PsiKokoro - Dott.Ssa Rebecca Farusi

𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮, 𝟮𝟳 𝗚𝗲𝗻𝗻𝗮𝗶𝗼

Ricordiamo oggi con le parole del grande 𝗣𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗟𝗲𝘃𝗶, tutte le vittime della Shoah. 

"Un fallimento non è sempre uno sbaglio; potrebbe semplicemente essere il meglio che uno possa fare in certe circostanze.
Il vero sbaglio è smettere di provare."
Burrhus Frederic Skinner

La vita non è fatta di premi e punizioni, ma di conseguenze Tutte le nostre azioni e ognuno dei nostri pensieri generano delle conseguenze. Assumere questa consapevolezza è ciò che ci consente di...

“Serenità è quando ciò che dici, ciò che pensi, ciò che fai, sono in perfetta armonia.”
Mahatma Gandhi

Per la prima volta in Italia viene erogato ai cittadini un cd “bonus” per ottenere prestazioni di carattere sanitario da specialisti liberi professionisti privati con le risorse della fiscalità generale (cioè a totale carico dello Stato).
Possono usufruire del beneficio le persone in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica, anche a causa dell’emergenza pandemica e della conseguente crisi socio-economica, che siano nella condizione di beneficiare di un percorso psicoterapeutico.
Una risposta all’emergenza che non risponde a tutti i bisogni dei cittadini, ma un primo passo nella direzione di una maggiore attenzione al benessere psicologico di tutti.
Nella newsletter CNOP di oggi le informazioni utili.

"Bisogna imparare ad apprezzare le cose semplici della vita!"

"Bisogna imparare ad apprezzare le cose semplici della vita”

✋ Ferma ✋ :

prima di alzare gli occhi al cielo pensando che banalità retorica.
🙄 Ok, oggi non parliamo dei 3 step per fare la cosa pedagogica positiva.

E questa frase non l’ho presa dai baci Perugina. 🍫

Stavamo pedalando verso la scuola 🚴🚴🚴

(che ti devo dire, molte delle chicche della giornata non vengono dalle lunghe ore davanti al PC ma dai 5 minuti di strada casa-scuola.. Ironia della vita)

Cercavo di concentrarmi sulle magnolie quasi in fiore 🌺, sulle forsizie luminose 🏵️ che spuntano dai cespugli delle aree cani, e ignorare il senso di pesante, dolorosa inquietudine che mi invade regolarmente da 3 settimane non appena do uno sguardo ai giornali.
(👉 Capita anche a te ?! 😢)

Tra un pensiero e l’altro, nella mia mente si fa strada come un esploratore col macete la voce di mio figlio, anni 6.

E mentre cerco di ricollegarmi al suo discorso per capirne il senso generale senza tradire la mia iniziale distrazione, arriva:

Sai mamma, bisogna imparare ad apprezzare le cose semplici della vita.

🤯🤯🤯

(Ma come ci riescono i bambini??? Ehh ?? A tirar fuori queste perle così, all’improvviso, come se ti leggessero dentro?!)

Presa dallo stupore, gli chiedo, pregustandomi chissà quale risposta altamente filosofica:

“Amore, e dove l’hai imparato questo?”
“Mamma, ma me l’avete insegnato voi, è ovvio, tu e papà!”

2 le conclusioni che vorrei consegnarti oggi come un prezioso regalo impacchettato con cura: 🎁

💝 Quando riesci , come riesci, anche tra un sugo che inizia ad attaccare, la macchina ferma nel traffico e i calzini sporchi che ti fanno ciao dalla cima del cesto, ascolta i tuoi bambini: forse anche loro cercano di dirti che nonostante quanto tu pensi di aver “sbagliato”, sei il genitore perfetto per loro

💝 Anche adesso, anzi forse soprattutto adesso, in un momento storico onestamente proprio difficile, quelle piccole cose semplici - magari sussurrate al vento lungo la strada per la scuola - hanno un valore inestimabile. Ogni sorriso condiviso, sguardo incrociato e carezza sfuggente. Afferrali, tienili stretti.

Dopo la caduta del muro di Berlino e il crollo del blocco sovietico, la nozione di "guerra in casa" sembrava essere scomparsa dalla psiche collettiva degli europei.
La guerra era ormai qualcosa che riguardava Paesi lontani o epoche lontane di cui solo i più anziani avevano memoria diretta.
Il ritorno improvviso di questa possibilità ha scosso la coscienza di tutti, imponendo una riflessione sull’effettiva preparazione e capacità di adattamento a questa eventualità.
Scopri di più ▶️ https://www.stateofmind.it/2022/03/ucraina-psicologi-guerra/

Il CNOP attiverà in questi giorni l'iniziativa “Psicologi per Emergenza Guerra” mettendo a disposizione online, grazie alla collaborazione delle associazioni di psicologia dell’emergenza e delle società scientifiche interessate, informazioni e materiali utili, per la popolazione, i professionisti e gli operatori relativamente a indirizzi di riferimento, iniziative di aiuto e documentazione.
Le iniziative che si stanno attivando come Comunità professionale sono diverse, dal supporto agli psicologi dei Paesi coinvolti, all’aiuto ai rifugiati e alla popolazione originaria dell’Ucraina, ma anche strumenti utili alla popolazione italiana per affrontare questa ennesima emergenza.
Per approfondire ▶️ https://www.psy.it/il-cnop-la-mobilitazione-della-professione-psicologica-sulle-conseguenze-della-guerra.html

Non sottovalutiamo la capacità di comprensione dei bambini..anche quelli più piccoli. Sembra che non capiscano...SEMBRA!! Percepiscono più di quello che crediamo.

Ogni giorno bambine e bambini sono esposti a notizie, storie ed immagini trasmesse dai vari media, che potrebbero suscitare in loro sentimenti di preoccupazione, ansia e paura. Questo rischio, con lo scoppio della guerra in Ucraina, è ancora maggiore.
Per sostenere genitori e formatori in questo passaggio, Save The Children ha stilato un elenco di consigli da seguire per affrontare le paure dei più piccoli.
Leggi per saperne di più ▶️ http://www.vita.it/it/article/2022/03/01/come-spiegare-la-guerra-ai-bambini/162017/

La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle.
Sant’Agostino

Paura nel cervello: come si produce? Chiamiamo paura la sensazione di angoscia che proviamo di fronte a una situazione di pericolo o minaccia, reale o immaginaria....

“Lo sb****re delle ali di una farfalla può provocare un uragano in un’altra parte del mondo”

https://lamenteemeravigliosa.it/leffetto-farfalla-in-psicologia/

L'effetto farfalla in psicologia "Lo sb****re delle ali di una farfalla può provocare un uragano in un'altra parte del mondo"... Con questa semplice frase...

"Sogno una psicoterapia compatibile con il mondo come sta andando: un mondo aperto, poliglotta, politeista, cosmopolita, ricco di cose e di esseri che non intendono scomparire.
Sogno una psicoterapia che sia in grado di integrare le famiglie, gli esperti, che provengano da discipline ‘psi’ o da altre discipline, le divinità – in particolare quelle degli altri – gli invisibili, gli oggetti terapeutici.
Sogno una psicoterapia che accetti di trasformare realmente lo spazio della consultazione in un luogo di dibattito contraddittorio, come lo è la scena pubblica.
Sogno una psicoterapia che, pur ammettendo la modernità nella sua complessità, non abbia dimenticato le lezioni della storia, che si ricordi delle comunità di un tempo dove l’efficacia era valutata dagli utenti…
Sogno una psicoterapia che non sia più paralizzata davanti alla psicoanalisi, che accetterebbe di pensare a delle parole scomparse: ‘dimenticare’, per esempio…., che saprebbe descrivere la sua azione in termini di ‘concertazione’, di ‘negoziazione’ e di ‘diplomazia’… una psicoterapia, infine, che non faccia più finta di ignorare che è terapeutica, proprio perché è sociale, proprio perché è politica."

(da La guerre des Psy. Manifeste pour une psychothérapie démocratique, a cura di Tobie Nathan. Paris, Le Seuil, 2006)

"Io sono Io, simile ad altri, ma unico al mondo, mi amo per quello che sono e non per quello che vorrei essere"

Impariamolo noi per primi e insegniamolo ai nostri figli!

(La foto è presa dal web)

Etnopsichiatria dell’Occidente: impotenza appresa, colonizzazione dell’immaginario, nostalgia del futuro
di Piero Coppo

Siamo onorati di presentare, con grande emozione, un importante scritto di Piero Coppo, la cui recente scomparsa ha lasciato in tutti noi un profondo dolore. Ringraziamo i colleghi del Centro Studi Sagara per averne consentito la pubblicazione.

"1. Da dove parlo.
L’etnopsichiatria ha una storia: prima, coloniale (la follia degli altri indagata con i criteri della nostra psichiatria: Emil Kraepelin, John C. Carothers, ecc.); poi, più nobile, frutto dell’acquisizione di uno sguardo multiculturale e multidisciplinare su ciò che avviene altrove, ma anche qui. Il prefisso “etno” chiama oggi in campo le discipline umane applicate (antropologia, sociologia, storia, filosofia) come alleate della psicologia, psichiatria e psicoanalisi."

Leggi l'articolo completo al link:
https://litorale.org/materiali/articoli/etnopsichiatria-delloccidente-impotenza-appresa-colonizzazione-dellimmaginario-nostalgia-del-futuro/