Osteopata Fabio Vassallo

Osteopatia Tale conoscenza viene desunta dall'osservazione e dall'approccio manuale, supportati e confortati dalla ricerca scientifica.

La filosofia osteopatica nei suoi principi considera l'essere umano quale unità individuale la cui struttura funzione mente e spirito sono mutuamente reciprocamente interdipendenti. L'osteopatia, studiando il movimento del corpo umano e delle singole parti, si prefigge di arrivare a comprendere, interpretare ed interagire con i meccanismi che, dinamicamente, influenzano positivamente o negativamen

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15/05/2023
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MAL DI SCHIENA: QUANDO LA CAUSA REALE È L’INTESTINO.

La lombalgia: cause e sintomi

La lombalgia è un dolore che colpisce la zona bassa della schiena (zona lombare, appunto); tale patologia può interessare l’intera fascia lombare, oppure essere localizzata prevalentemente in un lato o nell’altro. E’ un fenomeno molto comune che colpisce oltre il 40% delle persone durante la loro vita.

Quando il dolore lombare coinvolge anche uno o entrambi (nei casi più gravi) gli arti inferiori la lombalgia prende il nome di “lombosciatalgia”, proprio perché il sintomo colpisce anche il nervo sciatico, arrivando, in alcuni casi, ad irradiarsi fino alle dita del piede.

A seconda della durata la lombalgia può essere classificata come:

acuta quando il dolore dura meno di 6 settimane (nota popolarmente come colpo della strega);

sub–acuta se il male si protrae dalle 6 alle 12 settimane;

cronica se supera le 12 settimane.

La lombalgia è caratterizzata da un tipo di dolore, causato comunemente da una lesione muscolare, legamentosa, articolare e discale, che si accompagna a fenomeni infiammatori.

Ma siamo sicuri che la causa effettiva sia propria della schiena? Vi è mai capitato di avere episodi di stipsi (stitichezza), diarrea, gonfiore o tensione prima di un attacco di mal di schiena?



Il ruolo dell’intestino

I visceri addominali e l’intestino, in particolare, non sono sospesi nell’addome, ma sono in gran parte raccolti in un sacco (il peritoneo) che avvolge tutto l’apparato digestivo, seguendo ogni ansa e ogni tratto dello stesso.

Questo “sacco”, attraverso una radice (il mesentere), si attacca alla parete interna della schiena, appoggiandosi proprio di fronte alle vertebre lombari. Il ruolo svolto dal mesentere non è assolutamente da sottovalutare quando si manifestano sintomi di lombalgia. Infatti, la massa del nostro intestino (lungo circa sei metri!) grava interamente sulla zona lombare proprio attraverso la radice del mesentere.

Questa radice è sensibilissima al funzionamento dell’intestino stesso, anche perché altamente innervata. Per cui, in caso di infiammazione dei tessuti intestinali, noto come sindrome dell’intestino irritabile (IBS) [1], il malfunzionamento dell’organo può ripercuotersi sul mesentere.

La tensione intestinale, infatti, può portare a ripiegarsi su sé stessi. Di conseguenza, i muscoli della schiena si irrigidiranno, aumentando il loro tono.

Questo adattamento posturale (posizione antalgica), anche impercettibile, può essere causa nel tempo della lombalgia.

Bisogna, quindi, verificare, in caso di lombalgia, la presenza dei sintomi più comuni dell’IBS, quali:

dolore addominale;

diarrea e/o stipsi;

gonfiore e/o flatulenze.



Il ruolo dell’osteopata nel trattamento della lombalgia/lomboscitalgia.

Iniziamo col dire che l’osteopatia è una terapia olistica che considera l’organismo nella sua interezza.

Nel caso della lombalgia l’osteopata attraverso anamnesi, osservazione, esame obiettivo e test specifici, riesce a riconoscere le cause del dolore.

Il trattamento agisce sulla causa del problema con un approccio globale attraverso tecniche manuali, estremamente delicate, volte a rilasciare le tensioni e spegne così la sintomatologia dolorosa.

In caso di lombalgia (o lombosciatalgia) l’osteopata è in grado di identificare le reali cause del dolore e può intervenire sia a livello viscerale che muscolo scheletrico, correggendo la posizione antalgica e le tensioni addominali responsabili del dolore, con risultati spesso sorprendenti.

Osteopata Fabio Vassallo
Via Paleocapa 16/3A 17100 Savona
338 949 5130
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10/02/2023

POSTURE SCORRETTE E DOLORI: CI VUOLE L’OSTEOPATA!
Cattive abitudini di vita possono causare contratture muscolari e dolori. Stare a lungo in posizioni scomode davanti al computer o alla tv, oppure fare sport senza controllo sono, ad esempio, fattori di rischio. Che fare, quindi?

Osteopatia: se ne sente tanto parlare ed è stata riconosciuta come professione sanitaria a tutti gli effetti nel 2021. Ma perché può essere di vero aiuto? «Perché non si focalizza solo sull’area del dolore, ma va a ricercarne le cause e a risolvere il problema all’origine, aiutando quindi a ritrovare uno stato di equilibro e di benessere», spiega Roberto Filipello, Osteopata a Milano, a cui abbiamo fatto qualche domanda per saperne di più.

PERCHÉ UNA POSTURA SCORRETTA PUÒ CAUSARE DOLORI?

Partendo dal presupposto che avere una postura corretta significa mantenere il corpo nello spazio in una posizione che ci permetta di utilizzare meno energia possibile, ecco che, nel momento in cui assumiamo una postura scorretta, il nostro corpo farà più fatica a mantenere la posizione. Questo comporta un maggior dispendio energetico, dato dal fatto che i muscoli dovranno contrarsi maggiormente.

Oltre a ciò, anche altre strutture anatomiche, tra cui le articolazioni, subiranno un carico maggiore. Di conseguenza, più i muscoli, le articolazioni e i legamenti sono messi sotto stress, più alta sarà la possibilità che si presentino dolori. Basti pensare ad esempio a quando stiamo in piedi per lungo tempo facendo carico su una sola gamba: dopo un po’ inizieremo a sentire la gamba più pesante, finché non compariranno i primi fastidi che poi porteranno al dolore. Alcuni dei sintomi di una postura scorretta possono essere: lombalgia, cervicalgia, mal di testa, dolori muscolari, dolori articolari.

QUALI SONO LE POSTURE PIÙ SCORRETTE CHE DI SOLITO ASSUMIAMO?

Sicuramente per le persone che lavorano al computer, e che di conseguenza stanno parecchie ore sedute, non è semplice mantenere una postura corretta. Questo perché spesso lavorano in condizioni in cui il computer è posizionato ai lati della scrivania e non frontale e questo obbliga a tenere la testa ruotata rispetto al corpo per molte ore della giornata. Anche l’altezza dello schermo del pc (spesso troppo alto o troppo basso) o il fatto di tenere le gambe incrociate possono essere abitudini scorrette.

Uno strumento che può portare ad assumere posizioni sbagliate è il cellulare: quando parlano al telefono, infatti, le persone tendono a tenere il capo flesso e questo può causare dolori alla cervicale e mal di testa.

Altro fattore di rischio è praticare sport in totale autonomia, senza farsi seguire da persone esperte, perché si rischia di eseguire gli esercizi in modo non corretto. Infine, bisogna anche tenere presente che a volte certe posture si assumono proprio perché si hanno dolori muscolari e articolari: in tali casi, infatti, si tende a mettersi in posizioni che permettono di percepire meno dolore (posizioni antalgiche), ma che, se mantenute per lungo tempo, possono a loro volta causare dolori in altre parti del corpo.

OSTEOPATIA: IN CHE MODO PUÒ ESSERE D’AIUTO?

Prima di tutto l’osteopata andrà a ricercare la causa della postura scorretta, che in alcuni casi può essere legata a traumi pregressi o all’eventuale presenza di patologie. Dopo un primo colloquio in cui vengono fatte opportune domande sulla storia clinica del paziente, l’osteopata andrà ad eseguire una valutazione posturale e ad effettuare specifici test sui vari distretti anatomici, in modo tale da capire se è presente o meno una postura scorretta e nel caso andarne a individuare le cause.

Successivamente, attraverso il trattamento osteopatico, tratterà le disfunzioni somatiche (così chiamate in osteopatia) individuate, ovvero delle aree del corpo che presentano una ridotta mobilità.

È importante, inoltre, che l’osteopata collabori con le altre figure professionali, come nutrizionista, psicologo, preparatore atletico, medico, odontoiatra, con l’obiettivo comune di riportare lo stato di salute della persona e, nel caso in cui questo non fosse possibile, di migliorarne la qualità di vita.

CHE TIPO DI MANIPOLAZIONI E MASSAGGI VENGONO EFFETTUATI?

In base all’area del corpo da trattare, l’osteopata sceglierà le tecniche più adatte, anche considerando il tipo di paziente. Le tecniche sono numerose e si possono raggruppare in quattro grandi gruppi in base al distretto trattato: tecniche viscerali, muscolo-scheletriche, mio-fasciali e craniali. Tra le tecniche troviamo i thrust (il nome tecnico è HVLA, ovvero High Velocity Low Amplitude), molto conosciuti per via del tipico suono “crack” (scrocchio), che si può sentire quando l’osteopata esegue la tecnica.

I TRATTAMENTI OSTEOPATICI PRESENTANO CONTROINDICAZIONI?

Esistono controindicazioni al trattamento se sono presenti urgenze mediche o patologie che richiedono l’intervento di un medico. Dovrà essere premura dell’osteopata inviare il paziente dallo specialista giusto, qualora dovesse presentarsi un problema non di competenza osteopatica.

OSTEOPATIA: QUALI BENEFICI SI POSSONO OTTENERE?

I benefici che si possono ottenere dal trattamento osteopatico sono diversi: sicuramente si avrà una riduzione della sintomatologia quindi del dolore, un miglioramento della mobilità, un allentamento della tensione. Inoltre l’osteopatia ha un importante ruolo nella prevenzione di dolori e contratture, come anche nel mantenimento dello stato di salute.

QUALCHE CONSIGLIO PRATICO PER MIGLIORARE LA PROPRIA POSTURA?

Non esiste una postura corretta comune a tutti, perché ogni individuo ha proprie caratteristiche fisiche e quindi una postura corretta per un soggetto potrebbe non esserlo per un altro. Ci sono però alcuni consigli utili per tutti.

Fare attenzione a come si sta seduti: i piedi devono essere sempre appoggiati a terra (regolare quindi l’altezza della sedia) e la schiena il più possibile dritta, evitando al tempo stesso di compiere uno sforzo eccessivo.

Per chi lavora molte ore seduto, consiglio di alzarsi e muoversi un po’ ogni mezz’ora.

Se si lavora al computer, controllare la posizione del monitor: metterlo centrale, in modo tale da non tenere il capo ruotato, e all’altezza degli occhi, per non mantenere il collo troppo flesso o troppo esteso. Ed appoggiare le braccia al piano di lavoro.

Per gli spostamenti, privilegiare l’uso dello zainetto e limitare quello della borsa, per non sforzare troppo una sola spalla. Se questo non è possibile, cercare almeno di alternare la spalla su cui si appoggia il ma**co della borsa.

Quando si guarda lo smartphone o il tablet, posizionarlo il più possibile a livello degli occhi, in modo da evitare di tenere il capo troppo flesso.
Non tenere il telefono a una distanza troppo ravvicinata e ogni 15/20 minuti di utilizzo distogliere lo guardo dallo schermo e guardare altrove per qualche secondo. Così facendo anche gli occhi si stancheranno meno (gli occhi possono influenzare molto la postura, si pensi ad esempio a un miope che, quando è senza occhiali, deve portare il capo in avanti per vedere meglio);

Per telefonare, privilegiare l’uso degli auricolari, così da non tenere il braccio troppo alzato per portare l’apparecchio all’orecchio.

Quando si sta in piedi per lungo tempo, non appoggiare il peso del proprio corpo su una sola gamba.

Osteopata Fabio Vassallo
- Via Paleocapa 16/3 17100 Savona
- Piazza Stallani 5 17014 Cairo Montenotte

338 949 5130.

05/02/2023

Nuovo incontro sulla NUTRIZIONE e DISOSTRUZIONE del LATTANTE e del BAMBINO!

Sabato 25 febbraio dalle 10 alle 12.30 circa presso lo studio di Via Paleocapa 16/3A Savona.

In Italia muoiono per cause legate all'ostruzione delle vie aeree circa 50 bambini ogni anno, 1 ogni settimana, ed il rapido riconoscimento e trattamento può prevenire conseguenze gravi, anche fatali.

Il costo previsto è di 30€ a persona, 50 a coppia anziché 60.

Per partecipare all'incontro è necessaria la prenotazione contattando il 3401493304 (Ostetrica Lorenza Sacco) ed aver effettuato il pagamento tramite bonifico entro il 21 febbraio, inserendo nella causale il/i nome/i del/dei partecipante/i:

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"Proteggi i bambini, costruisci il futuro!"

29/01/2023

Per il suo ruolo di prevenzione, l’osteopatia è utile per i bambini durante tutto il loro percorso di crescita, da neonati alla maturità.

Nei primi anni di vita può rivelarsi importante nelle diverse fasi dello sviluppo neuromotorio del bambino e nell’apprendimento degli schemi motori utili per l’impostazione di una corretta postura e deambulazione e relazione con l’ambiente.
Durante la crescita si possono ottenere benefici dal trattamento osteopatico intervenendo sulle problematiche di tipo posturale legate alla crescita e allo sviluppo motorio.
L’osteopata collabora con professionisti delle diverse discipline affiancandosi alle cure mediche o ad altri interventi terapeutici per completare o migliorare l’obiettivo terapeutico.

Per approfondire: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27603533/

29/01/2023

Nella terza età, da un punto di vista fisiologico, inizia una fase che porta ad avere restrizione di movimento con associata rigidità articolare e muscolare.
Ricorrere all’osteopatia aiuta a promuovere una condizione di maggiore benessere migliorando la mobilità e facilitando una migliore capacità di adattamento e di recupero nei disturbi legati all’avanzare dell’età.

29/01/2023

e sport: un connubio sempre positivo e convalidato dalla presenza crescente di osteopati in diversi ambiti sportivi.
In letteratura scientifica abbiamo a disposizione numerosi studi inerenti l’osteopatia applicata alle più diffuse pratiche sportive, quali il calcio, il nuoto, la pallavolo, il basket e il tennis. Inoltre si stanno sempre più diffondendo studi sugli effetti del trattamento osteopatico negli atleti olimpionici delle varie discipline dal momento che l’allenamento richiede una diversa preparazione sul piano fisico.

Per approfondire: www.giosbejournal.com/index.php/osteopathic-manipulative-treatment-and-sport-narrative-review/

20/01/2023

La sindrome del colon irritabile è uno dei più comuni e diffusi disordini gastrointestinali cronici, con un impatto notevole sulla qualità di vita.
Oltre ai farmaci hanno un ruolo importante le terapie manuali, tra le quali l’osteopatia che valuta la funzionalità dei diversi sistemi ed apparati attraverso la palpazione dei tessuti, in particolare dei addome, bacino, diaframma toracico e colonna vertebrale.
Il trattamento osteopatico può quindi essere importante per alleviare i sintomi legati a questa problematica e migliorare la qualità della vita.

24/12/2022

Un caro augurio di BUON NATALE a tutti Voi.

03/11/2022

Osteopatia e Vulvodinia ✅ In complementarietà con la terapia medica e il trattamento riabilitativo, l’osteopata può valutare la presenza di disfunzioni del bacino e di tutto il rachide, che possono generare o mantenere in atto le disfunzioni perineali. All’interno di un approccio multidisciplinare il trattamento osteopatico può quindi essere un valido supporto per le donne che soffrono di vulvodinia.

Sul tema Silvia Ratti, osteopata ROI, interverrà il 4 novembre a Roma in occasione del I Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Vulvodinia con un intervento sull'Approccio osteopatico.

22/12/2021

DOLORE PELVICO CRONICO
UN AIUTO DALL’OSTEOPATIA

Questo disturbo, che affligge un’elevata percentuale di donne e può essere molto invalidantep trova beneficio anche dalle manovre dell'osteopatia

Del dolore pelvico cronico non si parla spesso, ma è una condizione duratura e costante che affligge il 15% delle donne (anche molto giovani) e può assumere intensità invalidanti. Interessa la zona del pavimento pelvico (il muscolo che si estende dal p**e all’osso sacro) e del basso addome, irradiandosi talvolta alle zone circostanti, e le sue manifestazioni più comuni sono la dispareunia, cioè i rapporti sessuali dolorosi, e la vulvodinia, cioè una condizione di dolenzia dei genitali esterni: tuttavia le declinazioni del problema possono essere molto più numerose e sfaccettate.

Anche l’osteopatia può dare sollievo a questo disturbo.

I pazienti che si rivolgono all’osteopata lo fanno quasi sempre per contrastare dolori persistenti, in genere all’apparato muscolo-scheletrico: poche donne sanno che questo vale anche per alcuni dolori ginecologici.

COME AGISCE

L’osteopata è una figura sanitaria che lavora in team, collaborando con altri specialisti, e nel caso dei disturbi femminili la sinergia è ovviamente con il ginecologo, ma anche con l’ostetrica, talvolta con lo psicoterapeuta o con l’endocrinologo e con altre figure appropriate al singolo caso. Le evidenze cliniche mostrano che, in molti casi, gli interventi osteopatici, basati su precise manipolazioni del corpo, possono contribuire ad attenuare la sintomatologia dolorosa, riducendo anche l’assunzione di farmaci.

LE MANOVRE RILASSANTI

Nella maggior parte dei casi, il dolore pelvico cronico è associato a un eccesso di tono del pavimento pelvico, che può essere sia causa che conseguenza del problema: i muscoli, infatti, tendono a contrarsi anche come forma di difesa, in presenza di uno stimolo doloroso di qualsiasi altra origine, innescando un persistente circolo vizioso.
Per ridurre il tono l’osteopata interviene con manovre rilassanti in loco ma anche in altre zone del corpo, dove occorre eliminare squilibri e disfunzioni che, pur “lontane”, interferiscono con la contrattura pelvica in un gioco di reciproche compensazioni.

Il primo step è la mobilizzazione delle articolazioni e dei tessuti molli nell’area del bacino (le anche, il sacro e la colonna lombare, i glutei). Poi si passa a manipolazioni della zona costale e dorsale per riequilibrare il diaframma, perché questo muscolo respiratorio influenza in modo significativo il tono del pavimento pelvico.

Oltre a effettuare un lavoro personalizzato nelle sedute in studio, l’osteopata dà consigli per convivere con il dolore anche a casa, attenuandolo o prevenendolo.
Contro il dolore pelvico cronico il primo passo è ascoltarsi e prendere consapevolezza del tono del proprio pavimento pelvico, intervenendo poi con esercizi mirati di ritmica contrazione e decontrazione di questa zona, ponendo l’accento sulla fase di rilascio. Si possono effettuare da sole anche esercizi di respirazione, dopo avere preso coscienza dell’ampiezza dei propri atti respiratori: il lavoro si esegue supine e sul fianco, forzando leggermente le inspirazioni e le espirazioni. Questo aiuta ad ampliare l’escursione del movimento delle costole e a mobilizzare il diaframma.

Prematuri: le carezze che curano - Donnamoderna 17/11/2021

Prematuri: le carezze che curano - Donnamoderna Nelle terapie intensive neonatali c'è anche l’osteopata. Ecco dove in Italia, come interviene sui prematuri e quali benefici porta

16/09/2021

Ecco come si può mal interpretare un mal di testa.

Una disbiosi è in grado di alterare l'eccitabilità dei neuroni nocicettivi midollari e centrali, facendo permanere un quadro di sensitizzazione periferica e centrale. Dalla flora batterica derivano numerosi neuromodulatori e neurotrasmettitori in grado di arrivare al midollo e di superare la barriera ematoencefalica, stimolando un ambiente di neuroinfiammazione. Un mal di testa con un tratto cervicale morbido, in assenza di traumi, potrebbe essere un sintomo intestinale.

Osteopatia pediatrica, Tommaso Ferroni del Meyer di Firenze: "Sempre più genitori si rivolgono a noi dopo il parto, ecco tutti i benefici per neonati e bambini" - Il Fatto Quotidiano 27/08/2021

Osteopatia pediatrica, Tommaso Ferroni del Meyer di Firenze: "Sempre più genitori si rivolgono a noi dopo il parto, ecco tutti i benefici per neonati e bambini" - Il Fatto Quotidiano L'OSTEOPATIA PEDIATRICA Ferroni del Mayer di Firenze: "Sempre più genitori si rivolgono a noi, ecco come funziona e quando è consigliata per neonati e bimbi"

Postumi da SARS-COV-2: Mobilizzazione del diaframma in modalità statica e dinamica con approccio Osteopatico - GiornaleSanità.it 27/02/2021

Vi propongo questa lettura per completezza sull’argomento, molto interessante e di grande attualità.
Ecco in che modo noi Osteopati possiamo approcciare al paziente nei postumi da SARS-COV-2

Postumi da SARS-COV-2: Mobilizzazione del diaframma in modalità statica e dinamica con approccio Osteopatico - GiornaleSanità.it Postumi da SARS-COV-2: Mobilizzazione del diaframma in modalità statica e dinamica con approccio Osteopatico

21/02/2021

Drenaggio dei seni venosi del cranio

Uno dei problemi dell'osteopatia, per quello che riguarda le ricerche scientifiche, risiede nel fatto che l'osteopatia spesso non possiede protocolli. Non esiste ad esempio un protocollo per la lombalgia, perché in osteopatia ogni persona con lombalgia ha cause diverse. Quindi il trattamento sarà diverso per ognuno e non uguale.

Durante l'evoluzione di questa disciplina olistica però si sono attuati anche dei protocolli da applicare in egual modo a tutti per determinate situazioni. Per i mal di testa compressivi ad esempio, si può eseguire alla fine di un trattamento un drenaggio dei seni venosi del cranio.
Si usa questa tecnica in situazioni di ristagno, per favorire il maggior passaggio di sangue dall'interno del cranio verso fuori.

Ma questo drenaggio funziona davvero?

Grazie a questo documento ISO del 2011/2012 possiamo rispondere SI. Quest'ultimo infatti mostra uno studio non basato sulla sintomatologia, come lo sono di solito gli studi sull'osteopatia, ma basato su esami clinici obiettivi.

Nello studio sono state prese 20 persone e divise in due gruppi da 10. Il gruppo di studio ha ricevuto un reale drenaggio dei seni venosi. Il gruppo di controllo invece ha ricevuto un trattamento placebo. Entrambi i gruppi poi sono stati sottoposti all'analisi dell'eco-color doppler. Il risultato mostra che il gruppo trattato con le tecniche di drenaggio osteopatico ha avuto un incremento significativo della portata di flusso sanguigno nelle vene giugulari interne.

Fonte:
https://www.isoi.it/images/docs/Abstract_Pittigliani_IT_EN.pdf

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