Cecilia Monti Psicologa
Sono Psicologa, Neuropsicologa e Psicoterapeuta rogersiana - Approccio Centrato sulla Persona.
Quanta gioia da voi oggi bimbi, grazie per essere così naturalmente ricettivi, curiosi, fiduciosi.
"Non possiamo insegnare a un'altra persona direttamente; possiamo solo facilitare il suo apprendimento" (Carl Rogers)
Condivido più che mai le sue parole, come sempre potenti e chiare.
IL POTERE DELLO SGUARDO: EMERGENZA EMPATIA
Guardarsi negli occhi: quando proponiamo questo gesto in progetti scolastici, ci rendiamo conto di quanto questo gesto sia inusuale tra chi sta crescendo. La capacità di “reggere lo sguardo dell’altro” in alcuni è limitatissima. Ci provano, ma in pochi secondi stanno già guardando altrove. Oppure ridono. Imbarazzati. Disorientati da un gesto che costruisce le nostre competenze empatiche.
Oggi ciò che chiamiamo emergenza educativa è in parte dovuto ad un’altra emergenza: la crisi dell’empatia. L’empatia si fonda sul rispecchiamento emotivo. Necessita che due persone si guardino negli occhi, gesto meraviglioso che ha infinite implicazioni nei funzionamenti intrapsichici reciproci. Perché quegli sguardi allo specchio attivano il funzionamento dei neuroni mirror, le cellule del nostro cervello che si occupano di empatia.
Dove posizioniamo oggi i nostri sguardi? Per moltissime ore stanno dentro uno schermo. Anche quando l’altro ci sta parlando, spesso lo ascoltiamo guardando altrove. E’ così che perdiamo sensibilità, attenzione all’altro, com-passione. E’ così che diventiamo sempre più soli e isolati. E quindi infelici.
L’era dell’iperconnessione è un’era di straordinaria dis-connessione. Da se stessi e dagli altri.
Il primo ingrediente che nutre la crescita, l’identità e il senso di sé di un bambino è lo sguardo di chi si prende cura di lui. Perché dentro quello sguardo germoglia e cresce la sua consapevolezza di essere amato. E quindi di esserci. E quindi di essere.
“Allenare alla vita” di A.Pellai, Mondadori ed., dal 7 maggio in tutte le librerie
Cambiare, trasformare, crescere 🌱
Cambiare, trasformare, crescere..
«Nella relazione terapeutica in cui tutto di se stessa fosse accettato, Ellen potrebbe scoprire che si può comunicare il proprio Sé più completamente. Scoprirebbe che non ha bisogno di essere sola e isolata, che qualcun altro può capire e condividere il significato della sua esperienza. Scoprirebbe inoltre che in questo processo è diventata amica di se stessa - che il suo corpo, i suoi sentimenti e i suoi desideri non erano nemici estranei, ma parti amichevoli e costruttive di se stessa. Non sarebbe più necessario da parte sua esclamare quelle parole disperata: “Sto morendo nella lotta contro la mia natura”. I suoi due estraniamenti essenziali sarebbero stati alleviati. Si troverebbe in un rapporto buono e comunicativo con se stessa, e troverebbe più sicuro essere pienamente se stessa in una relazione. Come conseguenza, scoprirebbe di porre più aspetti di se stessa in rapporto con gli altri, e di nuovo con la verifica che non si tratta di qualcosa di pericolosamente insicuro, ma semmai più soddisfacente.»
𝙀𝙡𝙡𝙚𝙣 𝙒𝙚𝙨𝙩 𝙚 𝙡𝙖 𝙨𝙤𝙡𝙞𝙩𝙪𝙙𝙞𝙣𝙚
pp. 150-151 in C. Rogers. Un modo di essere, Psycho, Firenze 1983; Giunti, Milano 2012.
⭕️ Obiettivo è migliorare il funzionamento mentale attraverso la stimolazione cognitiva e il mantenimento delle capacità residue della persona.
➡️ Si rivolge a persone anziane con patologie di tipo neurodegenerativo, di media entità. Laddove possibile si valuta la possibilità di percorsi di gruppo come strumento utile a contrastare il senso di isolamento.
Per info [email protected]
Un recente fatto di cronaca ha smosso e acceso interrogativi su diverse tematiche: a partire dal vissuto delle neomadri (come la fatica, la solitudine) sino a riflessioni sui contesti ospedalieri e alle pratiche di rooming-in.
Questo mi ha fatto riflettere ancora una volta su quanto complesso sia il tema della maternità, della famiglia, del contesto sociale e sanitario che gravita intorno ad essa.
Di cosa ha bisogno una madre? Di cosa ha bisogno un padre? Cosa può offrire l'ambiente che li circonda, al fine di supportarli e accompagnarli nel delicato processo della genitorialità? Cosa possiamo fare noi come professionisti?
Empatia, accettazione e autenticità. Queste condizioni sono per Rogers "necessarie e sufficienti" in quanto alla base di un clima facilitante, che possa promuovere il processo di crescita e cambiamento.
Sono caratteristiche umane, che offrono uno sguardo alla madre come essere umano.
Immagine tratta da: "Una mamma è come una casa" di Aurore Petit
Cosa può diventare una scatola?
- Un bosco con grandi case di pigne, fate e funghetti
- Una casa di personaggi con grandi occhi e teste ghiandose
- Un mondo di microbi autunnali che sorvolano il cielo in aereo (perché si sa, a volte in questo periodo il corpo è impegnato a difendersi!)
- Un piccolo scrigno abitato da una splendida pigna
. e poi i mondi si moltiplicano e si trasformano, diventando addirittura mare in tempesta, perché l'autunno è anche un po' di nostalgia dell'estate.
Da questo laboratorio, più di ogni altro, mi porto a casa l'individualità di ciascuno.
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Cosa abbiamo fatto?
Sabato nel nostro laboratorio "I colori dell'autunno" abbiamo letto, abbiamo allenato la nostra capacità di riconoscere oggetti tramite l'uso del tatto, e poi abbiamo scatenato la fantasia per creare il nostro mondo autunnale, seguendo la tecnica dello Small World Play.
I bambini hanno avuto a disposizione materiale destrutturato, suddiviso per tipologia; ciascuno ha scelto una scatola e ha creato il proprio mondo autunnale.
Pigne che diventano case e castelli; corteccia che diventa albero; pon pon che si fanno piccole zucche; ma anche personaggi con cappellini di ghiande, gnomi e mulini a vento.
➡️ 5 novembre: Save the date!
🍁 Ecco la nostra nuova proposta laboratoriale: "I colori dell'autunno".
A partire dall'osservazione di cosa è cambiato nella natura, ciascun bambino avrà la possibilità di creare il proprio "mini mondo" autunnale.
🍂Questa volta prenderemo ispirazione dal gioco del "piccolo mondo" (small world play) che permette di ricreare ambientazioni e scenari seguendo la propria fantasia.
Conducono il laboratorio Cecilia Monti, psicologa e Silvia Borlini, educatrice professionale.
❗️Iscrizione necessaria!
Per info e prenotazioni:
3485348507
[email protected]
Progetti che prendono forma: presso Iris Studio di Psicologia, collaboro con i colleghi .ssa Eva Toccagni - Psicologa e Fabio Interrante - Psicologo.
Studio Iris si trova in via Bandello 1 a Pavia dove riceviamo su appuntamento. Potete visitare le nostre pagine professionali per ulteriori informazioni.
Sabato si è concluso il nostro percorso di laboratori Cuori Pensanti. Abbiamo viaggiato con le emozioni del Piccolo Principe, che ci ha lasciato una lettera, nella quale ci ricorda come il bene non si vede, ma si sente nel cuore: l'essenziale è invisibile agli occhi. Abbiamo creato un vasetto, per contenere ciascuno le nostre rose, per amarle e nutrirle, per imparare a prenderci cura. I bambini hanno utilizzato il das color terracotta: ciascuno di loro ha dato forma a vasetti unici, decorati con materiali diversi. Io e la mia compagna di avventure ci siamo fatte da parte, a fatica, per lasciare spazio alla libertà di ciascuno di esprimersi e dare la propria forma, il proprio contributo. Abbiamo lasciato spazio, dato fiducia, alla naturale capacità dei bambini di esprimersi.
Un ringraziamento alla fiducia che a noi, invece, è stata donata dalle famiglie.
"Posso essere un pirata!", quarto laboratorio. Chi ha detto che una femmina non può essere un pirata? Dopotutto, cosa serve per essere pirati? Attraverso la lettura abbiamo scoperto che per essere un pirata, maschio e femmina che sia, bisogna essere sì un po' coraggiosi, ma anche veloci, indipendenti e pieni d'amore.
E allora caliamoci in questa parte: una caccia al tesoro che, tramite indizi misteriosi, ci conduce al Baule, per lungo tempo chiuso e un po' abbandonato, protagonista del mio Studio e che oggi ha avuto finalmente l'onore di essere custode di tanti tesori.
Cercando insieme, i bambini acuiscono i sensi, scoprono nuove dimensioni: ricercano il luccichio di un cuore dorato..
"Forse è invisibile! Ho sentito un luccichio. L'ho sentito con le orecchie. " (cit)
"Avete guardato in basso. Ricordatevi di guardare sempre ovunque. Proviamo ad alzare un po' lo sguardo"
Perché a volte per trovare bisogna volgere lo sguardo altrove!
Ed ecco, con gioia e spirito di condivisione, trovata la chiave finalmente apiramo il forziere e scopriamo il galeone, simbolo del primo laboratorio Cuori Pensanti.
Il laboratorio prosegue personalizzando la propria bandiera e riempiendo i galeoni con i tesori più ricercati.
"Il cuore guida il galeone. È il cuore di lei! E sconfigge il nemico, lo chiude nel forziere" (cit)
Esperienze che nutrono, tutti noi.
"Esperienze sonore", terzo incontro dei nostri laboratori. Oggi più che mai la libertà di esplorazione ha accompagnato il nostro gruppo di Cuori Pensanti nello scoprire vari strumenti musicali, appartenenti a diverse culture e ciascuno capace di emettere suoni unici e caratteristici. Chitarra, violino, xilofono, tamburi; ma anche la Kalimba, strumento a percussione africano; un particolare tipo di tamburo chiamato Handpan; campane tibetane, dalle caratteristiche vibrazioni. Dopo averli esplorati liberamente, abbiamo giocato al "Direttore d'orchestra": accompagnati da pochi e semplici gesti i bambini si sono sperimentati nella possibilità di suonare insieme come gruppo, ciascuno col proprio strumento. Suonare piano, suonare forte, silenzio.
Non ci resta che aspettare il quarto inconto, Stay tuned!
"Museo di storia naturale": nel secondo incontro dei laboratori Cuori Pensanti i bambini sono andati alla scoperta dell'ammonite e del suo fascino; dopo averla ammirata alla lente d'ingrandimento, abbiamo creato un altro lavoro di gruppo, riproducendone la caratteristica spirale con pietre colorate. Ogni bimbo ha scelto e posizionato le proprie pietre, con grande pazienza e rispetto dei tempi dell'altro. Infine, i bimbi si sono cimentati nell'estrarre dal ghiaccio reperti di dinosauro da assemblare insieme.
Anche nel secondo incontro abbiamo potuto assistere al potere del gruppo e alla creazione di qualcosa di unico e irripetibile.
Non ci resta che aspettare sabato per il terzo laboratorio! Stay tuned!
Silvia Borlini
"Un galeone da salvare": un prodotto unico e prezioso, che ha preso forma nel primo laboratorio Cuori Pensanti. Nel raccogliere le idee dei bambini, è nata una storia. Un racconto frutto della dimensione di gruppo, inteso come integrazione delle specificità di ciascuno.
Sabato abbiamo dato il via al ciclo di laboratori “Cuori Pensanti”, frutto della collaborazione con Il primo incontro è stato “Racconti in valigia”, dove abbiamo condiviso con i bambini un racconto usando la tecnica del Kamishibai, la quale promuove la narrazione tramite l’utilizzo di immagini. A seguire, abbiamo raccolto le idee dei bambini che tutti insieme hanno creato la “loro” storia, il loro racconto, prodotto del contributo di ciascuno. E per finire un momento pittorico per dare spazio all’espressività.
In partenza dal 25 giugno "Cuori Pensanti", laboratori espressivi per bambini tra i 4 e i 6 anni, che si terranno presso lo studio di psicologia in collaborazione con Silvia Borlini, educatrice professionale e tra le titolari del Nido della Cicogna di Sant'Alessio.
"Cuori pensanti" nasce dal desiderio di dare spazio alla libera espressione creativa dei bambini, favorendo autonomia, competenze emotive e abilità socio-relazionali. Attraverso questi incontri intendiamo promuovere l'espressione individuale, proponendo attività scarsamente standardizzate e strutturate che garantiscano al bambino la libera sperimentazione. Inoltre, intendiamo favorire l'integrazione delle diverse specificità individuali all'interno della dimensione del "gruppo", attraverso la condivisione di momenti espressivi con i pari.
Gli incontri si terranno il sabato mattina dalle 9:30 alle 10:30 presso lo studio di psicologia.
Lo studio
Lo studio
Sintesi del mio percorso professionale e formativo.
I rappresentano una vera e propria emergenza sociale e sanitaria.
Dal 2019 i casi sono aumentati di quasi il 40% colpendo in particolare i giovanissimi.
🫂Se qualcuno vicino a te soffre di disturbi alimentari aiutalo a chiedere aiuto.
Per saperne di più 👉 https://piattaformadisturbialimentari.iss.it/
Insicurezza
L' Insicurezza ha a che fare con la Fiducia, come leggiamo in questo potente libro illustrato relativo alle Emozioni ("Emozionario" edito da Nord-Sud). Trovo molto rappresentativa questa illustrazione che fa dell'insicurezza un albero apparentemente spoglio, tetro, arido, che invece nasconde sotto il terreno un fogliame verde e rigoglioso, ma che per così dire resta "nascosto", inaccessibile. A volte non riusciamo a vedere tanta ricchezza dentro di noi, tante risorse, tante qualità, tanta vita; altre volte iniziamo a scorgere queste foglie, tuttavia manca la fiducia di riuscire ad accedervi. Attraverso la consapevolezza e la conoscenza di sé, è possibile fare di queste foglie la nostra "bussola" interiore. Una bussola alla quale guarderemo con fiducia, la fiducia del poter fare affidamento su noi stessi.
[immagini tratte dal libro "Emozionario" di Cristina Nunez Pereira & Rafael R. Valcárcel; Nord-Sud; 2013]
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