Studio Di Psicoterapia e Sessuologia Dott. Rossi Gianrico

Specialista nel trattamento di:
-ansia e attacchi panico
-eiaculazione precoce/ritardata
-T. coppia

Una forte delusione d'amore, un dolore mai superato ti impediscono di vivere in pace con te stesso? Hai qualche problema nella vita di coppia, che ti impedisce di vivere serenamente il vostro rapporto? un aiuto da parte di un professionista competente potrebbe aiutarti a risolvere i tuoi problemi e vivere meglio? Lo STUDIO DI PSICOLOGIA PSICOTERAPIA SESSUOLOGIA DOTT.ROSSI GIANRICO potrebbe rappres

02/07/2024

Inizi a morire lentamente ;

se non viaggi,
se non leggi,
Se non ascolti i suoni della vita,
Se non apprezzi te stesso.

Inizi a morire lentamente :
Quando uccidi la tua autostima,
Quando non lasci che gli altri ti aiutino.

Inizi a morire lentamente ;
Se diventi schiavo delle tue abitudini,
Camminando ogni giorno sulle stesse strade...
Se non cambi la tua routine,
Se non indossi colori diversi
O non parli con chi non conosci.

Inizi a morire lentamente :
Se eviti di provare passione
E le loro emozioni turbolente;
Quelli che ti fanno brillare gli occhi
E il tuo cuore batte forte.

Inizi a morire lentamente :
Se non rischi ciò che è sicuro per l'incertezza
Se non insegui un sogno
Se non te lo permetti
Almeno una volta nella vita
Fuggire da consigli sensati

Non lasciarti morire lentamente
Non dimenticare di essere felice!

~ Pablo Neruda

31/01/2024

Sono molti ad essere convinti che confrontarsi su vissuti e comportamenti sessuali possa interferire con la spontaneità dell'esperienza sessuale. Nei fatti una buona comunicazione favorisce sempre maggiore libertà e spontaneità nell'espressione sessuale.

cit. D. Bonanno

03/11/2023

Meno parole e meno verbi coniugati implicano meno capacità di esprimere le emozioni e meno possibilità di elaborare un pensiero.
Gli studi hanno dimostrato come parte della violenza nella sfera pubblica e privata derivi direttamente dall'incapacità di descrivere le proprie emozioni attraverso le parole.
Senza parole per costruire un ragionamento, il pensiero complesso è reso impossibile.
Più povero è il linguaggio, più il pensiero scompare.
Una società che semplifica il linguaggio, cercando solo di velocizzare la comunicazione, in funzione di uno scopo utilitaristico immediato, è una società destinata ad estinguersi.
Sappiamo che oggi, per rispondere a molti problemi, dovremmo tendere a sintetizzare una forma il più semplice e concreta possibile.
Per saper semplificare si deve togliere, ma non possiamo togliere le fondamenta, altrimenti la struttura crolla.

(Umberto Galimberti)

Immagine: Opera di Helene Knopp - "House for Sale"

26/08/2023

L'INCOMPRENSIONE RECIPROCA

G. I. Gurdjieff diceva: "Prima di discutere con qualcuno occorre realizzare fino a che punto quella persona può capire le nostre parole. Il parlare nonostante l'impossibilità di essere compresi dall'altro è sempre una perdita di tempo e di energia. Chi è consapevole, parla solo quando è certo che chi ascolta è in grado di comprendere."

La malcomprensione è la regola tra gli esseri umani. Dalla più piccola lite alla guerra in larga scala. Perché? perché ogni parola assume per ognuno di noi un significato diverso a seconda del proprio vissuto e sopratutto dal livello di coscienza soggettivo. Ecco perché non comprendersi, tra le persone, e' la norma.

Se credete che ogni essere umano debba comprendere le vostre parole o quelle dei Maestri, come arrivano a voi, vi illudete. L'illusione è un fenomeno mentale che ci allontana dalla realtà e dalla sua complessità. La vita segue una sua "logica" che va oltre il nostro concetto di "giusto" e "sbagliato". La vita non è morale e nemmeno immorale ma amorale.

Le nostre credenze sulla realtà non sono la realta' "oggettiva" ma una sua rappresentazione interna delle nostre credenze. Una credenza è un costrutto mentale inserito nella nostra mente dall'esterno. Noi entriamo in conflitto per le credenze che sono spesso più idee che esperienze.

Una persona che, per esempio, non ha mai vissuto l'esperienza dell'amore incondizionato o del perdono potrà parlarne sul piano analitico ma non può sapere di cosa parla se non è passato per quella esperienza. Lo stesso vale per la sessualità, la malattia e il lutto. Come può un prete parlare di sesso senza averlo provato? Come può un terapeuta curare un depresso senza aver mai esperito una depressione?

Esperire vuol dire morire a se stessi… passare attraverso l'esperienza… per andare oltre la logica razionale. Per crescere bisogna morire alle proprie credenze.

Non credete a nessuno, neanche alle parole dei cosiddetti "Maestri" o a quelle che, secondo voi, sono le autorità o si proclamano tali. Non credere neanche a te stesso ma credi solo all'esperienza… nessuno può dirti cosa è giusto o sbagliato e tu non puoi dire a nessuno cosa è giusto o sbagliato.

Decidi cosa è "giusto" o "sbagliato" per te attraverso l'esperienza e prenditi la responsabilità della tua vita ma ricorda che nessuno potrà comprenderti veramente perché siamo sempre soli nella nostra esperienza.

Le parole sono il mezzo con cui comunichiamo anche se ci scontriamo perché utilizziamo termini diversi, secondo noi oggettivi, per dire a volte la stessa cosa. Quello umano è un mondo intersoggettivo e la relazione si basa proprio sulla negoziazione del significato delle parole. E' nella relazione che si costruiscono i significati. Ma la relazione non è fatta solo di parole, anzi le parole spesso ci allontanano.

Le parole dette senza coscienza feriscono, uccidono.

Funzioniamo così: "io ho ragione, secondo i miei schemi mentali, mentre l'altro ha torto perché ha schemi mentali diversi dai miei". Questo fenomeno è amplificato sui social dove ci si irrita, si giudica, si offende l'altro per imporre la propria visione del mondo.

L'Arte, per esempio, nasce all'anima perché usa il linguaggio simbolico che è universale e arriva direttamente al cuore… quella che viene definito "Centro Emotivo Superiore" da Gurdjieff. Senza una comunicazione da cuore a cuore gli esseri umani sono impossibilitati a comunicare.

Dovremmo imparare il valore del silenzio, non per presunzione, ma perché è necessario capire se quello che voglio dire l'altro possa capirlo veramente oppure no.

Ho speso tanto tempo e fiato con persone che pensavo potessero e dovessero capirmi e ho compreso che a sbagliare ero io. Non puoi parlare a chi è sordo e non puoi mostrare il tuo mondo interiore a chi è cieco. Non puoi pretendere che l'altro ti capisca… perché l'altro non è te. L'altro è diverso da te. L'altro non è dentro di te.

Le donne vorrebbero che gli uomini le capissero… gli uomini che le donne li capissero… gli islamici che i cristiani li capissero… i cristiani che gli islamici li capissero… i buddhisti che gli islamici li capissero… è sempre stato così ma niente è mai cambiato.

Chi ha deciso di "svegliarsi" e compiere un lavoro su di sé è pronto per cogliere la verità a seconda dell'impegno che mette nel conoscersi. La Verità non si ottiene volendo avere ragione a tutti i costi e urlandola agi altri ma ascoltando più i silenzi che le parole.

Tiziano Cerulli

18/07/2023

"Semrad ci insegnò che la maggior parte della sofferenza umana è legata all’amore e alla perdita e che il lavoro dei terapeuti consiste nell’aiutare le persone a “riconoscere, vivere e sopportare” la realtà della vita, con tutti i suoi piaceri e i suoi dispiaceri.

“Le maggiori cause della nostra sofferenza sono le bugie che raccontiamo a noi stessi”, diceva, esortandoci a essere onesti con noi stessi su ogni aspetto della nostra esperienza. Diceva, spesso, che le persone non possono mai migliorare senza sapere ciò che sanno e senza provare ciò che sentono."

Bessel van der Kolk

06/07/2023

Io sono un alcolista.
Mi metto di impegno e smetto di bere alcolici.

- Sono ancora un alcolista se due volte al mese bevo una birra? (solo quelle due volte)
- Sono ancora alcolista se quando sono al pub o al ristorante devo mettere un po' di volontà per non chiedere un bicchiere di vino?
- Il fatto che rimanga una diversa modalità interiore di approcciarmi agli alcolici rispetto a chi non ha mai avuto problemi di alcolismo giustifica l'etichetta di alcolista anche ora che ho smesso?

E ora al posto di alcolista mettete "fumatore", "paranoico", "depresso", "schizofrenico", "PTSD" o altre etichette diagnostiche.

Le etichette diagnostiche indicano un DISTURBO nel funzionamento, non una MODALITÀ di funzionamento.

Troppo complicato? Spiego meglio. Il DSM e l'ICD descrive i "diseas" e i "disorders". Se ho la tendenza ad essere giù di tono, pessimista e con poca iniziativa non posso avere l'etichetta di Depressione Maggiore. Ho un funzionamento differente da altri, certo, ma non sono Depresso.
Se preferisco fare le cose da solo, devo sforzarmi un po' per ricordare mantenere il legame con amici (scrivere per il loro compleanno, invitarli etc.) ma non compromette il mio avere una rete sociale, il lavoro, la vita. Ho un funzionamento diverso da altri, è vero, ma non sono Schizoide.

Ciascuno di noi ha un funzionamento peculiare.
Fai più fatica in qualcosa e sei più facilitato in altre. Hai potenzialità e limiti. NON ESISTONO LE PERSONE ILLIMITATE. Non esiste chi non deve fare sforzi in qualcosa o non fa fatica.
Ciascuno di noi ha un profilo di personalità UNICO, però è facile che sia simile a quello di altri, per cui possiamo fare dei raggruppamenti ideali. Che saranno sempre limitati perché il "mezzo pollo" della poesia di Trilussa non esiste. Sono prototipi a cui somigliamo approssimativamente.

Se la persona non ha SIGNIFICATIVE compromissioni e GRAVI deficit nel funzionamento sociale, lavorativo etc. si può parlare di "stile di personalità depressivo", o "funzionamento di personalità schizoide" se proprio si vogliono a tutti i costi usare le etichette diagnostiche.
Ma perché usare a tutti i costi etichette nate per indicare le Disfunzioni e i Deficit?

C. Giordano

Il legame nascosto tra lavorare troppo e salute mentale 04/05/2023

articolo molto interessante

Il legame nascosto tra lavorare troppo e salute mentale Lavorare molte ore può alleviare temporaneamente i sintomi della depressione e dell’ansia. Ma è meglio uscire dall’ufficio e affrontare di petto i propri sentimenti. Leggi

31/01/2023
17/11/2022

bellissima

03/10/2022

“Chi va da uno psicologo entra credendo di dover risolvere un problema dovuto ad un fatto o ad una persona. Crede cioè che il suo star male sia dovuto a qualcosa di concreto, un fatto tangibile, una persona in carne ed ossa. Invece, più spesso in questo momento storico, soffrono i sensi.
Si, soffrono i sensi.
Il senso di colpa, il senso di solitudine, il senso di abbandono, il senso di inadeguatezza, il senso di vuoto, il senso di inferiorità, il senso di incompiutezza, il senso di dipendenza.
Non sono le cose che ci accadono il problema e neanche le persone che ci circondano. Ma il senso che smuovono in noi quei fatti e quelle persone.
È il nostro vissuto che crea mostri, ferite e paure. E, per fortuna, proprio perché ci appartiene, su quel vissuto si può lavorare.”

Photos from Studio Di Psicoterapia e Sessuologia Dott. Rossi Gianrico's post 15/09/2022
04/08/2022

vale anche e soprattutto riguardo alla conoscenza di noi stessi

13/06/2022

esattamente

17/02/2022

BONUS PSICOLOGO APPROVATO!
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04/02/2022

“Non spetta a te reggere gli equilibri cosmici.
Non spetta a te cercare di cambiare gli altri.
Non spetta a te aiutare chi non vuol essere aiutato.
Non spettano a te i nodi degli altri,
non spetta a te capire perchè non ti ama,
non spettano a te modi e tempi della vita altrui.
Non spetta a te la rabbia degli altri,
non spetta a te la maleducazione, le offese, le recriminazioni.

Spetta a te il tuo equilibrio,
spetta a te l'impegno al tuo miglioramento,
spetta a te aiutarti e imparare a chiedere l'aiuto altrui.
Spetta a te sciogliere i tuoi nodi,
spetta a te chiarire le tue emozioni,
spetta a te costruire, giorno per giorno, la vita che desideri.
Spetta a te lasciar andare la rabbia, e perdonare, ed essere gentile, prima con te e poi con gli altri,
e contribuire ogni giorno, con la tua Luce, alla Primavera del mondo.”

Dott. Oscar Travino -

27/01/2022

Aggiungerei anche benessere EMOTIVO

31/08/2021

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