Sardegna Radicale

DONNE AFGHANE: CRISI UNANITARIA

Dall’agosto 2021, quando i Talebani hanno ripreso il controllo dell’Afghanistan, la situazione delle donne nel paese ha subito un deterioramento drammatico. Le promesse iniziali dei Talebani di rispettare i diritti delle donne “entro i limiti della legge islamica” si sono presto rivelate vane. Le restrizioni imposte alle donne afghane sono cresciute in modo costante, culminando in un divieto quasi totale della loro partecipazione alla vita pubblica, con gravi conseguenze per i loro diritti umani e per la situazione umanitaria nel paese.

L’ultimo atto di repressione è stato il divieto imposto alle donne di parlare in pubblico o di essere rappresentate in qualsiasi forma nei media e nei dibattiti pubblici. Questa misura ha silenziato una delle poche voci rimaste per le donne afghane, negando loro la possibilità di esprimere le loro preoccupazioni e di lottare per i propri diritti. Questo divieto ha ulteriormente isolato le donne, relegandole a una condizione di invisibilità sociale.

La situazione delle donne afghane sotto il regime talebano è un disastro umanitario di vasta portata. Il divieto di parlare alle donne, insieme alle altre restrizioni, ha cancellato anni di progressi nei diritti umani e ha portato a una crisi umanitaria che colpisce non solo le donne, ma l’intera società afghana. La comunità internazionale ha espresso preoccupazione, ma le risposte finora non sono state sufficienti a invertire la tendenza. Senza un intervento concreto e sostenuto, le donne afghane continueranno a vivere sotto un regime di oppressione che le priva dei loro diritti fondamentali e della loro dignità.

QUALE COMPENSO PER LA SPECULAZIONE?

A progetti terminati, la Sardegna produrrà ben 11,8 volte il proprio fabbisogno energetico annuo effettivo. Se allora il territorio è messo “sotto sforzo”, questo sforzo in più rispetto alle altre regioni italiane con un numero nettamente minore di pale, che hanno di conseguenza una produzione energetica minore, il minimo sindacale che lo Stato dovrebbe restituire e che la Regione Autonoma della Sardegna necessariamente dovrebbe contrattare sarebbe un compenso in termini fiscali per ciò che riguarda l’energia. Ai sardi sia garantita energia senza accise e IVA al fine di dare il giusto compenso a un deturpamento decisamente eccessivo del loro territorio.

SPECULAZIONE EOLICA IN SARDEGNA: VENTO IN POPPA O TEMPESTA IN ARRIVO? 🌪

In Sardegna soffia un vento che potrebbe portare energia a non finire. Si parla di produrre ben 11,8 volte l’energia di cui abbiamo bisogno in un anno! Ma c’è un problema: tutta questa energia a chi serve davvero? 🤔

Facciamo due conti: se l’isola produce così tanto, non sta forse “lavorando” per il resto d’Italia? E visto che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, questo lavoro dovrebbe essere pagato e valorizzato. 💼

Noi proponiamo una soluzione che possa far sorridere anche i sardi: se il nostro suolo viene occupato per produrre energia, allora vogliamo essere ricompensati con energia gratuita – senza accise e IVA – per tutta la Sardegna. 💡

In fondo, se la nostra terra lavora per l’Italia, è giusto che i sardi ne traggano i benefici. Eolico sì, ma non a costo zero per chi abita e vive questa meravigliosa isola. 🌍

Visita coordinata alla Casa Circondariale di Uta “Ettore Scalas” (9 agosto 2024, ingresso alle ore 10:00).

Radicalivenezia Nessuno tocchi Caino Cellula Coscioni Sardegna

Oggi, assieme ai compagni di Nessuno tocchi Caino e Radicalivenezia assieme alla UCPI - Unione Camere Penali Italiane con la deputata Francesca Ghirra e il consigliere comunale di Cagliari Alessio Alias abbiamo visitato il Carcere di Uta.

A subito per maggiori aggiornamenti

Venerdì 30 agosto a Cagliari, presso la Fondazione di Sardegna, parleremo di Fine Vita dal corpo delle persone al cuore della politica.

Restate sintonizzati, a breve nuovi aggiornamenti!

Associazione Luca Coscioni, Associazione Walter Piludu, Uaar Cagliari, Cellula Coscioni Cagliari

🔴 APPROVATO ALLA CAMERA UN EMENDAMENTO CONTRO LA CANNABIS LIGHT

Questa notte, con la maggioranza di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia, le Commissione giustizia e Affari Sociali hanno approvato un emendamento al decreto sicurezza per vietare la produzione e vendita di infiorescenze resine e oli di cannabis light. Puntando così a cancellare un settore che conta oltre 11.000 posti di lavoro.

Adesso il provvedimento dovrà passare alla Camera e poi al Senato, probabilmente con voto di fiducia.

Mentre tutto il mondo legalizza la cannabis, l'Italia vuole proibire anche la cannabis senza THC.

Le mafie, ancora una volta, ringraziano.

Sono su tutti i giornali di oggi, gli stralci di una conversazione avvenuta il 3 dicembre scorso, nel carcere di Montorio, tra Filippo Turetta e i genitori.

Non intendiamo esprimerci sui contenuti della conversazione, ma poniamo all'attenzione le distorsioni di un sistema giudiziario in cui, ancora una volta, un colloquio privato viene intercettato e finisce in pasto all'opinione pubblica. Con tanto di immagini del colloquio. E tutto questo sembra normale.

Cui prodest? Lo vogliamo chiedere anche agli organi di informazione: qual è l'utilità, giornalistica, sociale e giudiziaria, dello sb****re ancora una volta l'imputato in prima pagina, nel suo primo incontro con i genitori dopo l'arresto per l'assassinio di Giulia Cecchettin?

Il disegno di legge Nordio, approvato in via definitiva dal Parlamento lo scorso 10 luglio, ha fortunatamente introdotto alcune modifiche alla disciplina delle intercettazioni al fine di rafforzare la tutela del terzo estraneo al procedimento rispetto alla circolazione delle comunicazioni intercettate, e ha vietato la pubblicazione di quelle che non sono riprodotte dal giudice nella motivazione di un provvedimento o utilizzate nel corso del dibattimento.

Ma non basta: sulla tutela della riservatezza delle comunicazioni, la strada è ancora lunga. Pertanto, auspichiamo che il Parlamento affronti presto una riforma organica del sistema delle intercettazioni.

È importante che anche gli organi di informazione rivedano i loro strumenti deontologici e di autoregolamentazione, al fine di renderli al passo gli tempi e maggiormente efficaci, secondo canoni improntati al contemperamento tra l'interesse pubblico e il rispetto della persona. Un'informazione sana e utile, lontana da logiche di clickbait e di aumento delle visualizzazioni.

🙊 I REFERENDUM DI CUI NESSUNO PARLA

Sardegna Radicale sostiene le quattro proposte di quesiti referendari sulla legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum. Nel momento in cui sono state depositate le firme per vari referendum su materie sociali ed economiche, ed è iniziata un’ulteriore campagna per l’abrogazione della legge sulll’autonomia differenziata, i quesiti sul Rosatellum arricchiscono le proposte che potrebbero essere votate nella primavera del 2025, offrendo al Paese un’ulteriore opportunità di partecipazione popolare

I quattro ritagli del Rosatellum riducono le discriminazioni di un sistema che non dà la libertà di scegliere chi votare, mantiene irragionevoli ostacoli alla partecipazione di nuovi soggetti elettorali e compromette la rappresentatività del Parlamento. Ecco i quesiti:

🚨 ABOLIZIONE DEL VOTO CONGIUNTO OBBLIGATORIO, per eleggere direttamente i candidati nei collegi uninominali che, quindi, non sarebbero imposti dalle segreterie di partito; oggi, infatti, il candidato uninominale è eletto grazie ai voti alle liste collegate

🚨 ABOLIZIONE DELLE SOGLIE DI SBARRAMENTO, per ridurre la dispersione di voti e garantire più pluralismo. Alle ultime elezioni, circa 4 milioni di voti validi non hanno partecipato alla ripartizione dei seggi

🚨 ABOLIZIONE DEI PRIVILEGI NELLA RACCOLTA DELLE FIRME PER LA PRESENTAZIONE DEI CANDIDATI: tutte le liste saranno in condizione di parità alla partenza della competizione; l’ingiusto privilegio concesso ai partiti già presenti in Parlamento mette in condizioni di svantaggio chi non lo è

🚨 ABROGAZIONE DELLE PLURICANDIDATURE: riduce il potere degli apparati di partito nel predeterminare la composizione del Parlamento e favorisce la presentazione di candidati espressione del proprio collegio

Proprio sulle storture del Rosatellum, lo scorso febbraio la Corte europea dei diritti dell’uomo ha dichiarato ammissibile il ricorso contro il Governo italiano presentato dall’ex segretario di Radicali Italiani Mario Staderini

✍🏻 Si può firmare online gratuitamente sulla nuova piattaforma pubblica per la raccolta delle firme su proposte di referendum e leggi di iniziativa popolare.

✍️ Finalmente, dopo quattro anni di impegno costante da parte di una larga moltitudine di attivisti, militanti e dirigenti di svariate sigle, ci siamo: la piattaforma pubblica per le sottoscrizioni digitali di referendum e proposte di legge di iniziativa popolare è attiva!

Questo strumento arriva dopo oltre tre anni dalla legge istitutiva a conferma che in Italia non possiamo dare per scontato il rispetto dello stato di diritto. E infatti non lo faremo.

Per questo insisteremo perché venga esteso l’uso della piattaforma anche per la presentazione di liste e candidati alle elezioni, nonché per iniziative popolari a livello regionale e locale.

Entro dicembre, la Corte costituzionale dovrà discutere di un ricorso presentato dall’Associazione Luca Coscioni, è essenziale arrivarci ricordando cosa è stato fatto e cosa ancora manca per questo nuovo strumento di democrazia digitale.

✍️ Oggi per le strade di Cagliari raccogliendo le firme per l’iniziativa dei Cittadini Europei “My Voice My Choice”.
A breve disponibili i quesiti referendari di

Alla luce delle dichiarazioni dell’esponente politico del Partito Democratico, che ormai vanno avanti da almeno due anni, la scelta di reiterare la sua candidatura da parte del PD e di insignirlo alla carica di Assessore alla Viabilità da parte del sindaco entrante, avvalora la sua visione politica internazionale.

Sono molteplici gli esempi che possiamo portare in contrapposizione alla sua visione filo-russa, il più eclatante è l’attacco all’ospedale pediatrico di Kiev dello scorso 10 luglio.

È sempre più necessario che il comune di Cagliari e il Partito Democratico prendano le distanze dal suo pensiero e dalle sue recenti dichiarazioni.

Le 52 morti per suicidio in carcere in Italia nel 2024 non sono numeri, non sono una statistica, non sono un’invettiva: sono delle persone, e queste persone hanno un nome.

Fermiamo questa morte della vita, del diritto.
La politica dia risposte.

Sardegna Radicale era oggi presente al banchetto di raccolta firme dell’Associazione Radicale "Diritti alla Follia" nel contesto della campagna “Fragile a Chi!?” per l’abolizione dell’interdizione e dell’inabilitazione e per la riforma dell’amministrazione di sostegno. Erano presenti la Segretaria di Diritti alla Follia Cristina Paderi e il presidente Michele Capano.

La proposta di legge di iniziativa popolare presentata da Diritti alla Follia sarà presente ai tavoli di raccolta firme di Sardegna Radicale per la stagione referendaria che avrà inizio quest’estate, assieme agli altri quesiti per i quali raccoglieremo le firme.

!?

L’associazione Sardegna Radicale esprime vicinanza e cordoglio alle persone coinvolte negli attacchi che hanno avuto luogo proprio lo stesso giorno in cui il Pride celebra l’orgoglio, la libertà del sesso, della scienza, dell’amore, della vita.

Ricordiamo che sino a pochi anni fa, la città Cagliari si mostrava come un piccolo angolo di paradiso nel campo delle libertà e dell’accettazione dell’orientamento sessuale delle persone.

A questo ritorno alla violenza, che la città di Cagliari sta vivendo da pochi anni a questa parte, rispondiamo, come diceva Marco, con amore, amore e amore.

🏳️‍🌈 Cellula Coscioni Sardegna e Sardegna Radicale presenti al Sardegna Pride.

L’approvazione della proposta di legge Varchi di diversi mesi fa, che rende la un reato universale è uno dei tanti attacchi ai diritti del governo di Giorgia Meloni. Torniamo a chiedere rispetto per le madri e i padri che devono affrontare tante difficoltà per formare una famiglia nel loro Paese. Un paese che sembra aver perso il contatto con il mondo reale, che si rifiuta di vedere gli effetti dei mancati diritti nelle vite di tantissime persone, persone che non possono avere figli a causa di una malattia, o coppie dello stesso sesso, oppure single, e che si sottrae al dovere di rispettare la libertà di scelta di ogni individuo e di tutelare tutte le famiglie, e i nati, senza discriminazioni.

Ringraziamo Stefano Conti per le splendide foto, come sempre!

Libera il sesso, la scienza, la vita❤️🏳️‍🌈

Anche quest’anno, ci teniamo a fare un post per segnalare le istituzioni che ci hanno concesso spontaneamente il loro patrocinio e tutte le associazioni, i gruppi e i partiti che hanno aderito formalmente al manifesto e ai valori del Sardegna Pride.

La lista è lunga e non include le tante altre realtà che ci hanno supportato in tanti modi e che magari per questioni di tempo non hanno mandato l’adesioni ufficiale.
Sappiamo che ci siete anche voi :)

𝗣𝗔𝗧𝗥𝗢𝗖𝗜𝗡𝗜 𝗜𝗦𝗧𝗜𝗧𝗨𝗭𝗜𝗢𝗡𝗔𝗟𝗜
Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Assemini, Comune di Quartu Sant’Elena.

𝗔𝗗𝗘𝗦𝗜𝗢𝗡𝗜 𝗗𝗜 𝗔𝗦𝗦𝗢𝗖𝗜𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗜, 𝗚𝗥𝗨𝗣𝗣𝗜 𝗢 𝗣𝗔𝗥𝗧𝗜𝗧𝗜
Sardegna chiama Sardegna, Liberatzione, Sardegna, Legambiente Sardegna , Strajk Kobiet Sardynia, Movimento Difesa del Cittadino di Cagliari, Fondazione Claudio Pulli, Radicale, Lovo Nova, Marina Cafè Noir - Festival di letterature applicate, Quasi Quadro, Più Europa, Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Sardegna, ANPI Nadia Gallico Spano Elmas Assemini, Collettivo Malarittas, Cambia, Killia Formazione, Potere al popolo - Sardegna, PD Sardegna, Sa Scena, Sardegna Europea, MockUp Magazine, cada die teatro, Giovani Democratici Sardegna, We're All Mad - Associazione di Promozione Sociale, NOI DONNE 2005, Sardegna provincia di Cagliari, Playground Festival, Next Generation Kink Sardegna, il manifesto sardo, Chilenos de Sardigna ETS - ODV, Unica Radio, Associazione Antonio Gramsci San Sperate, Kink Space - Sardegna, Ordine degli Avvocati di Cagliari - Comitato per le pari opportunità, LM, Cellula Coscioni Sardegna, Circle of Sh***ri - Cagliari, Teatro d'Inverno, , 5 Stelle, Cellula Coscioni Cagliari.

Abbiamo taggato le vostre pagine per quanto ci è riuscito possibile!

sardegnapride.info/adesioni

Grazie a tuttə e ci vediamo stasera dalle 17 al Parco della Musica a Cagliari per il corteo del Sardegna Pride!

Esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza al ministro delle infrastrutture Matteo Salvini e al ministro del Made in Italy Francesco Lollobrigida e al movimento dei trattori che rischieranno un processo per la nuova norma “Anti Ghandi” realizzata da loro stessi.

È un dramma umano che si sta consumando proprio in queste ore per la libertà d’espressione e manifestazione.
In nome del sedicente diritto alla viabilità degli automobilisti!

⛓️‍💥 Serve rispondere con giustizia alla crisi della giustizia, dove la condanna non sarà più causa di morte, ma di salvezza.

"Io sono innocente! Lo gridano le carte, lo gridano i fatti che sono innocente.
Spero dal profondo del cuore che lo siate anche voi."

Queste parole sono entrare nella storia della cronaca giudiziaria italiana.

È una storia fatta di invidie, bugie, di storie raccontate da personaggi del tutto squalificati ma che davanti alla peggiore magistratura diventano testimoni attendibili.

E nasce l'incubo di un uomo, svegliato alle 4 del mattino, costretto a una passeggiata squallida in accordo con giornalisti e polizia per esporlo al pubblico ludibrio.

Questa è la parabola di Enzo Tortora, la storia di un uomo onesto, ma che per un banale quanto grottesco errore finisce sotto il tritacarne di una magistratura che ormai avendolo condannato preventivamente non poteva azzardare a mettere in dubbio una indagine bislacca fatta di ""collaboratori di giustizia"" malati psichiatrici e megalomani ma accreditati e di mancanza totale di prove se non di una agenda di un camorrista, dove tutti affermavano ci fosse scritto il nome di Tortora ma in realtà era sbagliata trascrizione e c'era scritto Tortona.

Tortora in tutto questo vide nei radicali la possibilità di poter dare voce a chi stava subendo gli stessi speculari trattamenti disumani da parte della macchina giudiziaria.

E nonostante fosse stato eletto al parlamento europeo coi Radicali rinunció all'immunità e si fece arrestare pubblicamente in Piazza Duomo a Milano.

Tortora è il simbolo di ciò che lo stato italiano fa e continua a commettere:
Arresti ed errori nella custodia cautelare, nessuna responsabilità della corporazione dei magistrati, utilizzo della cronaca giudiziaria a fine colpevolista e trattamento disumano della popolazione carceraria.

A voi la domanda: Siamo meglio dell'Italia del 1983?
Gli italiani sono meglio rispetto a quelli del 1983?

🌿 Oggi, 2 giugno, celebriamo la nascita della nostra Repubblica, il giorno in cui i cittadini, non più sudditi, scelsero di porre fine alla monarchia e compiere un vero e proprio fatto di democrazia.

Non ci si deve fermare qui. È ora di affrontare un altro retaggio del passato: il Concordato tra Stato e Chiesa. Questo accordo anacronistico, ereditato dal fascismo e rinnovato senza un vero confronto democratico, continua a legare la Repubblica a una istituzione religiosa. Uno scempio che rende le istituzioni dei mercanti nel tempo della laicità.

La Chiesa cattolica, con i suoi privilegi e il suo potere, continua a influenzare la politica e la vita pubblica del nostro paese. È tempo di dire basta a questa ingerenza, di affermare con forza la separazione tra Stato e Chiesa, come principio fondamentale di una Repubblica veramente libera e democratica.

Aboliamo il Concordato, liberiamo la nostra Repubblica dalle catene del passato e costruiamo un futuro dove lo Stato sia davvero di tutti, senza ingerenze religiose.

Viva la Repubblica, viva la laicità, viva l’Europa libera.

⛓️‍💥 Oggi siamo stati con Rita Bernardini alla maratona oratoria organizzata dall’Unione delle Camere Pani Italiane sull’emergenza carceri all’ingresso del Palazzo di Giustizia di Cagliari. Abbiamo raccontato della nostra visita del 10 marzo al carcere di Massama, dove le condizioni dei detenuti rimangono precarie, con accessi alle cure generali e specifiche sempre più difficili e una struttura in decadenza.

Amnistia, Giustizia, Libertà.

⚠️ INACCETTABILE LA STRAGE DI DIRITTO E DI INDIVIDUI CHE SI ABBATTE SU RAFAH

Nella notte, ancora una volta, è stata condotta un’operazione militare da parte di Israele con dichiarato intento di colpire esponenti di Hamas, rivelatasi inevitabilmente fatale nei confronti di almeno 40 civili palestinesi inermi. Così facendo, Israele nuovamente si macchia di una nuova strage. Non sono permessi e non sono tollerabili le decapitazioni e i bombardamenti di campi profughi.
Netanyahu venga immediatamente processato alla Corte di Giustizia Internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità.

🇪🇺 Presentazione del libro “A che ci serve l’Europa” di Emma Bonino e Pier Virgilio Dastoli.

Dalla nascita e dalla storia dell’Unione Europea, dal progetto federalista di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi esposto nel Manifesto di Ventotene, ai trattati e gli atti che fondano e regolano tutt’oggi l’Unione, per arrivare alle sfide che la attendono e che minacciano la sua esistenza: emergenza climatica, migrazioni, spinte nazionalistiche disgreganti.

🌹 Oggi l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato l’11 luglio giornata della memoria del Massacro di Srebrenica.

Il Massacro di Srebrenica rappresenta una delle pagine più nere della storia recente. Tra l’11 e il 22 luglio 1995, oltre 8.000 uomini e ragazzi bosniaci musulmani furono brutalmente uccisi dalle forze serbo-bosniache. Questo genocidio, nel cuore dell’Europa, ha lasciato una cicatrice indelebile nella coscienza collettiva del mondo.

Srebrenica, dichiarata “zona protetta” dalle Nazioni Unite nel 1993, doveva essere un rifugio sicuro. Tuttavia, le forze serbo-bosniache, guidate dal generale Ratko Mladić, entrarono nella città e iniziarono una campagna di uccisioni e deportazioni di massa. Le immagini dei volti terrorizzati e delle fosse comuni testimoniano l’orrore della violenza e strage di popoli, conseguenti alla morte dello stato di diritto.