Inquinamento Acustico e Rumore - Conoscerlo per difendersi

QUANDO IL TITOLO NON RISPECCHIA IL CONTENUTO

Sembrerebbe dal titolo che i signori in questione abbiano fatto causa perché disturbati dagli applausi degli spettacoli. In realtà né nelle tre sentenze né in nessuno degli atti difensivi che ho presentato si fa riferimento agli applausi e neppure si è mai fatto lamentela di spettacoli per bambini o di presentazione di libri.
Ripercorro la vicenda per evitare frintendimenti.
Inizia nel 2016 quando una coppia di coniugi, proprietari di una seconda casa nel Comune di Albisola, citavano davanti il Tribunale di Savona il Comune di Albissola Marina lamentando di subire a far dalla stagione estiva 2009 immissioni illecite intollerabili nel loro appartamento generate dagli spettacoli/eventi organizzati dallo stesso Comune in una piazza della località, sulla quale siaffacciavano le loro finestre.
Preciso che avevamo inviato più richieste in via bonaria al Comune, che non le aveva prese in nessuna considerazione.... La frequenza degli spettacoli era quasi quotidiana, e la forte rumorosità iniziava dal primo pomeriggio (prove microfonate) e si protraeva fino a tarda notte (lo spettacolo era seguito da operazioni di disallestimento palco, ritiro sedie, ecc, operazioni tutte rumorose) .

Questi signori chiedevano al Tribunale di limitare la realizzazione degli spettacoli RUMOROSI e il risarcimento dei danni patiti ( negli ultimi anni non erano neppure andati nella casa di Albisola vista l’impossibilità di riposare) .

Il Comune di Albissola Marina si opponeva sostenendo che la realizzazione di così tanti spettacoli rispondeva ad un interesse pubblico, specie di una località turistica, e del resto in base al Regolamento comunale gli era consentito farlo perché non prevedeva limiti specifici al livello sonoro.

Nel giudizio di primo grado il Tribunale sentiva testimoni e disponeva perizia fonometrica, che confermavano il grave disturbo ( in casa non si poteva conversare, guardare la TV, tantomeno riposare).

Con sentenza del 2017 il Tribunale di Savona ordinava al Comune di Albissola Marina di limitare a non più di cinque al mese gli spettacoli rumorosi, disponeva che le operazioni di disallestimento palco fossero eseguite la mattina successiva e lo condannava a pagare una somma ai coniugi per risarcimento danni, oltre spese di causa.
Il Comune impugnava la sentenza e la Corte di appello di Genova respingeva l’appello ed anzi aumentava il risarcimento del danno (3000,00 euro per ciascuno dei coniugi) oltre al pagamento spese di causa . Il Comune non si dava per vinto e proponeva ricorso per cassazione. Con decisione del 9 Luglio la Suprema Corte confermava la sentenza della Corte genovese. . Due punti della motivazione sono di particolare interesse in quanto hanno una valenza generale, che va al di là dello specifico caso, lin quanto applicabili a tante situazioni similari: 1) la Corte ha enunciato il principio che l’interesse pubblico non può giustificare il sacrificio del diritto del privato oltre la normale tollerabilità e la decisione di limitare il numero degli spettacoli disposta dal Tribunale costituiva un ragionevole contemperamento degli interessi contrapposti

2) in generale, i limiti posti dai singoli regolamenti, sono puramente indicativi in quanto anche immissioni che rientrino in quei limiti possono considerarsi intollerabili nella situazione concreta, posto che la tollerabilità è, per l'appunto, da valutarsi tenendo conto dei luoghi, degli orari, delle caratteristiche della zona, delle abitudini degli abitanti

Non vedevo l ora che arrivasse, da domani sai che sconti e riduzioni!!!!
Grazie a tutti

Il punto più interessante dell'articolo perché poco conosciuto, riguarda i cantieri per le grandi opere. In giurisprudenza
si è consolidato il principio per cui questi cantieri devono non solo rispettare le prescrizioni che sono impartite dagli enti committenti o di sorveglianza, ma devono anche seguire e adottare gli accorgimenti della buona tecnica per contenere il più possibile i disagi per le immissioni di rumore, di polveri, vibrazioni; in mancanza rispondono dei danni arrecati

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