellalchimista-2023/

- Carlo Ruffino
"Numeri e colori nella sabbiera"

Arrivederci ai prossimi seminari!

La ferita che il non amore ci ha inferto è il ventre dal quale veniamo generati molte volte.
Se non siamo stati amati, non ci amiamo.
Alla carenza di amore per noi stessi corrispondono delle zone oscure nella conoscenza di sé.
Il principio dell'oracolo di Delfi "Conosci te stesso" dovrebbe essere integrato dal principio "Ama te stesso" poiché a livello psicologico conoscenza e amore sono inscindibili.
La ferita del non amato è la ferita dell'essere uomo: se vogliamo guarire questa è a quella che dobbiamo rivolgerci.
Un giorno l'uomo si trova scaraventato nel mondo, come in una "nascita prematura" che dura per tutta la vita, sentendosi familiare ed estraneo al tempo stesso, riflettendosi nell'altro e avvertendo un'abissale diversità.
Può ribellarsi a questa contraddizione e diventare un insulso ottimista che nega la segreta agonia dell'essere separato, o diventare un insulso pessimista che rifiuta la sicurezza e la vicinanza.
In alternativa, può affermare questa contraddizione: l'amore e la distanza dall'amore, la similarità e l'alterità, il calore dell'essere abbracciato e la freddezza dello spazio vuoto.
Amandosi come totalità, egli scopre un nuovo amore e si lascia alle spalle il vecchio amore fatto di debolezza e disperazione, in cui tratteneva ed era trattenuto, era vittima e carceriere.
Sperimenta ora un nuovo amore che riunisce in sé distanza dall'amore e essere non amato; un amore discreto e ardente che incorpora la solitudine; un amore che non ha un fine specifico ed è quindi aperto e disponibile; un amore che, amando le ferite d'amore, le guarisce.
E' magnifico essere solo se quell'uno in cui vivo la mia solitudine è il mondo.

(Peter Schellenbaum - da “La ferita dei non amati”)

Immagine: Opera di Andy Prokh

Sandplay therapy e psicopatologie gravi Sandplay therapy e psicopatologie gravi

1522 – Numero Anti Violenza e Stalking Il 1522 è un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Il numero, gratuito è attivo 24 h su 24, accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.

Il corpo appare sovente come luogo di rappresentazione di conflitti intrapsichici inelaborati, come strumento di comunicazione, terreno di incontro e scambio con il mondo esterno e gli Altri significativi, come segno tangibile d’incarnazione e esistenza e al tempo stesso di decadenza e morte.
Un “corpo - memoria” e, soprattutto, un “corpo - testimone”, presente e interpellabile anche nei contesti dissociativi. Terreno di malattia, ma anche di guarigione.
Una terra di confine fra coscienza e inconscio, non solo personale ma anche collettivo - per dirla con Jung - la battigia dove in modo dinamico l’acqua lambisce la sabbia e si ritrae lasciando sempre doni e segni del suo passaggio (a volte reliquie molto antiche, contenuti archetipici), dove l’Altro da noi ci viene in contro: l’Ombra, nella sua dimensione personale e collettiva, inquietante e terrifica e al tempo stesso vivificante e preziosa.
Nella Sandplay Therapy, il contatto con la materia, con la sabbia, diventa anche metafora del contatto con il corpo.
Il “Gioco della sabbia”, permette di “ricordare con le mani”, di accedere a contenuti inconsci profondi e vissuti relativi all’epoca preverbale, di mobilitare le proprie risorse creative e attingere al potere risanatore delle immagini dell’inconscio.
Perché a volte "... Le mani parlano più chiaramente delle parole.” (C.G.Jung)

Nel corso della mia vita, ho sentito l'esigenza di cambiare pelle a più riprese, di fare la muta come i serpenti. Altre volte, quella stessa pelle l'ho persa definitivamente, non senza dolore.
Quello che ho poi compreso, però, è che conoscere se stessi, muoversi verso il proprio nucleo essenziale, richiede una spoliazione progressiva, un processo di sottrazione. Ciò che siamo non corrisponde a ciò che facciamo, alle relazioni che intratteniamo, ai pensieri, ai sentimenti o alle emozioni che ci abitano.
Non abbiate paura di cambiare pelle o di perderla di tanto in tanto, non abbiate paura di ri-generarvi.
Scoprire - letteralmente - se stessi è l'avventura di una vita.
Buona individuazione a tutti!

Violenza contro le donne e Sandplay therapy: la narrazione delle mani. Violenza contro le donne e Sandplay therapy: la narrazione delle mani.