Dott.ssa Christel Lorusso
Cliniche nelle vicinanze
Via Disciplini 4
Como 20121
Via Francesco Ingegnoli
20063
M
Psicologa Clinica libera professionista
Psicologa Counseling Autismo presso Sacra Famiglia Onlus
Psi
Da lunedì 25 luglio sarà possibile fare richiesta per il Bonus Psicologico.
Un primo passo importante. Finalmente un sostegno di questo tipo diventa realtà e viene riconosciuto il benessere psicologico come uno dei bisogni primari dei cittadini.
Per saperne di più ▶️ https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2022/07/21/bonus-psicologo-inps-domande-dal-25-luglio_8e1d8da5-3170-41c4-be50-ac7ee318a0ac.html
❓𝙄 𝙥𝙧𝙤𝙗𝙡𝙚𝙢𝙞 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙞𝙣𝙪𝙚𝙧𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙖𝙙 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙘𝙞, 𝙢𝙖 𝙩𝙪 𝙥𝙪𝙤𝙞 𝙘𝙖𝙢𝙗𝙞𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙡 𝙢𝙤𝙙𝙤 𝙙𝙞 𝙖𝙛𝙛𝙧𝙤𝙣𝙩𝙖𝙧𝙡𝙞!!! 💪🏻
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💔 La DIPENDENZA AFFETTIVA se vissuta in maniera disfunzionale può portare l’individuo ad annullare se stesso e a non ascoltare i propri bisogni fino a creare malessere psicologico e/o fisico.
❤️🩹 Grazie al supporto di uno psicologo, che accompagnerà la persona in un percorso di conoscenza di se stessa, sarà possibile imparare a riconoscere i pensieri disfunzionali, identificare e lavorare su strategie più funzionali, gestire le emozioni e superare la paura dell’abbandono per poter sperimentare e definire la propria autonomia e indipendenza.
🖋𝐒𝐢 𝐩𝐮ò 𝐚𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐞𝐝 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐦𝐚𝐭𝐢 𝐫𝐢𝐦𝐚𝐧𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐢!
📌“P𝕖𝕣 𝕥𝕦𝕥𝕥𝕚 𝕚 𝕔𝕒𝕞𝕓𝕚𝕒𝕞𝕖𝕟𝕥𝕚 𝕚𝕞𝕡𝕠𝕣𝕥𝕒𝕟𝕥𝕚 𝕕𝕠𝕓𝕓𝕚𝕒𝕞𝕠 𝕚𝕟𝕥𝕣𝕒𝕡𝕣𝕖𝕟𝕕𝕖𝕣𝕖 𝕦𝕟 𝕤𝕒𝕝𝕥𝕠 𝕟𝕖𝕝 𝕓𝕦𝕚𝕠.”
(𝕎𝕚𝕝𝕝𝕚𝕒𝕞 𝕁𝕒𝕞𝕖𝕤)
È 𝐍𝐎𝐑𝐌𝐀𝐋𝐄 𝐀𝐕𝐄𝐑𝐄 𝐋’𝐀𝐍𝐒𝐈𝐀❓
😰 L’ANSIA è una risposta normale a situazioni che percepiamo pericolose.
Quando la nostra sicurezza è minacciata l’ansia ci aiuta, perché ci mette in allerta di fronte ad una situazione difficile permettendoci di reagire tempestivamente.
✅ È quindi normale avere ansia poiché è un meccanismo funzionale di sopravvivenza dell’individuo.
❌ L’ansia diventa patologica quando inficia sulla qualità della vita influenzando negativamente l’ambito sociale dell’individuo che ne soffre.
🩹Alcuni sintomi possono essere:
- respiro affannato;
- aumento della frequenza cardiaca;
- vertigini;
- difficoltà di deglutizione;
- insonnia
- tensione muscolare;
- tremori.
❗️Il supporto psicologico può essere un rimedio efficace per conoscere e gestire la propria ansia.
"𝑺𝒐𝒏𝒐 𝒑𝒊ù 𝒍𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒄𝒊 𝒑𝒓𝒆𝒐𝒄𝒄𝒖𝒑𝒂𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒄𝒊 𝒅𝒂𝒏𝒏𝒆𝒈𝒈𝒊𝒂𝒏𝒐 𝒆 𝒏𝒐𝒊 𝒔𝒐𝒇𝒇𝒓𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒅𝒊 𝒑𝒊ù 𝒑𝒆𝒓 𝒊𝒍 𝒕𝒊𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒂 𝒓𝒆𝒂𝒍𝒕à"(𝑺𝒆𝒏𝒆𝒄𝒂)
👩🏻🤝👨🏼SOCIALIZZARE è necessario per la sopravvivenza dell’essere umano, per lo sviluppo del cervello e delle corrette capacità cognitive.
Per favorire la salute emotiva e mantenere il cervello attivo è fondamentale interagire con gli altri.
🧠 La maturazione del cervello avviene grazie alla socializzazione, che diventa il pilastro di crescita e sviluppo durante l’infanzia.
La mancanza di socializzazione durante l’infanzia può avere come conseguenza ritardi nello sviluppo del cervello.
La socializzazione incide sull’umore, sul comportamento, sulla salute cognitiva e sulla capacità motoria.
🆘 Forte senso di solitudine, paura, angoscia, condizione di fatica e stress psicologico continuo, destabilizzazione e crollo delle certezze sono solo alcuni dei sintomi che l’isolamento sociale può causare, sfociando anche in qualcosa di più grave.
📌È importante per questo intervenire subito!
✏️“𝑨𝒃𝒃𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒅𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊𝒄𝒂𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒔𝒊𝒂 𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒂𝒓𝒔𝒊 𝒍'𝒖𝒏 𝒍'𝒂𝒍𝒕𝒓𝒐, 𝒕𝒐𝒄𝒄𝒂𝒓𝒔𝒊, 𝒂𝒗𝒆𝒓𝒆 𝒖𝒏𝒂 𝒗𝒆𝒓𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝒓𝒆𝒍𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆, 𝒄𝒖𝒓𝒂𝒓𝒔𝒊 𝒍'𝒖𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍'𝒂𝒍𝒕𝒓𝒐. 𝑵𝒐𝒏 𝒔𝒐𝒓𝒑𝒓𝒆𝒏𝒅𝒆 𝒔𝒆 𝒔𝒕𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒎𝒐𝒓𝒆𝒏𝒅𝒐 𝒅𝒊 𝒔𝒐𝒍𝒊𝒕𝒖𝒅𝒊𝒏𝒆”.
(Leo Buscaglia)
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“𝕀𝕟𝕚𝕫𝕚𝕒𝕣𝕖 𝕦𝕟 𝕟𝕦𝕠𝕧𝕠 𝕔𝕒𝕞𝕞𝕚𝕟𝕠 𝕤𝕡𝕒𝕧𝕖𝕟𝕥𝕒. 𝕄𝕒 𝕕𝕠𝕡𝕠 𝕠𝕘𝕟𝕚 𝕡𝕒𝕤𝕤𝕠 𝕔𝕙𝕖 𝕡𝕖𝕣𝕔𝕠𝕣𝕣𝕚𝕒𝕞𝕠 𝕔𝕚 𝕣𝕖𝕟𝕕𝕚𝕒𝕞𝕠 𝕔𝕠𝕟𝕥𝕠 𝕕𝕚 𝕔𝕠𝕞𝕖 𝕖𝕣𝕒 𝕡𝕖𝕣𝕚𝕔𝕠𝕝𝕠𝕤𝕠 𝕣𝕚𝕞𝕒𝕟𝕖𝕣𝕖 𝕗𝕖𝕣𝕞𝕚.” (R𝕠𝕓𝕖𝕣𝕥𝕠 𝔹𝕖𝕟𝕚𝕘𝕟𝕚)
Rinascere - Studio di Psicologia | Scopri i nostri servizi su rinascerepsicologia.com Chi Siamo? Siamo psicologi e professionisti della salute mentale, accomunati dal desiderio di offrire un servizio di sostegno psicologico immediato e professionale rivolto a bambini, adolescenti e adulti.
🔝L’AUTOSTIMA è l’insieme dei giudizi valutativi che l'individuo dà di se stesso.
Il senso di autostima deriva dalle relazioni che ognuno interiorizza e rielabora, sia quelle verso noi stessi che quelle interpersonali.
🔸Le persone con un'autostima alta sono più propense a relativizzare un insuccesso e ad impegnarsi in un nuovo progetto, mentre una bassa autostima può portare ad una ridotta partecipazione e uno scarso entusiasmo, che si traducono in stati di demotivazione e disinteresse. Vengono esaltate le proprie debolezze piuttosto che i punti di forza.
🔍 La mente è come una “lente” di cui dovremmo imparare a conoscere i filtri, poiché è la visione di noi stessi e del mondo che ci circonda che influisce sulla nostra autostima, e queste distorsioni non ci permettono ci volerci bene per come siamo.
Quello che fa la differenza non è la quantità, ma la qualità e la stabilità delle nostre convinzioni su noi stessi.
Consigli per aumentare la tua autostima:
1️⃣ evita l’autocritica;
2️⃣ non ricercare l’approvazione altrui;
3️⃣ pratica attività fisica;
4️⃣ sfrutta al meglio sia i tuoi punti di forza che di debolezza;
5️⃣ evita il perfezionismo.
🗓 Buona settimana!!!
(Consultorio Antera)
“𝙈𝙞 𝙘𝙝𝙞𝙚𝙙𝙞 𝙦𝙪𝙖𝙡 è 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙤 𝙞𝙡 𝙢𝙞𝙤 𝙥𝙧𝙤𝙜𝙧𝙚𝙨𝙨𝙤? 𝙃𝙤 𝙘𝙤𝙢𝙞𝙣𝙘𝙞𝙖𝙩𝙤 𝙖 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙚 𝙖𝙢𝙞𝙘𝙤 𝙙𝙞 𝙢𝙚 𝙨𝙩𝙚𝙨𝙨𝙤.”
(𝙎𝙚𝙣𝙚𝙘𝙖)
📖 Quando lessi per la prima volta “Se questo è un uomo” di Primo Levi avevo circa 12 anni, forse troppo giovane per capire dolori e ferite così profonde.
💭Ricordo però che mentre leggevo quelle pagine, nel mio cuore arrivava tutto il gelo di quell’amore smarrito nei campi di concentramento, un amore che aveva perso la speranza di lottare, di sognare e di vivere.
Non riuscivo a credere che quella crudeltà fosse realmente accaduta.
Quel gelo lo percepisco ancora oggi, quando ripenso alle parole del libro, ma anche quando altri episodi di violenza e crudeltà si insediano in modo subdolo nella nostra società.
🎗La giornata della memoria serve per ricordare il male fatto che mai più deve ripetersi!!!
Sono passati 76 anni, mi chiedo se siano bastati❗️
“𝗚𝗶𝘂𝗿𝗮𝗶 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝘁𝗮𝗰𝗲𝗿𝗲 𝗺𝗮𝗶 𝗲 𝗼𝘃𝘂𝗻𝗾𝘂𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗶 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗶 𝘀𝗼𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝗼 𝘀𝗼𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲 𝘂𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗼𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘀𝗰𝗵𝗶𝗲𝗿𝗮𝗿𝗰𝗶. 𝗟𝗮 𝗻𝗲𝘂𝘁𝗿𝗮𝗹𝗶𝘁à 𝗮𝗶𝘂𝘁𝗮 𝗹'𝗼𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼𝗿𝗲, 𝗺𝗮𝗶 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮. 𝗜𝗹 𝘀𝗶𝗹𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝗮 𝗶𝗹 𝘁𝗼𝗿𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲, 𝗺𝗮𝗶 𝗶𝗹 𝘁𝗼𝗿𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼”.
(𝗘𝗹𝗶𝗲 𝗪𝗶𝗲𝘀𝗲𝗹)
👉🏻𝐿𝑎 𝐹𝑈𝐺𝐴 𝐷𝐸𝐿𝐿𝐸 𝐼𝐷𝐸𝐸 è 𝑢𝑛 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑢𝑟𝑏𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖𝑒𝑟𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑙𝑒 𝑖𝑑𝑒𝑒 𝑠𝑖 𝑠𝑢𝑐𝑐𝑒𝑑𝑜𝑛𝑜 𝑙’𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑙’𝑎𝑙𝑡𝑟𝑎 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑒𝑛𝑡𝑒.
𝑁𝑜𝑛 𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒 𝑢𝑛 𝑓𝑖𝑙𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑢𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑐h𝑒 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑒𝑔𝑎 𝑖 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖𝑒𝑟𝑖, 𝑝𝑒𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒 𝑚𝑎𝑖 𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑙𝑢𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑢 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑐h𝑒 𝑠𝑖 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎 𝑜 𝑠𝑖 𝑑𝑖𝑐𝑒. 𝐿’𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑝𝑖ù 𝑒𝑣𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑢𝑟𝑏𝑜, 𝑟𝑖𝑠𝑖𝑒𝑑𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑒𝑙𝑜𝑐𝑖𝑡à 𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑟𝑖𝑡𝑚𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖𝑒𝑟𝑜: 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑙 𝑑𝑖𝑠𝑜𝑟𝑑𝑖𝑛𝑒 𝑒 𝑖 𝑚𝑒𝑠𝑠𝑎𝑔𝑔𝑖, 𝑠𝑒 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑙 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑖𝑛𝑠𝑖𝑒𝑚𝑒, 𝑚𝑎𝑛𝑐𝑎𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑒𝑟𝑒𝑛𝑧𝑎, 𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑐h𝑒 𝑙𝑒 𝑎𝑠𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑟𝑖𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑎𝑠𝑠𝑢𝑟𝑑𝑒.
✏️“𝙄𝙣𝙨𝙚𝙜𝙣𝙖𝙢𝙞 𝙖 𝙨𝙘𝙤𝙧𝙙𝙖𝙧𝙢𝙞 𝙙𝙞 𝙥𝙚𝙣𝙨𝙖𝙧𝙚.”
(𝙒𝙞𝙡𝙡𝙞𝙖𝙢 𝙎𝙝𝙖𝙠𝙚𝙨𝙥𝙚𝙖𝙧𝙚)
- 𝑷𝑬𝑵𝑺𝑨𝑹𝑬 𝑷𝑶𝑺𝑰𝑻𝑰𝑽𝑶 -
I neuroscienziati ci ricordano che il cervello umano è programmato per concentrarsi sugli aspetti negativi. È il nostro meccanismo di sopravvivenza, anticipando i pericoli (anche se non sono reali) prepariamo il corpo a difendersi da essi. Dimensioni come la preoccupazione, l’inquietudine o l’ansia portano immediatamente il corpo a secernere varie sostanze chimiche come il cortisolo, in modo da permetterci di essere sempre “allerta”.
Pensare positivo, avere più controllo sul flusso dei nostri pensieri significa investire sulla qualità della nostra vita, perché chi controlla il rumore della negatività è in grado di influenzare direttamente le proprie emozioni. Chi pensa e sente meglio influenza il proprio comportamento, il proprio organismo e persino la propria salute. Dopotutto, la felicità parte da ciò che accade dentro di noi, non fuori.
Soprattutto in questo momento storico, cerchiamo di imparare a pensare meglio, di investire nella nostra qualità di vita allenando lo stile dei nostri pensieri.
(Da “La Mente è Meravigliosa”)
📌“𝕄𝕒𝕟𝕥𝕚𝕖𝕟𝕚 𝕚 𝕥𝕦𝕠𝕚 𝕡𝕖𝕟𝕤𝕚𝕖𝕣𝕚 𝕡𝕠𝕤𝕚𝕥𝕚𝕧𝕚, 𝕡𝕖𝕣𝕔𝕙é 𝕚 𝕥𝕦𝕠𝕚 𝕡𝕖𝕟𝕤𝕚𝕖𝕣𝕚 𝕕𝕚𝕧𝕖𝕟𝕥𝕒𝕟𝕠 𝕡𝕒𝕣𝕠𝕝𝕖. 𝕄𝕒𝕟𝕥𝕚𝕖𝕟𝕚 𝕝𝕖 𝕥𝕦𝕖 𝕡𝕒𝕣𝕠𝕝𝕖 𝕡𝕠𝕤𝕚𝕥𝕚𝕧𝕖, 𝕡𝕖𝕣𝕔𝕙é 𝕝𝕖 𝕥𝕦𝕖 𝕡𝕒𝕣𝕠𝕝𝕖 𝕕𝕚𝕧𝕖𝕟𝕥𝕒𝕟𝕠 𝕚 𝕥𝕦𝕠𝕚 𝕔𝕠𝕞𝕡𝕠𝕣𝕥𝕒𝕞𝕖𝕟𝕥𝕚. 𝕄𝕒𝕟𝕥𝕚𝕖𝕟𝕚 𝕚 𝕥𝕦𝕠𝕚 𝕔𝕠𝕞𝕡𝕠𝕣𝕥𝕒𝕞𝕖𝕟𝕥𝕚 𝕡𝕠𝕤𝕚𝕥𝕚𝕧𝕚, 𝕡𝕖𝕣𝕔𝕙é 𝕚 𝕥𝕦𝕠𝕚 𝕔𝕠𝕞𝕡𝕠𝕣𝕥𝕒𝕞𝕖𝕟𝕥𝕚 𝕕𝕚𝕧𝕖𝕟𝕥𝕒𝕟𝕠 𝕝𝕖 𝕥𝕦𝕖 𝕒𝕓𝕚𝕥𝕦𝕕𝕚𝕟𝕚. 𝕄𝕒𝕟𝕥𝕚𝕖𝕟𝕚 𝕝𝕖 𝕥𝕦𝕖 𝕒𝕓𝕚𝕥𝕦𝕕𝕚𝕟𝕚 𝕡𝕠𝕤𝕚𝕥𝕚𝕧𝕖, 𝕡𝕖𝕣𝕔𝕙é 𝕝𝕖 𝕥𝕦𝕖 𝕒𝕓𝕚𝕥𝕦𝕕𝕚𝕟𝕚 𝕕𝕚𝕧𝕖𝕟𝕥𝕒𝕟𝕠 𝕚 𝕥𝕦𝕠𝕚 𝕧𝕒𝕝𝕠𝕣𝕚. 𝕄𝕒𝕟𝕥𝕚𝕖𝕟𝕚 𝕚 𝕥𝕦𝕠𝕚 𝕧𝕒𝕝𝕠𝕣𝕚 𝕡𝕠𝕤𝕚𝕥𝕚𝕧𝕚, 𝕡𝕖𝕣𝕔𝕙é 𝕚 𝕥𝕦𝕠𝕚 𝕧𝕒𝕝𝕠𝕣𝕚 𝕕𝕚𝕧𝕖𝕟𝕥𝕒𝕟𝕠 𝕚𝕝 𝕥𝕦𝕠 𝕕𝕖𝕤𝕥𝕚𝕟𝕠.”
(𝐆𝐚𝐧𝐝𝐡𝐢)
💭Pensando ad un anno migliore che ci aspetta, vi auguro buon 2021! 🥳👏🏻🎉
“𝒩e𝓈𝓈𝓊𝓃o 𝓅𝓊ò 𝓉o𝓇𝓃𝒶𝓇e 𝒾𝓃𝒹𝒾e𝓉𝓇o e 𝓇𝒾𝒸o𝓂𝒾𝓃𝒸𝒾𝒶𝓇e 𝒹𝒶 𝒸𝒶𝓅o, 𝓂𝒶 𝒸𝒽𝒾𝓊𝓃𝓆𝓊e 𝓅𝓊ò 𝒶𝓃𝒹𝒶𝓇e 𝒶𝓋𝒶𝓃𝓉𝒾 e 𝒹e𝒸𝒾𝒹e𝓇e 𝒾𝓁 𝒻𝒾𝓃𝒶𝓁e”
~𝒦𝒶𝓇𝓁 B𝒶𝓇𝓉𝒽~
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L’𝐈𝐍𝐓𝐄𝐋𝐋𝐈𝐆𝐄𝐍𝐙𝐀 𝐄𝐌𝐎𝐓𝐈𝐕𝐀 è definita come la capacità di riconoscere, comprendere, gestire e quindi di elaborare le emozioni proprie e altrui.
Rappresenta uno strumento adattivo indispensabile e una risorsa del comportamento razionale.
La ricerca suggerisce che l’intelligenza emotiva agisce positivamente sull’apprendimento e sembra essere l’ingrediente principale che, quando è ben sviluppato ed impiegato, ha un’influenza ad ampio raggio in termini di benefici anche per le relazioni e il benessere a tutti i livelli e per tutte le fasce di età.
È stato dimostrato che studenti con competenze socio-emotive più sviluppate hanno migliori prestazioni scolastiche, i loro comportamenti in classe sono maggiormente costruttivi, piace loro la scuola e hanno voti superiori alla media. Sono inoltre molto meno soggetti a sospensioni o comportamenti indisciplinati (Timothy Shriver & Roger Weissberg, The New York Times).
Incorporando l’Intelligenza Emotiva nei programmi didattici di apprendimento, è possibile promuovere il successo dei nostri ragazzi nel presente ed assicurargli quello nel futuro.
“𝐼𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑒𝑚𝑜𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑣𝑖𝑣𝑒 𝑑𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑎 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑖𝑛𝑠𝑎𝑝𝑢𝑡𝑎, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑢𝑛 𝑜𝑠𝑝𝑖𝑡𝑒 𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑢𝑡𝑜 𝑎 𝑐𝑢𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑝𝑝𝑢𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑛𝑜𝑚𝑒” (𝐺𝑎𝑙𝑖𝑚𝑏𝑒𝑟𝑡𝑖, 2007).
🖋“...Maggiore coerenza e maggiore capacità professionalizzante agli studi di Psicologia”.
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Lauree abilitanti e professionalizzanti: il Governo e il Parlamento tengano conto delle esigenze della professione psicologica Lauree abilitanti e professionalizzanti: il Governo e il Parlamento tengano conto delle esigenze della professione psicologica 28 ottobre – Mentre il Tavolo Tecnico Università presso il CNOP, composto da rappresentanti dell’Ordine e dell’Università, sta lavorando per la presentazione di prop...
𝐿𝑒 𝑚𝑖𝑠𝑢𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑝𝑎𝑛𝑑𝑒𝑚𝑖𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑟𝑖𝑡𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑒 𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑡𝑎̀ 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑎𝑡𝑎.
𝑇𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑜𝑐𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑢𝑙𝑛𝑒𝑟𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑖𝑙𝑜 𝑝𝑠𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑒𝑐𝑒𝑠𝑠𝑖𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑜 𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒.
𝐶𝑜𝑛𝑡𝑎𝑡𝑡𝑎𝑚𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑢𝑙𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑜𝑛𝑙𝑖𝑛𝑒 𝑒/𝑜 𝑖𝑛 𝑠𝑡𝑢𝑑𝑖𝑜:
📲 3202654190
📩𝑐ℎ𝑟𝑖𝑠𝑡𝑒𝑙.𝑙𝑜𝑟𝑢𝑠𝑠𝑜@𝑔𝑚𝑎𝑖𝑙.𝑐𝑜𝑚
📌𝙋𝙧𝙚𝙣𝙙𝙞𝙩𝙞 𝙘𝙪𝙧𝙖 𝙙𝙞 𝙩𝙚 𝙨𝙩𝙚𝙨𝙨𝙤 𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙩𝙪𝙖 𝙨𝙖𝙡𝙪𝙩𝙚 𝙥𝙨𝙞𝙘𝙤𝙡𝙤𝙜𝙞𝙘𝙖!
Con il termine NOMOFOBIA (abbreviazione della frase no-mobile phobia) si descrive la sofferenza transitoria legata al non avere il telefono cellulare a portata di mano e alla paura di perderlo.
Si accompagna a questo la sensazione di panico all’idea di non essere rintracciabili, la necessità di un costante aggiornamento sulle informazioni condivise dagli altri e la consultazione del telefono in ogni momento e in ogni luogo.
Gli adolescenti sono sicuramente tra i soggetti prevalentemente a rischio di sviluppare questa nuova forma di dipendenza patologica, definita anche come Sindrome da Disconessione.
L’impatto sulle nuove generazioni non è affatto da sottovalutare, sono sempre più i genitori preoccupati perché i propri figli, anche in età infantile, passano sempre più tempo con computer, smartphone, tablet e giochi elettronici.
Sappiamo bene quanto la rete possa essere una utile risorsa, ma anche quanto possa mettere a rischio i giovani attraverso l’utilizzo inadeguato della stessa, proprio come accade negli episodi di cyberbullismo, sexting, revenge p**n o sextortion.
E’ importante, soprattutto in questo momento storico, educare i giovani ad un utilizzo consapevole, responsabile e critico del mondo digitale.
Con l’aiuto della “media education”, la scuola, la famiglia e i vari professionisti della comunicazione condividono una missione: prevenire e salvaguardare la salute fisica e psicologica delle nuove generazioni dai cosiddetti Internet Addiction Disorder (IAD).
Un diritto che resta ancora sommerso dal silenzio e dall’indifferenza, ma che negli ultimi tempi sta emergendo sempre di più come un bisogno primario per la salute dell’individuo.
“Il tuo benessere psicologico è per noi Psicologi la nostra vocazione!”
I MECCANISMI DI DIFESA sono delle modalità con cui ci difendiamo da esperienze dolorose.
Nel corso della vita essi formano parte della nostra individualità e definiscono il nostro modo di rapportarci con il mondo.
Possono essere sia adattivi che disadattivi, sono cioè meccanismi utilizzati normalmente, che però se estremizzati o utilizzati rigidamente, possono essere sintomo di una patologia.
Alcuni dei meccanismi di difesa più comuni sono: razionalizzazione,formazione reattiva, proiezione, negazione, intellettualizzazione, spostamento, regressione, sublimazione, repressione, compartimentazione.
I meccanismi di difesa comunicano sempre qualcosa ed è importante conoscerli e riconoscerli nelle nostre esperienze di vita.
La Psicologia nella Scuola: un passo avanti decisivo – Approvato il protocollo CNOP/Ministero Istruzione La Psicologia nella Scuola: un passo avanti decisivo – Approvato il protocollo CNOP/Ministero Istruzione 28 settembre – Il Consiglio Nazionale nella seduta del 25 settembre ha approvato all’unanimità il “Protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione per il supporto psicologico ne...
La DIPENDENZA DA SOSTANZE viene definita dall’OMS, come “uno stato psichico e talora fisico, derivante dall’interazione con una sostanza, che determina modificazioni del comportamento e la necessità di assumere questa, per ottenere gli stessi effetti psichici ed evitare la sindrome da astinenza”.
Il nucleo della dipendenza sta nella “necessità” di assumere la sostanza di abuso, accompagnato dal desiderio incontrollabile di procurarsela, il cosiddetto “craving”.
Alcuni dei comportamenti di un abuso di sostanze che possono presentarsi sono:
- bisogno di fare uso della sostanza frequentemente;
- spendere importanti somme di denaro per procurarsi la sostanza, anche in situazioni di difficoltà economica;
- continuare ad abusare della sostanza nonostante i danni fisici e psicologici che essa comporta;
- ignorare obblighi e responsabilità lavorative e relazionali a causa della sostanza.
Non ci sono cause ben definite che determinano l’instaurarsi di una dipendenza, ci sono però dei fattori di rischio, come la compresenza di disturbi mentali, storia familiare di dipendenza, utilizzo in età precoce della sostanza, pressione da parte di coetanei, mancanza di un sostegno familiare, tipologia di sostanza assunta e modalità di assunzione della sostanza.
La disintossicazione e la perdita di dipendenza da sostanze d’abuso è possibile, ma è necessario non essere soli in questo percorso di cura. Abbandonare l'uso di una droga è molto difficile e richiede almeno un supporto psicologico, insieme ad una forte motivazione e all’aiuto di uno dei diversi centri di prevenzione e di disintossicazione presenti su tutto il territorio nazionale.
NON ARRENDERTI ALLA DIPENDENZA, SCEGLI DI ESSERE LIBERO, CHIEDI AIUTO!!!
“Compraredroga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita.”
(Jim Morrison)
È giunto il momento temuto, desiderato, immaginato e programmato.
Bambini, adolescenti, genitori, insegnanti, educatori e psicologi sono chiamati a varcare le soglie della scuola, di una NUOVA scuola.
L’impatto sarà diverso: banchi distanziati, mascherine, regole rigide sull’igiene.
In alcuni momenti sarà possibile parlare soltanto attraverso gli sguardi, perché da quando si indossano le mascherine si fatica anche a sentire.
Saranno passati anche sei mesi, ma non ci si abituerà mai a non scrutare il volto di una persona, la sua mimica facciale, le sue rughe, le fossette, il tipo di pelle, il sorriso, perché tutto ci parla e ci trasmette qualcosa di lei.
I bambini e i ragazzi vivono di sorrisi, di abbracci e di carezze, in questo nuovo rientro in classe tutto questo non sarà possibile, quindi sarà importante che genitori e insegnanti preparino e spieghino loro ciò che li aspetta, restituendoli verità e sicurezza.
Questa nuova esperienza sta avendo e avrà senza dubbio delle conseguenze psicologiche rilevanti e le “nuove” relazioni che bambini e ragazzi intratterranno a scuola saranno fondamentali per aiutarli ad integrare la loro esperienza in modo corretto nel proprio percorso di vita.
Sarà fondamentale il loro coraggio e il loro impegno, ma anche l’accoglienza e l’esempio di insegnanti che conservino la propria vocazione e custodiscano l’integrità dei propri alunni.
A scuola non si va solo per imparare a leggere e scrivere, la scuola insegna anche a stare al mondo, a convivere con gli altri, a rispettare se stessi e chi sta intorno, a non giudicare, a scoprire e valorizzare talenti e risorse nascoste, ad amare quei banchi dove nel corso degli anni ognuno imparerà a conoscersi negli occhi degli altri.
Ognuno è chiamato a collaborare e a cooperare per il bene di tutti, ciascuno con le proprie competenze da mettere in campo.
Si dice che “l’esperienza è quella che forma” e allora...che abbia inizio!!!
Buon rientro!
“...Bisogna garantire, attraverso l'istituzione del servizio di psicologia di cure primarie, il benessere psicologico delle persone a livello della medicina di base, dei presidi e dei servizi territoriali. Un luogo dove psicologi qualificati possano prendere in cura i cittadini, in collaborazione con i medici di base e i pediatri di libera scelta. E' una figura di cui si sente molto il bisogno, soprattutto in epoca Covid”.
(P. Boldrini)
Senato. Boldrini (Pd): “Al via in Commissione Sanità Ddl su psicologo cure primarie” - Quotidiano Sanità "L'obiettivo del provvedimento è di garantire, attraverso l'istituzione del servizio di psicologia di cure primarie, il benessere psicologico delle persone a livello della medicina di base, dei presidi e dei servizi territoriali. Un luogo dove psicologi qualificati possano prendere in cura i cittad...
Le vacanze sono finite e il rientro a lavoro vi sembra insostenibile?
Non riuscite a trovare la concentrazione e siete irritabili?
Vi chiedete perché appena tornati dalle vacanze, non ne vedete i benefici?
La ricerca ci dice che i sintomi sperimentati al rientro dalle vacanze possono comprendere: spossatezza e affaticamento, difficoltà di concentrazione, disinteresse, mal di testa, dolori muscolari, disturbi della digestione e del sonno, ma anche irritabilità, ansia, tensione, sbalzi d’umore, malinconia, tristezza e senso di vuoto.
Un meccanismo scaturito dal sistema ipotalamo-ipofisi-surrene, che di solito regredisce spontaneamente in breve tempo, ma in alcuni casi, può scatenare problemi latenti più seri e duraturi legati ad ansia e depressione.
(State of mind 2019).
Consigli:
- riprendere gradualmente l’attività lavorativa;
- introdurre sane abitudini (corretto ritmo sonno veglia, regolare alimentazione e bere molta acqua);
- gestire bene il tempo definendo le priorità;
- fare attività gratificanti e praticare sport (favoriscono il rilascio di endorfine);
- ricordare le vacanze con foto e oggetti (aiuta nei momenti in cui vi sentite più sotto pressione);
- porsi degli obiettivi.
Questi piccoli e apparentemente banali suggerimenti vi aiuteranno a concentrarvi sul vostro benessere e a mantenere uno sguardo equilibrato sulle vostre giornate, senza farvi travolgere dalle richieste esterne.
“Se uno passasse un anno intero in vacanza, divertirsi sarebbe stressante come lavorare”.
(William Shakespeare)
A diverse persone nel corso della propria vita è capitato (anche più di una volta), di tornare indietro per il dubbio di aver chiuso male la porta di casa, oppure dopo essere stati in un bagno pubblico, avere avuto la sensazione di essere stati contaminati e quindi di lavarsi un po’ più del solito.
Nella maggior parte dei casi si tratta di manifestazioni occasionali e di breve durata che non intaccano la qualità della vita.
In alcune persone invece questi sintomi sono così pervasivi e invalidanti da parlare di Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC).
Le cause del DOC possono essere: genetiche e neurobiologiche, psicologiche
o legate a fattori di vulnerabilità nell’infanzia.
Le ossessioni sono pensieri ricorrenti, persistenti o immagini che vengono vissuti come intrusivi e indesiderati e possono causare ansia o disagio.
Controllo, contaminazione, ordine e simmetria, ossessioni endogene (pensieri proibiti, blasfemi, tabù, idee perverse o immagini aggressive e violente), sono alcune delle categorie di ossessioni più diffuse.
Le compulsioni sono comportamenti osservabili o azioni mentali per fronteggiare la minaccia che proviene dalle ossessioni e contenere il disagio emotivo che ne deriva.
Nonostante le compulsioni siano intenzionali e deliberate, non vengono vissute così dal paziente, il quale pur rendendosi conto che le compulsioni messe in atto siano esagerate rispetto alla minaccia percepita, tuttavia non riesce a comportarsi diversamente.
Consigli:
“Evitare di evitare!”
Apprendere un modo più funzionale di gestire i propri pensieri e acquisire piani di risposta che non includano le compulsioni.
Imparare a gestire la momentanea ansia associata ai pensieri ossessivi, attraverso l’esposizione diretta alla minaccia, e accettare un livello di rischio maggiore che comporta un minore investimento nell’attività preventiva e una minore resistenza al cambiamento delle assunzioni di minaccia.
“La Psicologia e gli Psicologi devono stare a fianco degli attori del mondo scolastico, per collaborare, mettere a disposizione le loro competenze per tutto il “sistema”, in una logica di rete e di integrazione costruttiva e proattiva”.
David Lazzari
Presidente CNOP
Lo psicologo a scuola nell'era Covid è importante quanto le mascherine La riapertura delle scuole a settembre è alle porte e si è consumato un nuovo vertice tra governo e regioni, in cerca di un'intesa sulla capacità di garantire i servizi agli studenti e la sicurezza del rispetto delle norme anti Covid. Governo e regioni hanno discusso soprattutto del nodo principa...
Quante volte di fronte a degli eventi traumatici della vita ci sentiamo sofferenti, impotenti e con le spalle al muro?
Pensiamo di non potercela fare a proseguire o che i nostri sforzi siano inutili, perché tanto nulla cambierà.
Qui entra in gioco la cosiddetta RESILIENZA, la capacità di autoripararsi, di far fronte alle situazioni difficili e riorganizzare positivamente la propria vita.
Ognuno di noi possiede delle risorse e delle abilità che se riconosciute e incanalate nel modo giusto, ci permettono di superare le difficoltà, pur non essendo dei supereroi.
Possediamo già delle armi, ma hanno bisogno di un colpo molto forte per indurci a sfoderarle dalla nostra armatura, la quale ci permette di combattere senza arrenderci passivamente allo scorrere degli eventi negativi della vita.
Il risultato alla fine non è poi così male, se consideriamo che senza combattere saremmo potuti stare peggio.
“L’uomo che si alza è ancora più forte di quello che non è mai caduto“.
(Viktor Frankl)
L’ ADOLESCENZA è quella fase della vita connotata da innumerevoli cambiamenti fisici, psicologici, emotivi e sociali.
La soglia di un’uscita dal mondo infantile, ma allo stesso tempo di un ingresso al mondo adulto.
Un passaggio delicato e critico per il giovane adolescente, che può manifestarsi con importanti situazioni di disagio, comportamenti disfunzionali o a rischio, i quali chiamano in prima linea soprattutto i genitori, allarmati dalla grande difficoltà che incontrano nella comunicazione con i loro figli, tanto da perderne il controllo.
In questo caso può essere utile avvalersi di una consulenza psicologica, un supporto attraverso il quale capire come affrontare il problema, o valutare un percorso, che aiuti l’adolescente ad affrontare questa fase di vita con una maggiore conoscenza di sé e una maggiore sicurezza in se stesso.
Lo psicologo, può ritenere utile un lavoro individuale con l’adolescente o consigliare una serie di incontri ai quali partecipano solo i genitori, o ancora coordinare i due interventi al fine di aiutare il nucleo a trovare nuove e più funzionali modalità di relazione e comunicazione.
Il termine ANEDONIA è stato coniato verso la fine del Novecento da Ribot, psicologo francese che la definì come l'incapacità patologica di percepire ogni forma di piacere.
Inoltre questo termine deriva dalla parola greca composta dal prefisso negativo an e hēdonē, "piacere".
Il piacere non è più come scriveva Epicuro “l'inizio e la fine di una vita felice”; nell'anedonia non esiste la vita e non esiste il piacere.
“La RESILIENZA è una caratteristica psichica che rende possibile il processo di adattamento alle avversità della vita”.
Ecco un piccolo articolo che spiega cos’è e come si sviluppa.
La resilienza: come superare le avversità della vita - GuidaPsicologi.it È il processo di adattamento alle avversità, a un trauma, a una tragedia, a una minaccia, o a fonti significative di tensione.
“L’ empatia è la capacità di immedesimarsi con gli stati d’animo e con i pensieri delle altre persone, sulla base della comprensione dei loro segnali emozionali, dell’assunzione della loro prospettiva soggettiva e della condivisione dei loro sentimenti” (Bonino, 1994).
È un’abilità sociale fondamentale per le relazioni interpersonali, un impegno di comprensione verso l’altro. Questo stato non viene percepito come una propria esperienza, ma proiettato sull’altro e legato al suo movimento, si tratta di partecipazione o imitazione interiore.
“Il regalo più prezioso che possiamo fare a qualcuno è la nostra presenza. Quando la nostra attenzione piena abbraccia coloro che amiamo, questi fioriscono come boccioli” (Thich Nhat Hanh)
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L'ideale della Fondazione è rappresentato dall'impegno a contribuire allo sviluppo di esseri umani giusti nelle parole, nelle decisioni, nelle azioni.
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Svolgo l’attività di psicologo e psicoterapeuta a indirizzo psicodinamico a Milano. Mi sono laureato in psicologia presso l’università degli studi di Padova nel 1993 e sono iscritt...