Studio di Psicologia De Pietri

Quando sei cognitivo comportamentale

Amen.

Per qualsiasi altro tipo di cura siamo comprensivi (o quantomeno ci proviamo).
Per la psicoterapia no.

Trovo questa vignetta davvero bellissima e molto esplicativa di ciò che si può fare con il dolore. Come un libro che occupa un suo spazio non c’è bisogno di modificarlo, strappare le pagine, coprirlo o lanciarlo via…come ogni altra cosa può avere un suo luogo, che non intacca il resto, è intorno al quale si può costruire bellezza e ricchezza.
Il dolore è parte del tutto, non abbiamo bisogno di negarlo per poter allo stesso tempo avere spazio per tutto il resto.

È una lunga strada…

❤️

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Non c’è nulla di giusto o sbagliato in assoluto, ma alcuni pensieri, azioni, idee possono essere utili per alcune persone e utilissime per altre, il punto è: come si incastrano certe “motivazioni” con il proprio personalissimo modo di funzionare? Siamo complessi, teniamo conto della nostra complessità 🙂

Tutta la gamma di ciò che proviamo ci è utile.

Le nostre emozioni sono la nostra bussola, il nostro orientamento!

Stanno circolando tante infelici notizie che accomunano devianze a disturbi e che propongono una loro risoluzione con la disciplina sportiva e la cultura.

Una cosa è vera. Ci vuole cultura. È necessaria cultura psicologica fin troppo carente nel nostro Paese.

Io riesco solo a pensare all'effetto che tutto ciò ha sulle persone che soffrono, e che ancora una volta vedono negato il diritto a essere riconosciute come persone come tutte le altre, e anziché ricevere un aiuto, vengono umiliate nella loro sofferenza.

La Salute è un diritto di tutti. La Salute Mentale è Salute.

Quando si parla di salute mentale è necessario avere ben chiaro di cosa si tratta soggettivamente avere un disturbo.
Le/i pazienti sono i migliori esperti di se stessi.
Le parole di chi soffre contano, e contribuiscono a migliorare la prevenzione e la cura giorno dopo giorno.
Le interpretazioni e le opinioni di chi non vive quotidianamente certe sofferenze non danno alcun contributo.

Questo articolo è davvero prezioso per capire come si vive, ad esempio, con un disturbo ossessivo compulsivo.

Ogni disturbo colpisce una persona nella sua individualità, nella sua soggettività, e della persona nel suo insieme è necessario prendersi cura.

Informarsi, conoscere, rispettare, sospendere il giudizio. In questo modo possiamo creare una rete che aiuti a supportare e alleviare la sofferenza.

Da tenere sempre a mente che le psicoterapie, le fermacoterapie e loro combinazioni si fanno negli ambulatori, negli studi privati, (o in strutture in casi gravi), ma le persone vivono nel mondo. Ed è bene che il mondo inizi a conoscere ciò di cui stiamo parlando.

Convivo ogni giorno con il disturbo ossessivo compulsivo, ed è un incubo Il DOC è spesso oggetto di battute e meme, ma per coloro che ne sono affetti comporta sofferenza e privazioni. Ecco cosa vuol dire conviverci.

Esistono disturbi che si sviluppano all’interno di un contesto disfunzionale, e che sono pertanto funzionali alla sopravvivenza, perché qualsiasi persona deve innanzi tutto adeguarsi al contesto in cui cresce per sopravvivere.

Esistono risposte appropriate a bisogni normali e funzionali, che vengono apprese nell’interazione persona-ambiente fin dalla primissima infanzia.

Anche chi non le ha sperimentate durante l’età infantile ha il diritto di apprenderle in età adulta. E (anche) questo si può fare all’interno di una psicoterapia.

Un interessante articolo!

Falsa credenza: lo sviluppo della teoria della mente nel bambino Diversi esperimenti hanno coinvolto la falsa credenza cioè la capacità cognitiva di riflettere sul nostro vissuto interiore e di decodificare quello altrui

In una società che giudica e pretende, è importante fare la differenza, prendersi cura e supportare concretamente la maternità.
Non per tutte le mamme è facile.

Buona festa della mamma a tutte le mamme, specie a quelle in difficoltà, sperando che ognuno di noi sappia fare la propria parte.

Per ogni mamma è la prima volta, usiamo gentilezza e non giudizio.

Esistono molti modi pratici per gestire lo stress, questi sono solo alcuni. È importante avere la consapevolezza che possiamo attingere a una serie di risorse che ci permettono di affrontare le situazioni stressanti senza subirle.
Trovate il post completo su: https://www.facebook.com/groups/952218729034827/permalink/1037919530464746/

Se non siete iscritti al gruppo seguite questo link: https://www.facebook.com/groups/952218729034827, troverete una community ricca di spunti interessanti e gestita da professionisti della salute fisica e mentale!

Troppo spesso le pazienti mi dicono: "Il problema è solo nella mia testa, non ho motivo di stare male", "In una precedente psicoterapia ho capito che i problemi me li creavo", "Ho tutto, ma sono infelice", "Sta andando tutto bene, ma mi sento depressa lo stesso".

Ecco...è tempo di cambiare punto di vista! Il problema psicologico E' il motivo per cui si sta male!

Quando si ha un problema a livello psicologico (nella sfera dell'umore, ad esempio ansia o depressione; nella capacità di gestire eventi di vita stressanti o traumatici; nelle relazioni sentimentali o nel lavoro) si tende a pensare che sia la causa sia al di fuori di noi, e che avere "tutto a posto" e che "tutto vada bene" risolverà la situazione.

Questo è parzialmente vero: il problema a livello psicologico ha un impatto importante su tutte le aree di vita, e si riverbera su di esse. Ma se il problema esiste non è il caso di colpevolizzarsi: è bene essere gentili verso di sè. E cercare di comprendere ciò che sta accadendo, senza giudicarsi.

Il modo migliore per risolvere un problema non è tanto occuparsi del contorno, ma prenderne atto e prendersene cura!

Ed ecco perchè è proprio vero che il primo passo per la guarigione è capire che un problema c'è: è l'unico modo per indirizzare i propri sforzi verso una soluzione alla radice del problema, piuttosto che tentare di porre rimedio alle sue conseguenze.

Cambiare punto di vista può davvero cambiare la vita!
Prenditi cura della causa. Non risolvere gli effetti.

Ps: e tieni a mente che i problemi nella sfera psicologica non sono nè una scelta nè una mancanza di forza di volontà.

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Tempo di tornare al lavoro 🙂

Le emozioni sono utili!

Fin da piccoli ci sentiamo dire "Non piangere", "Non essere arrabbiato", "Non essere triste", ma siamo così sicuri che non ascoltare il proprio corpo sia sempre una buona idea?

Le emozioni hanno la funzione di garantire un buon equilibrio interno e un'interazione adeguata con l'ambiente esterno. Sono inoltre fondamentali per garantire la nostra sopravvivenza.

Un'educazione emotiva ottimale permette di saperle riconoscere, gestirle, regolarle ed esprimerle. Spesso, infatti, credenze e norme culturali illogiche e irrazionali portano a non sviluppare una competenza emotiva adeguata, con conseguenze disfunzionali.

Le emozioni sono strumenti preziosi, la base per una "mente sana in un corpo sano". Impara a utilizzarle nel modo migliore!

Le esperienze sfavorevoli infantili sono esperienze traumatiche che coinvolgono direttamente o indirettamente il bambino fin dalla primissima infanzia.

Spesso sono presenti in concomitanza all'interno dello stesso nucleo familiare.

L'impatto sulla vita futura dell'individuo è importante e maggiore in base alla somma delle diverse esperienze individuate. Le risposte al trauma sono di tipo biologico e psicologico.

Le conseguenze patologiche sono visibili a livello di adattamento sociale, salute mentale e salute fisica.

Un primo passo per prevenire tali situazioni è quello di essere consapevoli che esistono e pensarle diversamente. Ogni persona infatti può fare la sua parte.

Quando ci troviamo davanti a un nucleo familiare in difficoltà o a una bambina o un bambino che presenta comportamenti che non riusciamo comprendere, cerchiamo di non cedere alla superficialità del giudizio...forse c'è qualcosa di più di cui non siamo a conoscenza.

La spitefulness, questa sconosciuta…ma non troppo

La spitefulness fa riferimento alla “volontà di provocarsi un danno in modo da ferire o ledere un altro, o altre persone”. È importante soffermarsi sull'idea che il soggetto agisca volontariamente in modo spiteful: la scelta della persona è infatti quella di pagare un costo, danneggiare se stesso, addirittura in taluni casi ferire se stesso, pur di danneggiare o ferire qualcun altro. [ 422 more words ]
https://simonadepietri.wordpress.com/2020/05/19/la-spitefulness-questa-sconosciuta-ma-non-troppo/

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Sostegno psicologico on-line

Offro la possibilità di colloqui di sostegno psicologico online. Per maggiori informazioni su costi e modalità seguite il link sottostante.

simonadepietri.wordpress.com Offro la possibilità di usufruire di colloqui di sostegno psicologico on-line (tramite Skype o altre applicazioni che supportino la funzionalità delle videochiamate) mirate alla gestione dell& #8217…

Sostegno psicologico o psicoterapia? Differenze e similitudini

Spesso mi è capitato di rendermi conto che in generale le persone non hanno chiara la differenza tra sostegno psicologico e psicoterapia, seppure per gli addetti ai lavori vi sia una linea di demarcazione piuttosto netta. Più precisamente: spesso mi è capitato di rendermi conto che le persone non abbiano chiaro che cosa faccia uno psicologo (o uno psicoterapeuta che, evidentemente, non fanno lo stesso lavoro). [ 580 more words ]
https://simonadepietri.wordpress.com/2020/04/30/sostegno-psicologico-o-psicoterapia-differenze-e-similitudini/

simonadepietri.wordpress.com Spesso mi è capitato di rendermi conto che in generale le persone non hanno chiara la differenza tra sostegno psicologico e psicoterapia, seppure per gli addetti ai lavori vi sia una linea di demar…

L’impatto della quarantena sui sintomi dell’ansia in un campione non clinico e non infetto dal CoVid-19

Nel ringraziare coloro che hanno partecipato all'indagine relativa agli effetti della quarantena, riporto di seguito un breve riepilogo di quanto emerso. In passato altre nazioni hanno avuto esperienza di situazioni simili a quella che stiamo vivendo attualmente in Italia (e.g., Cina, Canada), nelle quali sono state adottate misure di quarantena per contenere la diffusione di virus epidemici, quali la Sars o l'H1N1 (influenza suina). [ 2,559 more words ]
https://simonadepietri.wordpress.com/2020/04/21/limpatto-della-quarantena-sui-sintomi-dellansia-in-un-campione-non-clinico-e-non-infetto-dal-covid-19/

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Il tabù dei disturbi mentali

In questo bell'articolo su The Vision si affronta un tema che ancora crea troppi tabù e sia da professionista sia da essere umano mi sta molto a cuore. Vi invito a leggerlo con occhi privi di pregiudizio. I disturbi mentali non sono una scelta, e chi ne soffre non dovrebbe sentirsi nè colpevolizzato nè vergognarsene. Soffrire di un disturbo mentale e soffrire in generale non è una colpa, non è sintomo di "debolezza" e… [ 112 more words ]
https://simonadepietri.wordpress.com/2020/03/19/il-tabu-dei-disturbi-mentali/

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Vademecum psicologico del CNOP sul coronavirus

Il Consiglio Nazionale dell'Ordinde degli Psicologi mette a disposizione un vademecum che personalmente ritengo molto utile in questa fase, specie per chi risente dell'isolalmento forzato, per chi ha difficoltà nell'affrontare lo stravolgimento delle proprie attività abituali, per chi già in precedenza sperimentava un certo disagio o, semplicemente, per chi necessita di uno strumento in più per gestire questa situazione imprevista e sconosciuta. [ 35 more words ]
https://simonadepietri.wordpress.com/2020/03/18/vademecum-psicologico-del-cnop-sul-coronavirus/

simonadepietri.wordpress.com Il Consiglio Nazionale dell’Ordinde degli Psicologi mette a disposizione un vademecum che personalmente ritengo molto utile in questa fase, specie per chi risente dell’isolalmento forza…