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L’Osservatorio Astronomico di Palermo è una delle strutture di ricerca dell’Istituto Nazionale
Questa e' la pagina degli eventi di ricerca, divulgazione e didattica organizzati dall'INAF - Osservatorio Astronomico di Palermo.
🌟 𝐈𝐥 𝐂𝐢𝐞𝐥𝐨 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐏𝐚𝐥𝐞𝐫𝐦𝐨...𝐞 𝐝𝐢𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐢! 🌟
Vi presentiamo Giusimicela, l'asteroide intitolato a Giusi Micela, dirigente di ricerca del nostro Osservatorio. Dopo una lunga fase di congiunzione con il Sole in cui l'asteroide era inosservabile, questa è la prima detection da quando l'asteroide è stato denominato alla nostra ricercatrice.
Attorno al 16 luglio, l'asteroide Giusimicela è transitato nelle Pleiadi, in condizioni di visibilità molto difficili: bassa altezza sull'orizzonte dell'asteroide e bassissima luminosità, la magnitudine apparente era 18.8. Per ti**re fuori l'asteroide dal fondo cielo è stato necessario sommare 79 esposizioni da 45 secondi ciascuna, in Clear, allineandole con le effemeridi dell'asteroide.
L'immagine mostra l'asteroide nei bagliori di Asterope I e II, due stelle delle Pleiadi vicine tra loro e con una luminosità apparente di ben 20.000 volte superiore. A destra e in basso, appena fuori campo, sono visibili Tagyta e Maya, altre due delle sette sorelle, visibili anche a occhio n**o.
Nelle prime fasi della sua carriera, Giusi Micela, ha lavorato proprio su questo splendido ammasso stellare, dunque quale occasione migliore per omaggiarla riprendendo l'asteroide a lei dedicato proprio durante questo transito apparente.
📣 Avviso bando "Dottorato nazionale in Tecnologie per la ricerca fondamentale in Fisica e Astrofisica" con scadenza il 25 luglio 2024 alle ore 13 📣
Un’opportunità per giovani ingegneri e laureati in materie scientifiche di partecipare a sviluppi tecnologici di frontiera in un ambiente scientifico internazionale e interdisciplinare.
Una delle 32 borse messe a disposizione è stata assegnata a INAF OAPA per svolgere attività di ricerca presso il laboratorio XACT.
Per saperne di più: https://web.infn.it/PhD-TechFPA/
📣 Aperte le iscrizioni per EXO School! 📣
La scuola mira a fornire un’esperienza completa di quello che è il lavoro di un astrofisico, comprendendo un intero percorso dalla teoria ai fatti, partendo dalle lezioni teoriche fino ad arrivare alla presentazioni dei risultati.
«L’idea nasce dalla volontà di dare una visione pratica di quello che è il reale insegnamento dell’astronomia a Palermo», spiega Mattia D’Arpa, ricercatore e ideatore della scuola.
Scopri di più al link nel primo commento.
👉 Le iscrizioni terminano il 26 Luglio alle ore 12.00
🌟 𝐈𝐥 𝐂𝐢𝐞𝐥𝐨 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐏𝐚𝐥𝐞𝐫𝐦𝐨...𝐞 𝐝𝐢𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐢! 🌟
Questa settimana vi portiamo a una distanza di circa 280 milioni di anni luce, alla scoperta di uno dei sistemi di galassie interagenti più spettacolari e più studiati: il Quintetto di Stephan.
Il gruppo è formato dalla galassia ellittica NGC7317 (la galassia in basso a destra nell'immagine), le due galassie molto vicine fra loro NGC7318 A e B, e la galassia NGC7319 in alto a destra, da cui si vede partire dall'angolo in basso a sinistra una lunga coda mareale composta da stelle e gas strappato via dall'interazione con le altre galassie. La galassia in basso a sinistra (NGC7320) in realtà non sta interagendo con le altre, trovandosi molto distante dal resto del gruppo.
Osservazioni recenti con strumentazione ad alte prestazioni come il James Webb Space Telescope o l'interferometro ALMA hanno permesso di studiare con risoluzione minori all'arcosecondo le interazioni tra il gas in varie condizioni di temperatura densità (dalle nubi molecolari a bassa densità e temperatura, alle regioni HII composte prevalentemente da gas ionizzato) e le onde d'urto provocate da questi enorme scontro galattico.
L'immagine è stata realizzata con il Celestron C14 dell'Osservatorio.
Camera qhy294M Pro
7 ore di integrazione
Continuano gli studi necessari per la preparazione della nuova missione per l'astrofisica ai raggi X Athena X-ray observatory, dell'Agenzia Spaziale Europea.
In particolare, i ricercatori del nostro Osservatorio svolgono un ruolo di punta nella preparazione dei filtri che proteggeranno la camera di X-IFU da ogni possibile contaminazione.
In un ultimo studio, guidato dal N. Montinaro, viene utilizzato un nuovo approccio per studiare il profilo di temperatura del filtro più esterno di X-IFU, tenendo conto della geometria del reticolo di supporto, dei materiali usati per la realizzazione del reticolo strutturale e dei metodi di riscaldamento.
Volete saperne di più? Visitate il link che trovate nei commenti.
La figura mostra un prototipo dei filtri termici che proteggerà il sensore di X-IFU dalla radiazione termica emessa dalla strumentazione del satellite, realizzato presso i nostri laboratori.
🌟 𝐈𝐥 𝐂𝐢𝐞𝐥𝐨 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐏𝐚𝐥𝐞𝐫𝐦𝐨...𝐞 𝐝𝐢𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐢! 🌟
La nostra rubrica oggi vi porta alla scoperta dell'ammasso globulare M3, uno degli ammassi globulari più brillanti del cielo settentrionale. Oggi l'ammasso contiene circa 500.000 stelle molto antiche, con un'età stimata di circa 11.4 miliardi di anni, per una massa totale che si stima essere di circa 600.000 masse solari (valori stimati in uno studio del 2002).
Questi numeri possono trarre in inganno e non sembrare degni di un ammasso globulare, la cui massa è talmente elevata da generare un campo gravitazionale così intenso da legare le sue stelle per sempre. Gli ammassi globulari però perdono molta della loro massa durante la loro evoluzione a causa di effetti dinamici ovvero interazioni con la galassia ed esplosioni di supernova. M3 era quindi molto più massiccio di quanto sia adesso durante la sua formazione, avvenuta quando la nostra Galassia era molto giovane.
Gli ammassi aperti più massicci che conosciamo nella Via Lattea possono raggiungere masse dello stesso ordine di grandezza. Ad esempio, il superammasso stellare giovane Westerlund 1, oggetto del progetto EWOCS guidato da astronomi del nostro Osservatorio, presentato in un articolo di recente pubblicazione e due comunicati stampa: uno prodotto dal portale della NASA dedicato al satellite Chandra e il secondo realizzato dalla testata giornalistica di Media INAF (https://www.media.inaf.it/2024/06/10/westerlund-1-chandra-hubble/ )
Dettagli tecnici:
Telescopio Celestron C8
Camera ASI533MC pro a -5C
Camera guida ASI178MC
Ricudttore di focale f6.3
Acquisizione: SharpCap
Riduzione e stacking: Siril
Il progetto torna a far parlare di se.
Pubblicato sul portale della missione Chandra X-ray Observatory della NASA un comunicato sulle immagini ottenute da Chandra/ACIS del superammasso stellare Westerlund 1, su cui si basa gran parte del progetto guidato da astronomi del nostro Osservatorio, combinate con le mappe di emissione di raggi X diffusa realizzate da collaboratori del Conicet.
https://chandra.cfa.harvard.edu/photo/2024/wd1/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR37d6NXOtPe2_Cy6yMZ9OF0kMAIh0WNF88tF-_HFj84BGCgfoDDpSjnsHg_aem_AUAYTFZfbzvdOgnqUM2Mq4Yy-zRqpFetLpLyG6LQ1P6Vxq2L6pzHP-3kzFxRdpV-3LN6DJ3KB0VwS0MabFKdhm50
La notizia è stata anche riportata sul portale di MediaINAF
https://www.media.inaf.it/.../westerlund-1-chandra-hubble/
Chandra :: Photo Album :: Westerlund 1 :: June 4, 2024 Westerlund 1 is the biggest and closest “super” star cluster to Earth. New data from NASA’s Chandra X-ray Observatory, in combination with other NASA telescopes, is helping astronomers delve deeper into this galactic factory where stars are vigorously being produced.
🌟 𝐈𝐥 𝐂𝐢𝐞𝐥𝐨 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐏𝐚𝐥𝐞𝐫𝐦𝐨...𝐞 𝐝𝐢𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐢! 🌟
Oggi, utilizzando uno dei nostri telescopi, scopriamo una regione di formazione stellare che negli ultimi due milioni di anni ha formato l'ammasso stellare aperto Berkeley 59.
La nebulosa si chiama NGC7822 e in realtà fa parte di un esteso complesso nebulare noto come Cepheus OB4. Berkeley 59 ospita poche migliaia di stelle, tra cui alcune stelle di grande massa associate alla nube da cui si sono formate. Dati i tempi rapidi di evoluzione delle stelle massicce, questa proprietà non è comune.
Tra le stelle di grande massa, spicca BD+66 1673, un sistema binario a eclisse che ospita una stella di classe spettrale O5, con una temperatura efficace di 45000 gradi K.
Dettagli tecnici:
Telescopio Omegon Apo 72/400
Montatura iexos-100
Guida SvBony165 120f/4 + ZWO ASI 178MC
Camera ZWO ASI533MC Pro
Acquisizione, guida e polar alignment: Indigo Sky
82 esposizioni da 60 sec.
Uno studio recente, guidato da astronomi dell'Università di Tor Vergata ed INAF - Osservatorio Astrofisico di Torino, ha permesso di identificare la presenza di acqua ed ammoniaca nell'atmosfera dell'esopianeta HAT-P-11 e, classificato come un nettuniano "tiepido" (ossia un pianeta di tipo nettuniano, con un periodo orbitale minore di 10 giorni ed una temperatura d'equilibrio minore di 1000 gradi K). Le stesse misure hanno suggerito la presenza di altre molecole, quali diossido di carbonio e metano.
Lo studio si basa su osservazioni ottenute con lo spettrografo HARPS-N, montato al Telescopio Nazionale Galileo, ed il satellite Kepler della NASA, ed ha visto la partecipazione dei nostri astronomi Antonio Maggio e Giusi Micela
L'immagine mostra una ripresa DSS della stella HAT-P-11, al centro del campo
🌟 𝐈𝐥 𝐂𝐢𝐞𝐥𝐨 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐏𝐚𝐥𝐞𝐫𝐦𝐨...𝐞 𝐝𝐢𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐢! 🌟
Oggi vi portiamo a scoprire una delle regioni di formazione stellare più studiata dell'Universo: la Nebulosa Cono con il suo ammasso stellare giovane NGC2264.
Si tratta di un'attiva regione di formazione stellare che ha dato vita a poche migliaia di stelle negli ultimi tre milioni di anni e che si trova alla distanza di "appena" 2500 anni luce.
La relativa prossimità di questa regione permette agli astronomi di osservare i prodotti della formazione stellare fino alle masse più piccole.
NGC2264 è stato oggetto di diversi studi da parte di astronomi del nostro Osservatorio, mirati a identificare le stelle associate a questa regione, a studiare i processi ad alta energia che avvengono nelle corone stellari ed a studiare i processi che contribuiscono alla variabilità osservata in varie bande dello spettro elettromagnetico, con le quali è possibile sondare fenomeni impossibili da osservare direttamente.
Dettagli tecnici:
Telescopio GSO RC6 su montatura UMi17
Camera ASI533 MC Pro raffreddata a -5C
guida SV165 30mmf4 + Barlow 2x + ASI178MC
Immagine ottenuta combinando 60 esposizioni da 300 sec.
Presentato uno schema di classificazione valido per le stelle di classe spettrale L e T, le più piccole note con una massa che va da 5 a 12 masse gioviane.
Lo schema si basa su 15 indici spettrali, definiti da misure di flusso in opportune bande spettrali dovute a molecole che popolano le atmosfere di stelle di massa così piccola.
Questo schema sarà utile per lo studio degli oggetti di piccolissima massa che saranno osservati dal James Webb Space Telescope nei prossimi anni.
Lo studio è guidato da ricercatori del CENTRA dell'Università di Lisbona. Tra i coautori figura anche l'astrofisico V. Almendros Abad del nostro osservatorio.
Volete saperne di più? Visitate il link che trovate nei commenti
La figura allegata mostra un diagramma colore-magnitudine in cui sono evidenziati oggetti noti di piccola massa (cerchi piccoli), e gli oggetti analizzati in questo studio, divisi per età. Le ellissi permettono di distinguere le sorgenti di classe spettrale M (in alto), L (al centro) e T (in basso)
🌟 𝐈𝐥 𝐂𝐢𝐞𝐥𝐨 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐏𝐚𝐥𝐞𝐫𝐦𝐨...𝐞 𝐝𝐢𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐢! 🌟
La nostra stella sta attraversando il picco di attività del ciclo corrente, provocando fenomeni di inaspettata intensità anche sulla Terra, come le intense aurore boreali osservate in gran parte d'Europa la settimana scorsa. La nostra rubrica oggi vi porta proprio sul Sole, mostrandovi un mosaico delle regioni attive che ne popolavano la fotosfera il 21 Marzo scorso, altro periodo di intensa attività, caratterizzato da ben 121 macchie solari di varie dimensioni.
Tra queste regioni, due produrranno due grossi brillamenti di classe X1.1 nei giorni successivi. AR 13614, una spot singola dall'estensione di 180 MH (poco più grande della superficie del nostro pianeta, pari a circa 170MH) ha prodotto un brillamento X1.1. nei giorni successivi a queste osservazioni, con associato un intenso getto di massa coronale. Analogamente, la regione AR13615, composta da ben 24 macchie con un'estensione totale di 310 MH, produrrà un brillamento di classe X1.1 il 28 Marzo.
Molto più "tranquille" le altre regioni attive. In ordine di dimensioni: AR13617 (due macchie, 150 MH), AR13619 (5 macchie, 130 MH, visibile per la prima volta nel disco solare), AR13607 (120 MH, che invece stava sparendo a causa della rotazione del Sole), AR13613 (70MH) ed infine AR 13616 (una macchia, 20 MH)
Dettagli tecnici:
Telescopio Celestron C8
Filtro solare ASTF 200 Baader
Immagini ingrandite delle regioni attive:
Lente di Barlow 3X Televue
Camera ZWO ASI 174 mm
Immagine intera del Sole in B/N:
Riduttore di focale f6.3
Camera ZWO ASI 533 MC
In uno studio guidato dal nostro astronomo Oleh Petruk, pubblicato recentemente su A&A, viene presentata una soluzione analitica al problema dell'accelerazione dei raggi cosmici negli shock astrofisici, in particolare su come lo spettro di energia delle particelle accelerate dipenda da fattori quali variazioni spaziali delle velocità dei flussi di particelle in entrata ed uscita dallo shock.
Risultati di questo tipo sono estremamente importanti per comprendere i processi fisici, in atto nei resti di supernova, che permettono l'accelerazione di particelle cariche fino ad energie relativistiche.
La figura allegata mostra un'immagine ai raggi X del resto di supernova di Keplero (SN1604), uno degli oggetti studiati per comprendere questi processi.
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🌟 𝐈𝐥 𝐂𝐢𝐞𝐥𝐨 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐏𝐚𝐥𝐞𝐫𝐦𝐨...𝐞 𝐝𝐢𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐢! 🌟
Ci sono regioni della superficie lunare che sembrano dei veri e propri manuali di geologia per la ricchezza di elementi visibili.
Tra queste certamente c'è la regione a sud-est del Mare Nubium, che vi mostriamo questa settimana. La regione è popolata da crateri di varie dimensioni, tra cui spicca il cratere Arzachel, con i suoi 96 km di diametro e 3.5 circa di profondità, caratterizzato da un bordo con solchi ben definiti ed un promontorio centrale alto circa 1.5 km.
Al centro dell'immagine si trova invece il cratere Birt, dalla curiosa forma a scodella, da cui pare uno dei tanti canali di natura lavica che popolano i mari lunari, la Rima Birt.
Questa regione è però dominata dalla Rupes Recta, una faglia lineare lunga ben 110 e larga 2-3 km, che colpisce per la sua geometria lineare.
Dettagli tecnici:
Telescopio Celestron C8
Lente di Barlow 3x Televue
Camera ZWO-ASI 174mm
387 esposizioni da 60 ms ognuna
Luna illuminata al 94%
Nuovo articolo della serie GAPS (Global Architecture of Planetary Systems), un progetto che mira a studiare l'architettura dei sistemi esoplanetari noti.
Argomento di questo studio, guidato da astronomi dell' Università degli Studi di Padova, è il sistema di esopianeti in orbita attorno alle stelle del sistema binario XO-2.
Grazie a lunghe serie di osservazioni spettroscopiche ottenute con HARPS-N del Telescopio Nazionale Galileo, gli autori dello studio hanno confermato l'esistenza dei 3 pianeti già noti, verificato la stabilità del sistema, e scoperto un nuovo pianeta gioviano orbitante attorno a XO-2S.
La figura mostra un'immagine SDSS di XO-2.
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📣 Selfie con la missione spaziale ARIEL! 🌟
👉 Cos'è ARIEL?
È una missione dell’Agenzia Spaziale Europea, prevista per il lancio nel 2029 e dedicata allo studio delle atmosfere dei pianeti extrasolari, ovvero tutti quei pianeti che orbitano attorno a stelle simili o diverse dal Sole.
☑Come lavora ARIEL?
Scopritelo con l'attività in realtà aumentata pubblicata su PLAY INAF:
https://play.inaf.it/missione-ariel-che-aria-si-respira-sugli-esopianeti/
🇮🇹
L’Italia fornisce importanti contributi sia dal punto di vista tecnologico che dal punto di vista della preparazione scientifica e dello sfruttamento dei dati. Tanti ricercatori dell'Osservatorio sono attualmente impegnati nella missione ARIEL.
Con la realtà aumentata potrai trasformarti in un pianeta alieno che orbita attorno alla sua stella e scattare un selfie con ARIEL!
Prova! Noi ci siamo divertiti un mondo...alieno! 😉
Scansiona il qr code che trovi nel primo commento e inizia a giocare!
📣 Luna nuova di fine Ramadan
Questa sera, dalle ore 19:15 si potrà assistere a un incontro dedicato all’avvistamento, eventualmente assistito con strumentazione astronomica, della Luna Nuova di fine Ramadan.
Questo incontro si svolgerà in via telematica mediante la piattaforma ZOOM: https://tinyurl.com/fine-ramadan-1445ah
Le osservazioni verranno trasmesse via streaming sul canale Facebook della Grande Moschea di Roma.
Scopri il programma completo:
https://www.astropa.inaf.it/diretta-streaming-luna-nuova-di-fine-ramadan/
🌟 SPECIALE ECLISSE TOTALE DI SOLE
𝐈𝐥 𝐂𝐢𝐞𝐥𝐨 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐏𝐚𝐥𝐞𝐫𝐦𝐨...𝐞 𝐝𝐢𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐢! 🌟
In attesa di ricevere le prime immagini dell'eclisse totale di Sole che avverrà tra poche ore in America, vi mostriamo un'eclisse parziale di Sole ripresa il 25 Ottobre 2022 qui a Palermo.
In questo video una sequenza di immagini dell'evento, dall'ingresso della Luna nel disco solare all'incontro ravvicinato con la regione attiva AR13131.
Seguite le dirette streaming organizzate dall' INAF per osservare l'eclisse totale di sole. Trovate maggiori dettagli nel post precedente.
Dettagli tecnici:
Telescopio: Celestron C8
Filtro solare Baader Astrosolar
Riduttore di focale 6.3
I fotogrammi sono stati ottenuti combinando 76000 frames
🌟 Oggi è il giorno dell'eclisse di Sole! 🌟
Non visibile dall’Italia, il fenomeno produrrà una zona d’ombra che attraverserà il Nord America, dal Messico al Canada. Rispetto agli orari italiani, l’eclissi inizierà quando da noi saranno le 17:42 e si concluderà alle 22:52. La massima durata della fase di totalità sfiorerà i quattro minuti e mezzo.
Per l’occasione l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) si è fatto in 5 😀 e grazie alla presenza in america di alcuni nostri ricercatori, avremo ben due dirette!
Chi non avrà la possibilità di assistere dal vivo lo straordinario evento, infatti, potrà seguirlo via streaming dalle 19, con la diretta speciale di "Nuovi Mondi – Astronomia e Scienza" in collaborazione con Inaf e con la diretta di Edu INAF dedicata alle scuole.
☑ Se vi state chiedendo, però, come avviene un'eclisse di sole, abbiamo preparato un'attività in realtà aumentata tutta da scoprire!
Insomma, noi siamo prontissimi, e voi?
Per seguire le dirette:
Nuovi Mondi - https://www.media.inaf.it/inaftv/streaming/
Edu Inaf - https://edu.inaf.it/diretta/
Scopri l'attività in realtà aumentata:
https://play.inaf.it/eclisse-di-sole-in-3d-con-merge-cube/
⤵️
Roberto Ragazzoni è il nuovo presidente dell’Inaf - MEDIA INAF L'Inaf ha un nuovo presidente, Roberto Ragazzoni. Professore ordinario all’Università di Padova, già direttore dell’Osservatorio astronomico Inaf della stessa città, è un volto noto dell'astronomia a livello mondiale, soprattutto per i suoi contributi allo sviluppo di nuove tecniche di osser...
🌟 𝐈𝐥 𝐂𝐢𝐞𝐥𝐨 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐏𝐚𝐥𝐞𝐫𝐦𝐨...𝐞 𝐝𝐢𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐢! 🌟
Oggi vi mostriamo uno degli oggetti più belli visibili nei nostri cieli primaverili: la galassia a spirale M51 (o Galassia Vortice), che include anche la piccola galassia nana NGC5195.
Galassie a spirali vicine come queste - M51 dista appena 31 milioni di anni luce da noi - osservate "di piatto" sono oggetti di grande importanza. Ci permettono, infatti, di studiare in dettaglio la popolazione stellare e i processi evolutivi in galassie simili alla nostra, con il vantaggio di poter vedere tutto il disco galattico e le sue spirali.
Studi recenti, ad esempio, hanno permesso un censimento completo delle nubi molecolari (le nubi di gas freddo) nella galassia, mostrando che le nubi più massicce sono tipicamente osservate nei bracci a spirale e che, al contrario di come teorizzato in precedenza, queste nubi così massicce non corrispondono a processi di formazione di popolazioni di stelle massicce.
Dati tecnici:
Telescopio GSO RC6
Riduttore 0.67x su UMi17
Camera ZWO ASI 533MC pro
Filtro Optolong L-enhance
Guida SV165 + ASI 178 MC
36 fotogrammi da 300 sec
Acquisizione tramite indigo, processing con Siril
🌟 Da domani riparte Esperienza InSegna !! 🌟
Scopri tutte le attività che abbiamo preparato per l'edizione 2024
🌟 4 aprile 2024 – torna la XV edizione di Esperienza inSegna 🌟
Le due sedi dell’INAF di Palermo porteranno alcuni laboratori, incontri con ricercatrici e ricercatori e le immancabili osservazioni del sole al Telescopio e al sunspotter.
Saremo presenti nei giorni 8 e 9 aprile, all’ottagono C dell’Ed. 19 in Viale delle Scienze insieme alla SSIG “A. Gramsci”.
Le altre attività saranno:
1) Evento “Donne e scienza” per la parità di genere e l’inclusione nella ricerca scientifica – giorno 5 aprile – dalle 10:00 alle 11:30 – aula 3
2) “Vista, tatto, udito” Un’interazione multi-sensoriale tra fumetto, simulazioni numeriche, narrazione, musica e stampe tridimensionali – giorno 5 aprile – dalle 12:00 alle 13:00 – aula 4
3) Esopianeti e vita nell’Universo – giorno 8 aprile – dalle 11:00 alle 12:00 – aula 3
4) Osservazioni del Sole al telescopio e sunspotter- giorni 5 e 6 aprile – dalle 10:00 alle 13:00 – piazzale antistante il Museo dei Motori
L’evento è su prenotazione. L’Istituto Nazionale di Astrofisica non riceve alcun compenso dai contributi versati per la partecipazione al Festival.
Scopri di più sulle attività nel link al primo commento.
Per tutte le info sulle prenotazioni, scrivere a [email protected]
LHS 1140 è una piccola stella di classe spettrale M4.5V che si trova ad una distanza di circa 41.2 anni luce dal Sistema Solare.
Cosa può avere di particolare una piccola stella come questa? Come tante stelle di classe spettrale M della nostra Galassia, LHS 1140 ospita un esopianeta, ed in particolare una super-Terra che si trova al limite della sua zona abitabile.
Nel 2021, grazie ad osservazioni realizzate con l'Hubble Space Telescope, degli astronomi hanno suggerito la presenza di acqua nell'atmosfera del pianeta. La scoperta, però, non è stata confermata in quanto l'attività magnetica della stella, in particolare la presenza di macchie fotosferiche, avrebbe potuto condizionare il risultato.
Uno studio recente guidato dall'astronomo A. Biagini del nostro Osservatorio e dell' Università Degli Studi Di Palermo conferma la bassa attività magnetica di LHS 1140, supportando la presenza di acqua nell'atmosfera della super-Terra.
Volete saperne di più? Visitate il link che trovate nei commenti.
La figura mostra un'immagine in infrarosso (dal 2MASS) di LHS 1140 e delle stelle vicine.
🌟 𝐈𝐥 𝐂𝐢𝐞𝐥𝐨 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐏𝐚𝐥𝐞𝐫𝐦𝐨...𝐞 𝐝𝐢𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐢! 🌟
Oggi, per la nostra rubrica, vi mostriamo la cometa12P/Pons-Brooks fotografata la sera del 23 Marzo scorso, in occasione del suo passaggio ravvicinato con la galassia M33 o Galassia del Triangolo, una brillante galassia a spirale del Gruppo Locale molto apprezzata dagli astrofotografi.
La distanza apparente fra i due oggetti (in realtà distantissimi) è di qualche grado e ha richiesto un teleobiettivo a grande campo (135mm di focale, ca. 9x5 gradi il campo di vista). L'immagine è il frutto di 137 scatti da 10 sec ognuno, con
reflex digitale Canon e filtro UVIRcut della Baader-Planetarium.
La stessa cometa era stata ripresa dal C14, uno dei nostri telescopi, nel Luglio 2023 quando era molto più lontana dalla Terra e dal Sole e senza una coda ancora evidente. Nella seconda foto è possibile notare una biforcazione che le è valsa il soprannome di "Cometa del Diavolo", conseguenza delle eruzioni di materiale ghiacciato riscaldato dalla radiazione solare.
🌟 4 aprile 2024 – torna la XV edizione di Esperienza inSegna 🌟
Le due sedi dell’INAF di Palermo porteranno alcuni laboratori, incontri con ricercatrici e ricercatori e le immancabili osservazioni del sole al Telescopio e al sunspotter.
Saremo presenti nei giorni 8 e 9 aprile, all’ottagono C dell’Ed. 19 in Viale delle Scienze insieme alla SSIG “A. Gramsci”.
Le altre attività saranno:
1) Evento “Donne e scienza” per la parità di genere e l’inclusione nella ricerca scientifica – giorno 5 aprile – dalle 10:00 alle 11:30 – aula 3
2) “Vista, tatto, udito” Un’interazione multi-sensoriale tra fumetto, simulazioni numeriche, narrazione, musica e stampe tridimensionali – giorno 5 aprile – dalle 12:00 alle 13:00 – aula 4
3) Esopianeti e vita nell’Universo – giorno 8 aprile – dalle 11:00 alle 12:00 – aula 3
4) Osservazioni del Sole al telescopio e sunspotter- giorni 5 e 6 aprile – dalle 10:00 alle 13:00 – piazzale antistante il Museo dei Motori
L’evento è su prenotazione. L’Istituto Nazionale di Astrofisica non riceve alcun compenso dai contributi versati per la partecipazione al Festival.
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Per tutte le info sulle prenotazioni, scrivere a [email protected]
Nuova video-news di ricerca disponibile nel nostro canale Youtube.
Argomento del giorno: la stella HD189733A ed il suo gioviano caldo.
Il sistema è stato infatti oggetto di diversi studi in passato, interessati ad comprendere le interazioni di natura magnetica tra la stella ed il suo pianeta gassoso (1.13 masse gioviane) in orbita ravvicinata.
La video news di oggi mostra i risultati di recenti simulazioni magnetoidrodinamiche del sistema, le quali provano che, seppure in condizioni particolari, tali interazioni siano possibili.
Astropa News - HD 189733A ed il suo gioviano caldo Il sistema composto dalla stella HD 189733A ed il suo gioviano caldo è stato oggetto di diversi studi da quando alcune osservazioni sembravano supportare l'i...
🌟 𝐈𝐥 𝐂𝐢𝐞𝐥𝐨 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐏𝐚𝐥𝐞𝐫𝐦𝐨...𝐞 𝐝𝐢𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐢! 🌟
La nostra rubrica oggi vi porta a esplorare uno degli ammassi stellari più studiati: le Pleiadi.
Grazie alla sua distanza di poco maggiore di 440 anni luce da noi, la sua giovane età (circa 100 milioni di anni) e la sua ricca popolazione stellare, diversi autori hanno studiato le stelle associate alle Pleiadi, rendendo questo ammasso uno degli oggetti più importanti per lo studio di stelle giovani, evoluzione stellare, attività coronale e brillamenti, e molto altro.
In questo particolare, vi mostriamo la stella Alcyone, la stella più brillante dell'ammasso, che in realtà è un sistema quadruplo, composto da una gigante azzurra (Alcyone A), due stelle bianche (classe spettrale A) e una stella F di sequenza principale (nana bianco-gialla).
In basso a sinistra, immersa in una nebulosa a riflessione, ammiriamo invece Merope, una subgigante di classe spettrale B, con una massa pari a 4.5 masse solari.
Tuttavia, non tutte le stelle catturate in questa ripresa sono associate alle Pleiadi. Nonostante la prospettiva, infatti, alcune di queste si trovano in realtà a distanze molto diverse.
Dati tecnici:
telescopio: RC6 su montatura UMi17
guida: SV165 30f4 + camera ASI178MC
Camera ZWO ASI533MC Pro
21 esposizioni da 300 secondi
Combinando le osservazioni fotometriche, spettroscopiche e cinematiche del satellite Gaia con osservazioni spettroscopiche con FLAMES@VLT ottenute dalla Gaia-ESO Survey, astronomi della Keele University hanno analizzato la dinamica delle stelle associate a 18 ammassi stellari più giovani di 20 milioni di anni.
Il risultato è che tutti gli ammassi, con l'eccezione di Rho Ophiuchi, sono in fase di espansione. Inoltre, le distribuzioni delle velocità delle loro stelle suggeriscono una condizione dinamica di non equilibrio. In conclusione, tuttu gli ammassi stellari studiati, con la sola eccezione probabilmente di Gamma Velorum, Trumpler 14 e Lambda Orionis, sono destinati a disperdersi nel giro di alcuni milioni di anni.
Allo studio ha partecipato l'astronoma Loredana Prisinzano del nostro Osservatorio.
La figura mostra una bella immagine di Trumpler 14 realizzata nelle bande IR dall'Hubble Space Telescope
Volete saperne di più? Visitate il link che trovate nei commenti.
ESO Italy
🌟 𝐈𝐥 𝐂𝐢𝐞𝐥𝐨 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚 𝐏𝐚𝐥𝐞𝐫𝐦𝐨...𝐞 𝐝𝐢𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐢! 🌟
Questa settimana la nostra rubrica vi porta alla scoperta di una delle regioni della Luna più amate dagli astrofotografi: il Sinus Iridum.
Immaginate un grande golfo, dalla forma molto regolare, che si affaccia su un mare di lava!
Questo doveva essere l'aspetto di questa regione a seguito del violento impatto che ha scavato il Sinus Iridum, probabilmente 3.5 miliardi di anni fa circa. Il bacino scavato dal cratere fu infatti riempito di lava, che solidificandosi ha formato il bacino basaltico che osserviamo oggi. Il bacino è delimitato dai Montes Jura, una catena che, rispetto al livello del terreno basaltico, raggiunge elevazioni di circa 3800 metri.
Nell'immagine sono visibili anche numerosi crateri che popolano la regione, tra cui i crateri Bianchini (37.6 km), Sharp (37.6 km) e Harpalus (39.8 km).
Informazioni tecniche
Telescopio Celestron C8
Lente di Barlow 3x Televue
Camera ZWO-ASI 174mm
388 esposizioni da 155 ms ognuna.
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