Psicoterapeuta Frosinone Silvia Donfrancesco

Neonati e alto contatto 👶❤️

L’Esogestazione è periodo dopo la nascita nel quel il bambino cresce e si sviluppa grazie
all’interazione con l’ambiente e alle relazioni affettive che instaura con chi si prende cura di lui.
In questa delicata fase il neonato ricercherà fuori dal grembo materno le stesse condizioni di stabilità, calore, avvolgimento, protezione e sicurezza che aveva all’interno dell’utero materno.
Dopo la nascita è normale che un bambino richieda la presenza e la vicinanza fisica della madre e che instauri con lei una relazione di dipendenza.
L’approccio alla genitorialità basato sull’alto contatto è tipico dei mammiferi:lo stare in braccio, il contatto mamma/papà bambino, lo aiuterà a percepire i propri limiti fisici e a soddisfare l’innato bisogno di protezione, cosi come facevano le pareti uterine prima della nascita.

Spesso i genitori sentono dirsi che il bambino in questo modo si vizia… ma la necessità del contatto fisico è qualcosa di istintivo, non un vizio. I neonati vivono all’interno del ventre materno per nove mesi, come possiamo pensare di allontanarli dal corpo della madre una volta nati?

🏺Maternità e antiche tradizioni 🤱

L’impagliata in ceramica, o tazza da parto, è un servizio in maiolica che veniva offerto, fin dal Rinascimento, alla donna che aveva appena partorito per servirle il suo primo pasto a letto.
Apparentemente sembra un’opera unica, ma in realtà è composta da diverse stoviglie, sovrapposte ad incastro una sopra all’altra.
In cima il coperchio, poi il porta uova (e sale), la tazza per il brodo e un piatto fondo, coperto da uno piano.
Gli alimenti più nutrienti venivano serviti con cura e attenzione alle donne che diventavano mamme.
Il racconto di questa tradizione sta a significare che, come è importante l’attenzione e la delicatezza con cui ci si prende cura di un piccolo neonato, allo stesso modo la storia ci insegna che è altrettanto importante accudire la mamma con rispetto e dedizione.

🤱Uno sguardo diverso alle paure di una madre

“Le paure relative alla sopravvivenza e alla crescita del bambino, non solo sono del tutto normali, ma sono anche necessarie: svolgono l’importantissima funzione di mantenervi all’erta, attente agli eventuali pericoli e alle possibili interferenze nelle cure che state prodigando al bambino. Dopo tutto, si tratta di pericoli reali, anche se poco frequenti. La mamma che agisce tenendo conto di queste paure riduce effettivamente le probabilità di incidenti e di piccoli o grandi errori, e in tal modo crea una rete di protezione più sicura intorno al piccolo.

👩‍🍼Ma sarà davvero opportuno chiamarle paure?
”Di fatto vengono avvertite come paura, ma sono anche risposte a segnali d’allarme che non vengono notati dalle non-mamme, segnali a cui sono sensibili solo i genitori. Potremmo chiamarle anche . Nel corso dell’evoluzione, tutti gli animali, esseri umani inclusi, sono stati costretti a sviluppare un elevato livello di vigilanza nei confronti di predatori, luoghi elevati, acque, estranei potenzialmente pericolosi, cibi nocivi, oggetti appuntiti e tutta l’infinita serie dei pericoli naturali. Oggigiorno esistono pochi predatori naturali, ma è ben presente una gran quantità di pericoli ambientali, come i fasciatoi troppo alti, le culle situate in stanze troppo distanti per cui la mamma non riesce a tenere costantemente sott’occhio la situazione, le vasche da bagno, le reazioni allergiche ai prodotti creati dall’uomo e molti altri. Sono questi i nuovi predatori che mettono in pericolo il bambino, e le mamme reagiscono nei loro confronti esattamente come se si trattasse di animali selvatici, di leoni o di lupi.”
D. Stern, Nascita di una madre

perinatale

🌷Perinatalità 🤰Emozioni in gravidanza 🌷
🔍Aspettative&realtà

La gravidanza rappresenta uno dei momenti più significativi e intensi nella vita di una donna. Nell’immaginario comune la lieta notizia dovrebbe portare con sè solo emozioni di gioia, spensieratezza ed euforia. Le rappresentazioni di questa visione esclusivamente eterea non contemplano quelli che sono i retroscena spesso vissuti dalla donna, che vanno invece normalizzati. Gli stereotipi e i pressing sociali infatti portano la donna che prova emozioni e stati d’animo negativi a sentirsi sbagliata: in realtà poter provare agitazione, nervosismo, paura, incertezza è normale e fisiologico.
È fondamentale che la donna possa legittimarsi in tutte le sue normali sfumature emotive, è importantissimo poterle esprimere e sentire che possono essere accolte e condivise.

📎La relazione madre-bambino 👶
In che modo le emozioni della madre influenzano la psiche dei bambini? Cosa succede nel momento in cui la madre smette di interagire con il figlio?
Nel 1978 Edward Tronick ideava il paradigma dello still-face (faccia immobile), uno dei paradigmi più famosi nel campo della psicologia evolutiva: si trattava di una procedura di osservazione dell’interazione tra madre e bambino, con l’obiettivo di verificare le reazioni del bambino piccolo alla mancanza di interazione. I bambini piccoli sono estremamente ricettivi alle emozioni e all’interazione sociale che ottengono dal mondo che li circonda. In questo video si documenta infatti quanto la mancanza di espressioni della madre, nei confronti della sua bimba di appena un anno, disorienti fortemente la piccola.
Fino ad un attimo prima, mentre giocano, le interazioni sono condivise, così come le emozioni di entrambe, che si trasformano armonicamente. Nel momento in cui la madre indossa la maschera dell’indifferenza la bambina entra in un disagio sempre più profondo, dal quale cerca di uscire utilizzando tutte le abilità che possiede.
L’esperimento del volto immobile dimostra che quando la mamma sospende la sua relazione con il bambino di pochi mesi non scambiando più sorrisi ed espressioni di imitazione quest’ultimo vivrà un forte stress emotivo.
❤️Il benessere psicofisico del genitore è per il bimbo fonte necessaria di sicurezza, tranquillità, serenità ❤️

Still Face Experiment: Dr. Edward Tronick Check out Ed’s new book, coauthored with Dr. Claudia M. Gold: https://thepowerofdiscord.comCopyright © 2007 ZERO TO THREE http://www.zerotothree.org Ed Troni...

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Tu non devi intervenire sull'altro, ma su di te, a meno che l'altro richieda il tuo aiuto o la tua opinione.
Comprendi tu quello che l'altro fa? Da dove ti viene il diritto di avere opinioni sugli altri o di agire su di loro?
Tu hai trascurato te stesso, il tuo giardino è pieno di erbacce, e tu vuoi insegnare al tuo vicino l'ordine e fargli notare i suoi difetti!
Tu stesso sei forse perfetto?
Tu stesso hai anzitutto bisogno del tuo aiuto; devi tener per te stesso opinioni e buoni consigli anziché correre dagli altri, come una sgualdrina, a offrire comprensione e a voler dare aiuto.
Non hai bisogno di atteggiarti a Dio.
È crudeltà abbandonare a sé stesso il proprio simile accecato?
Sarebbe crudele se tu potessi aprirgli gli occhi.
Ma tu potresti aprirgli gli occhi soltanto se lui ti richiedesse la tua opinione e il tuo aiuto.
Se però non richiede il tuo aiuto, allora non ne ha bisogno.
Se tu, malgrado questo, imponi a lui la tua opinione, allora per lui tu sei un demone e aumenti il suo accecamento, poiché gli dai un cattivo esempio.
C.G. Jung

𝗣𝗿𝗼𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝘂𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮 𝗮𝗻𝗶𝗺𝗮. 𝗣𝗿𝗼𝘀𝗲𝗴𝘂𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗶𝗰𝗹𝗼 𝗱'𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶 𝘀𝘂𝗹𝗹'𝗮𝗻𝗮𝗹𝗶𝘀𝗶 𝗲 𝗶𝗹 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗮𝘀𝗶 𝗰𝗹𝗶𝗻𝗶𝗰𝗶.

📆 Giovedì 24 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑒𝑚𝑏𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑜𝑟𝑒 18.00, la dott.ssa Dᴀɴɪᴇʟᴀ Cᴏsᴛᴀɴᴛɪɴɪ, collaboratrice del Centro di Psicologia, Psicoterapia e Formazione Atanor-Syncrònia, racconterà in video conferenza il ℙ𝕣𝕠𝕔𝕖𝕤𝕤𝕠 𝕕𝕚 𝕀𝕟𝕕𝕚𝕧𝕚𝕕𝕦𝕒𝕫𝕚𝕠𝕟𝕖 𝕕𝕚 𝕦𝕟𝕒 𝕕𝕠𝕟𝕟𝕒 𝕒𝕟𝕚𝕞𝕒.

La partecipazione va prenotata all’indirizzo:
📧 𝗶𝗻𝗳𝗼@𝗮𝘁𝗮𝗻𝗼𝗿-𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮.𝗶𝘁

“𝑆𝑜𝑙𝑜 𝑖𝑙 𝑣𝑖𝑎𝑛𝑑𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑒𝑔𝑟𝑖𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑖𝑛𝑓𝑖𝑛𝑖𝑡𝑜 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑖𝑜𝑟𝑒 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑎̀ 𝑎𝑐𝑐𝑜𝑠𝑡𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑎𝑙𝑙'𝐴𝑛𝑖𝑚𝑎, 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑎 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑟𝑒 𝐿𝑒𝑖, 𝑝𝑜𝑖𝑐ℎ𝑒́ 𝐿𝑒𝑖 𝑒̀ 𝑑𝑖𝑒𝑡𝑟𝑜 𝑒 𝑑𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑎. 𝐼 𝑣𝑖𝑎𝑔𝑔𝑖 𝑠𝑖 𝑓𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑟𝑒 𝐴𝑛𝑖𝑚𝑎 𝑒 𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑖 𝑎𝑚𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑠𝑖𝑚𝑏𝑜𝑙𝑖 𝑑𝑖 𝐴𝑛𝑖𝑚𝑎”.
(C.G. Jung)

Per info: 📞 392.7599777

“Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena
o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.”

Emily Dickinson

📍Facendo riferimento al DPCM del 4 Marzo 2020 del Consiglio dei Ministri, riguardante le misure da attuare per contrastare e contenere il diffondersi del Coronavirus, gli eventi:
- I Sogni: Realtà della Psiche, incontro teorico sull'analisi dei sogni, del 7 Marzo 2020
- Corpo e Psiche, incontro teorico sui messaggi del corpo come opportunità di cambiamento, del 14 Marzo 2020;
organizzati dalla Dottoressa Costantini e dalla Dottoressa Donfrancesco, presso lo studio di Psicologia e Psicoterapia in Via Maria, 84 Frosinone, verranno rinviati a data da destinarsi. Sarà premura delle Dottoresse comunicare una nuova data.
A tal proposito, si comunica l'attivazione dello Sportello Informativo e di Supporto Psicologico presso lo Studio di Psicologia e Psicoterapia, in Via Maria ,84 Frosinone. Tale sportello è tenuto dalla Dottoressa Costantini e dalla Dottoressa Donfrancesco che saranno liete di dare informazioni e chiarimenti utili ad affrontare la paura da contagio da Coronavirus a tutti i cittadini. Risponderanno alle perplessità, alle difficoltà di gestione di ansie e paure connessi all'emergenza sanitaria in corso. Poter avere una percezione chiara del rischio che tale virus comporta, può evitare il generarsi di situazioni di panico ingiustificate.
Per richiedere informazioni o richiedere una consulenza contattare:
340/1709157 Dott. Ssa Silvia Donfrancesco

380/3720554 Dott. Ssa Daniela Costantini

🌙 Perché sogniamo? Qual è la funzione dei sogni? Cos’è l’analisi di un sogno?

📅 Sabato 7 marzo alle ore 16:00 presso lo studio di Via Maria 84 a Frosinone vi aspettiamo con l’incontro “I sogni: realtà della psiche”. Parleremo di sogno da un punto di vista fisiologico ma anche storico, letterario, artistico, come è stato trattato dai grandi della psicologia, come approcciare a questa affascinante realtà attraverso spunti di analisi di immagini di sogni tipiche e ricorrenti. A seguire un incontro esperienziale di psicoterapia di gruppo con la tecnica dello psicodramma analitico junghiano.
L’incontro è gratuito ed è necessaria la prenotazione.

Per info e prenotazioni:
📞 340/1709157 Silvia Donfrancesco
📞 380/3720554 Daniela Costantini

“Mi piace immaginare la nostra psiche come una pensione piena di ospiti. Ci sono quelli che si presentano puntuali e seguono le regole della casa, e altri, anch'essi ospiti fissi, che se ne stanno chiusi in camera o si fanno vedere solo di notte; e può darsi che questi e quelli non si siano mai incrociati. Una soddisfacente teoria del carattere deve dare spazio a tutti, ai caratteristi, alle controfigure, agli addestratori di animali, alle comparse, agli attori che recitano soltanto una particina e si esibiscono in numeri inattesi. (…) Probabilmente l'integrità del carattere non è una cosa così unitaria; assomiglia, piuttosto, a quando, alla fine dell'opera, l'intera compagnia si presenta in scena, e il coro, i ballerini, i protagonisti e il direttore d'orchestra fanno i loro inchini scoordinati. La vita vuole alla ribalta tutta la compagnia, in flagrante delitto”. J. Hillman

La mente non ha bisogno, come un vaso, d’essere riempita ma piuttosto, come legna, di una scintilla che l’accenda.
(Plutarco)

Perché scegliere una psicoterapia analitica?
Per raggiungere un benessere personale ogni individuo ha l’esigenza di diventare unico e irripetibile, di differenziarsi da condizionamenti e aspetti che provengono dal collettivo, dalla società o dall’educazione. Fondamentale è conoscere, realizzare ed esprimere la propria essenza individuale, fatta di tante parti, ognuna con particolarità, limiti e potenzialità, che si rapportano tra loro.
La psicoterapia analitica va a conoscere e approfondire le dinamiche di relazione tra i vari personaggi dentro la psiche, che Jung definiva “il piccolo popolo”, cercando di dar voce a tutti armonizzando, attraverso dei mediatori, il conflitto. Questi modi di essere hanno degli scopi e la psicoterapia permette di scoprire a cosa tendono le molteplici parti che abitano la psiche, che sono il sale della vita e danno senso all’esistenza.
La mitologia greca ma anche le altre mitologie come anche le fiabe, i racconti e il folklore riassumono questi modi di essere dell’umano perché tutta questa produzione è il frutto delle proiezioni umane, attraverso i racconti e la loro simbologia.
Gli archetipi sono modalità universali, arcaiche, strutture che canalizzano e danno forma alla materia psichica. Come il corpo è il risultato di milioni di anni di evoluzione, allo stesso modo la psiche contiene il sedimento dell’evoluzione umana. Attraverso l’ampliamento della consapevolezza di questi fattori, personali e collettivi, l’individuo può ritrovare una relazione creativa con la psiche, riorientando la propria vita verso nuove mete. La psicoterapia facilita il processo di individuazione, accompagnando la persona nel suo viaggio personale di scoperta, di raggiungimento dell’equilibrio e del benessere e di cura.

📍Frosinone, Via Maria n.84

Daniela Costantini: 380.3720554
Silvia Donfrancesco: 340.1709157

“Gli archetipi sono i modelli più profondi del funzionamento psichico, come le radici dell’anima che governano le prospettive attraverso cui vediamo noi stessi e il mondo. Essi sono le immagini assiomatiche a cui ritornano continuamente la vita psichica e le teorie che formuliamo su di essa. “
James Hillman

C’è un tempo in cui devi lasciare i vestiti, quelli che hanno già la forma abituale del tuo corpo, e dimenticare il solito cammino, che sempre ci porta negli stessi luoghi. È l’ora del passaggio: e se noi non osiamo farlo, resteremo sempre lontani da noi stessi.

Fernando Pessoa

“La realtà non è mai come la si vede: la verità è soprattutto immaginazione.”
René Magritte

“Perché la psicologia, per me, è aprire le ostriche e pulire le perle, cioè recuperare e portare alla luce e indossare quotidianamente la vita dell’immaginazione, che può non redimere la tragedia, non lenire la sofferenza, ma può arricchirle e renderle più tollerabili, interessanti e preziose”.

James Hillman

"Di tutti i peccati della psicologia, il più mortale è la sua indifferenza per la bellezza.Una vita, in fondo è una cosa bella.
Ma leggendo i libri di psicologia, non lo si immaginerebbe mai.
La nostalgia di bellezza che alberga nel cuore umano deve ricevere riconoscimento dalla disciplina che considera il cuore umano il suo campo di studio.
La psicologia deve ritrovare la strada verso la bellezza, per non morire.
Sembra incredibile, perfino negli studi sulle personalità creative in campo artistico, il desiderio di bellezza se mai viene citato, è considerato una variabile fra le altre."

James Hillman "il codice dell'anima"

"L'anima, o caro, si cura
con certi incantesimi,
e questi incantesimi
sono i discorsi belli".
Platone, Carmide, 157a