Regione Siciliana Assessorato dei Beni culturali e dell'Identità siciliana
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Assessore: Alberto Samonà
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Parco Archeologico di Selinunte… con la troupe della RAI aspettando il collegamento con GEO.
E a partire dalle 16 in diretta su RAI 3 con Sveva Sagramola
*MOSTRA DI VANESSA BEECROFT. Domani venerdì 20 gennaio alla Galleria regionale di Palazzo Abatellis primo dei tre eventi collaterali della mostra. Alle 18, si darà vita al talk "Laurana, Gagini, Scarpa e l'ordine del tempo in VB94” in collaborazione con l’accademia di Belle arti di Palermo.. interventi di Evelina De Castro, Alessandra Buccheri, Paola Nicita, Giuseppe Cipolla. Con Amici dei Musei Siciliani e Planeta
“Un omaggio alla cultura del Grand Tour”. Così l’assessore Elvira Amata definisce “Teatros” la mostra dell’artista spagnolo Pedro Cano che si inaugurerà Giovedì 19 gennaio alle 12.30 al Palazzo Ciampoli di Taormina.
Il 18 e 19 gennaio l’artista terrà nella suggestiva cornice del teatro antico due giorni di lezioni en plein air di acquarello.
Partecipazione gratuita. Prenotazioni attraverso il sito del parco archeologico Naxox-Taormina www.parconaxostaormina.com
SOLUNTO: Dopo 15 anni riapre la necropoli punica. Oltre 220 le sepolture scavate nella roccia che tornano ad essere visitabili (Santa Flavia - via Consolare).
“Restituiamo un bene alla collettività - dice l’assessore Amata- e consentiamo a un territorio di recuperare parte della propria identità. Il lavoro di recupero portato avanti dal direttore del parco archeologico di Himera, Solunto e Monte Iato, Domenico Targia, con il coinvolgimento attivo della comunità è un segnale importante di partecipazione attiva al processo di valorizzazione e promozione del territorio “.
Il 2022 chiude in Sicilia con presenze record in Sicilia. Oltre 3 milioni e 300 mila visitatori tra Parchi archeologici e musei. “Uno straordinario successo che conferma il crescente interesse verso la Sicilia, dice l’assessore Elvira Amata; stiamo investendo molte risorse nell’adeguamento delle strutture e nella digitalizzazione dei contenuti. Il futuro dei nostri Beni culturali è una sfida che affrontiamo rafforzando le collaborazioni internazionali e migliorando l’offerta complessiva. Investire in cultura vuol dire dare respiro alla creatività e all’economia dei territori”.
Da domani la rassegna “Echi d’infinito” per festeggiare la “Natività” attraverso le arti. Primo appuntamento venerdì 23 dicembre al castello Grifeo di Partanna (Tp) con l’opera “Scoprirsi Madre” di Giuseppe Agnello. Nel corso del pomeriggio spettacolo dell’opera dei pupi e degustazione di vini del territorio.
“La celebrazione della Natività - dice l’assessore Elvira Amata - in Sicilia coniuga arte e sacro e porta un luce un heritage immateriale fatto di riti, usi, canti, tradizioni, cibo e vino che assumono una valenza simbolica ed esprimono la coniugazione delle diverse culture di cui la Sicilia è custode”
L'intervista dell'assessore dei Beni culturali e dell'Identità siciliana Elvira Amata in occasione del convegno "Le cooperative culturali e turistiche della Sicilia".
Inaugurata questa mattina al Museo Salinas la mostra dei quattro preziosi vasi ciprioti provenienti dalla collezione del Metropolitan Museum of Art di New York che sono frutto di un accordo di collaborazione/scambio triennale.
“Un rapporto di collaborazione tra musei che rafforza la politica di alleanze con le maggiori istituzioni a livello mondiale. La Sicilia ha moltissimo da offrire e la cultura è un’industria fiorente su cui vogliamo puntare per creare significative opportunità di lavoro”.
«Milazzo continua a restituire importanti testimonianze del suo passato contribuendo ad arricchire la conoscenza sullo sviluppo topografico dell’antica necropoli greca. Grazie al lavoro della Soprintendenza di Messina acquisiamo nuovi tasselli che ci aiutano a ricostruire la storia del territorio per una lettura sempre più completa e ricca del nostro passato».
Lo dichiara l’assessore Elvira Amata commentando il ritrovamento di nuovi e interessanti elementi per la conoscenza dei riti funerari nel periodo tra gli inizi del VI e gli inizi del V secolo a.C. emersi durante la campagna di scavo in corso a Milazzo in C.da San Giovanni-Vico Malta che integrano la conoscenza relativa alle 198 sepolture pluristratificate, finora indagate.
Il settore di ricerca, su cui è in corso un’indagine archeologica della Soprintendenza dei Beni culturali di Messina diretta da Mirella Vinci, si svolge sotto la direzione di Giuseppe Natoli e la direzione scientifica di Annunziata Ollà.
I locali restaurati del Dormitorio dei Benedettini di Monreale diventano museo e si aprono al territorio con “Trame mediterranee. Tessuti, gioielli e ceramiche della Fondazione Orestiadi di Gibellina”,
Una mostra che aprirà al pubblico il 21 dicembre alle 17; un’occasione per esaltare il simbolismo del Duomo di Monreale, bene Unesco dell’itinerario Arabo-Normanno in cui si fondono diverse componenti di provenienza storica e geografica eterogenea in un unicum armonioso.
“ La mostra - dice l’assessore Elvira Amata - realizzata in luogo simbolico di grande valore, attualizza la ricchezza delle espressioni artistiche del periodo normanno attraverso il dialogo con i preziosi oggetti custoditi dalla Fondazione Orestiadi che raccolgono il sincretismo culturale presente nelle produzioni mediterranee”.
La campagna di monitoraggio dei Beni culturali che di trovano nei fondali di Pantelleria, nell’area che va da Cala Cottone fino a Cala Tramontana, si è appena conclusa. L’iniziativa è stata portata a termine grazie alla cooperazione tra la Soprintendenza del Mare e il Corpo delle Capitanerie di Porto.
«Gli interventi di tutela e monitoraggio del patrimonio culturale subacqueo - sottolinea l’assessore Elvira Amata - sono frutto della collaborazione continuativa tra le forze dell’ordine che operano in mare: Guardia costiera, Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia di Stato e gli uffici dell’assessorato. Una sinergia importante e preziosa grazie alla quale quotidianamente si porta avanti un’azione di tutela e vigilanza che preserva il nostro ricco patrimonio sia in terra che in mare».
Al museo Riso il CRICD - centro di ricerca della Regione, presenta i primi due volumi dell’opera omnia di Franco Scaldati voluti dalla Regione come atto di memoria affinché l’opera non andasse smarrita
Pubblicati i primi due volumi dell’opera omnia di Franco Scaldati, drammaturgo, attore e poeta di Palermo morto nel 2013.
I volumi verranno presentati domani - venerdì 16 dicembre alle 17 - al palazzo Belmonte Riso di Palermo.
“La pubblicazione dell’opera di Scaldati - dice l’assessore Elvira Amata - mette al sicuro un patrimonio che rischiava di disperdersi. L’iniziativa riconosce il valore di un genio artistico del nostro tempo e lo colloca come prezioso tassello dell’ heritage culturale dell’Isola. Dobbiamo sempre più lavorare per dare visibilità ai figli di questa nostra Terra, spesso celebrati all’estero e dimenticati in casa propria”
Oggi la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina e il Parco della Valle dei Templi celebrano 25 anni di iscrizione nel World Heritage List, la lista dei siti riconosciuti patrimonio mondiale dell’Unesco. “Un importante anniversario – ha detto l’assessore dei Beni culturali e dell'identità siciliana, Elvira Amata Intervenendo alla conferenza in corso a piazza Armerina – che ci rende orgogliosi, ma che sollecita, al contempo, una riflessione sulla ottimizzazione nella gestione del nostro patrimonio culturale. La Villa romana del Casale è un bene che il mondo ci invidia per la pregevolezza dei contenuti e dei mosaici, di grande raffinatezza. Bisogna fare ancora di più. Dobbiamo riuscire a comunicare con sempre maggiore efficacia il valore del nostro patrimonio affinché diventi sempre più attrattivo e capace di generare una tangibile crescita economica per il territorio».
Palermo. All’albergo delle Povere (corso Calatafimi, ) in corso “La Città Aurea”, architettura, urbanistica, arte e costume degli anni 30. Un’interessante ricostruzione del periodo tra le due guerre resa attraverso un allestimento che restituisce ambienti domestici, progetti, ma anche l’abbigliamento di un periodo ricco di fermenti culturali e di iniziative costruttive che hanno cambiato il volto della Sicilia.
“Un progetto molto interessante – sottolinea l’assessore Elvira Amata – che ha esplorato un momento storico caratterizzato da un’atmosfera di grande rinascita e di intensa produzione. Un’operazione di respiro che ha consentito di effettuare una ricognizione delle trasformazioni avvenute nel tessuto urbanistico ed architettonico dell’Isola nel periodo tra le due guerre, evidenziando come a quel periodo sia legata la realizzazione delle più moderne reti infrastrutturali e di nuove tipologie edilizie, quali stazioni ferroviarie, edifici governativi e per l’educazione, edifici postali, banche, impianti sportivi, abitazioni popolari e residenziali”.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 25 gennaio 2023 con orario: dal martedì al sabato dalle 9 alle 18, mentre la domenica dalle 9 alle 13.
Ingresso libero.
PALERMO, CONCERTI DI CHITARRA CLASSICA ALL'ORATORIO DEI BIANCHI
Palermo 4 dicembre 2022 - Un’esperienza immersiva in cui l’arte incontra l’arte. Questa mattina all’Oratorio dei Bianchi di Palermo il primo di tre concerti di chitarra classica del “Duo Palermini-Palmeri”. I prossimi concerti in programma il 16
Dicembre e il 21 Gennaio.
"Un percorso esperienziale immersivo - evidenzia l'assessore regionale ai Beni culturali Elvira Amata - che unisce la bellezza degli splendidi stucchi serpottiani e delle statue tardo-barocche all'ascolto della musica dal vivo.
Una situazione in cui l'esaltazione dell'arte diventa massima e consente una percezione aumentata.
Una modalità di godere l'arte che sempre più deve entrare a far parte della quotidianità dei musei, che devono aprirsi al pubblico consentendo scambi di esperienza e dialoghi tra le arti".
I concerti si inseriscono nell'ambito delle attività culturali di promozione dell'arte della Galleria regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis, diretta da Evelina De Castro, di cui l'Oratorio dei Bianchi fa parte insieme a Palazzo Mirto.
Presente Daniela Segreto, capo di gabinetto dell’Assessore Amata
𝗨𝗻𝗮 𝘁𝗮𝗿𝗴𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗚𝗶𝘂𝗻𝗶 𝗥𝘂𝘀𝘀𝗼 𝗮𝗰𝗰𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗣𝗮𝗹𝗰𝗵𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝘂𝘀𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗶 𝗽𝗶𝗮𝘇𝘇𝗮 𝗖𝗮𝘀𝘁𝗲𝗹𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝗮 𝗣𝗮𝗹𝗲𝗿𝗺𝗼
“C’è voluto molto tempo, ma finalmente Palermo riabbraccia Giuni Russo e le rende onore, legando il Palchetto della Musica di piazza Castelnuovo al nome di questa nostra straordinaria artista, che proprio in questo luogo si esibì giovanissima agli esordi della carriera”.
Lo ha detto l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, che oggi ha partecipato alla cerimonia di scopertura di una targa in memoria della cantante palermitana, insieme al Sindaco Roberto Lagalla, all’assessore comunale alla Cultura Giampiero Cannella e alla Soprintendente dei Beni culturali e ambientali di Palermo, Selima Giuliano.
La richiesta di intitolare il Palchetto della Musica a Giuni Russo era stata avanzata diversi anni fa da Maria Antonietta Sisini, presidente dell'Associazione GiuniRussoArte, sua compagna artistica e di vita ed era stata quindi supportata anche da una petizione promossa dal giornale palermotoday. L’apposizione di una targa in memoria di Giuni Russo nelle immediate vicinanze del Palchetto della Musica, è stata disposta dalla Commissione toponomastica del Comune di Palermo. La Targa, voluta anche dall’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dall’assessore Samonà, è stata realizzata a cura della Soprintendenza di Palermo.
“Per troppi anni – ha aggiunto l’assessore Alberto Samonà – la Città ha voltato le spalle a questa sua figlia dal grande talento e dalla voce unica, che purtroppo è andata via troppo presto. Anni interminabili che con la cerimonia odierna vogliamo consegnare al passato: sono felice che Palermo, che oggi sta vivendo una rinnovata consapevolezza, anche culturale, come ha annunciato il Sindaco, dedicherà presto a Giuni Russo un grande appuntamento musicale”.
Durante la cerimonia, è stato letto un messaggio di Maria Antonietta Sisini: “È un sogno che si avvera! Dopo 18 anni, la mia richiesta di ricordare Giuni Russo al Palchetto della Musica, con una targa, un segno stabile, dove Giuni, adolescente, iniziò a cantare, si è concretizzata. Questo grazie all’intervento decisivo di Alberto Samonà, al quale ho chiesto di rappresentarmi. Sarei stata felice di presenziare alla cerimonia ma so che l’emozione avrebbe preso il sopravvento. Grazie anche alla nuova Amministrazione Comunale nella persona del sindaco prof. Roberto Lagalla, alla Soprintendenza ai Beni culturali, a Sandra Figliuolo e a tutta Palermo. Il mio cuore è li con tutti voi, e per sempre legato alla Città di Palermo, che ha dato i natali alla più grande cantante di tutti i tempi! Grazie ancora, anche a nome dell’Associazione GiuniRussoArte”.
"𝗗𝗲𝗽𝗲𝗿𝗼 𝗠𝗶𝘁𝗼 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲" 𝗶𝗻 𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮𝗹 𝟭𝟱 𝗴𝗲𝗻𝗻𝗮𝗶𝗼 𝗮𝗹 𝗠𝘂𝘀𝗲𝗼 𝗥𝗶𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗣𝗮𝗹𝗲𝗿𝗺𝗼
Una forma d’arte totale, dalla pittura al teatro, dalla scenografia alle arti applicate, dall’editoria alla pubblicità: Fortunato Depero [Fondo, 30 marzo 1892 – Rovereto, 29 novembre 1960] si è affermato tra i protagonisti del Movimento Futurista, dando vita a progetti che spesso hanno anticipato i tempi.
"DEPERO MITO PRESENTE", promossa e organizzata dall'Assessorato regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, con Riso. Museo d’arte Moderna e Contemporanea, nasce in collaborazione con il MART di Rovereto, e intende esplorare l’attualità di Depero e quanto abbia influenzato arte, moda e design dagli anni Settanta a oggi.
La mostra - ospitata da ieri e fino al 15 gennaio a Palazzo Riso è un’occasione per ripercorrere la straordinaria carriera dell’artista roveretano; secondo il progetto curatoriale di Nicoletta Boschiero, vengono messi in rilievo, tre importanti interventi artistici di Depero: "Balli Plastici" 1918; il "Cabaret del diavolo", 1922 e, infine, la pubblicità in relazione al soggiorno dell'artista a New York nel 1928-30.
Mostra nella mostra, una piccola ma preziosa appendice è dedicata al viaggio di Depero in Sicilia avvenuto nel 1926, ospite dell’amico Guglielmo Jannelli.
Una forma d’arte totale, dalla pittura al teatro, dalla scenografia alle arti applicate, dall’editoria alla pubblicità: Fortunato Depero [Fondo, 30 marzo 1892 – Rovereto, 29 novembre 1960] si è affermato tra i protagonisti del Movimento Futurista, dando vita a progetti che spesso hanno anticipato i tempi.
Orari: martedì - sabato 9/18,30. Domenica e festivi 9/13. Ingresso al Museo, 6 euro.
𝗗𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝟮 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 𝗶𝗻𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗴𝗿𝗮𝘁𝘂𝗶𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗶 𝗺𝘂𝘀𝗲𝗶, 𝗻𝗲𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶 𝗮𝗿𝗰𝗵𝗲𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗶 𝗲 𝗻𝗲𝗶 𝗹𝘂𝗼𝗴𝗵𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗖𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶
"𝗔𝘃𝘃𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗖𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗻𝗳𝗼𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗲𝘀𝘀𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗼 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗰𝗼-𝗺𝗼𝗻𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮"
Domenica 2 ottobre si potrà entrare gratuitamente nei parchi archeologici, nei musei e nei luoghi della Cultura che dipendono dall’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell'Identità Siciliana.
Un provvedimento in vigore dallo scorso aprile, ogni prima domenica del mese, su disposizione dell'assessore regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, Alberto Samonà, che ha aderito all'iniziativa del Ministero della Cultura.
"Avvicinare sempre di più le persone ai luoghi della Cultura è fondamentale - sottolinea l'assessore Alberto Samonà - per infondere interesse per il nostro patrimonio storico monumentale, ma anche per una maggiore consapevolezza sull'importanza di puntare sempre più sui beni culturali, vero e autentico segno distintivo della Sicilia più bella. Consentire l'ingresso gratuito a musei e parchi archeologici ogni prima domenica del mese, inoltre, dà anche la possibilità alle famiglie e a tanti Siciliani di trascorrere il proprio tempo libero nei luoghi della Cultura e questo è un bene".
𝗗𝗮𝗹 𝟭𝟰 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 𝗮 𝗣𝗮𝗹𝗲𝗿𝗺𝗼 "𝗜𝗗𝗲𝘀𝗶𝗴𝗻", 𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗰𝗶𝗺𝗮 𝗲𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲
𝗟𝗮 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗹𝗼𝗻𝗴𝗲𝘃𝗮 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗱𝗲𝘀𝗶𝗴𝗻 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝘂𝗱 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮
Conto alla rovescia in vista della decima edizione di iDesign, la più longeva settimana del design del Sud Italia, diretta da Daniela Brignone – in programma a Palermo dal 14 al 23 ottobre, con un’anticipazione il 13. Un tema che si collega al concetto di ri-evoluzione che si traduce in un incessante mutamento, una trasformazione del pensiero, del modo di creare, della vita che nasce dall’interiorità e che determina una capacità di auto-generare un proprio percorso creativo. In programma mostre, installazioni, dibattiti, workshop.
L'inaugurazione di Idesign, sostenuta dall'Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità siciliana, si svolgerà il 13 ottobre alle 19 nell’antica villa Tempu, in occasione della quale si darà il via ufficialmente alla manifestazione e si celebrerà, al contempo, la figura di un celebre designer scomparso, Emanuele Nicosia, attraverso una mostra.
La grande partecipazione di partner privati e di musei ha portato alla definizione di un progetto corale che ha contribuito ad arricchire con importanti eventi la manifestazione. Tra gli splendidi luoghi della rassegna, la Galleria regionale di Palazzo Abatellis, i musei Riso, Salinas e Antonio Pasqualino, Palazzo Drago Ajroldi di Santacolomba così come i Cantieri Culturali alla Zisa e l’Accademia di Belle Arti.
“La X edizione di iDesign che abbiamo voluto sposare – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – ci consegna spunti di riflessione molto interessanti sul concetto dell’auto-generazione. Non più e solo l’arte con i suoi luoghi, i rituali, le iniziative, le tante declinazioni della bellezza e della creatività, ma il design come processo di rivisitazione di sé stessi e di evoluzione, esteriore e interiore. Non un'idea passeggera ma una visione del mondo e di sé, che coinvolge la nostra forza generatrice, richiedendo a ciascuno di noi (o meglio a chi se ne assume la responsabilità) di essere artefice di un processo di trasformazione radicale, esistenziale, divenendo artefice del proprio destino. Questa decima edizione è anche l’occasione per ribadire la possibilità, anche grazie al design, di un'autentica rinascita culturale di Palermo, dopo anni asfittici, in cui il dibattito è stato spesso relegato a vuoti e scontati stereotipi, espressioni - per citare una frase di una celebre canzone di Mogol-Battisti - di facili entusiasmi e ideologie alla moda".
“Un’edizione che rappresenta un punto di svolta importante per iDesign e per la città di Palermo. La X edizione – spiega Daniela Brignone, curatrice di iDesign – avrà un respiro internazionale e guarda al futuro con l’ambizione di essere uno degli appuntamenti culturali di riferimento nel mondo dell’arte e del design italiano nel mondo. Un obiettivo, questo, al quale possiamo ambire grazie all’appoggio dei partner che ci hanno sempre accompagnato nel percorso di crescita e a quelli che, da quest’anno, hanno creduto in un progetto che di anno in anno diventa sempre più importante sia in termini numerici che, soprattutto, per qualità e importanza degli interventi".
𝗦𝗮𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗹𝗼𝗰𝗮𝘁𝗲 𝘁𝗿𝗲 𝗴𝗶𝗴𝗮𝗻𝘁𝗲𝘀𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗼𝗻𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗧𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼 𝗚 𝗱𝗶 𝗦𝗲𝗹𝗶𝗻𝘂𝗻𝘁𝗲, 𝘂𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗻𝘁𝗶𝗰𝗵𝗶𝘁𝗮̀
Ridonare al Tempio G di Selinunte la sua maestosità. Recuperare la sua storia, riconsegnargli la sua posizione predominante. È un progetto che passerà alla storia quello a cui si sta lavorando al parco archeologico siciliano, lo stesso che qualche mese addietro è riuscito a ridefinire la sua agorà, 33 mila mq. Enorme, come enormi erano le architetture: il Tempio G, che risale al V secolo a.C., è lungo ben 109 metri e largo 50; ciascuna colonna era alta oltre 16 metri e l’intero edificio raggiungeva circa i 30 metri. La costruzione durò alcuni decenni e i suoi elementi non vennero mai rifiniti, ma era completo nella sua struttura architettonica e in uso. Crollò probabilmente per eventi naturali (forse alcuni terremoti soprattutto in età medievale).
Su proposta dell’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, il governo regionale uscente, con un finanziamento di 5 milioni di euro, già da tempo ha approvato il “Progetto di valorizzazione del parco archeologico di Selinunte”, che prevede un grande intervento di studio e di restauro. Entro fine anno la Regione Siciliana pubblicherà la gara per dare il via al grande cantiere fortemente voluto dall’assessore Samonà, mirato ad acquisire nuovi dati e conoscenze sul tempio selinuntino, al restauro e ricomposizione di alcune parti, fra cui le tre gigantesche colonne del lato meridionale (di cui sono stati individuati con certezza gli elementi strutturali), che saranno ricollocate con i relativi capitelli. E sarà anche recuperato il “Fuso della Vecchia”, la colonna restaurata nel 1832 dallo scultore Valerio Villareale su commissione del Duca di Serradifalco. La ricomposizione del Tempio G era stata caldeggiata a suo tempo da Sebastiano Tusa nelle vesti di archeologo e sovrintendente del mare, prima di diventare assessore. Successivamente anche Vittorio Sgarbi, da assessore, aveva ipotizzato l’anastilosi del Tempio G: un affascinante crollo di un immenso monumento nell’antichità, diviene oggi un cantiere di studio parlante e aperto al pubblico, che potrà essere seguito da visitatori, studenti e ricercatori.
Individuato il gruppo di lavoro, dunque, toccava al finanziamento; le risorse sono state individuate già nel dicembre 2020, ma soltanto quest’estate è arrivato l’ok definitivo al finanziamento da parte della Ragioneria Generale. Da tempo stanno lavorando al progetto gli archeologi Valerio Massimo Manfredi (con all’attivo numerose pubblicazioni e docenze in Italia e all’estero), Oscar Mei (allievo di Mario Luni, è docente di Archeologia classica presso l’Università di Urbino, presidente del Centro studi vitruviani e direttore della missione archeologica a Cirene), Claudio Parisi Presicce (attuale soprintendente dei Beni culturali di Roma Capitale e membro di numerose missioni archeologiche italiane e internazionali, fra cui la missione Malophoros a Selinunte); ma è in programma l’avvio di importanti collaborazioni scientifiche con le principali università siciliane e non solo. Nella primavera dell’anno prossimo sarà organizzata una Giornata nazionale di studio, nel corso della quale saranno presentati al mondo scientifico i risultati delle ricerche svolte sul Tempio G e il progetto complessivo.
“Sarà un grande “cantiere della conoscenza” – sottolinea l’assessore regionale dei Beni Culturali, Alberto Samonà – perché farà scoprire al mondo intero la maestosità di questo edificio sacro, considerato uno dei più grandi dell’antichità classica. La ricollocazione delle tre grandi colonne è un’operazione culturale di respiro internazionale, il biglietto da visita di una Sicilia che guarda al futuro nel nome della propria storia e identità culturale, e di una visione mediterranea e cosmopolita, che ha lo scopo di restituire centralità all’Isola. Un sogno che si realizza e che permetterà a tutti di rendersi conto di ciò che fu questo grande tempio dell’antichità. Un progetto che attirerà l’attenzione del mondo su Selinunte, con inevitabili ricadute sul numero di visitatori che in futuro vorranno scoprire il parco archeologico”.
Lo staff è al lavoro da oltre un anno su impulso dell’assessore Alberto Samonà e con la piena condivisione del Presidente Musumeci; il coordinamento tecnico è affidato al Dipartimento dei Beni culturali della Regione Siciliana, con il dirigente generale Franco Fazio, il dirigente responsabile del Servizio progettazione, Carmelo Bennardo, e il direttore del Parco archeologico di Selinunte, Felice Crescente.
“Il progetto inizia nel 2010, grazie alle indagini dirette da Mario Luni dell’Università di Urbino, promosse da Valerio Massimo Manfredi – spiega l’archeologo Oscar Mei -. Ricerche che ripresero sotto la mia direzione in convenzione con il Parco di Selinunte, su invito dell’assessore Sebastiano Tusa, e portarono all’acquisizione di dati sulla costruzione del Tempio G. Nuove indagini potranno portare alla ricomposizione di tre colonne del lato sud del Tempio, i cui elementi strutturali, oggi crollati con l’interno dell’edificio, sono stati identificati in maniera certa e si presentano pressoché completi fino al capitello. Questa fase progettuale è di enorme importanza per la valorizzazione e la fruizione del Tempio e sarà decisiva per la sua conservazione e tutela. Stiamo lavorando anche ad un comitato consultivo di cui farà parte anche Luigi Malnati, già Direttore generale Antichità del MIBACT. Vanno senz’altro ricordati gli studiosi e amici, oggi scomparsi, che hanno dedicato tanto tempo ed energie al Tempio G negli ultimi 12 anni: Sebastiano Tusa, Mario Luni e Gastone Buttarini, restauratore e disegnatore urbinate”.
Siamo quindi già alle indagini preliminari, e alle scansioni tridimensionali del Tempio G che permettono di ricostruire virtualmente l’identikit del monumento. Sono previste indagini archivistiche, bibliografiche, iconografiche, il rilievo fotogrammetrico e laser scanner 3D, la mappatura dei materiali con cui fu costruito. Il progetto crescerà sotto gli occhi di tutti, studiosi e visitatori, perché si tratterà di un cantiere parlante, che permetterà di seguirne le fasi: verrà realizzato un corner multimediale e sarà proiettata, con un filmato, la ricostruzione virtuale del Tempio, spiegata anche attraverso un fumetto sulle tecniche di costruzione dei monumenti classici. In questi mesi è in corso al Parco di Selinunte la grande mostra “Ars Aedificandi” di MondoMostre che racconta i cantieri nell’antichità e ha riprodotto in scala 1:1 le principali macchine per erigere i templi.
𝗚𝗹𝗶 𝗔𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗠𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝘁𝗶𝗻𝗮 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗦𝗶𝗰𝗶𝗹𝗶𝗮:
𝗠𝗲𝘁𝗿𝗼𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗮𝗻 𝗠𝘂𝘀𝗲𝘂𝗺 𝗱𝗶 𝗡𝗲𝘄 𝗬𝗼𝗿𝗸 𝗲 𝗠𝘂𝘀𝗲𝗼 𝗔𝗿𝗰𝗵𝗲𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 𝗔. 𝗦𝗮𝗹𝗶𝗻𝗮𝘀 𝗳𝗶𝗿𝗺𝗮𝗻𝗼 𝘂𝗻 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝘃𝘃𝗶𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗹𝘂𝗿𝗶𝗲𝗻𝗻𝗮𝗹𝗲.
𝗜𝗻 𝗦𝗶𝗰𝗶𝗹𝗶𝗮 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗿𝗲𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹 𝗺𝘂𝘀𝗲𝗼 𝗻𝗲𝘄𝘆𝗼𝗿𝗸𝗲𝘀𝗲
Gli Argenti di Morgantina resteranno per sempre in Sicilia. È questo uno degli effetti dell’accordo di collaborazione siglato nei giorni scorsi fra il Museo archeologico regionale A. Salinas di Palermo, diretto da Caterina Greco e il Metropolitan Museum di New York, diretto da Max Hollein.
Un’intesa, che ho fortemente voluto e che modifica il punto della Convenzione sottoscritta nel febbraio del 2006, in base al quale i preziosi argenti ogni quattro anni venivano trasferiti da Aidone al museo newyorkese, e apre ad una prestigiosa collaborazione fra i due musei.
In base alla nuova convenzione, siglata ai sensi dell’articolo 67, comma 1, lettera d) del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, il Metropolitan e il Salinas danno vita a uno scambio di reperti, grazie al quale nel museo siciliano, per tre anni, saranno esposte opere appartenenti alle collezioni del Met e in cambio, i visitatori del museo di New York, per un tempo di pari durata, potranno scoprire, con opere del Salinas, la ricchezza del patrimonio culturale siciliano. L’accordo, inoltre, è parte di un duraturo programma di cooperazione culturale su beni archeologici e altre opere d’arte, che il Museo Salinas e il Met intendono consolidare anche mediante l’organizzazione di iniziative comuni e progetti di collaborazione, quali mostre, conferenze e ricerche scientifiche. In pratica, dopo la collaborazione con il Museo dell’Acropoli di Atene, siglata nei mesi scorsi sempre su mio impulso, per il museo archeologico regionale ha inizio, in questo modo, una nuova prestigiosa sinergia con un altro fra i principali musei del mondo.
Grazie all’accordo, firmato dalla Direttrice del Museo Archeologico Regionale A. Salinas, Caterina Greco, e dal Direttore del Metropolitan Museum of New York, Max Hollein, in Sicilia arriveranno dal museo newyorkese alcuni reperti particolarmente significativi: si tratta di quattro rari esemplari di ceramica greca, di produzione cipriota e di età arcaica ( 750-600 a.C.). In cambio, a New York giungeranno dal Salinas alcuni materiali selinuntini (un’arula in terracotta, una lucerna arcaica in marmo, un rilievo figurato), la cui esposizione presso uno dei più importanti musei del mondo costituirà una prestigiosa occasione di conoscenza e comunicazione dell’archeologia della Sicilia.
L’accordo siglato fra il Metropolitan Museum di New York e il Museo Salinas di Palermo è un grande risultato per la Sicilia, perché non soltanto realizza la nostra volontà di mantenere gli Argenti di Morgantina ad Aidone, ma dà vita a una prestigiosa collaborazione scientifica e culturale fra il nostro Museo Salinas e il Met (uno dei più importanti musei al mondo). Come ebbi a dire mesi fa, infatti, la via maestra è proprio la politica degli scambi culturali – che sta già dando effetti molto positivi con la Grecia e i suoi musei – che è la grande opportunità dei prossimi anni: ciò consente di far conoscere al mondo il nostro patrimonio culturale e permette di avviare collaborazioni che porteranno effetti positivi per la Sicilia per la ricerca, la valorizzazione e la promozione dei musei e dei parchi archeologici dell’Isola.
* 𝑵𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒇𝒐𝒕𝒐 𝒈𝒍𝒊 𝑨𝒓𝒈𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒅𝒊 𝑴𝒐𝒓𝒈𝒂𝒏𝒕𝒊𝒏𝒂 𝒆 𝒊 𝒓𝒆𝒑𝒆𝒓𝒕𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒈𝒊𝒖𝒏𝒈𝒆𝒓𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒊𝒏 𝑺𝒊𝒄𝒊𝒍𝒊𝒂 𝒅𝒂 𝑵𝒆𝒘 𝒀𝒐𝒓𝒌
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Palermo, 90145
Canale Social dedicato alla Promozione delle Azioni condotte per il Potenziamento della Rete Ospedaliera della Regione Siciliana
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Palermo, 90133
Società in House della Città Metropolitana di Palermo che svolge i servizi in convenzione: verifica impianti termici, diagnosi energetica/Ape, impianti fotovoltaici, manutenzione e...
Piazza Santa Chiara N8
Palermo, 90134
Associazione senegalese di Palermo e provincia dal 2003 ad oggi con finalità culturali e sociali.