Dott. Matteo Limiti - Psicologo Psicoterapeuta

Psicologo - Psicoterapeuta

matteolimiti.com

17/06/2024

📌Nono e ultimo appuntamento di questa prima edizione del !

Come sempre, partecipazione gratuita per e !

Mindfulness e Comunità - Spazio MiCo

PSICOLOGIA DEGLI ELETTORI: CHI VOTIAMO E PERCHE' 09/06/2024

📌Siete ancora indecisi per chi votare? Oppure avete già le idee chiare? In entrambi i casi, leggendo questo articolo, capirete il PERCHE’ del vostro voto. E scoprirete che tipo di elettori siete.

Buona lettura! 😉

PSICOLOGIA DEGLI ELETTORI: CHI VOTIAMO E PERCHE' In tempo di elezioni, si pone agli italiani l’annosa questione del “decidere per chi votare”. Tanti possono essere i fattori, non sempre consapevoli, che influenzano il nostro voto: riflessioni razionali, aspetti emotivi, convinzioni ideologiche oppure tradizioni famigliari. Ecco perché, tene...

Photos from Dott. Matteo Limiti - Psicologo Psicoterapeuta's post 03/06/2024

📌Direttamente da Venezia ci ha raggiunto al Nives Martini, e , presidente dell’Associazione Italiana di Psicoterapia Transculturale (AIPsiT) e di gruppo alla Fondazione Cecchini Pace di Milano.

In passato anche consulente per le Politiche Sociali del Comune di Venezia, dove si è occupata di progetti relativi all'accoglienza di minori stranieri non accompagnati e richiedenti asilo, Nives lavora da tantissimi anni in ambito clinico, sociale, didattico e formativo.

Il ha guidato il gruppo alle prese con un disturbo alimentare, aiutandoci a costruire il della paziente - uno strumento utilissimo che ci ha permesso di fare luce sui tanti temi ancora da approfondire e sulle possibili traiettorie terapeutiche.
Tutti noi abbiamo apprezzato la di Nives e il suo stile terapeutico diretto e efficace. Grazie e alla prossima supervisione! 🤗

22/05/2024

📌Prossimo appuntamento MiCo!

Photos from Dott. Matteo Limiti - Psicologo Psicoterapeuta's post 22/04/2024

📌Prosegue l’esplorazione dei modelli di con la clinica di gruppo condotta dalla dott.ssa Antonella Remotti, e con una formazione psicosomatica-psicoanalitica, già didatta e membro del comitato scientifico della Scuola ANEB di Milano.

Stress, somatizzazioni, malattie immunitarie, dermatologiche e persino neurologiche sono presentate in una prospettiva - quella e - che mira a portarne alla luce conflitti psicologici e disagi emotivi sottostanti. Compito del terapeuta psicosomatico è allora quello di decodificare il linguaggio simbolico del corpo, in una prospettiva olistica dove e dialogano inscindibilmente.

Tutto ciò l’abbiamo visto all’opera nel caso di un’adolescente in carico a un servizio pubblico di Tutela Minori, con una situazione personologica e sintomatologica complessa e la recente comparsa di un disordine neurologico che il , pur senza azzardare una causalità diretta, ci ha aiutato a leggere anche nei suoi aspetti psicosomatici.

Un altro approccio interessante, non riduzionista, che dà voce al e al profondo messaggio che incarna: grazie ancora ad Antonella per l’appassionata supervisione!

12/04/2024

📌Prossimo appuntamento Mindfulness e Comunità - Spazio MiCo!

Photos from Dott. Matteo Limiti - Psicologo Psicoterapeuta's post 18/03/2024

📌Per il sesto appuntamento del Gruppo Milanese di Supervisioni abbiamo avuto il piacere di ospitare il dott. Domenico Cosenza, , membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e docente all’Istituto Freudiano di Milano. Domenico è inoltre Presidente di Kliné, sede milanese della Federazione Italiana Disturbi Alimentari e autore di diversi libri (l’ultimo “Clinica dell'eccesso. Derive pulsionali e soluzioni sintomatiche nella psicopatologia contemporanea” edito da Franco Angeli).

Il ha guidato il gruppo nel lavoro clinico con un’esperienza adolescenziale di sintomatologia ossessivo-compulsiva: una ragazzina di 13 anni che si trova a prendersi cura emotivamente di una madre depressa e abbandonata dal marito, nonché probabilmente inconsapevole del suo legame fusionale con la figlia. Questo invischiamento famigliare ostacola però l’individuazione della minore investita, invece, di una responsabilità oltremodo gravosa. Anzi, ogni tentativo di separazione dalla donna aumenta in lei la colpa e aggrava il sintomo poiché la piccola sente su di sé il carico di una madre sofferente e bisognosa. Il rituale compulsivo neutralizza allora il senso di colpa, tiene a bada l’angoscia, rassicura che tutto vada bene e ripristina una fedeltà indissolubile che ostacola, tuttavia, l’autonomia e la crescita della ragazzina. Il ha sottolineato a più riprese l’importanza del coinvolgimento della madre (e, se possibile, del padre) per facilitare un lavoro individuativo altrimenti problematico da realizzare.

Abbiamo apprezzato la chiarezza e la competenza del dott. Cosenza, l’utilizzo di un linguaggio comprensibile a colleghi di approcci differenti, e sono stati tanti e interessanti i punti di contatto trovati. Alla prossima! 🤗

Photos from Dott. Matteo Limiti - Psicologo Psicoterapeuta's post 19/02/2024

📌E’ stato un grande piacere ospitare nel di la dott.ssa , da oltre 40 anni e della . Maria è inoltre un pilastro dell’ di Gestalt HCC Italy - Scuola di Specializzazione in Psicoterapia, la più antica scuola di psicoterapia della Gestalt in Italia, dove ha contribuito a formare generazioni di psicoterapeuti (tra i quali anche me 😉).

Nel corso della serata Maria ci ha condotti alla scoperta della , dove l’obiettivo non è spiegare il caso, sviscerandone tutti i significati e le possibili interpretazioni. Il supervisore gestaltico si impegna invece a “prendersi cura del terapeuta”, aiutandolo a sciogliere blocchi e a scoprire risonanze nuove nello stare qui-e-ora in seduta con il proprio paziente.

Nei due casi trattati i colleghi supervisionati sono stati invitati a impersonificare i loro pazienti, a entrare nel loro corpo, nel loro modo di stare al mondo e in seduta… Questa esperienza emozionale potente ha permesso di sentire che cosa vuol dire essere loro, di comprenderli con una consapevolezza e un sentire nuovi, di scoprire come poterli raggiungere…
Ogni supervisione si chiude poi con un da parte di tutti i presenti i quali, invitati anche loro a mettersi nei panni del paziente, rimandano al terapeuta sensazioni, vissuti, risonanze.

Ringraziamo Maria per averci fatto assaporare l’essenza della , un’esperienza olistica dalla quale si esce non tanto con un sapere teorico in più sul paziente e il suo disturbo ma avendo sperimentato un modo nuovo di stare in seduta con lui.

15/02/2024

📌Un aspetto paradossale che incontro spesso nella di è il seguente: quando metto la di fronte all’inconciliabile presenza di bisogni differenti, quando esplicito un problema a lungo sottaciuto, negato, evitato…succede spesso che, a partire dal colloquio successivo, la migliora. Ma finché cercavo di ricucire, di trovare spiragli, la coppia continuava a litigare e a distruggere il mio tentativo di costruire ponti. E’ proprio nel momento in cui prendo atto del , riconosco che ormai non c’è più nulla da fare…che la coppia, magicamente, riprende a funzionare. Credo che ciò avvenga perché di fronte alla paura della fine, del cambiamento ineluttabile, si attiva uno spirito conservativo che protegge la coppia dall’incontro disorientante con l’ignoto. I partner, che prima sostavano nella zona di comfort di un immobilizzante e sempre uguale a se stesso, adesso vengono messi dal di fronte alla necessità di un’azione nuova.

Talvolta il miglioramento che ne segue è solo il “canto del cigno” ovvero un sussulto di breve durata che non reggerà nel tempo, riproponendo presto i vecchi nodi irrisolti. Talaltra, invece, questo avvenimento mette la di fronte alla possibile e imminente conclusione del rapporto: i , forse per la prima volta, realizzano con disarmante vividezza che cosa comporterebbe la fine della loro e ciò attiva uno spirito costruttivo diverso, che prima d’ora non era neanche immaginabile…

12/02/2024

📌“Spesso la crea una nei , rendendoli edotti su ogni dettaglio del loro vissuto ma incapaci di essere vitali. Perfino gli psicoterapeuti della gestalt hanno questo problema.” (Isadore From)

Ci vediamo venerdì 16 febbraio allo con un ospite di grandissima esperienza nel panorama della della .

Photos from Dott. Matteo Limiti - Psicologo Psicoterapeuta's post 22/01/2024

📌Nel primo appuntamento del 2024 abbiamo avuto il piacere di ospitare nel di il dott. – specializzato in e in presso il Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano. Paolo è autore di numerosi articoli scientifici e libri sul tema del rapporto tra biologia, mente e cultura (l’ultimo “I luoghi che curano” edito da Raffaello Cortina) e membro del Comitato Scientifico della di di Milano.

Il ha guidato il gruppo nel lavoro terapeutico con un’esperienza di grave frammentazione del Sé, di una donna alla continua ricerca di radici che, nella sua vita sospesa tra repentini trasferimenti e assenza di solidi riferimenti affettivi, mai hanno potuto costituirsi. Paolo ci ha invitato a leggere, in questo caso specifico, anche la (parziale) simmetria dell’esperienza del e di quella del come possibile gancio ad una relazione terapeutica che rappresenti - per dirla con , psicoanalista intersoggettivo - quel garante sociale (e psichico) che la paziente non ha mai avuto.

Interessanti anche gli spunti sull’utilizzo delle in terapia come possibilità di riannodare i fili di un’esperienza caotica e disgregata alla ricerca, però, di qualcosa di buono da portare con sé, oggi…e per il proprio futuro.

Ringraziamo il per averci illustrato la sua prospettiva teorico-clinica e quindi l’idea di una che non è solo intra-psichica ma abita luoghi, oggetti, artefatti culturali che contribuiscono a sedimentare le fondamenta della nostra .

18/01/2024

📌Ho appena finito di leggere “Il suicidio e l’anima”, opera giovanile di . In sintesi l’Autore si pone in modo critico contro i modelli di del così come qualsiasi prospettiva a priori che cerchi di trattare il tema “oggettivandolo”. ne capovolge invece la prospettiva parlando di suicidi (e non di suicidio) dal punto di vista dell’ ovvero della e del senso individuale di chi lo compie.

Il suo pensiero diviene ancora più chiaro alla luce della differenza tra e . Se la prima ha come fine prolungare a tutti i costi la vita del , per il medico estendere la durata dell’esistenza è allora un dogma imprescindibile: il suicidio, e quindi il desiderio di morire, non va compreso, va innanzi tutto evitato. Non c’è spazio – e qui entra in gioco la – per un’esplorazione della che sia anche un dialogo serrato con l’ e le sue ragioni. Ciò che critica è allora una visione in terza persona del , basata su modelli scientifici e statistici, che tratta la come un evento biologico e non esistenziale dove – se il focus è solo impedirla – non ne interessano le ragioni. Compito dello , argomenta l’Autore, è allora “fare anima”, non prolungare a tutti i costi la vita.
Tali visioni, medico-preventiva e clinico-soggettiva, sono forse auspicabilmente integrabili (ma questa è una mia opinione) anche se temi bioetici come l’ rischiano nuovamente di contrapporle. Difendiamo a tutti i costi la vita del o le ragioni dell’ ?

Senza entrare nello specifico di questo tema è però lo stesso (nel postscriptum aggiunto anni dopo) a rivedere una visione di radicale individualismo che vede la morte, e dunque il suicidio, come un fatto unicamente privato. Se la morte autoinferta di un uomo diminuisce l’umanità, anche nella sua lettura, nella sua genesi, l’umanità ne è chiamata a rispondere. Il è in fondo la resa alla possibilità di abitare una dimensione collettiva, che più non mi appartiene. Ecco perché argomenta, a mio avviso in modo impeccabile, che il suicidio è sempre una vicenda comunitaria. Togliersi la vita vuol dire troncare i legami con la “polis”, affermare di non aver un’appartenenza e quindi, in ultima istanza, poter decidere per sé.

Insomma l’Autore non intende affatto sdoganare il ma trattarlo, nella clinica, come una delle possibilità esistenziali. Di fronte all’eventualità del suicidio bisogna dunque stare attenti a non farsi prendere dall’angoscia della morte che porta subito ad agire paradigmi impersonali di mero e messa in . Certo, sull’onda dell’emergenza si può e si deve agire ma è poi sul piano soggettivo ed esistenziale che il desiderio di morire va compreso nella relazione col paziente.

Come , infatti, non siamo chiamati ad “allungare la vita” ma ad “allargare la vita”. Se riusciamo a fare questo coi nostri , abbiamo certamente assolto al nostro compito.

Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi su LinkedIn: “È possibile che i servizi di salute mentale e le strutture convenzionate… 20/12/2023

📌Davvero complimenti al gruppo di lavoro del per questo "manifesto-denuncia" sull'inaccettabile latitanza di psicologi e psicoterapeuti nelle nostre comunità psichiatriche. Che significa scarsa attenzione alla soggettività del paziente e alla sua dimensione esistenziale per riproporre nuovamente modelli farmaco-centrici e di mero assistenzialismo.
Non una battaglia lobbistica ma per il bene comune: perciò da sostenere appieno.

̀

Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi su LinkedIn: “È possibile che i servizi di salute mentale e le strutture convenzionate… “È possibile che i servizi di salute mentale e le strutture convenzionate non prevedano competenze e interventi psicologici e psicoterapici? L'approccio…

Photos from Dott. Matteo Limiti - Psicologo Psicoterapeuta's post 20/11/2023

📌Un’interessante , e un ricco post-supervisione, per il terzo appuntamento del Gruppo Milanese di Supervisioni!

Questa volta abbiamo avuto il piacere di ospitare il dott. Emanuele Zanaboni, , di in psicologia clinica, - formatosi presso la Scuola E.I.S.T. di Milano dove attualmente insegna, giudice onorario presso il Tribunale dei Minorenni di Milano. Oltre all’attività clinica privata, Emanuele è anche consulente in un servizio di Tutela Minori e da diversi anni lavora nel campo della disabilità.

Il ha guidato il gruppo alle prese con un ragazzino di 13 anni che prova in tutti i modi ad ottenere l’attenzione di genitori stressati, eccessivamente dediti al lavoro, inesperti di fronte all’urgenza di una maggior comunicazione emotiva. Come lavorare con le , chi convocare e con quale timing sono stati gli interrogativi che ci hanno guidato nel lavoro insieme.

Abbiamo particolarmente apprezzato la capacità di Emanuele di introdurci al suo approccio terapeutico con flessibilità e gentilezza, creando un clima di lavoro vivace e collaborativo. Alla prossima, allora!

03/11/2023

📌"Guided Practice": 2nd edition

Photos from Dott. Matteo Limiti - Psicologo Psicoterapeuta's post 30/10/2023

📌Venerdì scorso si è riunito per la seconda volta il Gruppo Milanese di Supervisioni.

E’ stato un vero piacere ospitare il dott. Marco Schneider, e - formatosi presso la Scuola E.I.S.T. di Milano dove attualmente è docente sul tema della e dei giovani autori di reato. Marco è socio ordinario della European Family Therapy Association (EFTA) e membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Ricerca e Terapia Sistemica (SIRTS) e, per oltre 20 anni, ha lavorato in diversi Servizi (Tutela Minori, Istituto Penale Minorile, ecc.) specializzandosi nel trattamento psicologico dei giovani antisociali e nella con resistenti e non collaboranti.

Il ha guidato il Gruppo nel tentativo di presa in carico di una famiglia disfunzionale, aiutandoci a leggere i gesti autolesivi della “minore designata” e la sua sofferenza soggettiva anche e soprattutto con uno sguardo trigenerazionale portando alla luce le complesse dinamiche di della quale la ragazzina è vittima - e che il terapeuta sistemico-famigliare può e deve necessariamente smascherare.

I nostri complimenti al per essere riuscito a passare al Gruppo la specificità del suo modello rendendolo comprensibile a terapeuti di diversi approcci e per aver coinvolto ciascuno di noi attraverso una conduzione dinamica e interattiva!

27/10/2023

📌Aderisco anche io al Bonus Psicologo: mi trovate a Milano nello studio di via Cola di Rienzo 26 oppure online.

Per i nuovi assegnatari c’è tempo fino al 24 marzo 2024 per usufruire del contributo economico.

23/10/2023

📌Se sei un o uno di , o puoi chiedere di partecipare gratuitamente come uditore a uno o più incontri di di del Gruppo Milanese di Supervisioni.

Il prossimo appuntamento sarà venerdì 27 ottobre alle ore 19:00 e Comunità - Spazio MiCo.

11/10/2023

📌La mia risposta ad una signora disperata per aver scoperto alcune tra il suo compagno e altre donne. La signora è profondamente in crisi e non sa quale strada sia giusto prendere.

27/09/2023

📌Con l’87% di , si può tranquillamente decretare come unica vincitrice al del psicologi… l'indifferenza.

Quando la , così come la politica, non intercetta più i problemi della “base” provando a dare risposte concrete…la gente si disaffeziona.

Io credo che il vissuto condiviso dalla maggior parte di quell’87% dei colleghi sia stato: ma a me, che vinca il sì o che vinca il no, in fondo che cosa cambia?

Ma se i problemi che pone la non sono sentiti come nostri, se la non è più vista come la soluzione né è accompagnata da ...non resta che l'iniziativa personale, privata. Volta a costruire il proprio ̀ professionale ma non un condiviso. D’altronde gli psicologi sono un "popolo" di liberi-professionisti, gente che oramai si è arresa a pensare per sé o a costruirsi la propria per sopravvivere.

Uno stuolo di tanti piccoli “clan” all’interno dei quali ritagliarsi il proprio spazio di appartenenza e visibilità (e magari, si spera, portare avanti anche i propri ), laddove la "comunità centrale" non è dai più amata, difesa, protetta, costruita.

Oggi io vedo 130 mila psicologi ma non vedo ancora una .

Photos from Dott. Matteo Limiti - Psicologo Psicoterapeuta's post 25/09/2023

📌Nello splendido salone dello Spazio MiCo, a , si è riunito per la prima volta il di .

9 psicologi-psicoterapeuti di diversi orientamenti e 1 medico-psichiatra (specializzato in psicoterapia) - tutti professionalmente impegnati in diverse realtà pubbliche o private del territorio milanese - organizzeranno periodicamente di con uno sguardo trasversale e multidisciplinare.

Obiettivo del Gruppo non è appianare le differenze di approccio ma avvicinarle con curiosità e apertura. Senza arrivare all’omologazione ma, al contrario, incontrandosi al di là degli orientamenti e in nome di un fine condiviso: rispondere al meglio alla domanda d’aiuto della persona.

Protagonisti degli incontri saranno affermati del territorio milanese (e non solo) che porteranno la loro esperienza come e .

Nella serata di apertura abbiamo avuto il piacere di ospitare il dott. , psicologo e psicoterapeuta cognitivo-costruttivista, referente del Centro Regionale ADHD e consulente nei reparti di Pediatria della Clinica De Marchi. Claudio è anche istruttore di protocolli basati sulla (MBSR e MBCT) e certificato Mindfulness Professional Trainer presso l’Associazione Italiana per la Mindfulness di Milano.

Il supervisore ha guidato il gruppo alle prese con un bambino con ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività), aiutandoci a leggere questa non in ottica riduzionistica ma entro una più ampia cornice bio-psico-sociale, tra fattori di rischio e protezione, e sottolineando a più riprese il fondamentale coinvolgimento dei genitori. Molto interessanti i suoi spunti sull’utilizzo del corpo in psicoterapia e sulla condivisione dei vissuti del terapeuta come modalità per entrare in relazione col bambino.

Insomma, finalmente siamo partiti! 🍾

22/09/2023

📌Tutto pronto per un nuovo che parte! 😉

Stasera ore 19:00 MiCo

19/09/2023

📌La mia risposta ad una signora che mi chiede se nel è possibile una “guarigione totale”.

08/09/2023

📌E’ sbagliato concepire misure sanzionatorie e sociali come alternative inconciliabili. C'è bisogno di forze dell’ordine e di bravi educatori, di controlli sul territorio e di spazi di incontro. Eppure, è indubbio che nel manchi totalmente un pensiero di costruzione di stato sociale. Non una parola sugli interventi a favore delle (che sempre più spesso chiudono i battenti o hanno tempi di accoglienza interminabili), sulla stabilizzazione e l’adeguamento contrattuale degli operatori che lavorano in prima linea con questa utenza (e sull’esodo di forza lavoro dalle comunità al quale stiamo comprensibilmente assistendo), sull’avvio di nuove realtà di welfare, progetti educativi e di rete, sull’assunzione di nuovi professionisti sociali, sul potenziamento dei servizi di tutela minori spesso oberati di lavoro e in balìa di un continuo turnover…

In uno scenario di questo tipo, lo è in mano a singoli uomini valorosi, come don Patriciello, che assumono su di sé rischi e inefficienze del sistema.

06/09/2023

📌"Il primo passo verso il è la . Il secondo passo è l’ . Il terzo passo è l’ ."

📌Si riparte oggi con l’ privata. Mi trovate a Milano in via Cola di Rienzo 26 oppure online.

Photos from Dott. Matteo Limiti - Psicologo Psicoterapeuta's post 02/09/2023

📌Nella bellissima casa che fu di , dal suo matrimonio con Emma Rauschenbach fino alla fine dei suoi giorni. Un’oasi di pace e silenzio nella splendida cornice del lago di – un luogo che richiama allo studio e all’introspezione. Ma uno spazio anche conviviale, dove lo psicanalista svizzero riceveva ospiti non solo legati alla .

Molto bella la stanza dove incontrava i suoi pazienti, in penombra, scegliendo appositamente di creare quelle condizioni ottimali, anche ambientali, per far emergere gli aspetti più celati della personalità umana. Può forse sorprendere non trovare un lettino, che già ad un certo punto abbandonò preferendo le sedute vis-à-vis. Splendida poi la libreria (peccato il divieto di scattare foto), con una sezione dedicata all’ : nei tanti volumi, e nei muri attorno, ancora intriso l’odore un po’ dolciastro della sua iconica pipa… 😉

24/07/2023

📌La non è il sesso senza e nemmeno il sesso al di fuori di una . La dipendenza sessuale non dipende neanche da quanto sesso facciamo né da quanti cambiamo. Pensare che debba esserci il sesso solo con l’amore è un retaggio culturale che ci preclude esperienze di pienezza.

La dipendenza sessuale è invece il sesso senza : senza un che cresce lentamente nel , senza l’ dello spogliarsi insieme per la prima volta, senza la del ridere appassionatamente, la che subentra dopo il , la di salutarsi e, chissà, se ci si rivedrà ancora…

Nella dipendenza sessuale c’è il carnale, lo – talvolta rabbioso, l’ebbrezza predatoria del controllo e del potere…e un dopo carico di e . Manca infatti quell’arcobaleno di emozioni che rende l’incontro sessuale un’esperienza olistica e totalizzante. Al suo posto, un atto ripetuto voracemente ma incapace veramente di saziare: anzi, il dipendente sessuale dovrà continuamente variare l’esperienza e aumentarla di intensità perché ormai non sente più niente, ha provato tutto e nulla, tuttavia, sembra in grado di acquietarlo…

Il *x è allora alla ricerca di una pienezza impossibile: impossibile fino a quando non riuscirà almeno un po’…ad emozionarsi. E allora tornerà lì, da lui o da lei. Tornerà dove ha sentito qualcosa di nuovo, un risveglio energetico profondo dove è prima di tutto il suo corpo a non essere più sentito come “oggetto” ma a diventare pienamente…vivo!

21/07/2023

📌Quando si parla di sembra ci siano due visioni che si sono avvicendate ma in parte si contrappongono tuttora. Da una parte un’idea di , la metà (della mela) che ci aspetta da qualche parte e dobbiamo solo trovare, la mancanza che deve essere colmata, il mito della che si amerà per sempre…come il primo giorno. Dall’altra una concezione molto self-centered, figlia del e dell’ odierni: bisogna prima essere completi da soli, autosufficienti, smetterla di cercare nell’altro ciò che non riusciamo a trovare in noi stessi e via dicendo...

Insomma, siamo passati dal rifiuto dell’ al rifiuto della . Ma se il primo portava a obbligate e difficilmente revocabili, il secondo conduce invece a non-scelte perenni, a relazioni tiepide dove l’altro è un nuovo “match” da incastrare tra la palestra del mercoledì e l’aperitivo del venerdì, un “partner in crime” che risponde più ad un bisogno di distrazione e disimpegnata complicità.

Pensare che possa esistere una relazione matura senza (auspicabilmente il più sana possibile) è un’assurdità. Ogni scelta fatta fino in fondo pregiudica per sempre la nostra autonomia così com’eravamo abituati a concepirla prima. Se ciò non avviene vuol dire semplicemente che non abbiamo ancora scelto, che stiamo galleggiando in una cronica oppure passando da un’esperienza all’altra senza che nulla ci scalfisca più di tanto. Imprigionati nella nostra fortezza di autonomia crediamo così di vivere la vita ma, in realtà, appena…la sfioriamo.

19/07/2023

📌Oggi il lavoro è sempre più una , un potentissimo strumento di . Tuttavia è una poco riconosciuta, proprio perché il mito imperante è quello di produrre: se produci e sei efficiente, sei “normale”. Non fa niente se sviluppi disturbi psicosomatici, disturbi del sonno, iperfagia o altri sintomi ancora. Non fa niente se dentro di te sei spento e annichilito nella tua individualità. E’ il tuo rendimento ciò che conta.

Come in tutte le succede allora che quando ti fermi, quando togli…senti tutto. Senti le cose belle, il profumo della frutta al mercato che non avevi mai avuto il tempo di scegliere con attenzione... Ma senti anche le cose brutte, i vuoti di senso e affettivi e il tempo che non sai più come impiegare. Per il la tentazione è allora quella di ritornare al lavoro-sostanza, di mettere di nuovo una “coperta” su tutto questo sentire che ci rende vivi ma vulnerabili…umani ma non più iper-efficienti.

Per curare oggi la dipendenza da lavoro bisogna curare innanzi tutto la società che la incentiva: una società della performance, della prestazione e della competizione. Guarire oggi dalla dipendenza da lavoro è allora un atto politico, rivoluzionario. E’ possibile solo se l’uomo-oggetto si riappropria della sua soggettività e, di fronte a richieste impossibili, riesce ancora a contattare la sua anima, a respirare fino in fondo e finalmente a dire…no.

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