Agorà Scienza

Potevamo esimerci dall'andare al Museo Regionale di Scienze Naturali?! Dovere professionale 😌

[Il team Valorizzazione della ricerca e Public Engagement di UniTo e FRIDA UniTo quasi al completo]

🤍 Il fascino della ricerca scientifica in alta montagna, alla scoperta del suolo, un vero tesoro sotto i nostri piedi, e la neve, sua compagna nei lunghi inverni.
Un viaggio in un mondo unico, tra scienziati alpinisti e il clima che cambia, in uno scenario d’eccezione: il Monte Rosa e l’Istituto Scientifico Angelo Mosso.

Avete in programma una gita in montagna?
Con Michele Freppaz vi portiamo all'Istituto "Angelo Mosso", nella conca tra il C***o del Camoscio e lo Stohlemberg a 2.901 m.

La per il weekendal link nei commenti!

𝗦𝗮𝗹𝘃𝗮, 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗶 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝗶 𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮 𝗱𝗲𝗹 DISAFA UniTo

Da Torino ad Anzio per pulire il mare! Oggi su FRIDA UniTo il racconto di un bellissimo progetto di !

“𝙂𝙧𝙖𝙯𝙞𝙚, 𝙤𝙜𝙜𝙞 𝙢𝙞 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙨𝙚𝙣𝙩𝙞𝙩𝙤 𝙪𝙣𝙖 𝙥𝙚𝙧𝙨𝙤𝙣𝙖 𝙞𝙢𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖𝙣𝙩𝙚”.

Queste sono state le parole di gratitudine sincera di Massimiliano, un giovane pescatore appartenente alla comunità del porto di Anzio dopo una giornata intensa di pesca che aveva l'obiettivo di documentare la presenza di plastica nel Mediterraneo.

Massimiliano sta partecipando a , un progetto ambizioso di coordinato da Chiara Certomà e che coinvolge diversi gruppi - cooperative di pescatori, marinai, migranti, sub, studentesse e studenti, videomaker e comunità scientifica - accomunati dalla preoccupazione per il destino del Mar Mediterraneo e della sua incredibile biodiversità, gravemente minacciata dalla combinazione di tipi di inquinamento interconnessi, dal cambiamento climatico e dall’eccessivo sfruttamento delle risorse marine.

Le domande di ricerca alla base del progetto sono due e sono complementari:

1) Che tipo di plastiche sono presenti in mare nell’area di interesse, e quali sono i microrganismi che vivono su questi frammenti (la cosiddetta "plastisfera")?
2) In che modo l’esperienza dei lavoratori marittimi e dei dilettanti può contribuire a ridurre l’inquinamento da plastica e promuovere comportamenti sostenibili?

Per rispondere alla prima domanda, lo scorso luglio, cittadini e cittadine sono state coinvolte attivamente nel campionamento delle microplastiche e dei rifiuti marini a bordo di una barca a vela, la “Lady X”.

Una volta a riva, hanno poi hanno poi aiutato a catalogare i frammenti di plastica raccolti in base a dimensioni, forma e colore che sono stati poi inviati in un laboratorio per l’analisi del DNA che permetterà di conoscere la composizione della comunità microbica che risiede sui detriti plastici marini e sugli impatti che la plastica può avere sull’ecosistema locale.

I risultati della ricerca saranno presti pubblicati sul sito web del progetto, mentre il lavoro di sensibilizzazione andrà avanti per promuovere un impegno continuo per la protezione e la conservazione dei nostri mari e degli oceani, garantendo così un ambiente marino sano e sostenibile per le generazioni future.

Se volete saperne di più, vi lasciamo il link nei commenti.

📷 Campionamento delle microplastiche in barca a vela con Neuston-net, Anzio (RM) [foto Giuseppe Lupinacci /Raw-News]

Su frida.unito.it ci sono nuovissime storie di ricerca sull'intelligenza artificiale!

Da quando OpenAI ha diffuso e reso accessibile il suo chatbot, si è alimentato un forte dibattito sull’impatto dell’ (IA) sulla società, dal lavoro all’istruzione fino ai rischi per la nostra salute mentale, e sulle implicazioni etiche del suo uso non regolamentato.

Per quanto riguarda la ricerca, sfogliando la nostra nuova , scopriamo che l’IA rappresenta una promessa in moltissimi campi. ln ambito medico, ad esempio, potrebbe rendere più veloce, efficace ed economico lo sviluppo di nuovi farmaci, mentre algoritmi adeguatamente addestrati sono oggi un valido aiuto nella cura delle persone anziane. Se i robot-infermieri sono già una realtà, a breve potremmo vedere anche assistenti legali artificiali in grado di garantire un accesso davvero equo alla giustizia. Trasparenza e accessibilità delle informazioni sono i principi che guidano anche una nuova generazione di sistemi di raccomandazione per acquisti più sostenibili e responsabili.

L’ottimismo del progresso scientifico non deve tuttavia farci perdere la bussola etica: se è vero che le IA necessitano di moltissimi dati per il loro addestramento, non possiamo non chiederci da dove arrivano questi dati, come sono ottenuti dalle aziende tech, a quali scopi, entro quali limiti giuridici e morali.

Come emerge dalle ricerche dell'Università degli Studi di Torino proposte sul frida.unito.it, alcuni interrogativi sono ovviamente aperti: l’Intelligenza Artificiale porta con sé grandi promesse, mantenerle è la vera sfida per la nostra intelligenza.

Buona lettura 👉 https://frida.unito.it/wn_pages/temamese.php/Nov2023/29_la-giovane-promessa/

FRIDA UniTo ci ricorda che finisce oggi il mese della prevenzione del cancro al seno, ma se vogliamo che non finisca il sogno di cure personalizzate, dobbiamo sostenere la ricerca tutta!
Anche condividendo questo post! ;)

𝗨𝗻 𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝘀𝘂 𝗺𝗶𝘀𝘂𝗿𝗮.

Il sogno della medicina è assicurare la terapia più corretta non solo in base alla malattia, ma anche in base alle caratteristiche del singolo paziente.

Pur essendo un concetto radicato fin dagli albori “ippocratici”, la medicina di precisione ha acquisito solide basi con la decifrazione del e la scoperta di alterazioni genetiche significativamente importanti per l'origine di alcune malattie, tra cui anche il cancro. Tuttavia ad oggi è ancora una meta più che un dato di fatto.

Perché? Come ci ha raccontato tempo fa il prof. Federico Bussolino, serve molta più ricerca di base, quella spinta dalla curiosità di capire la vita.

Negli ultimi venti anni (soprattutto in Europa, molto meno in Stati Uniti, Giappone e Cina) si è osservato un tentativo di far fruttare le conoscenze nate dalla ricerca di base e puntare verso l’innovazione e la ricerca traslazionale (quella volta allo sviluppo di terapie efficaci).

Pur mal distribuite, l’umanità sta utilizzando tecnologie e metodologie nate dalla ricerca “curiosity-driven” del ‘900, dalla fisica quantistica, alla biologia molecolare, alla chimica, alla filosofia.

Atteggiamenti miopi, magari dettati da contingenze economiche, non possono modificare la realtà dei fatti ovvero che senza ricerca di base l’innovazione tende ad esaurirsi e non ha futuro.

Finisce oggi il mese della prevenzione del cancro al seno, ma se vogliamo che non finisca il sogno di cure personalizzate, sosteniamo la ricerca tutta!

È stato bello ritrovarsi in un luogo reale (in tutti i sensi!)

​Sono state oltre 30 mila le persone che a Torino hanno accolto l’invito a festeggiare la Notte Europea delle ricercatrici e dei ricercatori una settimana fa.

Lo rifacciamo il prossimo anno? 🤩

UNIGHT Torino is coming!

Laboratori a cielo aperto, caffè scientifici, mostre, spettacoli e giochi per tutte le età: oltre 200 attività da fare ed esplorare!

Ricercatrici e ricercatori vi aspettano:

🗓 Venerdì 29 settembre, dalle 17:00 alle 00:00
🗓 Sabato 30 settembre, dalle 10:30 alle 19:00

📍 ai Musei Reali, in Rettorato e in tanti altri luoghi della città.

Tutti gli eventi sono ad accesso libero e gratuiti.
▶︎ Visita il programma completo sul sito https://unightproject.eu/it/

con Università degli Studi di Torino Politecnico di Torino Musei Reali Torino

FRIDA UniTo sta lavorando a una nuova Proposta di lettura multidisciplinare sull'Intelligenza artificiale: puoi contribuire con la tua storia di ricerca! 👇

“L’intelligenza artificiale ha il potenziale per essere catastrofica.” Avrà ragione Knightley?

Se ti occupi di AI, rispondi alla nostra
👉 https://forms.gle/uUQMuMXjUX7RsTir6

Anche quest'anno la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori di Torino raddoppia!

>> 29 e 30 settembre 2023

Segui i social di UNIGHT per tutte le novità di questa edizione😎

UNIGHT 2023 is coming! 👀
The will take place on September 29th and 30th in Turin, Timișoara, Chambéry, Covilhã and Pau.

SAVE THE DATE 🗓

2023 event program coming soon!

UNITA - Universitas Montium
Università degli Studi di Torino
Universidade da Beira Interior - UBI
Université de Pau et des Pays de l'Adour (UPPA)
Universitatea de Vest din Timișoara
Université Savoie Mont Blanc
Lamatildestudio
Politecnico di Torino
Universidad de Zaragoza

Che bello! 𝐋𝐞𝐬𝐬𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐧𝐮𝐯𝐨𝐥𝐞 🦖 torna a Genova per il Grand Finale della 🤩

Sabato mattina, se siete da quelle parti, fate un salto al Padiglione della Sostenibilità: troverete Maria Cristina Caimotto ed Elisa Palazzi a chiacchierare di linguaggio, clima e incertezza.

The Ocean Race, il giro del mondo a vela in equipaggio, è arrivata a Genova per il Grand Finale.
Siamo stati invitati nel Padiglione della Sostenibilità a presentare il progetto : le parole del cambiamento climatico.

Sabato 1 luglio alle 11, le nostre docenti Maria Cristina Caimotto ed Elisa Palazzi, tra le curatrici della guida linguistica e scientifica sulla crisi climatica, partecipano al talk “Lasciare il certo per l'incerto: di crisi climatica, linguaggio e altre cose che val la pena di sapere”.

🚣‍♀️ www.unito.it/eventi/unito-alla-ocean-race-con-il-progetto-lessico-e-nuvole

The Ocean Race Genova - The Grand Finale
FRIDA UniTo Agorà Scienza

Avete già ascoltato i nuovi episodi del podcast di FRIDA UniTo feat. Scienza Migrante?

Li trovate su tutte le principali piattaforme di ascolto e su frida.unito.it!

Cosa rimane oggi di quella rivoluzione psichiatrica culminata nel 1978 con l’approvazione della ? Daniela Adorni e Davide Tabor, del Dipartimento di Studi Storici - UniTo, rispondono con una certa sicurezza a questa domanda: restano 𝐌𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐚𝐧𝐨, 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐝𝐚 𝐜𝐮𝐫𝐚𝐫𝐞. 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐚𝐢 𝐦𝐚𝐧𝐢𝐜𝐨𝐦𝐢 💜

Link all'articolo su FRIDA UniTo 👇

Negli anni Sessanta Torino contava quattro manicomi tra i più grandi d’Italia, con quasi 5000 ricoverati una rete di altre “istituzioni totali” da chiudere o da trasformare (dedicate per esempio a minori, a malati cronici e ad anziani), l’assenza di servizi territoriali, una cultura psichiatrica avversa al cambiamento, in un quadro in cui era tutto in gran parte da inventare e sperimentare.

La trasformazione fu possibile perché un largo movimento lavorò per abbattere i muri di mattoni che circondavano i manicomi, dove erano rinchiuse a vita migliaia di persone private di ogni diritto, anzitutto di quello alla cura, ma anche e soprattutto per eliminare le barriere dello stigma, dell’emarginazione e della separazione tra presunta “follia” ed esibita “normalità”.

Cosa rimane oggi di quella rivoluzione psichiatrica culminata nel 1978 con l’approvazione della ? Daniela Adorni e Davide Tabor, del Dipartimento di Studi Storici, rispondono con una certa sicurezza a questa domanda: restano 𝐌𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐚𝐧𝐨, 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐝𝐚 𝐜𝐮𝐫𝐚𝐫𝐞. 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐚𝐢 𝐦𝐚𝐧𝐢𝐜𝐨𝐦𝐢.

Puoi leggere il loro racconto su https://frida.unito.it/wn_pages/contenuti.php/441_studio-del-passato-dellumanit/684_memorie-che-curano-memorie-da-curare-storie-della-liberazione-dai-manicomi/

📸 𝙰𝚗𝚝𝚒𝚌𝚘 𝚒𝚗𝚐𝚛𝚎𝚜𝚜𝚘 𝚍𝚎𝚕𝚕'𝚎𝚡 𝙾𝚜𝚙𝚎𝚍𝚊𝚕𝚎 𝙿𝚜𝚒𝚌𝚑𝚒𝚊𝚝𝚛𝚒𝚌𝚘 (𝙲𝚎𝚛𝚝𝚘𝚜𝚊 𝚍𝚒 𝙲𝚘𝚕𝚕𝚎𝚐𝚗𝚘, 𝚃𝙾)

è mettere in circolo le competenze e le risorse del territorio per rispondere ai bisogni della comunità.

Il Comitato per il PE dell'Università degli Studi di Torino invita imprese, istituzioni e associazioni a un brainstorming collettivo per dare vita a nuovi progetti di , e di partecipazione.

𝐎𝐮𝐭 𝐨𝐟 𝐨𝐟𝐟𝐢𝐜𝐞. 𝐒𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭à
📅mercoledì 10 maggio, ore 9-13
📍 Sermig - Arsenale della Pace - Pagina ufficiale
📝 Info e iscrizioni su https://www.unito.it/eventi/out-office-siamo-al-lavoro-con-la-comunita-seconda-tappa

5️⃣ 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐠𝐢𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐫𝐢𝐬𝐢 𝐜𝐥𝐢𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚
📆 4 maggio, ore 10-13
📌 Aula 3, Palazzina Einaudi (CLE)
🔗 iscrizioni su https://bit.ly/3Viy8IQ

Può il linguaggio influenzare il nostro atteggiamento rispetto alla crisi climatica?
Quali sono secondo voi le parole chiave per modificare i nostri comportamenti?
Ne abbiamo alcune da proporvi e le scopriremo a breve!

Intanto segnatevi in agenda:
📆 4 maggio, ore 10-13
📌 Aula 3, Palazzina Einaudi (CLE)
5️⃣ 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐠𝐢𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐫𝐢𝐬𝐢 𝐜𝐥𝐢𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐚
🔗 iscrizioni su https://bit.ly/3Viy8IQ

Certe domande vanno bene anche il lunedì 😅

È quel momento della domenica in cui ti fai grandi domande esistenziali?

Pensa che chi fa ricerca, se le pone tutti i giorni!
[Qui una testimonianza di Andrea Bertotti >> https://open.spotify.com/episode/3palFv7PgYTkxHJE8i5A6k?si=cjxNJ_dgSyW0itOJmhw-NQ]

Stasera si festeggia la Notte della !
Vi aspettiamo al Campus Luigi Einaudi per parlare di 🤩

UNIGHT Università degli Studi di Torino

Nell'ambito della Notte della Geografia, presso il Campus Eimaudi si svolgerà il 14/04 a partire dalle 20 l'evento "Mapping and Countermapping the City". Tra i relatori il Progetto FirstLife e la Prof.ssa Tagliabue.
Info su: https://www.unito.it/eventi/mapping-and-countermapping-turin-esperienze-confronto-torino

Le parole di Primo Levi non smetteranno mai di ispirarci 💚

«Guardavo gonfiare le gemme in primavera, luccicare la mica nel granito, le mie stesse mani, e dicevo dentro di me: “Capirò anche questo, capirò tutto, ma non come loro vogliono. Troverò una scorciatoia, mi farò un grimaldello, forzerò le porte”. […]
Tutto intorno a noi era mistero che premeva per svelarsi».

[da 𝘐𝘥𝘳𝘰𝘨𝘦𝘯𝘰, Primo Levi (31 luglio 1919 - 11 aprile 1987)]

𝙵𝚘𝚝𝚘 © 𝙼𝚊𝚛𝚒𝚘 𝙼𝚘𝚗𝚐𝚎

Uno dei pilastri della resistenza ucraina è l'identificazione in un modo comune di vedere il passato, il presente e la direzione di crescita futura.

Il patrimonio culturale incarna questo sentire comune e le istituzioni ucraine stanno lottando per proteggerlo. L'Università degli Studi di Torino è al loro fianco fin dal 24 febbraio dell'anno scorso. A raccontarcelo è Oleh Yatsuk, giovane ricercatore ucraino che a Torino segue il programma di dottorato .

Buona lettura su https://frida.unito.it/wn_pages/contenuti.php/441_studio-del-passato-dellumanit/676_proteggere-il-patrimonio-culturale-ucraino-alluniversit-di-torino/

Strani avvistamenti al Campus Luigi Einaudi!

Da oggi la mostra ispirata a 𝐋𝐞𝐬𝐬𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐧𝐮𝐯𝐨𝐥𝐞: 𝐥𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐥𝐢𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨 🦖 fa tappa nell'atrio del D4.

Il percorso si sviluppa in particolare intorno al tema della comunicazione della crisi climatica.

Per approfondire scarica gratis la guida edita dall'Università degli Studi di Torino >> https://zenodo.org/record/4276945

"A cosa serve la guerra
Diciamo la verità
Serve soltanto a vincer la gara
Dell'inutilità"

Per una risposta più argomentata consigliamo le su FRIDA UniTo https://frida.unito.it/wn_pages/temamese.php/Feb2023/28_a-cosa-serve-la-guerra/

Le guerre non sono tutte uguali, ma alcune si somigliano.

A un anno dall’inizio del conflitto in anche noi abbiamo voluto interrogarci sui meccanismi e sugli impatti delle guerre.
Le risposte sono nelle scritte da ricercatori, ricercatrici e studenti dell'Università degli Studi di Torino.
Le abbiamo raccolte nella nuova multidisciplinare 𝐀 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐞 𝐥𝐚 𝐠𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚.

Puoi leggerle tutte qui: https://frida.unito.it/wn_pages/temamese.php/Feb2023/28_a-cosa-serve-la-guerra/

𝘗𝘚: 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘌𝘥𝘰𝘢𝘳𝘥𝘰 𝘉𝘦𝘯𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘪𝘯𝘤𝘦!

Quando si dice "public engagement with research" ;)

🌍 In ci sono molte aree rurali così remote che restano sconosciute anche alle istituzioni governative. Qui mancano servizi di base come scuole, ospedali e trasporti.

📍 È il caso ad esempio dell'Hodh el Chargui, una regione molto poveranel sud-est della , che sta pagando gli effetti dei .

🗺️ Partendo dalla consapevolezza che nessuno conosce un posto meglio di chi ci vive, un gruppo di ricerca UniTo ha coinvolto la popolazione in un progetto di 𝐜𝐚𝐫𝐭𝐨𝐠𝐫𝐚𝐟𝐢𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚.

📝 Attraverso un questionario che ha toccato vari temi, sono state realizzate delle mappe aggiornate con le risorse naturali e i servizi presenti - o assenti! - sul territorio.

🫰 Queste mappe sono il punto di partenza per indirizzare piani di intervento che rispondano concretamente alle esigenze dei diversi villaggi.

🔎 Volete saperne di più? La di Sabrina Bonetto e Chiara Caselle continua qui > https://frida.unito.it/wn_pages/contenuti.php/743_gestione-del-territorio-delle-risorse-e-dei-rifiuti-sostenibilit-ambientale/666_una-mappa-partecipata-per-una-gestione-sostenibile-delle-risorse-in-mauritania/

Che cos'è l'amor?
Chiedetelo agli antichi Egizi!

𝙇'𝙖𝙢𝙤𝙧𝙚 𝙖𝙞 𝙩𝙚𝙢𝙥𝙞 𝙙𝙚𝙡𝙡'𝙖𝙣𝙩𝙞𝙘𝙤 𝙀𝙜𝙞𝙩𝙩𝙤 💛
Forse non sapremo mai il suo nome ma possiamo dire che è stata una donna molto amata da chi l’ha accompagnata con grande cura nel suo ultimo viaggio.

Il sarcofago, i tessuti abbondanti e inusuali, la tunica plissettata, il corredo, la dolce posa in cui è stato ritrovato il corpo: tutto questo testimonia un grande amore che ha superato il tempo - ben 4 mila anni! - per arrivare fino a noi.

La mummia "vestita" è conservata al Museo di Antropologia ed Etnografia e fa parte della collezione egizia, che conta oltre mille reperti!

Oggi, grazie ai sofisticati strumenti dell'antropologia fisica e della bioarcheologia, ognuno di essi può raccontarci una biografia plurimillenaria e insieme ci restituiscono anche lo sguardo dell'esploratore e la strada percorsa fin qui dalla scienza.

Leggi questa e altre dal nella nostra Proposta di Lettura sull'Africa
https://frida.unito.it/wn_pages/temamese.php/inevidenza/27_africa-culla-dell039umanit-e-fucina-di-futuro

Sosteniamo la candidatura del podcast 𝗙𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗮 𝘀𝗶 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮! 🤸‍♂️
Potete proporlo qui >> https://www.diversitymediaawards.it/proponi/

Candidatura last minute ai di diversitylab?
Perché no?! Dopotutto amiamo il brivido della deadline ravvicinata 😁

Abbiamo proposto il podcast 𝗙𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗮 𝘀𝗶 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮! 🤸‍♂️
E puoi farlo anche tu fino a domani >> https://www.diversitymediaawards.it/proponi/

CIRSDe Università degli Studi di Torino

Il costo della vita. Una rassegna culturale nata da una tesi di dottorato “Al giorno d’oggi la gente conosce il prezzo di tutto e non conosce il valore di niente”. Così sosteneva Oscar Wilde, nel romanzo Il ritratto di Dorian Gray del 1890, e forse possiamo dire che sia ancora così. Questo pensiero è ...

Se farsi la guerra è una caratteristica propria di Homo sapiens, se i conflitti sono sempre esistiti, vuol dire che gli esseri umani sono destinati a combattersi per sempre?
Oppure la guerra – come afferma John Horgan in – in quanto creazione umana, e non un fatto biologico, deve a un certo punto avere una fine?

- A quasi un anno dal conflitto forse siamo già assuefatti da notizie e racconti dal fronte, eppure la guerra non sta per finire.

Qui in redazione sentiamo il bisogno di interrogarci sulla natura, i meccanismi e gli impatti di questa cosa tristemente umana che è la .

A risponderci (speriamo in tanti) saranno i ricercatori e le ricercatrici dell'Università degli Studi di Torino.
La call scade il 1° febbraio > https://forms.gle/3MePnWwJh2JNSQNJ7

🗣️ News dai primi laboratori per ᑌᑎ GIOᖇᑎO ᗩᒪᒪ'ᑌᑎIᐯEᖇᔕITᗩ': gli aspiranti scienziati eguagliano gli aspiranti calciatori!

[persino in tempo di mondiali😉]

Per saperne di più >> https://www.unito.it/ateneo/gli-speciali/bambine-e-bambini-un-giorno-alluniversita

Città di Torino Università degli Studi di Torino Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi