Psicologa Milano - Arcangela Derosa

Studio di psicoterapia a Milano - Lima

Consulenza psicologica, psicoterapia e psicoanalisi

Via Stradivari, 6
20129 Milano

Trovarsi ripetutamente in situazioni spiacevoli senza riuscire a riconoscerne le cause, avere relazioni insoddisfacenti o scarsa autostima, sentirsi sopraffatti dagli eventi o dai propri sentimenti, vivere come pressanti le difficoltà quotidiane, sono tutti aspetti che possono contribuire a creare o ad alimentare un disagio psicologico. La psicoterapia, oltre ad essere un aiuto fondamentale per re

05/04/2024

Programma del weekend

Ecco il programma del XV CONGRESSO NAZIONALE ISIPSÉ
GIOCO E PSICOANALISI.
DRAMMA, NARRAZIONE, IMPROVVISAZIONE NELL’INCONTRO CLINICO
con la partecipazione di
PHILIP RINGSTROM

Sabato 6 domenica 7 aprile 2024
MILANO • TEATRO LITTA, CORSO MAGENTA 24
https://www.isipse.it/congresso/

28/03/2024

Sabato 6 e domenica 7 aprile

🔴XV CONGRESSO NAZIONALE ISIPSÉ

XV CONGRESSO NAZIONALE ISIPSÉ
Sabato 6 domenica 7 aprile 2024
MILANO • TEATRO LITTA, CORSO MAGENTA 24
Partecipazione in presenza

🔴14 CREDITI ECM

Con la partecipazione di

PHILIP RINGSTROM
Il Congresso si svolgerà unicamente in presenza, con particolare attenzione allo spazio per il dialogo con i partecipanti.

https://www.isipse.it/congresso/

Photos from IsipSé's post 12/03/2024
22/02/2024

Scuola di Specializzazione in e

🟥 Le concezioni che ispirano il programma formativo della scuola derivano dall’intreccio dei diversi filoni di pensiero che si riconoscono nella psicoanalisi contemporanea. La Psicologia del Sé, da Kohut a Lichtenberg; la Psicoanalisi Relazionale, inaugurata da Mitchell, e portata avanti attualmente da Aron, Benjamin, Ipp, Slavin e molti altri; il modello dell’intersoggettività di Stolorow, Atwood, Orange.

🟥 Le premesse epistemologiche della psicoanalisi contemporanea sono l’esito di un processo di revisione delle concezioni di Freud, e ne costituiscono al tempo stesso uno sviluppo e una radicale rielaborazione.

Esse possono brevemente ricondursi ai seguenti principi:

🟥Il significato dell’empatia nella definizione del campo e dell’osservazione psicologica.

"La presenza di un osservatore empatico e introspettivo definisce per principio il campo psicologico” Kohut, 1980

🟥Il sé come motivazione centrale. La dinamica psichica risponde al bisogno fondamentale di preservare la coesione del sé che ne costituisce il principio di organizzazione centrale, non solo nelle fasi cruciali dello sviluppo ma in tutto l’arco della vita.

🟥Il contributo della ricerca empirica allo studio degli affetti e dell’attività mentale conscia e inconscia: attaccamento, Infant-Research e neuroscienze. Con il lavoro di Daniel Stern, quello di Beatrice Beebe e di altri, la regolazione affettiva interpersonale come risultato sistemico di un contesto interattivo, è emersa in tutta la sua importanza ed ha influenzato in misura determinante vaste aree della clinica.

🟥Il sé e i sistemi motivazionali secondo Lichtenberg, Lachmann e Fosshage. La nuova teoria della motivazione introdotta da Lichtenberg consolida il superamento della concezione pulsionale, e nell’alternarsi dei sette diversi sistemi motivazionali identifica al tempo stesso la formazione e la preservazione del senso del sé caratteristici di ogni singolo individuo.

🟥La condivisione di una epistemologia sistemica come premessa di un dialogo tra diversi modelli di intervento. Nella condivisione di una concezione sistemica e relazionale della formazione e dello sviluppo della mente si trovano i presupposti epistemologici comuni a queste correnti della psicoanalisi come ai modelli di molte altre aree della psicologia del profondo e della psicologia clinica.

29/01/2024

In memoria di

Chi è stato Nino Dazzi per la Psicologia e per la Psicoterapia in Italia, in ambito accademico, scientifico e clinico, tutti lo sanno e molti ne stanno scrivendo. Io parlerò di chi è stato Nino Dazzi per me.

L’ho conosciuto alla fine del mio percorso universitario, quando, ventiquattrenne un po’ spaurita, ho timidamente bussato alla sua porta per chiedergli di fare la tesi di laurea con lui. (Non avevo avuto modo di conoscerlo prima perché devo ammettere che, per ragioni personali, non avevo frequentato le lezioni di “Psicologia Dinamica corso avanzato”, di cui era Docente Ordinario, ma mi ero limitata a studiare autonomamente per l’esame, che pure era andato molto bene, seguendo la bibliografia indicata nel programma).
All’epoca, almeno alla Facoltà di Psicologia della Sapienza di Roma, c’era un surplus di allievi per cui era arrivato il momento di laurearsi, nonostante la consistente scrematura che già c’era stata al primo biennio, e una non altrettanto ben fornita schiera di docenti disponibili a prenderli in carico (le lista di attesa potevano raggiungere addirittura i due anni). Per questo bisognava prima di tutto farsi ve**re in mente una buona idea da cui partire e su cui costruire l’impalcatura della propria tesi e poi trovare qualcuno a cui proporla che la considerasse sufficientemente valida e che pertanto fosse pronto a concedere uno dei suoi ultimi spazi di disponibilità, qualora gliene fossero avanzati. Una volta avevo sentito raccontare a qualcuno che qualche insegnante aveva detto, giusto per rendere meglio il concetto, che chiedere la tesi in certe materie, particolarmente ambite, era un atto kamikaze.
Io però volevo fare un lavoro sulla Teoria dell’Attaccamento, che era la cosa più reale e vicina all’esperienza, e quindi per me più comprensibile, che avessi letto di psicologia fino a quel momento. Allora mi ero recata dall’altra docente di Psicologia Dinamica corso avanzato, la Prof.ssa De Coro, poiché la ritenevo più accessibile, la quale mi aveva appunto informata che con lei avrei dovuto aspettare qualche anno, sebbene a me mancassero pochi esami per finire. Tuttavia, in considerazione del voto che avevo preso all’esame e siccome reputava che la mia proposta di lavoro avesse un qualche valore, mi aveva consigliato di rivolgermi al Prof. Dazzi. Certo, era il Preside, aveva aggiunto, sicuramente avrebbe avuto molti altri impegni a cui far fronte, ma avrei potuto provare.
Se me lo aveva suggerito lei, allora significava che non era un atto così irriverente chiedere di essere seguiti per la tesi di laurea al Preside di Facoltà, cosa che non mi sarebbe altrimenti mai passata per la testa. Così, sentendomi un poco legittimata, qualche giorno dopo, non senza esitazione, mi ero diretta in Presidenza. Avevo suonato il campanello e il segretario che mi aveva accolta mi aveva illustrato qual era la procedura che dovevo seguire se volevo ottenere un colloquio con il Preside, il cui primo passaggio da compiere consisteva nel mettere per iscritto su un foglio il motivo della mia richiesta. Le poche righe che avevo improvvisato lì su due piedi, in cui mi limitavo a dire la verità, e cioè che volevo chiedergli se fosse disponibile a farmi da relatore, non andavano troppo bene secondo lui: se volevo avere qualche chance di essere richiamata, la sua indicazione era di essere più precisa e dettagliata possibile. Avevo quindi ritentato dilungandomi un po’ di più sul modo in cui credevo di voler sviluppare la tesi, di cui facevo richiesta, e, con il benestare del segretario, me ne ero andata speranzosa, ma anche spaventata, di essere ricontattata per un appuntamento.

Sono rimasta subito stupita, la prima volta che l’ho incontrato, dall’interesse benevolo con cui aveva saputo ascoltare e considerare quanto gli avevo esposto, accettando infine di seguirmi.
Da quel momento in poi, ricordo di aver passato ore intere nella sala d’attesa della Presidenza quando avevo bisogno di parlargli e lui era sempre molto impegnato. Lo sentivo parlare animatamente la maggior parte del tempo, quando arrivava il mio momento ero a dir poco intimorita. Poi entravo ed incontravo tutte le volte il suo sguardo buono su di me.
Aveva badato ad un numero indefinito di questioni che dovevano essere tutte più grandi e più importanti di quelle che io avevo da porgli, ma trovava sempre il tempo di mettersi pazientemente seduto sul divano a fianco a me, di sfogliare le pagine che nel frattempo avevo scritto e che la volta precedente gli avevo lasciato, che si era preso la briga di leggere con scrupolo, e di illustrarmi i rimandi e le riflessioni che riteneva utile fornirmi - quando girava voce che alcuni docenti non si preoccupassero neanche di guardarle, le tesi redatte dai loro studenti. Lui invece si dedicava alle persone, prendeva gli altri, e tra gli altri me, incredibilmente sul serio. E questo faceva davvero un buon effetto.

Quando, dopo la seduta di laurea, ero tornata da lui perché sentivo di volerlo salutare e ringraziare per la sua guida, non lo avevo trovato. Il custode del Rettorato, dove in quel periodo aveva il suo ufficio, aveva preso l’iniziativa di appuntarsi il mio numero di telefono per avvisarmi quando fosse arrivato cosicché non avrei rischiato di andare a vuoto un’altra volta. Dopo qualche ora il telefono aveva squillato e a parlarmi dall’altra parte c’era proprio la sua voce. Era stato contento del pensiero che avevo avuto e ci aveva tenuto a richiamarmi personalmente per congratularsi.

Poi mi sono iscritta all’ISIPSÉ, dove mi sono formata come Psicoterapeuta, e ho avuto ancora l’occasione di restare in contatto con Dazzi, il quale ci offriva formidabili lezioni sulla Teoria dell’Attaccamento, di cui è stato uno dei massimi esponenti, mentre continuava a riservarmi un trattamento affettuoso.
L’estrema lucidità con cui pensava, parlava e spiegava, la sua ironia e la sua profondità d’animo hanno rappresentato anche in quegli anni un importante nutrimento per me.

In una recente intervista in memoria del Prof. Carli, sul finale Dazzi ha messo in evidenza come, nonostante i conflitti, caratterizzati a volte da posizioni inconciliabili sul piano politico e accademico, che avevano attraversato il loro rapporto, Carli avesse ultimamente rivisto alcune sue posizioni e fosse giunto ad approvare il modo in cui aveva fatto il preside. A tal proposito Dazzi precisava che non si trattava di un ricordo volto a gettare luce positiva su di sé ma che intendeva mostrare come ci fosse tra loro un elevato livello di scambio, fatto di reciproco rispetto e di reciproca correttezza, e come Carli avesse mantenuto fino in fondo quello stile alto, contribuendo ciò ad individuarlo come una delle persone più importanti del corso di laurea e della Psicologia italiana in generale. Parole, queste, che non v’é dubbio possano riferirsi anche alla sua figura.
I miei personali ricordi di Dazzi dicono certamente di come il suo sguardo gettasse in effetti luce positiva su di me, anche quando io stessa non sapevo guardarmi in quel modo. Ma vogliono raccontare soprattutto di come le sue spiccate doti umane, che in lui si univano mirabilmente ad eccezionali qualità intellettuali, gli consentissero di adattare la sua elevata statura per far sentire accolto e rispettato il suo più giovane e più inesperto interlocutore, a cui poteva capitare di avere l’onore di ricevere la sua benevolenza.

FIAP 2014 NINO DAZZI l'emergere del sè nell'infant research 24/01/2024

❤️❤️❤️

FIAP 2014 NINO DAZZI l'emergere del sè nell'infant research Relazione tenuta durante il Convegno FIAP 2014 (2-5 ottobre 2014) a Riva del Garda.Prof. Nino DazziNato a Berlino il 27/1/1937Titoli universitari• Si è laure...

18/01/2024

Con il Professor Nino Dazzi ho fatto la tesi di laurea. All’epoca lui era Preside di Facoltà. Ricordo di aver passato ore nella sala d’attesa della Presidenza quando avevo bisogno di parlargli e lui era sempre molto impegnato. Lo sentivo parlare animatamente la maggior parte del tempo, quando arrivava il mio momento ero a dir poco intimorita. Poi entravo ed incontravo tutte le volte il suo sguardo buono su di me, che non dimenticherò mai ❤️

09/11/2023

L’importanza del

09/11/2023

“Dobbiamo imparare a convivere con l’incertezza.”
(Gerd Gigerenzer)

15/06/2022

Dall’inizio della pandemia sono stati molti i personaggi pubblici che hanno parlato dei loro problemi psicologici e dell’aiuto psicologico o psicoterapico che hanno avuto.
Qualche giorno fa anche Fedez che ha affrontato le ricadute psicologiche di un seria malattia fisica. Al di là del caso specifico queste testimonianze in generale sono il segno di un cambiamento culturale e sociale in atto.
I problemi psicologici sono visti non più come una vergogna da nascondere, ma come situazioni che fanno parte della vita e come difficoltà che possono essere superate con successo, diventando anche un’occasione di crescita.
Tuttavia troppe persone rimangono escluse dal sostegno necessario.
Occorre superare una visione solo fisica della salute e attivare un sistema pubblico in grado di fare prevenzione, promozione, sostegno e psicoterapia quando occorre.
Per approfondire ▶️ https://www.huffingtonpost.it/blog/2022/06/15/news/fedez_terapia_personaggio_pubblico-9606684/

Photos from IsipSé's post 08/05/2022

Dal Congresso ISIPSÉ di questo weekend

11/04/2022

Prossimo Congresso Nazionale ISIPSÉ

XIII CONGRESSO NAZIONALE ISIPSÈ

VULNERABILITÀ INCERTEZZA e RABBIA
IL LAVORO PSICOANALITICO COME CUSTODE DELLA SPERANZA

15 CREDITI ECM
Sabato 7- Domenica 8 Maggio 2022

CIRCOLO FILOLOGICO MILANESE
VIA CLERICI 10, MILANO

IL CONGRESSO
Vulnerabilità, incertezza e rabbia caratterizzano la realtà nella quale siamo immersi, resa ancora più complessa dagli accadimenti improvvisi e dolorosi degli ultimi anni, stimolando una riflessione sul lavoro d’analisi con i pazienti. La speranza sembra scomparire ed essere sostituita dallo scoramento. Come essere custodi della speranza? Come sostenerla nei momenti di grande vulnerabilità del paziente o quando l’analista stesso entra in contatto con la propria?
Il Congresso Nazionale di quest’anno intende portare al centro del dibattito tali esperienze emotive e relazionali, per riflettere sulle modalità in cui si intrecciano nel lavoro psicoterapeutico con adulti e con adolescenti. Vulnerabilità, incertezza e rabbia sono stati del Sé interconnessi, spesso difficili da tollerare e da elaborare in
una dimensione pensabile, ma potenzialmente declinabili nella relazione terapeutica in forme sempre più funzionali ed evolutive. L’incertezza rende vulnerabili, la vulnerabilità genera rabbia, a volte anche autodistruttiva; tuttavia, la rabbia può trasformarsi in assertività e diventare forza vitale carica di speranza. La rabbia, quando nasce come sforzo e desiderio comunicativo, può diventare tentativo relazionale di raggiungere l’altro. La speranza, intesa come emozione ‘guerriera’, come attitudine a mantenere la coscienza vigile per combattere il senso di sconforto, richiede il riconoscimento dell’alterità. L’analista può diventarne il custode, aiutando il paziente a immaginare un futuro.
Nelle sessioni plenarie e parallele, analisti esperti, affiancati da colleghi giovani e in formazione, rifletteranno su queste esperienze profondamente umane e sul filo che le unisce e le intreccia nell’esperienza analitica. Durante il congresso è prevista una sessione online in cui ci collegheremo con Malcolm Slavin – uno degli autori di riferimento della psicoanalisi contemporanea – che presenterà la sua più recente rivisitazione relazionale dei oncetti kleiniani di posizioni schizo-paranoide e depressiva.

Informazioni www.isipse.it
Email [email protected]
Iscrizione ww.isipse.it/congresso

Iscrizione ai seminari Milano 2022 – Isipse 08/04/2022

Prossimo seminario milanese ISIPSÉ

Iscrizione ai seminari Milano 2022 – Isipse I professionisti, gli specializzandi e gli ex allievi ISIPSÉ a fronte del pagamento possono richiedere la fatturazione della quota di partecipazione immettendo i propri dati nel modulo di iscrizione al seminario.

11/03/2022

Nuovo incontro internazionale all’ISIPSÉ

Proseguono gli incontri internazionali ISIPSÉ:
Webinar con Steven Kuchuck
Sabato 19 Marzo 2022 ore 15:30 - 19:00
Evento online ZOOM (gratuito)

L’EVOLUZIONE DI UNA RIVOLUZIONE:
la psicoanalisi relazionale oggi.

L’incontro online con Steven Kuchuck permetterà di approfondire le tematiche teorico-cliniche più interessanti della psicoanalisi relazionale contemporanea. La riflessione sull’impatto della soggettività del terapeuta, sull’enactment come emersione inconscia, sulla molteplicità degli stati del sé, sull’auto-svelamento, sulle nuove prospettive riguardo il genere e la sessualità, sta portando nel lavoro psicoanalitico una maggiore consapevolezza della relazionalità clinica.
I lavori di Steven Kuchuck verranno commentati dal Prof. Dazzi, da terapeuti esperti e da colleghi più giovani, per ampliare il dialogo che anima la nostra comunità.
L’incontro sarà gratuito e interamente tradotto in italiano.
Per info e iscrizione
https://www.isipse.it/webinar/

PROGRAMMA
15:30 collegamento
Chair Susanna Federici Introduzione
15:45 — 16:30
Steven Kuchuck
Sui limiti dell’amore: romanticismo e perdita in psicoanalisi
16:30 — 17:15
Commenti di: Nino Dazzi, Paolo Stramba-Badiale, Gianni Nebbiosi
17:15 — 17.30 pausa
17:30 — 18:15
Steven Kuchuck caso clinico
18:15 — 19:00 Discussione con i partecipanti

STEVEN KUCHUCK
È docente del New York University Postdoctoral Program in Psychotherapy and Psychoanalysis, è docente e supervisore del National Institute for the Psychotherapies e del Stephen Mitchell Center, è past-president della IARPP (International Association for Relational Psychoanalysis and Psychotherapy). Ha ricevuto il premio Gradiva per il miglior libro psicoanalitico nel 2014 per “Clinical Implications of the Psychoanalyst’s Life Experience: When the Personal Becomes Professional” ha pubblicato nel 2021 “The Relational Revolution in Psychoanalysis and Psychotherapy”.

16/11/2021

Prossimo webinar ISIPSÉ su trauma e dissociazione secondo il pensiero di , con la mia partecipazione

Per il ciclo di seminari milanesi 2021, l’ISIPSÉ presenta:

“TRAUMA, DISSOCIAZIONE E STATI DEL SÉ: IL PENSIERO DI PHILIP BROMBERG”

Con Velleda Ceccoli.

📆 Sabato 27 novembre ore 15:00-18:00

👤 VELLEDA CECCOLI è Docente del Postdoctoral Program in Psychoanalysis and Psychotherapy della New York Universi- ty, dello Stephen Mitchell Centre e dell’American Accademy in Psychoanalysis. Membro del Board delle prestigiose riviste “Psychoanalytic Dialogues” e “Studies on Gender and Sexuality”.

👤 DISCUSSANT: Arcangela Derosa (Psicologa. Psicoterapeuta. Psicoanalista. Membro ISIPSÉ. Docente e Supervisore della Scuola di Psicoterapia ISIPSÉ. Docente e Supervisore Istituto di Training ISIPSÉ).

Per informazioni, costi e iscrizione: https://www.isipse.it/seminari-milano-2021/

13/10/2021

I seminari milanesi tornano finalmente dal vivo

— SAVE THE DATE —

📆 SABATO 16 OTTOBRE 2021
🕰 Ore 10:30-13:30

SEMINARIO IN PRESENZA E ONLINE CON

FRANCESCO BOTTACCIOLI

“LA PSICONEUROENDOCRINOIMMUNOLOGIA (PNEI) PER IL RINNOVAMENTO DELLE SCIENZE E DELLA PRATICA DELLE PSICOTERAPIE”

DISCUSSANT: MARINA AMORE

👤 FRANCESCO BOTTACCIOLI è Filosofo della Scienza. Psicologo Neurocognitivo. Presidente Onorario della Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia. Membro dell’American Psychosomatic Association e della New York Accademy of Sciences.

👤 MARINA AMORE è Psicologa. Psicoterapeuta. Psicoanalista. Membro ISIPSÉ. Responsabile della Sede Milanese della Scuola di Psicoterapia ISIPSÉ. Docente e Supervisore Scuola di Psicoterapia ISIPSÉ. Docente e Supervisore Istituto di Training ISIPSÉ. Membro della Commissione di Training del Centro Milanese ISIPSÉ. Membro IARPP e IAPSP.

PER PARTECIPARE AL SEMINARIO (IN PRESENZA O IN REMOTO) È NECESSARIA L'ISCRIZIONE ONLINE a questo link: https://www.isipse.it/seminari-milano-2021/

28/09/2021

Finalmente si torna in presenza! A ottobre a Roma.

XII CONGRESSO NAZIONALE ISIPSÈ
ESSERE O NON ESSERE?
L’EVOLUZIONE DELL’IDENTITÀ
PROFESSIONALE NELLA PSICOANALISI
CONTEMPORANEA

Sabato 9, Domenica 10 Ottobre 2021
ROMA – CENTRO CONGRESSI “GLI ARCHI”
LARGO S. LUCIA DEI FILIPPINI 20
Partecipazione in presenza e online.
Il Congresso si svolgerà in presenza, con la possibilità di collegarsi anche a distanza tramite piattaforma Zoom.

Per info e iscrizione:
https://www.isipse.it/congresso/

Siamo lieti di invitare i colleghi che si iscriveranno agli Open Day di Roma (16 ottobre) e di Milano (1 ottobre) a partecipare gratuitamente (online) al Congresso annuale.

IL CONGRESSO
L’esperienza della nostra identità di psicoanalisti, così come quella
della relazione terapeutica, ha attraversato profondi e significativi cambiamenti. Il Congresso Nazionale di quest’anno intende portare
al centro del dibattito l’evolversi dell’identità psicoterapeutica. Analisti in diverse fasi del proprio percorso professionale approfondiranno questo tema alla luce dei modelli psicoanalitici contemporanei, condividendo riflessioni tratte dalla loro esperienza personale. È possibile pensare all’identità professionale come a un processo - al pari di quello terapeutico che coinvolge paziente e analista - e non come a qualcosa di assimilabile a una struttura statica, forgiata da parametri formali (diploma di psicoterapeuta, associatura, apertura di uno studio), o alla somma più o meno cospicua di specifici “momenti di riconoscimento” da parte di pazienti e/o colleghi?
Proponiamo di pensare all’identità professionale dello psicoanalista come a un processo sempre in dive**re e mai definitivo. Si diventa e ridiventa psicoanalisti lungo tutto l’arco della nostra esperienza
professionale. I sentimenti di coerenza, sicurezza, efficacia nel sentirsi psicoanalisti saranno continuamente influenzati, destrutturati, talvolta perduti e ricostruiti, sulla base del continuo contatto con la complessità dell’incontro analitico, dallo scambio tra colleghi di una comunità vitale e pensante, nel contesto dei cambiamenti culturali e sociali in cui la nostra professione è profondamente immersa. Nelle sessioni parallele verranno presentati lavori di colleghi in fasi diverse del loro percorso professionale, a testimonianza della creatività che l’appartenenza a una comunità può generare. La sessione plenaria conclusiva, coordinata da due analisti esperti, verrà dedicata agli interventi di chi non ha ancora concluso la formazione in psicoterapia. L’obiettivo è di condividere esperienze, dubbi, timori, speranze, nuove possibili prospettive immaginate rispetto a un percorso che non ha fine e che può avere le sue peculiarità, dagli esordi fino a momenti più avanzati della professione.

26/09/2021

Open day Scuola di Milano

Il prossimo ♦️OPEN DAY♦️della SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE sarà sia IN PRESENZA che ONLINE,

VENERDÌ 1 OTTOBRE 2021 ORE 17:30 – 19:30.

Alcuni docenti della Scuola presenteranno il percorso formativo in psicoterapia proposto dall’ISIPSÉ nella sua articolazione teorico-clinica e istituzionale.

Si potranno acquisire informazioni su: modalità di svolgimento del corso, tirocinio, percorso personale.

ℹ️ Per ulteriori informazioni: [email protected]

➡️ La possibilità di partecipare in presenza sarà garantita ai primi 18 iscritti che ne abbiano espresso preferenza nel modulo di iscrizione.

Per tutti gli altri iscritti l’Open Day sarà accessibile da piattaforma Zoom mediante link inviato a conferma dell’iscrizione.

❗️Tutti gli iscritti all’Open Day potranno partecipare gratuitamente (in collegamento Zoom) al XII° Congresso nazionale ISIPSÉ che si svolgerà il 9 e 10 Ottobre 2021.

Per iscriversi: https://www.isipse.it/openday-milano/

10/09/2021

10/09/2021

Per ripartire al meglio a settembre presentiamo:
La Scuola di Psicoterapia in Psicologia Psicoanalitica del Sé e Psicoanalisi Relazionale ISIPSÈ, nelle sedi di Roma e Milano.

Le concezioni che ispirano il programma formativo della scuola derivano dall’intreccio dei diversi filoni di pensiero che si riconoscono nella psicoanalisi contemporanea.
🔺La Psicologia del Sé, da Kohut a Lichtenberg;
🔺la Psicoanalisi Relazionale, inaugurata da Mitchell, e portata avanti attualmente da Aron, Benjamin, Ipp, Slavin e molti altri;
🔺il modello dell’intersoggettività di Stolorow, Atwood, Orange.
Le premesse epistemologiche della psicoanalisi contemporanea sono l’esito di un processo di revisione delle concezioni di Freud, e ne costituiscono al tempo stesso uno sviluppo e una radicale rielaborazione. Esse possono brevemente ricondursi ai seguenti principi:

🔸Il significato dell’empatia nella definizione del campo e dell’osservazione psicologica.
"La presenza di un osservatore empatico e introspettivo definisce per principio il campo psicologico” (Kohut, 1980)

🔸Il sé come motivazione centrale. La dinamica psichica risponde al bisogno fondamentale di preservare la coesione del sé che ne costituisce il principio di organizzazione centrale, non solo nelle fasi cruciali dello sviluppo ma in tutto l’arco della vita.

🔸Il contributo della ricerca empirica allo studio degli affetti e dell’attività mentale conscia e inconscia: attaccamento, Infant-Research e neuroscienze. Con il lavoro di Daniel Stern, quello di Beatrice Beebe e di altri, la regolazione affettiva interpersonale come risultato sistemico di un contesto interattivo, è emersa in tutta la sua importanza ed ha influenzato in misura determinante vaste aree della clinica.

🔸Il sé e i sistemi motivazionali secondo Lichtenberg, Lachmann e Fosshage. La nuova teoria della motivazione introdotta da Lichtenberg consolida il superamento della concezione pulsionale, e nell’alternarsi dei sette diversi sistemi motivazionali identifica al tempo stesso la formazione e la preservazione del senso del sé caratteristici di ogni singolo individuo.

🔸La condivisione di una epistemologia sistemica come premessa di un dialogo tra diversi modelli di intervento. Nella condivisione di una concezione sistemica e relazionale della formazione e dello sviluppo della mente si trovano i presupposti epistemologici comuni a queste correnti della psicoanalisi come ai modelli di molte altre aree della psicologia del profondo e della psicologia clinica.

https://www.isipse.it/scuola/

01/09/2021

🤞🏻non temete(VI)

01/06/2021

Presentazione Scuole di Psicoterapia OPL

📣 Anche quest’anno la Scuola ISIPSÉ parteciperà al Forum delle Scuole di Psicoterapia organizzato da OPL.

La presentazione della Scuola è prevista per 🗓 sabato 12 giugno alle ore 12:00.

La partecipazione all’evento è libera e gratuita. Per garantire l’accesso agli eventi webinar è consigliabile prenotarsi.

Iscrizioni: https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_diEndpIQTriecVjLHnOm5g

Mr. Indifferent - Aryasb Feiz 28/05/2021

Mr

https://youtu.be/-npBH17w3Go

Mr. Indifferent - Aryasb Feiz Terzo classificato + PREMIO SPECIALE DEL PUBBLICO al Festival School in Motion del 15 Maggio 2019Titolo originale: Mr IndifferentTitolo italiano: Sig. Indiff...

21/05/2021

Cari Amici e Colleghi ISIPSÉ,
sento la morte di Joe Lichtenberg non solo come una profonda perdita NELLA mia vita,
ma come un profonda perdita di una parte importante DELLA mia vita.

Le idee di Joe hanno acceso una luce speciale nella mia vita professionale, e anche nella vita di tutti i colleghi del nostro Istituto.
La presenza di Joe fra noi in Italia, è stato un fattore cruciale nella creazione e nello sviluppo del nostro Istituto e della nostra Scuola ISIPSÉ.
La competenza clinica e la conoscenza teorica di Joe - così evidente nei suoi libri - è stata enormemente ampliata nelle molte occasioni in cui abbiamo avuto l’opportunità di un dialogo personale con lui.
La capacità di Joe come supervisore ha cambiato e promosso la vita professionale di molti di noi qui in Italia, come pure in tutto il mondo psicoanalitico internazionale.
La sua perdita è al tempo stesso un evento tragico e un momento per riconoscere la fortuna che tutti noi abbiamo avuto nell’incontrarlo, nell’imparare da lui, nell’avere il suo supporto e la sua amicizia.
Con una nota più personale Susanna ed io non dimenticheremo mai i bellissimi momenti che abbiamo condiviso con lui a Roma, Milano, Firenze, in Sicilia, in un viaggio in Puglia, in tutte le occasioni in cui lo abbiamo incontrato in America e in particolare nella sua casa a Washington piena della sua preziosa colleziona di fotografie e di oggetti d’arte. Non dimenticheremo la natura profonda, ma anche allegra del suo spirito.
E anche tradurre in italiano due dei suoi libri è stata un’esperienza estremamente ricca.

Tutti noi ci sentiamo vicini alla comunità degli psicologi del sé nel suo insieme e in particolare a Jim Fosshage e Frank Lachmann che hanno condiviso con lui una parte importante del suo incredibile Viaggio psicoanalitico.

Ci sono molti luoghi a Roma e in Italia che continueranno a parlare a noi dell’ISIPSÉ
della profondità, ricchezza, felicità, e amicizia che Joe ha portato nelle nostre vite.

Gianni Nebbiosi
Presidente ISIPSÉ
Istituto di Specializzazione in Psicologia del Sé e Psicoanalisi Relazionale
---------------------------------------------------
https://www.isipse.it/

17/05/2021

Evento ISIPSÉ con Malcolm Slavin

ISTITUTO DI SPECIALIZZAZIONE IN PSICOLOGIA DEL SÉ E PSICOANALISI RELAZIONALE
presenta:

ISIPSÉ ONLINE
PSICHE: IL SOFFIO DELLA VITA
Evento con Malcolm O. Slavin
Sabato 22 maggio 2021
ore 16:00 - 19:30
Piattaforma Zoom

MALCOLM O. SLAVIN PhD
È fondatore, past-president e supervisore del MIP (Massachusetts Institute for Psychoanalysis, Boston); è nel Board della IARPP (International Association for Relational Psychoanalysis and Psychotherapy); è nell’International Council for Psychoanalytic Self Psychology (IAPSP); è co-autore di “The Adaptive Design of the Human Psyche: Psychoanalysis, Evolutionary Biology and the Therapeutic Process”; è associate editor di Psychoanalytic Dialogues, e nell’ Editorial Board di Gender and Psychoanalysis, e di Psychoanalysis, Self and Context.
Il suo libro, e i numerosi articoli che ha pubblicato, esplorano le implicazioni del lavoro clinico dal punto di vista della prospettiva evoluzionistico-esistenziale sulla natura umana.

PROGRAMMA
16:00 collegamento
Chair Susanna Federici
Introduzione Antonella Battaglia
16:15 — 17:15
Malcolm O. Slavin:
Vita e lutto: il trauma esistenziale
nello sviluppo e in psicoanalisi
17:15 — 17:30 pausa
17:30 — 18:15 tavola rotonda:
Nino Dazzi, Paolo Stramba-Badiale, Susanna Federici,
Gianni Nebbiosi, Gabriella Elmo, Federico Giubilei,
Marisa Iovane, Alessio Vincenti
18.15 — 18.30 pausa
18:30 — 19:30 discussione: Malcolm O. Slavin con i partecipanti

Costi evento (in euro, iva compresa):
🔸Soci, Candidati, Specializzandi ISIPSÉ gratuito
🔸Professionisti 40,00
🔸Diplomati ISIPSÉ 20,00
🔸Specializzandi di altre scuole 20,00
🔸Studenti universitari gratuito
È prevista la traduzione in italiano

Info e iscrizioni: [email protected]
www.isipse.it/webinar

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