Parte da Noi Veneto - Elly Schlein Segretaria PD
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Il domani appartiene a chi ha il coraggio di inventarlo
La Francia dice no a Marine Le Pen e alla sua destra nazionalista, proprio quando l’esito del voto francese sembrava destinato a cambiare in peggio il volto della Francia e dell’Europa.
Lo ha fatto con una proposta politica a sinistra, larga e unitaria, che ha saputo portare alle urne tantissimi francesi, con un tasso di partecipazione al voto eccezionale in questi tempi segnati ovunque da disaffezione ed astensionismo.
Certo ora non sarà banale trasformare questa chiara volontà popolare in un progetto di governo.
Ma c’è un segnale che credo vada colto dalla vittoria in Francia di ieri e da quella di pochi giorni fa in Gran Bretagna ad opera del laburista Starmer: la destra si può ba***re.
Serve coraggio, serve mettere in campo una proposta larga e chiara, serve offrire alle persone una buona ragione per alzarsi dal divano e credere in una speranza. Non è vero che il mondo va inevitabilmente a destra. Se c’è la sinistra.
La brutale aggressione subita ieri alla Camera da un deputato di opposizione, durante la seduta sul ddl Autonomia, inquieta profondamente. Perché è la rappresentazione fisica di un metodo violento che la destra, a suon di pugni oppure di offese e intimidazioni, introduce nelle istituzioni. Un ritorno di fiamma al passato più oscuro che dobbiamo impedire.
Grazie a tutti!
Con Elly Schlein a Padova
Domani a Padova.
L’ONU APPROVA LA RISOLUZIONE CHE CHIEDE IL CESSATE IL FUOCO A GAZA. FINALMENTE.
Per fermare il massacro di civili palestinesi che conta già oltre 32mila vittime e per liberare gli ostaggi ancora detenuti da Hamas. Per scongiurare un attacco israeliano a Rafah che sarebbe un’ecatombe. Per portare tutti gli aiuti umanitari necessari perché non è accettabile che 1500 camion siano bloccati al confine con i palestinesi che muoiono non solo per le bombe ma anche di fame e di assenza di cure.
Un cessate il fuoco che porti ad ogni sforzo per ricostruire una strada di pace per il Medio Oriente, nel pieno riconoscimento dei due Stati.
È inaccettabile che l’assessora regionale Donazzan scarichi altrove le colpe per la costante mancanza di copertura delle borse di studio in questa Regione.
Sono anni che denunciamo questa situazione.
La verità è che la Donazzan da sempre snobba ogni richiesta di maggiori finanziamenti di fonte regionale: una copertura del tutto insufficiente, garantita di volta in volta dagli stanziamenti statali o sopperita dagli stessi atenei. Le sue sono davvero dichiarazioni senza vergogna.
Nella nostra Regione la presenza radicata delle organizzazioni criminali è stata a lungo sottovalutata. E in parte lo è ancora. E questo è un fatto grave.
Anche perché l’azione della criminalità, in continua espansione, colpisce la tenuta sociale e democratica delle nostre comunità e riduce la capacità dell’economia e dell’impresa di prosperare in maniera sana.
Oggi è la giornata nazionale in cui ricordiamo le vittime di mafia. Siamo chiamati a riprenderne la memoria e l’impegno.
Perché non è mai facile o scontato decidere di comba***re l’illegalità. Certamente è scomodo.
Ma se vogliamo “ricordare” sul serio, dobbiamo essere scomodi anche noi. Tutti i giorni.
Una splendida mattinata a Padova per i diritti delle al convegno Diventa ciò che sei - Il lavoro delle donne in Veneto. Grazie a Vanessa Camani e al Gruppo dei Consiglieri regionali PD Veneto
Da Padova finalmente una decisione cruciale che riconosce diritti finora negati dal governo. Si pone così fine ad un accanimento intollerabile contro le famiglie omogenitoriali.
Il Tribunale di Padova, infatti, ha dichiarato inammissibili gli oltre 30 ricorsi con cui la Procura aveva chiesto di cancellare il doppio cognome sugli atti di nascita dei bambini e bambine registrati all'anagrafe con il cognome della madre biologica e della cosiddetta mamma intenzionale.
Resta ora la necessità che il nostro Paese si doti di una normativa chiara in materia. Non esiste, infatti ad oggi in Italia una legge sul riconoscimento del legame di parentela tra figli e genitore non biologico.
Questa svolta deve spingere una volta per tutte il Parlamento a sanare il vuoto normativo.
DIVENTA CIÓ CHE SEI.
È il modo in cui vogliamo parlare delle donne, di cosa possiamo noi fare per ridurre le iniquità presenti nella nostra società, partendo proprio dal mondo del lavoro.
In Veneto, su questo fronte, siamo ancora molto indietro.
Come Gruppo PD abbiamo raccolto in una pubblicazione i dati sulla condizione lavorativa femminile nella nostra Regione: li abbiamo analizzati e utilizzati per avanzare alcune proposte concrete.
Il 10 marzo presenteremo questo studio a Padova durante l’incontro pubblico sul “lavoro delle donne in Veneto”.
Sperimentiamo tutte, quotidianamente, sulla nostra pelle, le discriminazioni verso le donne che modellano la società in cui viviamo.
Il mio e nostro impegno, nei confronti di ogni donna e ogni ragazza che vive in Veneto, è quello di consegnare loro una Regione più giusta e inclusiva.
La destra si può ba***re!
Cambia il vento!
Alessandra Todde sarà la prima Presidente della Sardegna.
È il riscatto di una comunità orgogliosa che ha sperimentato per cinque anni sulla propria pelle l’inadeguatezza della destra.
È una vittoria di Alessandra che si è dimostrata la persona giusta, ha fatto una campagna straordinaria e sarà una grande Presidente. Saprà ridare fiducia ai sardi e speranza a questa terra meravigliosa.
È una vittoria di squadra, perché Alessandra ha tenuto insieme una coalizione plurale che si è unita ogni giorno di più.
Ringrazio tutto il PD sardo, anzitutto le candidate e i candidati, perché siamo il primo partito sull’isola, e per questo ringraziamo chi ci ha votato e sentiamo una grande responsabilità.
Erano sicuri di vincere, son venuti qui a Cagliari in p***a magna, con premier e vicepremier, e la Sardegna ha risposto. Ha perso Truzzu, ha perso Giorgia Meloni che l’ha imposto con una forzatura, e ha perso pure Matteo Salvini.
Era dal 2015 che non si vinceva una regione in cui governa la destra. Fra due settimane possiamo vincere anche in Abruzzo con Luciano d’Amico.
Una cosa è certa: l’alternativa c’è. Come Segretaria, a un anno esatto dalle primarie, non potevo sperare in una ragione più bella per festeggiare! Dimostra che la direzione intrapresa è quella giusta e che essere testardamente unitari porta i suoi frutti. Lo saremo anche in vista di altre sfide ugualmente importanti, perché oggi abbiamo dimostrato che la destra si può ba***re! Forza Sardegna e forza Alessandra!
Da mesi arrivano segnali inquietanti rispetto alla reale libertà di manifestazione in questo Paese.
I manganelli usati contro dei giovani studenti sono l’immagine più drammatica della destra al Governo.
Noi stiamo con Mattarella e con gli studenti.
Sempre.
A Cadoneghe, nel padovano, Fratelli d’Italia ringrazia pubblicamente sui social Veneto Fronte Skinheads per aver partecipato e collaborato all'organizzazione della commemorazione dei martiri delle foibe. Significa cioè che considera come propri fratelli anche le teste rasate.
Quelle che da decenni sono riconosciute, in Veneto e in Italia, come frangia neonazista, razzista ed antisemita. Intanto il sindaco di Cadoneghe dice che non sapeva nulla circa la presenza di questi personaggi alla commemorazione.
Insomma, una vergogna inaccettabile: su questa vicenda il partito di Giorgia Meloni, al governo del Paese, deve prendere le distanze.
La della destra è una mannaia sul diritto alla salute e attacca frontalmente medici e operatori del Servizio Sanitario Nazionale.
Colpisce le pensioni, chiede più straordinari per abba***re le liste d’attesa in un contesto già gravato da turni massacranti, definanzia la sanità pubblica bloccando assunzioni, carriere e mettendo a rischio l’assistenza universalistica.
9 medici su 10 la bocciano e il rischio concreto è una fuga massiccia dal pubblico in favore del privato. Ma non è “solo” una questione di stipendi, che pure andrebbero aumentati perché tra i più bassi in Europa, ma di qualità del lavoro, delle strutture, del rispetto dei diritti acquisiti.
La carenza di personale è già una realtà, se pensiamo che oltre alla questione dei medici c'è quella degli infermieri: ne mancano almeno 70mila negli ospedali del nostro Paese.
Li abbiamo chiamati eroi. Ci siamo stretti attorno a loro durante le fasi più drammatiche della pandemia quando, in prima linea, combattevano un nemico invisibile e letale. Oggi vengono abbandonati e con loro milioni di persone che non possono permettersi cure private.
Ecco la grande vergogna di cui dovrà rispondere il Governo Meloni di fronte al Paese.
“La destra ha bocciato in aula la nostra proposta di un congedo paritario pienamente retribuito di 5 mesi per entrambi i genitori. È inutile riempirsi la bocca di sostegno alle famiglie se non si approvano misure come il congedo paritario. Non è certo questo che dovrebbe fare la prima Presidente del Consiglio donna, perché il soffitto di cristallo non lo rompi da sola altrimenti lo stai rompendo sulle altre, su cui cadono solo le schegge taglienti come lame dell’indifferenza e della discriminazione.” - nel suo intervento ieri alla Camera dei Deputati.
Grazie, Professore.
Venerdì 15 e sabato 16 dicembre daremo il via alla costruzione del futuro dell’Europa che vogliamo: una grande iniziativa partecipata per un’Europa sociale, verde, giusta. Tutte e tutti insieme.
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