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Studio legale in Genova, specializzato in diritto di famiglia, diritto bancario, diritto del condominio e delle locazioni, recupero crediti, diritto della crisi.
Con sentenza del 20 settembre 2023, n. 26875, la Cassazione civile si è pronunciata sul diritto del figlio ultramaggiorenne, che ancora non ha completato il proprio percorso di studi universitario ma che è in grado di trovare occupazione, a percepire un assegno di mantenimento. La Suprema Corte ha, in particolare, negato l’esistenza di questo diritto, tenuto conto, da un lato, della funzione del mantenimento, che è educativa (in tanto esiste il diritto al mantenimento del figlio maggiorenne, in quanto questo sia inserito all’interno di un progetto educativo e formativo), dall’altro del principio di autoresponsabilità, per il quale il figlio ha diritto a scegliere un percorso formativo compatibile con le sue capacità, inclinazioni e aspirazioni, ma è necessario tenere conto delle condizioni economiche dei genitori, di guisa che si può esigere che il figlio si attivi al fine di assicurarsi il sostentamento autonomo, nelle more dell’attesa di un’occupazione più idonea
Ai fini del riconoscimento dell’assegno divorzile, ciò che deve essere dimostrato è che il coniuge economicamente più debole abbia sacrificato occasioni lavorative o di crescita professionale per dedicarsi alla famiglia, senza che sia necessario indagare sulle motivazioni strettamente individuali ed eventualmente intime che hanno portato a compiere tale scelta, che, comunque, è stata accettata e, quindi, condivisa dal coniuge. Lo stabilisce la Cassazione civile, sez. I, ordinanza 4 ottobre 2023, n. 27945.
Il giudice è chiamato, in via del tutto eccezionale, a ingerirsi nella vita privata della famiglia, adottando i provvedimenti relativi alla prole, in luogo dei genitori che non siano stati in grado di comporre i propri dissidi. La decisione sul percorso d’istruzione, nella scelta tra scuola pubblica e privata, deve essere assunta secondo il criterio legale dell'esclusivo riferimento al superiore interesse, morale e materiale, del minore. Lo stabilisce la Cassazione civile, sez. I, ordinanza 19 settembre 2023, n. 26820.
I nonni hanno l'obbligo di provvedere al mantenimento del nipote al posto del figlio/a inadempiente? La Suprema Corte chiarisce che - "L’obbligo di mantenimento dei figli minori ex art. 148 c.c. spetta primariamente e integralmente ai loro genitori sicché, se uno dei due non possa o non voglia adempiere al proprio dovere, l’altro, nel preminente interesse dei figli, deve far fronte per intero alle loro esigenze con tutte le sue sostanze patrimoniali e sfruttando tutta la propria capacità di lavoro, salva la possibilità di convenire in giudizio l’inadempiente per ottenere un contributo proporzionale alle condizioni economiche globali di costui"
- "l’obbligo degli ascendenti di fornire ai genitori i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli – che investe contemporaneamente tutti gli ascendenti di pari grado di entrambi i genitori – va inteso non solo nel senso che l‘obbligazione degli ascendenti è subordinata e, quindi, sussidiaria rispetto a quella, primaria, dei genitori, ma anche nel senso che agli ascendenti non ci si possa rivolgere per un aiuto economico per il solo fatto che uno dei due genitori non dia il proprio contributo al mantenimento dei figli, se l’altro genitore è in grado di mantenerli (Cass. n. 10419 del 02/05/2018)"
così Cassazione civile, sez. I, ordinanza 16 maggio 2023, n. 13345
"È legittima la decisione dei giudici di merito che, richiamando l'articolo 24 comma 1, lett. f) del d.lgs. 196 del 2003 - in base al quale il consenso al trattamento dei dati personali non è richiesto quando è necessario ai fini dello svolgimento di investigazioni difensive di cui alla legge 397 del 2000 o comunque per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria - hanno ritenuto utilizzabili le foto delle conversazioni whatsapp utilizzate esclusivamente per far valere il diritto del marito all’addebito della separazione a carico della moglie. A confermarlo è la Cassazione con ordinanza n. 13121 de 12 maggio 2023"
Separazione: nel giudizio sull’addebito sono utilizzabili gli screenshot su whatsapp È legittima la decisione dei giudici di merito che, richiamando l'articolo 24 comma 1, lett. f) del d.lgs. 196 del 2003 - in base al quale il consenso al
La Suprema Corte conferma il principio secondo il quale l'assegno divorzile "deve essere adeguato anche a compensare il coniuge economicamente più debole del sacrificio sopportato per aver rinunciato a realistiche occasioni professionali-reddituali - che il coniuge richiedente l'assegno ha l'onere di dimostrare nel giudizio - al fine di contribuire ai bisogni della famiglia, rimanendo, in tal caso, assorbito l'eventuale profilo assistenziale" (Cassazione ordinanza n. 13224/2023)
Assegno di divorzio alla ex che si è dedicata ai figli Per la Cassazione, spetta l'assegno di divorzio alla ex che si è dedicata all'accudimento e all'educazione dei figli, non potendo svolgere pertanto attività lavorative
Il nostro socio Stefano Bazzani domani interverrà come relatore al corso di formazione in arbitrato organizzato dall'Ordine degli Avvocati di Genova e dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Genova. Il corso è articolato in più giornate e domani si terrà il terzo dei sei moduli previsti. Per iscrizioni seguire le indicazioni riportate sulla locandina.
Le Sezioni Unite della Cassazione, con una recentissima ed innovativa sentenza, escludono l'automatica estinzione dell'assegno divorzile nel caso in cui il beneficiario conviva stabilmente con un nuovo partner
Cassazione: sì all'assegno di divorzio anche se l'ex convive con un altro Svolta delle Sezioni Unite in tema di assegno divorzile con la sentenza 32198/21: il diritto non si estingue automaticamente se si instaura una nuova convivenza
La Cassazione ribadisce il diritto del minore di essere ascoltato nei procedimenti che lo riguardano.
Figlio piccolo con la mamma se è lui a chiederlo Per la Cassazione la decisione sul collocamento del minore, presso il padre o la madre, non può prescindere dall'ascolto dello stesso al fine di considerare le sue attuali valutazioni e aspirazioni
Il Tribunale di Monza si è pronunciato in un campo di grande attualità e di quotidiano dibattito. Voi cosa ne pensate?
Covid-19, uno dei genitori si oppone al vaccino: il figlio può vaccinarsi? - Podcast Il Tribunale di Monza (Decreto 22 luglio 2021) autorizza la somministrazione con il consenso informato sottoscritto dalla madre, anche in assenza del placet del padre.
La violenza economica è indice di inidoneità genitoriale e può pertanto giustificare l'affidamento esclusivo della prole all'altro genitore.
Così Trib. Velletri, decreto 26.04.2021
https://www.quotidianogiuridico.it/documents/2021/07/22/il-padre-non-versa-l-assegno-per-le-figlie-minori-va-disposto-l-affido-esclusivo-alla-madre?utm_medium=email&utm_source=WKIT_NSL_QG-00038807&utm_campaign=WKIT_NSL_QG22.07.2021_LFM&utm_source_system=Eloqua&utm_econtactid=CWOLT000021047634&elqTrackId=9ea408fbc39149ef96879e157c145887&elq=d1f11d8cdf3348bab95f815586ec9250&elqaid=75315&elqat=1&elqCampaignId=45419
Il padre non versa l’assegno per le figlie minori? Va disposto l’affido esclusivo alla madre | Quotidiano Giuridico La violenza economica - insieme a quella psicologica e all'ingiustificato rifiuto a comunicare con l'altro genitore" è da ritenersi un chiaro indice...
Cos'è la Mediazione familiare?
Dal sito dell' AIMS - Associazione Internazionale Mediatori Sistemici
www.mediazionesistemica.it
"La Mediazione familiare è un percorso di aiuto nei casi di cessazione di un rapporto di coppia a qualsiasi titolo costituito o di conflitti parentali che implichino aspetti emotivo-relazionali, volontario, sollecitato dalle parti, finalizzato alla riorganizzazione delle relazioni familiari ed in particolare al raggiungimento di accordi concreti e duraturi concernenti l’affidamento e l’educazione dei minori, gli aspetti economici e patrimoniali, e tutto quanto previsto dalla normativa vigente in tema di separazione e divorzio.
La Mediazione familiare offre ai genitori un contesto strutturato e protetto dove poter esprimere dubbi, perplessità, emozioni, connesse con le difficoltà della fase separativa, favorendo le potenzialità evolutive della crisi, in funzione della maturazione e della tutela dei figli ed apprendere un modello di comunicazione più sano e funzionale al nuovo assetto familiare.
Il Mediatore familiare AIMS è un professionista terzo, imparziale, qualificato e con una formazione specifica, che opera su richiesta dei clienti, in autonomia dal circuito giuridico e nel rispetto del principio di volontarietà, per facilitare il processo di comunicazione all’interno della famiglia, il mantenimento della comune responsabilità genitoriale, nonché il processo di scambio tra le generazioni messo in crisi dall’evento separativo A tal fine, egli utilizza le proprie competenze specifiche per costruire un’esperienza relazionale significativa in un clima di fiducia, sostegno e cooperazione, ponendo al centro del percorso di aiuto i bisogni e gli interessi di tutte le persone coinvolte nell’accordo, in particolare dei figli.
La Mediazione sistemica colloca il proprio vertice epistemologico nel paradigma sistemico e nel pensiero della complessità. Propone una lettura dinamica ed evolutiva del conflitto relazionale nei differenti contesti in cui si sviluppa, familiare, scolastico, istituzionale, aziendale, comunitario, interculturale, penale, adeguando la pratica della mediazione alle peculiarità dei singoli contesti ed alle specifiche narrazioni che ruotano intorno al tema del conflitto."
Il nostro Studio mette a disposizione un servizio di mediazione familiare sistemico relazionale seguito dalla Collega Cristiana Bodrato, mediatrice familiare sistemico relazionale e socia AIMS.
AIMS - Associazione Internazionale Mediatori Sistemici Fondata nell’aprile del 1995, è ad oggi, la prima associazione italiana per estensione territoriale e per numero di soci e di centri di formazione. L’associazione promuove il progresso degli studi e delle ricerche nel campo della mediazione familiare e della formazione alla mediazione familiare
L'assegno divorzile non è condizionato dal tenore di vita goduto in costanza di matrimonio. Lo ribadisce la Suprema Corte nella recentissima pronuncia n. 18777 del 2021
Assegno divorzile: un altro no della Cassazione al tenore di vita L'assegno divorzile, ribadiscono gli Ermellini, non è condizionato dal tenore di vita goduto durante il matrimonio, per il nuovo orientamento vale il criterio perequativo-compensativo
La Cassazione dice sì all'assegno divorzile a favore della moglie che ha sacrificato la propria carriera per accudire il figlio gravemente malato, poi deceduto.
È garantito l'assegno divorzile alla moglie che si sacrifica per accudire i figli Per la Cassazione vanno valorizzati l'impegno e il sacrificio della donna che ha sacrificato la carriera per l'accudimento dei figli
La Cassazione conferma: l'assegno di mantenimento del figlio può essere corrisposto direttamente a quest'ultimo SOLO in presenza di un provvedimento autorizzativo del Tribunale. In difetto, l'avvenuto versamento è tamquam non esset, con tutte le conseguenze in fatto di inadempimento.
Mantenimento: l'assegno non va al figlio se non lo decide il giudice Per la Cassazione, il padre può dare il mantenimento direttamente al figlio solo se interviene una sentenza di modifica della separazione che lo autorizza in tal senso
La c.d. sindrome da alienazione parentale (PAS), argomento da sempre controverso tanto in ambito giuridico quanto in ambito psicologico, torna a far parlare di sè. Voi cosa ne pensate?
Alienazione parentale censurata dalla procura della Cassazione Per la Procura Generale della Cassazione solo condizionamenti accertabili su un piano scientifico possono far discostare dalla volontà espressa chiaramente e consapevolmente dal minore
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