Silvia Tizzoni Psicologa clinica, Psicoterapeuta e Mediatrice Familiare

Sono Silvia Tizzoni, psicologa, psicoterapeuta e mediatrice familiare presso il CMTF di Milano (albo

31/07/2024

La mia estate? Niente scenari alla Blade Runner, ma relax, armonia, affetti, socializzazione, connessioni, creatività.
Grata per l’ordinario, oltreché lo straordinario.
Mi piace pensare ad un mese ‘intelligente’ e sostenibile: mio, di chi mi sta intorno, della natura che mi circonda.
L’idea è proprio quella di immergermi e depositare cose belle e nuove immagini di colori e sapori sulla mia retina!
E poi voglio dimenticare il senso del tempo e chiedermi che giorno è. Lunedì, martedì? Poco importa. Fluido.

Ma ricordate… va in ferie la terapeuta, non la vostra terapia! 😉 Voi camminate, pedalate, arrampicate, nuotate, curiosate, leggete, mangiate, riposatevi, divertitevi.

Buon mese di agosto!

26/07/2024

Puoi mettere giù quel peso.
Puoi chiedere aiuto.
Puoi permetterti di non essere sempre contenta.
Tira il fiato, le scale in salita prima oppoi ti porteranno in cima.

"Inside out 2" di Pete Docter e Ronnie del Carmen - Cinema e dintorni - Silvia Tizzoni - Piacenza 24/07/2024

Di emozioni primarie e secondarie e di una bimba che sta diventando grande.
🎥

"Inside out 2" di Pete Docter e Ronnie del Carmen - Cinema e dintorni - Silvia Tizzoni - Piacenza Il primo cartone animato descriveva le emozioni primarie rappresentandole con cinque diversi personaggi: gioia, rabbia (che bellezza questa rabbia rosso fuoco e tondetta!), tristezza, disgusto e paura. Nella storia vedevamo come si comportavano i singoli personaggi e questo meccanismo ci aiutava a i...

22/07/2024

- Vai dallo psichiatra?
- Sì, da 15 anni soli.
- 15 anni?!
- Sì. Gli concedo un altro anno, poi vado a Lourdes.

Film mitico 💙
Io e Annie, 1977

17/07/2024

“La casa deve permettere il riposo fisico e mentale, è più facile vivere bene quando si ha poco, perché gli oggetti complicano la vita, consumando tempo ed energia. Vivere in un piccolo spazio, quindi, non significa accontentarsi, ma avere più tempo per se stessi e per gli altri, per gli aspetti più intellettuali e spirituali della vita. La vera ricchezza, insomma, è vivere con meno: quello che i giapponesi chiamano ‘seihin’, dignitosa povertà”.

… perché, come diceva la mitica Chanel, ‘less is more’.

12/07/2024

Hayao Miyazaki ❤️

08/07/2024

"Passerà questo tempo come passano
tutti i giorni orribili della vita
Si placheranno i venti che ti abbattono
Stagnerà il sangue della tua ferita
L’anima errante tornerà al suo nido
Quel che ieri si p***e sarà trovato
Il sole senza macchia concepito
uscirà di nuovo nel tuo costato
E dirai al mare: Come ho potuto
annegato senza bussola e smarrito
giungere al porto con le vele rotte?
E una voce ti dirà: Non comprendi?
Lo stesso vento che ha rotto le navi
è quello che fa volare i gabbiani."

Óscar Hahn

03/07/2024

"Ho imparato a mettermi da parte, Lloyd"
"O forse ha solo capito la differenza tra l'essere centrale e l'essere centrato, sir"
"E quale sarebbe, Lloyd?"
"Chi è centrale ha bisogno di un mondo intorno per sapere qual è il suo posto, sir"
"E chi è centrato?"
"Il suo mondo ce l'ha dentro, sir"
"E si sente sempre al giusto posto..."
"E si sente sempre stella nell'universo..."

Vita con Lloyd -

Photos from Silvia Tizzoni Psicologa clinica, Psicoterapeuta e Mediatrice Familiare's post 29/06/2024

Giovedì sera è stato molto interessante dialogare con il pubblico della biblioteca di San Nicolò e la bibliotecaria, Elisabetta Pallavicini.

Abbiamo aperto la serata parlando, ma guarda un po’, del narciso.
Ma chi è costui? Che cosa fa? Affascina, intriga e poi colpisce. È spesso più intelligente della media: ha una grande intelligenza cognitiva, lasciamo perdere quella emotiva, ancor più l’empatia. Manipolare è il suo pezzo forte, rigirare le frittate. È seduttivo, grandioso. Ma talvolta si mostra improvvisamente angosciato, inquieto.

Cosa vuole il narciso dalla relazione affettiva? In molti casi vuole rispecchiarsi: il suo ego punta a piacersi, piacersi, piacersi. Perché non ci sono storie: lui più di tutti ama se stesso.
E la sua donna? Lo asseconda, lo supporta, lo rinforza. E quasi quasi ci crede… ‘io ti salverò.’ Ed ecco che cominciano i guai, perché il narciso punta sempre all'assoluto ed è assorbito da imprese troppo grandi ed eroiche per ammettere scivoloni. E la partner, pur convalidandolo, qualche volta gli insinua dubbi, qualche volta, addirittura, osa distrarlo.

Questo libro affronta una tematica approfondita in anni di lavoro clinico: cambiare il narciso è pressoché impossibile, ma bisogna imparare a dirselo. Lavorare allora sulla relazione: perché magari riuscire (o quantomeno provare) a conviverci è anche una questione di scelte. Di costi e di benefici. Di strategie. Di obiettivi, di più: di vita.
Lo racconta così bene T., la mia paziente, nel suo diario autobiografico, che scrive, un po’ autoironica, un po’ sofferente, al termine della relazione con il ‘suo’ narciso.

Che poi c’è capitato pure in mezzo quello che aveva chiamato l’avvocato, ma no che non era vero, in fondo le chiedeva solo la pausa di riflessione di un mese, gli # di coppia ( ***emprenoi), i risotti e le paste al pesto, la skin care coreana e il Sottosopra di Stranger Things.
Grazie a tutti! 😊

📕 Con Officine Gutenberg.

24/06/2024

Ci sono betulle che di notte levano le loro radici, e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni.
(Alda Merini)

Buona notte di rugiada di San Giovanni 🩵.

23/06/2024

📕 Giovedì 27 giugno alle ore 20:45 alla biblioteca di San Nicolò!

L'ingresso è libero, per eventuali informazioni:
📞 0523/760494
oppure
✉️ [email protected]

Vi aspettiamo!

Nuovo appuntamento con Silvia Tizzoni Psicologa clinica, Psicoterapeuta e Mediatrice Familiare e il suo "Pensavi fosse amore invece era un disastro".

Ci vediamo con l'autrice e Elisabetta Pallavicini, alla Biblioteca di San Nicolò, giovedì 27 giugno alle ore 20.45.

20/06/2024

“Ogni ruga sui nostri volti è una storia vissuta con coraggio, orgoglio, sorriso, pianto, amore.
Sono come le parole d’un libro aperto sfogliato dal tempo davanti agli occhi del mondo.”
(Alda Merini)

17/06/2024

‘Le persone sottovalutano anche l'importanza della leggerezza, ma io ho imparato che ogni tanto bisogna lasciarsi trasportare senza opporre resistenza: è solo così che s'impara a volare.’
- Susanna Casciani

13/06/2024

‘Non ci è permesso scegliere la cornice del nostro destino.
Ma ciò che vi mettiamo dentro è nostro.’
(Dag Hammarskjöld)

10/06/2024

Come scriveva Andersen ne Il brutto anatroccolo: «il verde fa bene agli occhi».
🪴💚

07/06/2024

Squillo di trombe 🎺: qui ieri sono finite le scuole, complici anche le elezioni europee e molte amministrative in diversi comuni italiani che si terranno nel week-end.
Si apparecchiano più di due mesi di vacanze estive continuative per i ragazzi (ehm, il che non sempre equivale a quelle dei genitori!), in assoluto le più lunghe, con questa formula che non prevede altre ‘spacchettature’, di tutta l’Europa.

04/06/2024

"Bisogna trovare, in mezzo ai piccoli pensieri che ci danno fastidio, la strada dei grandi pensieri che ci danno forza.”
(Dietrich Bonhoeffer)

02/06/2024

2 giugno 1946: un momento di svolta per il popolo italiano, che dopo 25 anni torna a votare e sceglie la Repubblica.

2 giugno 1946: diritto di voto alle donne.
“Mi ci è voluto molto tempo per trovare la mia voce, e ora che ce l'ho, non rimarrò in silenzio."
- Madeleine Albright

Una grandissima conquista 🇮🇹!

31/05/2024

In psicoterapia occorre darsi il tempo per lavorare su se stessi. Non esiste psicoterapia senza paziente, non esiste paziente senza tempo.

2024: week-end lungo a Porto - I miei viaggi - Silvia Tizzoni - Piacenza 28/05/2024

Keep calm e degusta un buon bicchiere di Porto 🍷.
Tre giorni di primavera in una città piena di colori:

2024: week-end lungo a Porto - I miei viaggi - Silvia Tizzoni - Piacenza Tre giorni di primavera nella città ad oggi più in voga del Portogallo!

24/05/2024

«La felicità è continuare a desiderare ciò che si possiede già.»

Da ‘Il gusto delle cose’.

21/05/2024

Prendetevi la luna.

20/05/2024

Non aspettare nessuno.
Incontra gente, viaggia, visita una città che ti incuriosisce, o riscopri la tua: girala a piedi, fotografala come se non l'avessi mai vista.
Non aspettare che arrivi qualcuno a salvarti. Perché potrebbe non arrivare nessuno.
Quasi mai succede. Devi salvarti tu.
Devi volerti bene.
Devi guardarti dall'esterno e domandarti "Che cosa farei io per me se fossi una persona che mi ama?"
E farlo.
Far sentire la tua voce.
Imparare a chiedere aiuto.
Imparare a dire che cosa c'è che non va.
Arrabbiarti, anche.
E soprattutto imparare ad essere stupidamente felice, senza motivo.
Sai quella felicità cretina, inossidabile, quella specie di scudo luminoso ed ebete su cui tutto rimbalza che ci viene fuori quando siamo innamorati?
Ecco. Non aspettare che arrivi qualcuno a dartelo. Mica te lo deve dare. È tuo. Sei tu che lo crei.
Impara come.
E fatti questa magia ogni volta che ne avrai bisogno.

(Catherine Black)

17/05/2024

‘Non si è mai troppo vecchi o troppo giovani per essere felici. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell’animo nostro.’
(Epicuro, Lettera sulla felicità)

Grazie a tutti! 💝

14/05/2024

‘Se le formiche si mettono d’accordo
possono spostare
un elefante.’
(Cit)

Ph: Pinterest

09/05/2024

Spaventa di più un cambiamento che restare in una vita stagnante?

06/05/2024

“Solo chi rischia di andare troppo lontano avrà la possibilità di scoprire quanto lontano si può andare”
(T. Stearns Eliot)

02/05/2024

«Non è vero che tutto è determinato. Come non è vero che tutto può essere previsto. Perché è impossibile conoscere tutte le condizioni di un processo. E quindi le cose a volte avvengono così, senza una spiegazione. Nulla è certo. E anche l’evento che ha la più bassa, bassissima possibilità di presentarsi, potrebbe accadere. Anche tutto quello che vi ho detto sul tempo: non è vero niente. Perché il tempo esiste, eccome se esiste; è che ce ne accorgiamo quando viene a mancare. Quindi, abbiatene cura. Abbiatene cura.»

Tratto da: Supereroi di Paolo Genovese

29/04/2024

🇯🇵 Il concetto di Shōnagai ci ricorda che a volte dobbiamo accettare le cose come sono e non possiamo lottare contro il cambiamento: quando incontriamo una situazione che esula dal nostro controllo non possiamo fare altro che liberarci dei sentimenti negativi come rabbia, delusione e senso di colpa e disporci semplicemente all’accoglimento.

26/04/2024

Tempo, sempre quello: non ce n’è mai abbastanza, facciamo 100 cose al minuto, sempre sul pezzo, connessi a cellulare, iPad, computer.

Fare, fare, fare cose, anche solo per portare a termine tutti i ‘doveri’ che ci portiamo per gli altri. Chiama l’amica, rispondi alla paziente, fai la spesa per la cena di sabato, senti la banca che ti hanno clonato la carta di credito, ascolta l’operatrice della compagnia del telefono che ti propone un nuovo contratto, produci tutta la documentazione per il tuo commercialista, l’ordine degli psicologi, le risorse umane della tua ex azienda.

Sopraffatti, oltretutto sui tempi degli altri (che spesso, diciamocelo, non hanno propriamente la nostra stessa urgenza!).
Non riusciamo a mantenere le distanze, le scadenze, le priorità.
Stabilire confini tra lavoro e vita personale nella routine quotidiana è diventato difficile. C’è chi va oltre i propri orari di lavoro o apre la casella di posta anche nel week-end, o quando è in vacanza.

Eppure lavoriamo peggio quando non abbiamo orari o aree tutte nostre di decompressione e di svago, quando è tutta un’emergenza e ‘non ho abbastanza tempo’ è diventato il nostro mantra.

Lo scrivo come monito per me, in primis, a volte sono così stanca che mi sento insofferente, nervosa, come se avessi dietro qualcuno perennemente col fiato sul collo.

Lo scrivo a me, per dirmi di decidere che finalmente il tempo sia un mio alleato e non un giudice intransigente.

Lo scrivo a me, per ritrovare la lucidità e sapermi gestire progetti, programmi e prospettive su una scala di 12 mesi e non sempre in emergenza.

‘Chiedo la forza del tirarsi indietro
la forza d’ogni rinunciante,
la forza d’ogni digiunante e vegliante
la forza somma del non fare
del non dire del non avere del non sapere.
La forza del non, è quella che chiedo.
Non non non: che parola splendida
questo non.’
(M. Gualtieri)

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Una psicoterapeuta sistemica a Piacenza

La mia formazione

Dopo aver conseguito due diplomi di maturità, uno linguistico, al liceo M. Gioia di Piacenza e uno da privatista, al liceo G. M. Colombini di Piacenza, successivo alla laurea, in materie socio-psico-pedagogiche e aver chiuso nel luglio 2003 il percorso universitario quinquennale a Parma, Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di Laurea in Psicologia, ho proseguito con il biennio di tirocinio e il relativo esame di stato per l’iscrizione all’Albo per l’abilitazione alla professione di Psicologo. L’essermi messa alla prova nel contesto di intervento sociale con l’anno di Servizio Civile Volontario presso l’Assessorato ai Servizi Sociali e Sanità della Provincia di Parma mi ha aperto al mondo della progettazione sociale; ho proseguito con vari contratti di collaborazione a progetto e intanto ho frequentato un Master Universitario di Primo Livello all’Università Cattolica di Piacenza, centrato sulle relazioni e i sentimenti nelle professioni educative e di cura.

Da lì la mia strada professionale si è delineata con maggiore chiarezza: ho ripreso la mia formazione squisitamente clinica, ma arricchita dall’età, dall’esperienza, e da quei primi pezzi di vita lavorativa che avevo iniziato a gestire, emotivamente e logisticamente, spostandomi tra l’Assessorato al Sociale della Provincia di Parma e quello Piacenza, fino ad approdare definitivamente all’Ausl della mia città, con un contratto a tempo indeterminato. La mia formazione continua non smette di arricchirsi: dapprima ho portato a termine il corso biennale di Mediazione Familiare Sistemico-Globale presso il Centro Milanese di Terapia della Famiglia di Via Leopardi e ho conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione di Mediatore Familiare, successivamente mi sono iscritta alla Scuola Quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia Sistemico Relazionale, presso la stessa sede milanese.

Recentemente ho conseguito l’abilitazione alla Terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing): uno specifico protocollo procedurale che si sviluppa in più fasi, di ricordo e rievocazione delle esperienze negative, nel tentativo di desensibilizzare il paziente ai ricordi traumatici o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo, anche correlati da attacchi ricorrenti d’ansia, portandolo alla rielaborazione adattiva del ricordo con movimenti ritmici degli occhi, oppure con stimolazione sonora. L’idea è quella di arrivare a cambiarne i “contenuti”: non solo per evitare che le emozioni e le sensazioni fisiche prendano il sopravvento, ma anche per attutire i ricordi negativi o i pensieri intrusivi e renderli più funzionali, con un conseguente beneficio nei comportamenti e nelle relazioni.

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La mia intervista a Radionews24

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