Cercomm Srl

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Una soluzione per ogni problema di smaltimento o recupero dei rifiuti speciali.

Un gruppo di professionisti, con oltre trent'anni di esperienza continuativa nel settore, in grado di affrontare, risolvere e proporre soluzioni per il corretto smaltimento/recupero dei rifiuti prodotti da aziende private e pubbliche.

14/06/2024

📈Dal report piemontese sul Piano regionale dei emerge l'alto tasso di recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione (quasi 99%) mentre aumenta lo smaltimento in degli altri.

📊Il Rapporto di monitoraggio è stato approvato dalla Giunta regionale in attuazione del (ex Dcr 16 gennaio 2018, n. 253-2215) e del relativo Piano di monitoraggio contenente gli indicatori da usare. In corso anche il procedimento di aggiornamento della pianificazione regionale in materia.

☑️Per questo secondo Rapporto, la Regione, ha scelto di considerare una sola annualità (2020), mettendola a confronto con le altre annualità precedentemente monitorate nel primo Rapporto (2017-2018). Dall'analisi emergono un aumento dei rifiuti speciali conferiti in discarica (+15% nel 2020 rispetto ai quantitativi 2017), stabile invece il . Il tasso di recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione sfiora il 99% e vi è una crescita delle raccolte di rifiuti elettronici ( ), rifiuti di pile e accumulatori e rifiuti da batterie al piombo.

13/06/2024

ℹ️È considerato illegittimo un di gara che richiama soltanto i decreti ministeriali di approvazione dei pertinenti minimi (Cam) senza dettagliarne il contenuto.ℹ️

🔴Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 4701 del 27 maggio 2024, ha riformato la sentenza del Tar Campania 15 gennaio 2024, n. 377 con la quale era stato ritenuto legittimo un bandito da un'Amministrazione che nella "lex specialis” di gara aveva semplicemente richiamato i decreti ministeriali sui Cam pertinenti.

🔴Secondo il Giudice di primo grado, l'obbligo di applicazione dei Critei ambientali minimi comportava l'automatico inserimento degli stessi nell'appalto, per cui bastava richiamarli nel bando.

🔴Per il Consiglio di Stato tale inserimento dei Cam nella gara non è sufficiente a ritenere rispettata la normativa. Occorre che i Criteri ambientali siano dettagliati all'interno della documentazione per aiutare le imprese a presentare offerte coerenti e vincolare l'Amministrazione nel valutarle in ragione delle indicazioni puntuali contenute nei Cam.

12/06/2024

❗Obbligatorio a partire dal 7 giugno 2024 il Registro unico telematico dei (Rvfu) per centri di raccolta ed operatori commerciali.❗

🔍Gli operatori professionali coinvolti sono, secondo la circolare MinInfrastrutture n. 15356 del 29 maggio 2024, i seguenti:
-Centri di raccolta Vfu
-Concessionari
-Gestori delle succursali delle case costruttrici o degli automercati che commercializzano veicoli

🔍La circolare fornisce informazioni utili sulle modalità di tenuta del e di gestione delle formalità di radiazione dall'Archivio nazionale dei veicoli ( ) e dal Pubblico registro automobilistico ( ).
Vengono fornite anche informazioni utili alle Autorità, Uffici di Motorizzazione Civile e Uffici Pra per il controllo e la validazione delle pratiche di radiazione dei veicoli.

🔍La disciplina del registro unico telematico e le semplificazioni per la cessazione dalla circolazione dei veicoli fuori uso sono state stabilite dal Dpr 177/2022.
Il provvedimento ha concesso 18 mesi di tempo agli operatori coinvolti al fine di consentire la graduale implementazione delle nuove procedure telematiche, in sostitutuzione alle procedure cartacee previste dal Codice della strada.

11/06/2024

💻La Commissione europea propone di includere tutte le importazioni e le esportazioni di rifiuti elettrici ed elettronici nei meccanismi di controllo sulle spedizioni di rifiuti.

📱Il 5 giugno 2024 l’Esecutivo ha presentato due proposte di regolamento da sottoporre a consultazione pubblica fino al 3 luglio 2024, le quali prevedono la modifica degli allegati del regolamento 1013/2006/Ce sulle spedizioni dei rifiuti e degli allegati del nuovo regolamento 2024/1157/Ue che lo sostituirà a partire dal 21 maggio 2026.

💡Il tutto in adeguamento alla decisione approvata durante la Convenzione di Basilea (17 giugno 2022) di includere tutti i Raee nei meccanismi di controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e del loro smaltimento a decorrere dal 1° gennaio 2025.

Photos from Cercomm Srl's post 10/06/2024

🏆Siamo molto lieti di aver partecipato alla prima edizione dell’NSA Integrity Award, un evento promosso dal !

📌Si è tenuta il 7 giugno al Palazzo della Borsa di Milano la cerimonia di premiazione delle aziende che hanno raggiunto risultati eccellenti su tre fronti, dimostrando un impegno concreto verso la , la e la .

🔍Sono state 80 le aziende premiate per il loro impegno nei principi di sostenibilità e trasparenza nelle .

💼Un’ottima occasione per riflettere sull’importanza di un approccio responsabile e sostenibile nel mondo delle che ci incoraggia a superare le sfide iniziali legate alla transizione verso la piena consapevolezza e realizzazione del proprio potenziale aziendale!

06/06/2024

Negli ultimi anni il numero di edifici abbandonati con al loro interno avanzi di magazzino, rifiuti, macchinari, uffici è notevolmente cresciuto.

Tutto questo materiale deve essere catalogato e, se non utilizzabile, avviato a smaltimento o recupero presso impianti idonei ed autorizzati.

Queste operazioni devono essere svolte da personale specializzato, dotato di ogni attrezzatura per consentire un lavoro in piena sicurezza.

Cercomm si occupa anche di questo: svuotamento e avvio a recupero/smaltimento del materiale nonché sanificazione dell'edificio dopo l'operazione.

Consulta il nostro sito per maggiori informazioni!
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04/06/2024

⚠️La copertura dei costi del servizio di gestione rifiuti tramite la Tari va calcolata a livello di ambito territoriale ottimale e non come somma dei costi dei singoli Comuni che ne fanno parte.

Lo ha affermato il Consiglio di Stato con la sentenza n. 4690 del 27 maggio 2024: gestire il servizio rifiuti a livello di ambito territoriale significa decidere in merito all'obbligo di copertura dei costi di investimento e di esercizio del servizio calcolati a livello dell'ambito territoriale, non come somma dei costi dei singoli Comuni (con cui l'Ente di Governo deve negoziare singolarmente).

Tali costi devono essere resi evidenti dall'Ente di Governo, il Comune potrà poi far valere le sue ragioni in sede di Consiglio d'ambito dove approverà il Piano economico-finanziario.

31/05/2024

🧶In base al Rapporto dell'Agenzia europea per l'ambiente diffuso il 21 maggio 2024, la maggioranza dei rifiuti tessili non viene raccolta separatamente mentre l'obbligo giuridico di provvedere a farlo partirà nel 2025.🧶

Il briefing dell'Agenzia "Gestione dei tessili usati e di scarto nell'economia circolare europea" ha analizzato diversi fattori quali la produzione dei rifiuti tessili, i sistemi di raccolta, la capacità di trattamento e la classificazione dei prodotti tessili in Europa.

Dall'analisi emerge che il tasso medio di raccolta differenziata dei rifiuti tessili in Europa è del 12%, il che indica che il resto finisce nei rifiuti urbani misti e quindi smaltito in discarica o presso inceneritori. I dati migliori arrivano da Lussemburgo (50%) e Belgio (50%) mentre l'Italia è sotto il 15%.

La direttiva sui rifiuti 2008/98/Ce prevede l'obbligo per gli Stati membri di avviare la raccolta differenziata dei rifiuti tessili dal 1° gennaio 2025 anche se molti (tra cui l'Italia) sono già partiti.

29/05/2024

⚫I materiali che derivano dall'attività di demolizione di un edificio sono classificati come rifiuti in quanto tale attività non è un processo di produzione da cui si possono originare dei sottoprodotti.⚫

La conferma arriva dalla Corte di Cassazione che accerta quanto previsto dall’articolo184-bis comma 1, lettera a) del Dlgs 152/2006: per godere del regime di favore dei sottoprodotti anziché ricadere sotto le norme sui rifiuti, i residui devono essere frutto di un processo di produzione.

La demolizione di un edificio non è finalizzata alla produzione di alcun bene ma all'eliminazione dell'edificio stesso, il quale non può essere considerato quindi un prodotto dell'attività di demolizione.

Inoltre, attribuire la qualifica di sottoprodotti ai materiali derivanti da attività di demolizione sarebbe in contrasto con l'articolo 184 del Dlgs 152/2006, in cui sono qualificati espressamente come rifiuti.

28/05/2024

⚠️In caso di violazione delle prescrizioni dell'autorizzazione per la gestione di un impianto rifiuti, l'Amministrazione può diffidare l'impresa a mettersi in regola senza prima avvisarla dell'avvio del procedimento.⚠️

Ad esprimersi sulla questione il Tar Lombardia nella sentenza n. 378 del 3 maggio 2024. L'articolo 208, comma 13 del Dlgs 152/2006 stabilisce infatti che, se l'azienda non osserva le prescrizioni contenute nell'autorizzazione rilasciata per la realizzazione e l'esercizio dell'impianto di trattamento rifiuti, l'Autorità competente procede alla diffida ad adempiere, invita cioè l'impresa a regolarizzare l'attività entro un tempo determinato.

L'atto resta perciò valido anche se l'Autorità pubblica non ha provveduto a inviare all'impresa la comunicazione di avvio del procedimento. La legge prevede che, se l'atto finale non poteva essere diverso da quello che sarebbe stato emanato seguendo la corretta procedura, tale atto non è annullabile dal Giudice.

27/05/2024

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22/05/2024

🔵Via libera dal Senato con invio alla Camera del Ddl di conversione del Dl 39/2024, proroga per l'approvazione della tassa rifiuti 2024 e relativi regolamenti e la proroga al 2026 della "plastic tax".

🔵Il provvedimento nel convertire in legge il Dl 29/2024, recante misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali, posticipa al 30 giugno 2024 il termine per l'approvazione da parte dei Comuni dei Piani economico-finanziari del servizio di gestione dei rifiuti urbani nonché delle tariffe e dei regolamenti della Tari e della tariffa corrispettiva.

🔵Il Ddl di conversione del Dl 39/2024 inoltre proroga al 1° luglio 2026 l'efficacia delle disposizioni contenute nell'articolo 1 della legge 160/2029 sulla “plastic tax”. Il tributo è dovuto per tutti i manufatti monouso in plastica che hanno o sono destinati ad avere funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci/prodotti alimentari, ad esclusione dei manufatti compostabili, dei dispositivi medici e dei Macsi adibiti a contenere e proteggere medicinali.

21/05/2024

🛑Il detentore del rifiuto che può essere classificato con codici corrispondenti sia a rifiuti pericolosi che non pericolosi deve determinare la composizione del rifiuto se questa non è immediatamente nota e "ricercare le sostanze pericolose che possano ragionevolmente trovarvisi".

🛑Ad esprimersi è la Corte di Cassazione il 19 marzo 2024 con sentenza n.11390: il detentore di un rifiuto potenzialmente pericoloso la cui composizione non è immediatamente nota deve raccogliere le informazioni necessarie per acquisire una conoscenza "sufficiente" della natura del residuo.

🛑Richiamata tale pronuncia, i Giudici ricordano che secondo la normativa "va esclusa radicalmente la possibilità di arbitrarie scelte da parte del detentore del rifiuto circa le modalità di qualificazione del rifiuto ed accertamento della pericolosità".

20/05/2024

⚠️La Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento che stabilisce le informazioni da includere nei certificati delle spedizioni di rifiuti destinate al recupero/smaltimento intermedio.

La proposta arriva in attuazione del regolamento 2024/1157/Ue, nuovo provvedimento di riferimento per le spedizioni di rifiuti che entra in vigore il 20 maggio 2024 e sarà applicabile su tutto il territorio Ue a decorrere dal 21 maggio 2026.

Agli impianti che effettuano operazioni intermedie di recupero/smaltimento sarà rilasciato un certificato che attesta l'avvenuta operazione successiva di recupero/smaltimento da parte dell'impianto situato nel Paese di destinazione.

Ricevuta la certificazione, che viene rilasciata non oltre un anno dalla consegna dei rifiuti, l’impianto che effettua l'operazione intermedia deve trasmetterla prontamente al notificatore della spedizione di rifiuti e alle autorità competenti interessati.

La proposta pubblicata e sottoposta a consultazione pubblica dalla Commissione Ue stabilisce il modello di certificato, con relative istruzioni di compilazione, che gli impianti preposti al trattamento intermedio dei rifiuti spediti dovranno utilizzare per confermare il completamento del successivo trattamento in un altro impianto.

17/05/2024

🍃🍂La Commissione europea ha ribadito che i residui della manutenzione del verde pubblico e privato sono rifiuti e non possono essere considerati "sottoprodotti".

Questa precisazione fornisce al Ministero dell'Ambiente chiarimenti su una problematica spesso dibattuta, quella della gestione dei cosiddetti "sfalci e potature" derivanti dalla manutenzione del verde pubblico e privato.

All’interno della direttiva 2008/98/Ce, all’interno dell’elenco di "materiali" che non sono rifiuti, non sono inclusi i residui della manutenzione del verde pubblico e privato.

Quanto alla possibile classificazione dei residui della manutenzione del verde come "sottoprodotti", la Commissione sottolinea i requisiti per godere del regime di favore da rispettare obbligatoriamente, tra i quali la necessità che la sostanza o l'oggetto sia "prodotta/o come parte integrante di un processo di produzione".

L'attività di manutenzione del verde non può essere considerata un "processo di produzione" in quanto il suo obiettivo non è la fabbricazione di un prodotto. Pertanto, i residui di tale attività come gli sfalci e potature non possono essere qualificati come sottoprodotti, nemmeno se destinati alla produzione di compost o biogas❗❗❗

16/05/2024

📢Il Veneto ha aggiornato modalità e determinazione della tariffa per il conferimento dei rifiuti agli impianti “minimi", ossia quelli indispensabili per la chiusura del ciclo regionale dei rifiuti e soggetti a particolare regolamentazione pubblica.

📢Si tratta di una tariffa unica che verrà applicata a tutti i flussi regolati dalla Regione Veneto a decorrere dal 1° gennaio 2025. Spetterà alla Direzione regionale competente approvare la tariffa unica entro il 28 febbraio di ogni anno.

📢A partire dalla stessa data verrà fissato il “contributo di disagio" per i Comuni sede di impianti "minimi" trattamento rifiuti (attualmente il contributo riguarda solo 7 discariche attive).

📢La Regione ha infine stabilito che il contributo dovuto ai Comuni confinanti con i Comuni sede di impianti di gestione rifiuti non potrà superare il 20% del contributo spettante a Regioni e Comuni sede di tali impianti.

15/05/2024

📈Secondo i dati dell'Istat, l'indice di costo sostenuto dalle imprese della gestione dei rifiuti mostra una crescita dell’1,5% tra il 2022 e il 2023.

L’indice prende in considerazione le attività di raccolta, trattamento e smaltimento/recupero dei rifiuti e misura l'andamento nel tempo dei costi relativi all'acquisto di beni e servizi, personale dipendente e uso del capitale. Il dato è in salita rispetto al 2022 in seguito agli aumenti del prezzo di acquisto di beni e servizi (+1,2%), delle spese del personale (+1,5%) e del costo d'uso del capitale (+3,1%).

In particolare, l’aumento dei costi nel 2023 è in misura maggiore alle attività di recupero dei materiali rispetto al settore delle attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti.

14/05/2024

⚠️L'esperienza pluriennale richiesta ai fini della dispensa dalle verifiche di idoneità per i Legali Rappresentanti che sono anche Responsabili Tecnici non deve necessariamente essere stata maturata nel ruolo di Rt.⚠️

A deciderlo il Giudice laziale nella sentenza n. 8517 del 29 aprile 2024. Viene così annullata la previsione contenuta nella delibera dell'Albo Nazionale Gestori Ambientali 7/2022 secondo la quale, ai fini della dispensa, il Legale Rappresentante deve aver "ricoperto il ruolo di Responsabile Tecnico" per almeno 20 anni (poi diventati 16 a seguito delle modifiche ex delibera 4/2023).

Tale previsione si pone infatti in contrasto con il regolamento dell'Albo il quale, invece, aggancia la dispensa dalle verifiche del Legale Rappresentante "al dato sostanziale dell'aver maturato esperienza nel settore di attività oggetto dell'iscrizione", senza menzionare da alcuna parte l'ulteriore dato "formale" introdotto dalla delibera 7/2022.

Il Tar ha così deciso di accogliere il ricorso presentato da un operatore che si è visto respingere delle domande di dispensa dalle verifiche di idoneità a causa della carenza della maturata esperienza ventennale nel ruolo di Rt.

13/05/2024

‼️Sono stati definiti gli obiettivi e le modalità di funzionamento dell’Organismo di vigilanza, Ente istituito dal Codice ambientale.

La sua funzione è quella di garantire il corretto impiego del Contributo ambientale che i produttori versano a Consorzi e sistemi collettivi di gestione dei rifiuti/rifiuti da imballaggi.

In particolar modo ha il compito di vigilare sul funzionamento dei regimi di responsabilità estesa del produttore per promuovere le attività di riutilizzo, prevenzione, riciclaggio e recupero dei rifiuti.

09/05/2024

🟢In vigore a partire dal 23 maggio 2024 il regolamento 2024/1252/Ue sul potenziale recupero delle materie prime critiche dei rifiuti da estrazione.

🟢Il quadro di approvvigionamento riguarda tutti quei materiali preziosi che sono carenti nel territorio europeo e le materie prime strategiche, ossia le risorse indispensabili a raggiungere gli obiettivi della transizione energetica ed ecologica.

🟢Sono 44 le materie prime critiche individuate nel regolamento, 17 delle quali strategiche, tra cui alluminio e grafite sintetica.

🟢L’approvvigionamento di materie prime arriverà per il 10% da attività estrattive, per il 40% da attività di trasformazione e per il 25% da riciclaggio.

08/05/2024

📢Negli appalti pubblici per il servizio rifiuti con aggiudicazione secondo il minor prezzo non si possono valutare altri elementi di carattere qualitativo o tecnico, come ad esempio la vicinanza degli impianti di conferimento.

L'Amministrazione Appaltante non può quindi effettuare alcun tipo di comparazione tra le offerte basate sulla componente qualitativa o sui requisiti tecnici se si tratta di aggiudicazione secondo il minor prezzo.

L’Autorità anticorruzione ha ridimensionato così il punteggio da attribuire ad altri criteri, come il principio di prossimità, ponendo in primo piano l’offerta economicamente più vantaggiosa.

06/05/2024

Il Responsabile Tecnico, così come il Legale Rappresentante, risponde dei reati commessi e connessi alla gestione illecita dei rifiuti in azienda.

A metterlo in chiaro la Corte di Cassazione nella sentenza n.16191 dove viene ribadito il suo compito.

Il Responsabile Tecnico è considerato il garante della corretta organizzazione nella gestione dei rifiuti e pertanto il responsabile delle violazioni normative a essa connesse.

02/05/2024

Dopo svariate risate e una chiacchierata con la Camera di Commercio di Vicenza possiamo affermare che il codice Ateco a noi assegnato è corretto!

Ebbene sì, l’attività di Cercomm rientra nel 46.18.99 – MEDIATORI IN ATTREZZATURE SPORTIVE, BICICLETTE E ALTRI PRODOTTI N.C.A. nella sottocategoria “INTERMEDIAZIONE RIFIUTI”.

Ancora una volta…Cercomm c’è!

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30/04/2024

⚠️È stato istituito il Registro nazionale dei produttori e degli importatori di pneumatici soggetti agli obblighi di gestione di Pfu (Pneumatici fuori uso).

⚠️Il decreto ministeriale prevede l’iscrizione telematica per tutti gli operatori del “mercato del ricambio” degli pneumatici attraverso un portale messo a disposizione dalle Camere di Commercio.

⚠️Nell’area riservata verranno inserite le comunicazioni periodiche sugli pneumatici immessi sul mercato e su quelli raccolti a fine vita con l’obiettivo di raccogliere informazioni sulla gestione dei Pfu, statistiche ed elenchi di imprese iscritte.

29/04/2024

🐜Insetti, roditori e volatili ti infastidiscono e vuoi liberartene?

Cercomm fa al caso tuo! Grazie al nostro servizio di pest proofing, prevenire le infestazioni e sbarazzarti di "amici" indesiderati non è mai stato così semplice!

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23/04/2024

Un piccolo gesto, il regalo più grande❤️

22/04/2024

❗Messa in consultazione fino al 6 maggio 2024 la proposta di decisione che aggiorna il 13° elenco degli impianti autorizzati al riciclaggio delle navi❗

La normativa europea prevede infatti l’obbligo per i proprietari di navi di uno Stato membro di smaltire le imbarcazioni rispettando le norme sanitarie e ambientali in impianti autorizzati.

19/04/2024

🟢Modificato l’elenco delle attività che producono rifiuti assimilati per legge agli urbani: il Governo include anche i rifiuti generati da operazioni di cura e manutenzione del paesaggio e del verde.

🔵Modifiche inoltre per la legge “Salvamare”: l’obiettivo non è più quello di ridurre la plastica e “gli altri materiali in mare” ma solo le plastiche. Esteso a 18 mesi il termine concesso al Ministero dell’Ambiente per approvare il regolamento EoW.

⚫Modifiche al silenzio-assenso per il permesso di costruire: validità concessa nel caso in cui sia stata preventivamente acquisita un’autorizzazione o un atto di assenso dell’Autorità preposta alla cura degli interessi ambientali e paesaggistici.

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